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TEORIA DELL’ATTACCAMENTO
39. Le ricerche di Harry Harlow avevano come oggetto le reazioni alla mancanza della madre:
di piccoli machachi rhesus
40. Un vero e proprio attaccamento alla madre compare:
verso gli 8 mesi
41. Le rappresentazioni mentali di sé, della figura di attaccamento e della relazione con essa
sono denominate da Bowlby:
modelli operativi interni
42. Mary Ainsworth ha condotto delle ricerche riguardanti:
sia l'interazione madre-bambino che la valutazione di tipo di attaccamento
43. I bambini possono stabilire relazioni di attaccamento sicuro con educatrici di nido:
se le educatrici non cambiano troppo spesso
44. Il comportamento che, al rientro della madre, caratterizza l'attaccamento "insicuro-
resistente" nella Strange Situation è:
alternanza tra momenti di rabbia e ricerca del contatto
45. L'attaccamento disorganizzato si caratterizza:
per la presenza di comportamenti bizzarri e incoerenti
46. Per legame di attaccamento s'intende:
una relazione emotivamente significativa tra bambino e figura di attaccamento
47. L'ansia da separazione è una manifestazione:
dell'attaccamento vero e proprio
48. Gli studi effettuati da Bowlby riguardano:
il legame di
attaccamento
TEORIE DELLA MENTE
49. L'espressione "Teoria della Mente" indica la capacità di:
capire e prevedere il comportamento sulla base della comprensione degli stati mentali
propri e altrui
50. L'approccio Theory-Theory:
propone un'analogia tra il bambino alle prese con la costruzione della
comprensione e della spiegazione della mente e lo scienziato impegnato a
elaborare un sistema teorico
51. Il pensiero ricorsivo è:
un pensiero che implica la metarappresentazione
52. L'espressione "comprensione della soggettività" sottolinea:
la non ovvia né necessaria corrispondenza biunivoca tra gli stati mentali di due o
più persone
53. La modalità dell'equivalenza psichica può essere rappresentata dalla frase:
come vedo le cose è proprio come è
54. Per valutare il livello di sviluppo della Teoria della Mente, si utilizza il compito di falsa
credenza, nel quale al bambino si chiede:
di prevedere come si comporterà il protagonista di una storia, tenenedo conto della falsa
credenza di questo,e non del dato di realtà, noto solo al bambino e allo sperimentatore
55. Tra i precursori della Teoria della Mente troviamo:
il gioco di finzione e il gesto
deittico
56. Gli approcci della nuova concezione di stampo vygotskijano della ToM sono:
approccio delle forme di vita; approccio narrativo; approccio interazionista
57. La comprensione delle credenze è rilevante per la nostra vita sociale per tali motivi:
predicibilità, spiegazione, manipolazione del comportamento
58. Il termine mentalizzazione si riferisce:
sia alla componente cognitiva colta dalla Teoria della Mente, sia alla componente emotivo-
affettiva
LO SVILUPPO DEL SÉ NELLA TEORIA DI DANIEL STERN
59. Stern è esponente del:
infant research
60. Intorno ai 16 mesi nel bambino troviamo:
un Senso del Sé verbale
61. Nelle letteratura un senso del Sé era stato individuato a partire dalle seguenti età:
dai 18 mesi o 3 anni
62. Un danno più o meno grave al Senso del Sé agente avrà come conseguenza:
pensieri paranoidei circa il controllo dei propri pensieri e azioni
63. La forma embrionale del Sé per Stern è detta:
senso del Sé emergente
64. La sintonizzazione affettiva è:
un processo trasmodale, continuo e, in parte, inconsapevole che permette di
condividere gli stati affettivi.
65. "Io sento che tu senti che io sento" esprime:
inter-
intenzionalità
66. Il senso del Sé nucleare deve avere 4 componenti:
Sé agente; Sé coeso; senso di continuità senso di possedere una propria affettività
67. Obiettivo dell'Infant Research è:
rendere operazionalizzabili processi inconsci
68. Per Stern il concetto del Senso del Sé è:
un ponte tra psicoanalisi e indirizzo cognitivo-interattivo
CONTRIBUTO DELLA TEORIA PSICOANALITICA ALLA COMPRENSIONE DEL NEONATO
69. La condizione di disorientamento allucinatorio del neonato, per la Mahler appartiene alla
fase:
Di separazione-individuazione
70. Le affermazioni di Freud sull'infanzia nascono da:
Lo studio di adulti in analisi
71. Per M-Klein nei primi 3 mesi di vita il neoanto è nella poszione:
Schizo-paranoide
72. Per Winnicott lo stato che crea la vita psichica è quello di:
Dipendenza assoluta
73. La suzione per Freud è:
Una manifestazione tipica della sessualità infantile
74. Per la Klein l'Io ha rapporto con due oggetti:
Il persecutore e l'deale
75. Il rapporto infante-genitore nei primi 3 mesi di vita attraversa gli stadi di:
Dipendenza assoluta; dipendenza relativa; verso l'indipendenza
76. Il neonato freudiano tende a vivere secondo:
Il principio di piacere
77. Una madre "sufficientemente buona":
Permette al lattante di nutrire l'illusione che il proprio seno sia parte di lui
78. Nel narcisismo primario per Freud L'Io-soggetto:
Si confonde con ciò che fornisce il piacere
