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RAPPORTO UOMO AMBIENTE NELLA STORIA: DETERMINISMO - POSSIBILISMO - L'IMPORTANZA DEGLI SCAMBI, IL GLOBAL SOURCING

Anticamente si pensava che l'esistenza dell'uomo fosse determinata dalla natura, ad esempio venivano stabiliti rapporti di causa-effetto tra la distribuzione del clima e quella delle forme di economia. Questa scuola di pensiero, secondo la quale anche l'economia di una regione sarebbe determinata essenzialmente dalle sue condizioni e risorse naturali, fu chiamata "determinismo ambientale". Agli inizi del novecento ci si allontanò da questa concezione per dare più spazio ed importanza all'azione umana nell'organizzazione territoriale. Le caratteristiche naturali non venivano più viste come un fattore limitante per l'uomo, ma come una possibilità. Da questo nacque la scuola di pensiero del "possibilismo geografico". Negli ultimi anni si sono affermate interpretazioni, che invece

importanza. Le certificazioni ambientali rappresentano un modo per garantire ai consumatori che un prodotto o un'azienda rispettano determinati standard ambientali. Le certificazioni ambientali sono simili a dei marchi, con un nome e un logo, e sono gestite da associazioni o enti che si occupano di valutare e certificare il rispetto di determinati criteri ambientali. Queste certificazioni costituiscono una base per prendere decisioni di acquisto basate su considerazioni affettive. Attualmente esistono molte certificazioni ambientali diverse. Quando un consumatore si affida all'immagine ambientale di un'azienda e alle informazioni sul prodotto per orientare le sue scelte di acquisto, ha bisogno di avere certezze sulla veridicità dei segnali che riceve. In questo contesto, l'impegno dell'azienda nel miglioramento della situazione ambientale diventa sempre più importante.spot sono due concetti completamente diversi. Il sistema banking si riferisce alla gestione dei permessi del sistema di scambio dei permessi negoziabili. Questo sistema prevede che le imprese abbiano un certo numero di permessi di emissione di gas serra e possono scambiarli tra di loro. Il sistema banking permette alle imprese di accumulare permessi non utilizzati in un determinato periodo e utilizzarli in periodi successivi. Il fenomeno hot spot, invece, si riferisce a una zona geografica specifica in cui si verifica un'alta concentrazione di attività o problemi. Ad esempio, un hot spot di inquinamento può essere una zona in cui l'inquinamento atmosferico è particolarmente elevato a causa di industrie o traffico intenso. In sintesi, il sistema banking riguarda la gestione dei permessi di emissione di gas serra, mentre l'hot spot si riferisce a una zona geografica con una concentrazione elevata di attività o problemi specifici.spot sono due facce della stessa medaglia. Infatti il primo permette di incoraggiare ad anticipare la riduzione delle emissioni quando il costo marginale di abbattimento è minore, mentre il secondo, possibile conseguenza del primo, porta ad un alternarsi di emissioni alte e basse con conseguenti danni per l'ambiente. Quali sono le difficoltà a cui si va incontro nel momento in cui si decide di attuare una tassa pigouviana? Se la tassa è superiore rispetto alla produzione di equilibrio vi sarebbe una contrazione eccessiva rispetto anche al punto di ottimo, mentre una tassazione leggera avrebbe creato una quantità di emissione maggiore a quella ottima. Ritornando alla tassa superiore, andando al di sotto del livello ottimo creerà una perdita sociale. Anche se eticamente scorretto il valore monetario rimane uno dei metodi più semplici ed utilizzati ed è l'unico modo per dargli lo stesso peso nelle scelte private e pubbliche. Uno dei metodipiù utilizzati è il VET (valore economico totale), al suo interno la prima variabile da considerare è il valore d'uso, dato dalla somma del valore d'uso diretto e indiretto più quello di opzione, che deriva dal consumo del bene. Quali sono le distinzioni che devono essere fatte riguardo ai costi ambientali per delineare la definizione comunitaria? Per delineare i contorni e la valenza del costo ambientale definito dalla Comunità Europea è necessario procedere a delle classificazioni, quindi si devono fare alcune distinzioni: - Utilità economica: per l'individuazione delle componenti economiche, che rientrano nella definizione di costo ambientale, si deve distinguere tra costi d'esercizio e investimenti. I primi riguardano le componenti economiche atte a prevenire, ridurre o riparare i danni ambientali, oppure a conservare le risorse rinnovabili e non. La loro utilità economica si esaurisce nel momento stesso del loro utilizzo. - Costi diretti e indiretti: i costi diretti sono quelli che possono essere attribuiti direttamente all'attività o al prodotto che genera il danno ambientale. I costi indiretti, invece, sono quelli che non possono essere attribuiti direttamente all'attività o al prodotto, ma sono comunque correlati al danno ambientale. - Costi di opzione: sono i costi che derivano dal consumo del bene e che rappresentano il valore che si sarebbe potuto ottenere scegliendo un'altra opzione. Ad esempio, se si consuma un bene naturale, si perde l'opportunità di utilizzarlo in futuro o di venderlo ad altri. - Costi di conservazione: sono i costi necessari per conservare le risorse rinnovabili, al fine di garantirne la disponibilità futura. Questi costi possono includere ad esempio la gestione sostenibile delle foreste o la tutela delle aree marine protette. - Costi di riparazione: sono i costi necessari per riparare i danni ambientali causati da un'attività o da un prodotto. Questi costi possono includere ad esempio la bonifica di un sito inquinato o la ripristino di un ecosistema danneggiato. - Costi di prevenzione: sono i costi necessari per prevenire i danni ambientali, ad esempio attraverso l'adozione di tecnologie pulite o l'implementazione di misure di protezione ambientale. - Costi di monitoraggio: sono i costi necessari per monitorare l'impatto ambientale di un'attività o di un prodotto nel tempo, al fine di valutare l'efficacia delle misure adottate e apportare eventuali correzioni. - Costi di informazione: sono i costi necessari per informare e sensibilizzare l'opinione pubblica, i consumatori e le imprese sull'importanza della tutela dell'ambiente e sull'adozione di comportamenti sostenibili. - Costi di ricerca e sviluppo: sono i costi necessari per sviluppare nuove tecnologie e soluzioni innovative volte a ridurre l'impatto ambientale delle attività e dei prodotti. - Costi di formazione: sono i costi necessari per formare e addestrare il personale coinvolto nelle attività che possono generare impatti ambientali, al fine di garantire una corretta gestione e minimizzare i rischi. - Costi di conformità: sono i costi necessari per conformarsi alle normative ambientali vigenti, ad esempio attraverso l'installazione di impianti di depurazione o l'adozione di pratiche di gestione sostenibile. - Costi di compensazione: sono i costi necessari per compensare i danni ambientali causati da un'attività o da un prodotto, ad esempio attraverso la realizzazione di opere di mitigazione o il pagamento di indennizzi.

