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Domande sulle teorie di crescita economica
Y = AKt Ty Y = Ae Kt T10. si pone l'accento sull'investimento pubblico in capitale umano nel modello di Romer nel modello di Barro nel modello di Lucas nel modello di Solow 11. le esternalità positive prodotte dal progresso tecnologico derivano dalla completa appropriabilità dei risultati dall'interdipendenza strategica dalla non completa appropriabilità dei risultati dal sovrainvestimento in ricerca 12. a livello empirico si è riscontrato che il processo di crescita non si esaurisce, ma si autoalimenta il processo di crescita si esaurisce una volta giunti allo steady state tutte vere il processo di crescita si esaurisce a meno di fenomeni esogeni che lo fanno ripartire 13. nei modelli a crescita endogena il progresso tecnologico deriva dagli investimenti in capitale umano tutte vere dagli investimenti in capitale fisico dall'introduzione di nuovi fattori produttivi 14. nei modelli di crescita endogena si spiegano i rendimenti non decrescenti con la presenza diesternalità positive con la presenza di esternalità negative tutte false con l'eccessivo investimento in ricerca
PANIERE DI ECONOMIA APPLICATA - 117/121
Set Domande: ECONOMIA APPLICATA
ECONOMIA (D.M. 270/04)
Docente: Laino Antonella
15. nel modello di Rebelo 'A' è un indicatore del capitale umano è un indicatore del capitale fisico è una costante è un indicatore della composizione del capitale
16. il fattore 'A' nei modelli di crescita endogena deriva dalla presenza di monopolio dalla presenza di esternalità create da fattori nuovi dalla presenza di asimmetrie informative dalla presenza di esternalità create da fattori tradizionali
17. cosa sono le teorie della crescita endogena?
18. Quali sono le conclusioni del modello di Romer?
19. Che valutazione è data dalle teorie della crescita endogena alle esternalità?
20. Perché i modelli di crescita endogena permettono di superare le falle del modello di Solow?
21.
che ruolo ha il learning by doing nei modelli di crescita endogena? Il learning by doing svolge un ruolo fondamentale nei modelli di crescita endogena. Questo concetto si riferisce all'acquisizione di conoscenze e competenze attraverso l'esperienza pratica e l'esercizio continuo di determinate attività. Nel contesto dei modelli di crescita endogena, il learning by doing favorisce l'accumulazione di capitale umano e tecnologico, stimolando l'innovazione e la produttività. Inoltre, il processo di apprendimento continuo permette alle imprese di migliorare le proprie capacità produttive nel tempo, generando un circolo virtuoso di crescita economica sostenibile.03. Il NEC è un'area di valori condivisi, un'area a forte connotazione industriale, un sistema lavorativo che minimizza le tensioni sociali, tutte vere.
04. L'area del NEC si caratterizza per la presenza di imprese hi-tech, si caratterizza per la presenza di piccole imprese, tutte false, si caratterizza per la presenza di imprese di grandi dimensioni.
05. L'Italia presenta i caratteri di un'impresa follower, leader, catch up, falling behind.
06. In Italia, tutte vere, la propensione all'investimento in ricerca è bassa, il rapporto tra numero di brevetti e spesa in ricerca è molto alto, l'intensità brevettuale è molto bassa.
07. Il modello di specializzazione italiano è molto presente nei settori tradizionali, ha il suo fulcro nell'impresa di piccole dimensioni, subisce la concorrenza dei paesi in via di sviluppo, tutte vere.
PANIERE DI ECONOMIA APPLICATA -
- l'Italia presenta un vantaggio comparato nei settori a bassa intensità di capitale umano
- nei settori ad alta intensità di capitale umano
- nei settori hi-tech
- nei settori ad intensità di capitale fisico
- il sistema italiano si caratterizza per la mancanza di tradizione nella ricerca
- per il dualismo dimensionale
- tutte vere
- per l'industrializzazione recente
- l'esperienza industriale italiana si caratterizza per una consolidata tradizione di ricerca
- tutte false
- per la presenza produttiva all'estero
- per l'industrializzazione di lungo termine
- Illustrare l'andamento storico dell'industria italiana
- illustrare l'andamento della ricerca e sviluppo in Italia
distrettuale italiana02. definire il concetto di spirale cognitiva
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RISPOSTE APERTE ECONOMIA APPLICATA
A quali conclusioni giunge il modello sull'intervento pubblico?
Sulla base degli assunti del modello, gli interventi pubblici che agiscono su (s) o su (n) non elevano la crescita. Una volta raggiunto lo stato stazionario nessun tipo di elemento, neanche interventi di politica economica, può variare il tasso di crescita del reddito pro-capite, perché tale tasso è pari a (g) che è elemento esogeno al modello.