IL MODELLO EVOLUTIVO FREUDIANO
79. Le componenti essenziali della pulsione sono:
spinta, fonte, meta, oggetto
80. Dire che la sessualità infantile è molteplice significa che:
non è riunita sotto il primato genitale e parcellizzata
81. Lo stadio orale caratterizza:
il primo anno di
vita
82. Durante lo stadio fallico:
per entrambi i sessi il genitale è il fallo
83. Con il controllo degli sfinteri il bambino:
sperimenta l'esercizio della volontà, il dominio sul suo corpo e sulle figure parentali
84. Nei momenti di fissazione, la libido:
rimane lagata a zone erogene
85. La coppia dialettica dello stadio fallico è:
fallico-castrato
86. Nello stadio orale:
l'attività sessuale non è ancora separata
dall'assunzionde di cibo
87. Il completamento dello sviluppo psicosessuale femminile per Freud si ha:
con l'esperienza della maternità
88. Lo stadio della latenza è caratterizzato da:
declino della sessualità infantile
IL COMPLESSO DI EDIPO
89. Il Complesso di edipo è:
insieme organizzato di desideri amorosi e aggressivi nei confronti
dei genitori
90. Erede del Complesso edipico è:
il Super-
Io
91. Nella bambina il complesso di castrazione:
la fa entrare
nell'Edipo
92. La minaccia di castrazione rende impossibili:
sia la forma attiva sia la forma passiva di soddisfacimento pulsionale
93. La risoluzione dell'Edipo comporta:
l'identificazione con il genitore dello stesso
sesso
94. Per Freud la bambina va incontro ai seguenti cambiamenti:
di oggetto e di zona erogena
95. Il Super-Io femminile per Freud:
È più debole di quello maschile
96. Le forme dell'Edipo per Freud sono:
due
97. Quando un bambino vede il genitale di una bambina pensa:
al rischio di poter perdere il proprio membro genitale
98. Edipo re di Sofocle rappresenta:
la forma positiva dell'Edipo
freudiano
L'APPORTO DI MELANIE KLEIN
99. La teorizzazione di Melanie Klein fa parte della:
teoria delle relazioni oggettuali
100. I meccanismi di difesa impiegati dall'Io nella posizione schizoparanoide sono:
scissione e proiezione
101. La difesa di identificazione proiettiva consiste in:
aspetti scissi del proprio se vengono introdotti fantasticamente nell'oggetto esterno nel
tentativo di danneggiarlo e controllarlo
102. Per mondo interno si intende:
mente intesa come contenitore di oggetti
103. Nella posizione depressiva:
il bambino riconosce l'oggetto come
intero
104. Nella posizione schizoparanoide l'Io costruisce:
due tipi di rapporti con il seno buono e seno cattivo
105. Il dualismo pulsionale:
esiste alla nascita e organizza i primi stadi di sviluppo
106. I sentimenti che caratterizzano la posizione depressiva sono:
lutto e
colpa
107. La riparazione è basata su:
spostamento e sublimazione
108. La fantasia è:
la forma più precoce di attività
mentale
NASCITA PSICOLOGICA DEL BAMBINO
109. La nascita psicologica del bambino:
È un graduale processo intrapsichico di separazione- individuazione
110. Il bambino può essere inteso come un sistema chiuso interessato unicamente al
soddisfacimento dei propri bisogni durante:
la fase autistica
normale
111. La fase autistica normale corrisponde a:
prime 2 settimane di vita
112. La fase simbiotica normale va:
da 3-4 settimane ai 4 mesi
113. Il bambino di cui parla la Mahler è:
un individuo che deve conciliare il desiderio di esistenza autonoma con una spinta ad
immergersi nello stato di fusione da cui è venuto
114. L'angoscia/curiosità dell'estraneo compare nella:
sottofase della differenziazione
115. Nella sottofase della costanza dell'oggetto emotivo:
il bambino forma un senso di identità
personale
116. Il riconoscimento della differenza anatomica tra i sessi avviene per la Mahler nella:
sottofase del riavvicinamento
117. Il punto di vista proposto dalla Mahler per lo sviluppo infantile può essere definito:
adattivo
118. Nella fase simbiotica normale:
madre e bambino sono un complesso indifferenziato
LO SVILUPPO AFFETTIVO DALLA DIPENDENZA ALL'INDIPENDENZA
119. Nella contesa psicoanalitica degli anni '40, Winnicott si è schierato con:
non si è schierato
120. Il primissimo stadio dello sviluppo infantile per Winnicott è:
la dipendenza
assoluta
121. Winnicott parla dell'illusione nel saggio:
sviluppo emozionale primario
122. Secondo Winnicott i bisogni sono:
quelli dell'Io multiformi
123. Perché vi sia illusione è necessario che:
oggetto soggettivo e oggetto oggettivo si sovrappongano
124. Per Winnicott l'indipendenza:
non è mai assoluta
125. Con "preoccupazione materna primaria" Winnicott intende:
condizione mentale della madre di intensa e totale dedizione al bambino
126. La madre deve disilludere gradualmente il bambino:
È un compito materno per un adattamento del bambino alla realtà oggettiva
127. La delusione per Winnicott è:
la variante patologica del processo di
disillusione
128. Nello stadio di dipendenza relativa:
si avvicendano gli stadi iniziali dell'Io sono
LO SVILUPPO EMOZIONALE INFANTILE
129. All'origine il bambino è:
insieme confuso e non ben delimitato