inserimento nei processi produttivi, quindi sono quelle che vengono chiamate spese correnti.

Continuo dell'utilità economica: Le spese correnti possono essere sia per il mantenimento delle strutture (costi di struttura) oppure per le attività di servizio quali ad esempio le attività di coordinamento. Gli investimenti invece hanno una utilità durevole nel tempo. Questi possono essere suddivisi in immobilizzazioni materiali ed immateriali (es brevetti).

Discrezionalità: i costi possono essere discrezionali o non. I primi sono quelli volontariamente sostenuti e sono derivanti da precise politiche aziendali tese a considerare l'ambiente come variabile strategica. Quelli non discrezionali invece derivano da ottemperanze a norme di legge la cui infrazione porta a multe o sanzioni.

Momento del sostenimento: per l'analisi dei costi ambientali si deve considerare i differenti tempi a cui si riferiscono. Questo riguarda la relazione che lega la

dell'ambiente è quella disciplina che si occupa dello studio delle interazioni tra l'economia e l'ambiente naturale, comprese le conseguenze economiche dell'inquinamento e delle politiche ambientali. La manifestazione della spesa con il momento in cui si verificano i presupposti per il suo sostenimento può essere suddivisa in diverse categorie: 1. Costi per passività ambientali: si riferiscono a danni ambientali causati in passato e non attribuibili a operazioni correnti. 2. Costi per influenze ambientali prodotte oggi: si riferiscono a impatti ambientali generati dalle attività correnti dell'azienda. 3. Costi per influenze ambientali future: si riferiscono a impatti ambientali che si verificheranno in futuro, ma che sono attribuibili alle operazioni correnti dell'azienda. Il comportamento al variare dei volumi di produzione è un concetto tipicamente aziendale e si divide in due categorie: 1. Costi fissi: sono costi che rimangono costanti indipendentemente dal volume di produzione. Ad esempio, il costo dell'affitto di un'azienda. 2. Costi variabili: sono costi che variano proporzionalmente al volume di produzione. Ad esempio, il costo delle materie prime utilizzate nella produzione. Le due definizioni di Economia dell'Ambiente sono: 1. L'economia dell'ambiente è quella parte della scienza economica che studia gli effetti economici che vengono prodotti dall'inquinamento ambientale. 2. L'economia dell'ambiente è quella disciplina che si occupa dello studio delle interazioni tra l'economia e l'ambiente naturale, comprese le conseguenze economiche dell'inquinamento e delle politiche ambientali.dell'Italia? Le grandi regioni nella geografia dell'Italia sono: Nord, Centro, Sud e Isole.della produzione del petrolio?