A quali conclusioni giungono gli studi di Pasinetti?
Ha sviluppato un modello che lega il cambiamento strutturale a fenomeni endogeni, soprattutto dovuti all'apprendimento e alla diffusione di nuova tecnologia. La struttura produttiva del sistema economico è rappresentata da un gruppo di settori integrati a livello verticale, in corrispondenza dei diversi beni a consumo
finale: la dinamica strutturale è individuata come processo continuo cui è sottoposto il sistema produttivo. L'integrazione verticale dei flussi tra le diverse industrie permette di limitare la complessità del sistema, in modo che le forti interdipendenze tecnologiche siano equivalenti a un'economia di puro lavoro. L'analisi strutturale svolta da Pasinetti è sviluppata ritenendo neutro il ruolo istituzionale, per porre l'accento sulle caratteristiche naturali del sistema economico: l'aggettivo "naturale" è qui utilizzato in modo da vedere le istituzioni e le organizzazioni come ininfluenti rispetto allo sviluppo economico cui cercano di conformarsi. A quali conclusioni giungono i modelli sviluppati dalla nuova organizzazione industriale? L'approccio della nuova organizzazione industriale rileva che la riduzione della concentrazione può portare a un eccessivo tasso di innovazione, e ad un livello di innovazione persingola impresa insufficiente e, quindi, inefficiente. Infatti, l'aumento della numerosità delle imprese determina una maggiore competitività e un minor livello di risorse da impiegare in ricerca e sviluppo. In questo senso l'operatore pubblico si trova ad affrontare un problema di difficile valutazione, cioè individuare il numero ottimale d'imprese la cui presenza sul mercato opera da incentivo per un livello di ricerca ottimale socialmente.
A quali conclusioni giungono le simulazioni? Nell'analisi statica dell'economia del benessere il monopolio non è una forma di mercato ottimale perché provoca inefficienza produttiva e allocativa, con minor benessere per i consumatori. In un'ottica dinamica, al contrario, è necessario esercitare un potere di mercato per lo sviluppo del progresso tecnologico, perché le risorse da impegnare possono essere presenti solo sotto tale condizione.
A quali risultati giungono le
simulazioni?Le simulazioni realizzate da Nelson e Winter portano a trarre alcune conclusioni: nell'analisistatica dell'economia del benessere il monopolio non è una forma di mercato ottimale perché provoca inefficienza produttiva e allocativa, con minor benessere per i consumatori.In un'ottica dinamica, al contrario, è necessario esercitare un potere di mercato per lo sviluppodel progresso tecnologico, perché le risorse da impegnare possono essere presenti solo sotto talecondizione. Sul fronte della politica d'innovazione il modello ci permette di compiere alcuneconsiderazioni:
- una politica d'imitazione ha molto più successo nel caso di scarsa appropriabilità dei risultatidella ricerca: quando il tasso di crescita della produttività latente è moderato l'imitazione èrealizzabile facilmente, permette di realizzare forti profitti e ciò porta al paradossale risultato
chel'imitatore riesce ad eliminare dal mercato l'impresa innovatrice. Questo risultato può non essere il migliore da realizzare, perché eliminando dal mercato l'impresa che innova l'imitatore si trova a non avere più la possibilità di imitare e, quindi, talvolta limita le azioni imitative per preservare questa "fonte" di profitto;
in conclusione si può affermare che, attraverso gli studi brevemente illustrati, una specifica forma di mercato è condizione necessaria per lo sviluppo di un elevato tasso d'innovazione e, a sua volta, un determinato modo di essere di un mercato è conseguenza di un ciclo di innovazioni di successo;
inoltre, il potere di mercato permette all'impresa di proteggersi dalle strategie aggressive poste in essere dagli imitatori, mentre la dimensione consente all'imitatore di trarre profitto dall'applicazione delle tecnologie altrui, con
l’avvertenza che un’impresa imitatrice non potrà mai raggiungere i livelli di produttività dell’impresa innovatrice. Attraverso quali modelli si studia l'incentivo ad innovare? Modelli Patent Race attraverso i quali l'impresa cerca di assumere una posizione di leadership nella ricerca e nel mercato del prodotto finale. Vi è una gara in cui vi è un solo vincitore. All'interno di questa macro categoria riconosciamo i modelli senza memoria (statici) che sono i modelli per cui la probabilità di innovare dipende dalle spese correnti in R&D. Stretta relazione tra struttura di mercato e investimenti in ricerca e sviluppo. A questa categoria appartengono i Modelli simmetrici (Modello Dasgupta-Stiglitz; Modello Lee-Wilde; Modello Loury) e i