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SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04)
Docente: Lambiase Stefania
Lezione 005
01. Lo strumento WHOQOL 100:
E' composto da 100 item raggruppati 4 sezioni da 25 domande ciascuna
E' composto due sezioni da 50 item ciascuna per un totale di 100 item
E' composto da 100 item raggruppati in 24 sezioni, a loro volta suddivise in quattro aree
E' composto da 2 sezioni da 100 item ciascuna
02. L'acronimo WHOQOL significa:
World Health Organization Quality of lifelong learning
World Health Organization Question of Life
World Health Organization Quality of Life
World Health Organization Quality of Lifelong learing
03. Quanti domini ha identificato la WHOQOL (World Health Organization Quality of Life)
Sei
Otto
Cinque
Dieci
04. Quale affermazione è FALSA riguardo la qualità della vita:
L'ambiente è un dominio di cui si compone il WHOQOL
Le relazioni sociali sono un dominio di cui si compone il WHOQOL
La WHOQOL si compone di sei domini.
La religione e le credenze personali non sono un dominio di cui si compone il WHOQOL
05. Come è stata definita la qualità della vita? e quali sono le sei dimensioni del WHOQOL (World Health Organization Quality of Life) ?
Data Stampa 08/01/2024 18:21:47 - 9/50
Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE
SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04)
Docente: Lambiase Stefania
Lezione 006
01. Riguardo la teoria della selezione psicologica:
La qualità dell’esperienza è funzione di tre variabili: i challenge, gli skill, i winners
percepiti.
Gli assunti teorici della selezione psicologica sono stati verificati e confermati attraverso una vasta campionatura transculturale
Gli assunti teorici della selezione psicologica non sono stati verificati e confermati
Nell’ambito della salute sono emersi risultati interessanti esclusivamente nello studio dei disturbi alimentari
02. Secondo la teoria della selezione psicologica:
La qualità dell’esperienza è funzione di due variabili: gli «habit» e gli «hobby» perseguiti.
La qualità dell’esperienza è funzione di due variabili: la «competition» e i «winners» percepiti.
La qualità dell’esperienza è funzione di due variabili: i «challenge» e gli «skill» percepiti.
La qualità dell’esperienza è funzione di due variabili: le «perceptions» e gli «outcomes» percepiti.
03. La teoria della selezione psicologica
Sostiene che l'esperienza soggettiva sia costituita solo da emozioni
tutte le alternative sono corrette
Ha come oggetto lo studio dell’esperienza soggettiva ma non il suo ruolo nel processo di crescita personale
ha come oggetto di studio l'esperienza soggettiva e il suo ruolo nel processo di crescita personale
04. Nell'ambito della teoria della selezione psicologia, l'esperienza ottimale:
E’ un processo dinamico che ruota attorno al disequilibrio tra challenge e skill percepiti: ai challenge viene dedicata maggiore attenzione
riguarda l’equilibrio tra challenge e skill percepiti, non si tratta della ripetizione continua e statica delle stesse attività.
E’ un processo dinamico che ruota attorno al disequilibrio tra challenge e skill percepiti: agli skills viene dedicata maggiore attenzione
E’ un processo dinamico che ruota attorno al disequilibrio tra challenge e skill percepiti
05. Descrivi la teoria della selezione psicologica.
06. Descrivi la teoria del benessere psicologico. Data Stampa 08/01/2024 18:21:47 - 10/50
Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE
SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04)
Docente: Lambiase Stefania
Lezione 007
01. La Teoria dell’autodeterminazione è stata proposta da:
Keyes e Cartwright nel 1993
Vansteenkiste e Lens nel 2006
Sheldon e Kasser nel 2008
Ed Deci e Richard Ryan nel 1985
02. La Teoria dell’autodeterminazione proposta da Ed Deci e Richard Ryan sostiene che per comprendere il comportamento delle persone e poter identificare le
azioni che conducono al benessere occorre anzitutto:
eplorare l'integrità psicofisica di una persona
esplorare la spinta all'autodeterminazione generale di una persona
esplorare i bisogni da cui prendono le mosse
esplorare il modo in cui le persone affrontano gli eventi stressanti (strategie di coping)
03. Il nucleo centrale della teoria dell’autodeterminazione è lo studio di:
comportamenti
motivazione
atteggiamenti
emozione
04. La motivazione è estrinseca:
quando la ragione per svolgere un'attività è esterna all'attività stessa
è assimilabile al condizionamento operante
quando è presente il desiderio di una ricompensa esterna
tutte le alternative sono corrette
05. La motivazione intrinseca:
tutte le alternative sono corrette
è ricerca della novità, essenziale per lo sviluppo cognitivo e sociale
è la propensione innata e naturale a perseguire i propri interessi
genera benessere e soddisfazione
06. Descrivi la teoria dell'autodeterminazione. Data Stampa 08/01/2024 18:21:47 - 11/50
Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE
SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04)
Docente: Lambiase Stefania
Lezione 009
01. Descrivi le componenti della rappresentazione cognitiva della malattia (Leventhal et al., 2012).
02. Illustra il modello multilivello della regolazione emotiva proposto da Braunsteine colleghi (2017)
03. In che modo può essere utilizzato il neurofeedback al fine di incrementare le capacità di regolazione emotiva di un individuo?