LA GEOGRAFICA MINERARIA INDIVIDUA QUATTRO REGIONI- EUROPA OCCIDENTALE E GIAPPONE- AMERICA SETTENTRIONALE- RUSSIA ED EST EUROPEO- PAESI SOTTOSVILUPPATI

L'Europa occidentale ed il Giappone, sono regioni altamente consumatrici ma con scarse risorse. Importano le risorse soprattutto dall'Africa e dall'area del Pacifico. Guardando al Giappone, che ha un'immensa domanda di risorse, data la sua forte industrializzazione, si può comprendere l'importanza dei costi di trasporto delle risorse.

L'America settentrionale è una regione sia consumatrice che esportatrice. L'America latina è uno dei maggiori fornitori delle risorse per la parte settentrionale del continente.

La Russia e l'Europa dell'Est fino a qualche anno fa rappresentavano un'area quasi chiusa. Negli ultimi anni sono stati fatti degli accordi di fornitura tra questi paesi e l'Europa occidentale ed il Giappone. I paesi

sottosviluppati sono considerati come forti esportatori di risorse Minerarie. In realtà le risorse sono concentrate solo in alcuni paesi. Molti di loro hanno effettuato una nazionalizzazione delle risorse stesse, ma nonostante questo continuano ad avere una forte importanza strategica nei commerci internazionali. Quali sono le informazioni che un'azienda deve dare all'esterno riguardo la sua gestione ambientale? Le informazioni che un'azienda deve dare all'esterno riguardo la sua gestione ambientale sono: - risultati economici, derivanti dal bilancio d'esercizio ed espressi in termini reddituali; - risultati competitivi, espressi in termini di capacità di crescita e sviluppo; - risultati sociali interni, riguardanti l'impatto delle politiche aziendali sul personale; - risultati ambientali, riguardanti l'impatto ambientale dei prodotti e dei processi. Quali sono le informazioni qualitative che devono essere inserite all'interno?formulato il concetto di "sviluppo sostenibile", che consiste nel soddisfare i bisogni delle generazioni presenti senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni. Nel 2002 si è tenuta la conferenza di Johannesburg, che aveva come obiettivo principale quello di valutare i progressi fatti nel campo dello sviluppo sostenibile e di individuare nuove strategie per affrontare le sfide ambientali. Nel 2015 si è svolta la conferenza di Parigi, nota come COP21, che ha portato all'accordo di Parigi sul clima. L'obiettivo principale di questa conferenza era quello di limitare l'aumento della temperatura media globale a ben al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli preindustriali e di perseguire sforzi per limitare l'aumento a 1,5°C. Queste sono solo alcune delle conferenze più importanti che si sono tenute sulla materia ambiente. Ogni conferenza ha avuto i suoi obiettivi specifici, ma tutte hanno avuto come comune denominatore la necessità di affrontare i problemi ambientali e di promuovere uno sviluppo sostenibile.un accordo vincolante per l'attuazione delle misure proposte. Tuttavia, l'Agenda 21 rappresenta comunque un importante punto di riferimento per la promozione dello sviluppo sostenibile a livello globale. Il documento sottolinea l'importanza di coinvolgere attivamente tutti i settori della società, compresi i governi, le organizzazioni non governative, il settore privato e i cittadini, al fine di promuovere azioni concrete per affrontare le sfide ambientali, sociali ed economiche. In particolare, l'Agenda 21 individua nove settori prioritari per l'azione: 1. Lotta alla povertà: promuovere lo sviluppo economico sostenibile e l'accesso alle risorse per tutti, in particolare per le comunità più svantaggiate. 2. Cambiamenti climatici: adottare misure per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e adattarsi ad essi. 3. Energia: promuovere l'uso sostenibile delle risorse energetiche e l'adozione di fonti rinnovabili. 4. Acqua: garantire l'accesso all'acqua potabile e l'igiene per tutti, nonché la gestione sostenibile delle risorse idriche. 5. Salute: migliorare la salute e il benessere delle persone, promuovendo stili di vita sani e l'accesso ai servizi sanitari. 6. Agricoltura sostenibile: promuovere pratiche agricole sostenibili per garantire la sicurezza alimentare e la conservazione della biodiversità. 7. Biodiversità: conservare e utilizzare in modo sostenibile la diversità biologica, proteggendo gli ecosistemi terrestri e marini. 8. Oceani e mari: proteggere e ripristinare la salute degli oceani e dei mari, prevenendo l'inquinamento e promuovendo la pesca sostenibile. 9. Rifiuti: ridurre, riutilizzare e riciclare i rifiuti per minimizzare l'impatto ambientale. L'Agenda 21 sottolinea inoltre l'importanza della cooperazione internazionale per affrontare le sfide globali e promuovere lo sviluppo sostenibile.
Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
112 pagine
2 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/02 Politica economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gherezzino di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia dell'ambiente e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Palmeri Salvatore.