04. Descrivi la percezione e la definizione del rischio. Data Stampa 08/01/2024 18:21:47 - 12/50
Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE
SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04)
Docente: Lambiase Stefania
Lezione 010
01. Il modello delle credenze sulla salute (Health Belief Model) è stato elaborato da:
Gollwitzer nel 1993
Rogers, nel 1983
Ajzen nel 1988
nessuna delle alternative è corretta
02. I modelli "stadiali" della salute:
Sono anche definiti modelli di «aspettativa-valore»
Presuppongono che se la persona è adeguatamente motivata, adotterà di conseguenza un comportamento salutare
Si focalizzano anzitutto sull’aspetto volitivo, la volontà necessaria per tradurre un’intenzione in comportamento finalizzato
Postulano che l’attuazione di un comportamento dipende dalle aspettative o probabilità di riuscita di una data azione e dalla valutazione personale del valore dell’azione
03. Il modello delle credenze sulla salute (Health Belief Model, Rosenstock, 1966):
L'obiettivo principale è chiarire cosa spinge un individuo ad abbandonare un comportamento nocivo per la salute (es. fumo o abuso di alcol).
Tenta di spiegare perché le persone non prendano parte a programmi di prevenzione e diagnosi precoce (es. visite ginecologiche).
Nel valutare la risposta l’individuo confronta l’auto-efficacia personale e l’efficacia della risposta adattativa con i costi insiti nella risposta.
E’ stato elaborato da Rogers (1983) con l’obiettivo di superare i limiti del modello del comportamento pianificato di Ajzen.
04. I modelli "continui" della salute:
Includono il modello transteoretico di cambiamento
Si focalizzano prevalentemente sulla fase pre-decisionale, ossia sulla formulazione di intenzioni di carattere motivazionale
tutte le risposte cono corrette
Prendono in considerazione l’intera sequenza delle fasi di Kuhl, intesa come un processo caratterizzato da tappe qualitativamente distinte
05. Il modello delle credenze sulla salute (Health Belief Model, Rosenstock, 1966) è un modello:
Circolare
Continuo
Stadiale
Complementare
06. Quale, tra le seguenti alternative, NON è una delle quattro fasi individuate da Kuhl (1984) nell'attuare un comportamento finalizzato alla salute:
Fase dell’azione
Fase di pensiero
Fase predecisionale
Fase successiva all’azione
07. Quante sono le fasi distinte da Kuhl (1984) nell'attuare un comportamento finalizzato alla salute?
Tre
Quattro
Sei
Cinque Data Stampa 08/01/2024 18:21:47 - 13/50
Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE
SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04)
Docente: Lambiase Stefania
08. Secondo il modello delle credenze sulla salute (Health Belief Model, Rosenstock, 1966):
La percezione della vulnerabilità, della gravità, della minaccia, dei costi/benefici è influenzata da variabili demografiche (età, genere, etnia), socio psicologiche
(personalità, classe sociale) e strutturali (conoscenze della malattia).
Un elemento centrale del modello sono le percezioni di gravità della malattia (le sue conseguenze mediche e sociali)
Un elemento centrale del modello sono la considerazione delle percezioni individuali di vulnerabilità o rischio di contrarre una malattia
Un elemento centrale del modello sono le barriere e i costi percepiti (effetti collaterali e gli inconvenienti dell'azione)
09. Descrivi gli antecedenti e le conseguenze della regolazione emozionale come definiti da Gross
10. Che cosa si intende per modelli stadiali della salute? Quali sono le loro caratteristiche?
11. Che cosa si intende per modelli continui della salute? Quali sono le loro caratteristiche? Data Stampa 08/01/2024 18:21:47 - 14/50
Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE
SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04)
Docente: Lambiase Stefania
Lezione 011
01. Il modello della motivazione a proteggersi (Protection motivation theory) è stato elaborato da:
Gollwitzer nel 1993
Rogers, nel 1983
Rosenstock nel 1966
Ajzen nel 1988
02. Secondo il modello della motivazione a proteggersi (Protection motivation theory, Rogers, 1983):
La percezione di gravità dipende soprattutto dalle conoscenze oggettive, mentre la percezione di vulnerabilità è prevalentemente soggettiva.
La percezione della minaccia è influenzata da: mass-media, medici, giornali, amici, esperienza personale, pressione dei familiari, livello d’ansia.
Il limite principale del modello è il suo scarso potere predittivo rispetto all’adozione dell’azione preventiva consigliata. Per questo sono state proposte varie revisioni.
La motivazione a proteggersi è il risultato di processi cognitivi responsabili della valutazione soggettiva della minaccia connesso alla malattia, da un lato, della risposta con
cui far fronte alla malattia, dall’altro.
03. Secondo il modello della motivazione a proteggersi (Protection motivation theory, Rogers, 1983):
Un elemento centrale del modello sono le barriere e i costi percepiti (effetti collaterali e gli inconvenienti dell'azione)
Un elemento centrale del modello sono le percezioni di gravità della malattia (le sue conseguenze mediche e sociali