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GEMETRIA VARIABILE.
Per ottenere curve di coppia accettabili su un ampio campo di numero di giri è possibile far variare
la legge di apertura delle luci sia con il numero di giri, che con il regime del motore. Per fare ciò si
utilizza il sistema di funzionamento dell’aspirazione a geometria variabile. Questo sistema è
presente in molte vetture di serie. Nello specifico questo sistema vede la scelta di un solo collettore
a monte è posizionata la valvola a farfalla. Dal collettore si dividono per ogni cilindro due condotti,
uno lungo (dove è posizionata la valvola) e uno corto. I condotti lunghi sono utilizzati per i bassi-
medi regimi di rotazione, mentre i regimi di rotazione elevato si utilizzano i condotti corti poiché la
lunghezza favorisce lo sfruttamento dei fenomeni dinamici a regime di rotazione elevati.
03. SCHEMATIZZARE E DESCRIVERE VANTAGGI E SVANTAGGI DELLE POSSIBILI
CONFIGURAZIONI DEI COLLETTORI DI SCARICO.
Analogamente a quanto visto per i condotti di aspirazione in un motore a più cilindri è conveniente
unire anche i collettori di scarico. Anche qua, l’obiettivo saranno i fenomeni inerziali e i fenomeni
d’onda andando a diminuire l’interferenza. Le configurazioni 5 e 6 permettono di avere condotti
primari della stessa lunghezza in modo tale da poter ottimizzare gli effetti dinamici anche sul punto
di scarico. La 5 è ottenuta congiungendo gli scarichi di un cilindro a due a due e riunendoli poi in
un solo condotto; la 6 collegando direttamente tutti 4 in un solo collettore. Di fatto la 6 è quella che
si preferisce nel caso di motori sportivi, perché permette un guadagno di potenza massima anche in
un ristretto campo di regime. La configurazione 1 è la più semplice; la 2 è un miglioramento dal
punto di vista delle interferenze. Per motori longitudinali si preferiscono le configurazioni 3 e 4
poiché sono meno ingombranti.
LEZIONE 34
05. DESCRIVERE I VANTAGGI E GLI SVANTAGGI DEL RAFFREDDAMENTO
LIQUIDO RISPETTO A QUELLO AD ARIA.
I vantaggi che si hanno nel preferire il raffreddamento ad aria rispetto a quello liquido:
• I motori raffreddati ad aria hanno un peso inferiore di circa il 15-30% in meno rispetto a
quello raffreddati a liquido a parità di potenza
• La temperatura di regime la raggiungono in un tempo sensibilmente inferiore
• La temperatura alle pareti interne del cilindro è più elevata dunque influenza positivamente
il rendimento
Però, si hanno che dei vantaggi nell’utilizzare il raffreddamento a liquido infatti:
• Nei motori a raffreddamento ad aria per colpa delle elevate temperature di funzionamento di
ha un basso coefficiente di riempimento
• I motori a raffreddamento ad aria sono caratterizzati da grandi carichi sugli organi che
circondano il volume di lavoro del gas
• I motori a raffreddamento ad aria sono caratterizzati da rumorosità in esercizio.
06. DESCRIVERE IL FUNZIONAMENTO DI RAFFREDDAMENTO LIQUIDO.
Il raffreddamento dei cilindri ha l’obiettivo di delimitare le temperature sotto i valori imposti dai
problemi di resistenza dei materiali e di possibilità di lubrificazione. Nel caso dei motori Otto, si
deve anche far si che non ci siano accensioni anomale della miscela. Tramite il raffreddamento a
liquido, viene sottratto calore dai cilindri mettendo a contatto il fluido refrigerante con la loro
superficie esterna e raffreddandolo con aria esterna dentro uno scambiatore di calore, comunemente
detto, radiatore. Per far si che il motore venga raffreddato, vengono ricavate nel motore delle
intercapedini e canalizzazioni nelle quali si assicura che vengano raggiunte le zone termicamente
interessate da parte del liquido refrigerante. Questo liquido è una miscela di acqua e glicole
etilenico a cui vengono aggiunti additivi anticorrosivi e detergenti che hanno lo scopo di diminuire
la temperatura di solidificazione e allungare la durata a agli organi di circuito. La pressurizzazione
del circuito, fa si che il refrigerante raggiunga alte temperature senza raggiungere la temperatura di
ebollizione.
07. DESCRIVERE IL FUNZIONAMENTO DI RAFFREDDAMENTO AD ARIA.
Il raffreddamento dei cilindri ha l’obiettivo di delimitare le temperature sotto i valori imposti dai
problemi di resistenza dei materiali e di possibilità di lubrificazione. Nel caso dei motori Otto, si
deve anche far si che non ci siano accensioni anomale della miscela. Nel raffreddamento ad aria, si
ha che essa prende calore direttamente dalle pareti esterne del cilindro e della testata. Tale
raffreddamento ha i seguenti vantaggi:
• I motori raffreddati ad aria hanno un peso inferiore di circa il 15-30% in meno rispetto a
quello raffreddati a liquido a parità di potenza
• La temperatura di regime la raggiungono in un tempo sensibilmente inferiore
• La temperatura alle pareti interne del cilindro è più elevata dunque influenza positivamente
il rendimento
Però, hanno anche degli svantaggi non indifferenti come:
• per colpa delle elevate temperature di funzionamento di ha un basso coefficiente di
riempimento
• sono caratterizzati da grandi carichi sugli organi che circondano il volume di lavoro del gas
• sono caratterizzati da rumorosità in esercizio.
LEZIONE 35
05. DESCRIVERE I PRINCIPALI REQUISITI CHE DEVE AVERE UNA BENZINA PER
ESSERE RITENUTA ADEGUATA ALLA ALIMENTAZIONE DI UN m.c.i. AD
ACCENSIONE COMANDATA.
La benzina è una miscela di idrocarburi liquidi che è utilizzata per alimentare i motori a
combustione interna ad accensione comandata. La miscela deve avere sei requisiti principali per far
si che sia adeguata all’alimentazione del motore. Essi sono:
Il primo principio indica che si può avere una modesta alimentazione all’interno dei condotti o negli
organi di alimentazione per non creare bolle di vapore che si disinnescano dopo la pompa di
alimento del combustibile oppure una diminuzione di portata sotto il valore richiesto dal motore. Se
si verificasse una vaporizzazione elevata, si andrebbe a verificare un tappo di vapore detto vapour-
lock, che implica delle anomalie nel funzionamento che portano all’arresto del motore. Questo
fenomeno non è dipeso solo dalla benzina, bensì dipende anche dal disegno della struttura e dalla
posizione degli organi di alimentazione del combustibile.
Il secondo principio è la curva di distillazione. Si cerca di rendere minima la quantità di idrocarburi
ad una temperatura di ebollizione elevata la quale, in determinate condizioni, può trovarsi in camera
di combustione ancora allo stato liquido e dunque dare il via a combustioni incomplete o irregolari.
Il terzo principio dice che si può avere un calore di vaporizzazione basso e quindi che non
determina un abbassamento di temperatura nel condotto di aspirazione che avvii una formazione di
ghiaccio che andrebbe a mutare le condizioni di funzionamento del motore fino a renderle
impossibili, visto che si avrebbe un’ostruzione del passaggio della miscela dei cilindri
Il quarto principio prevede una tendenza minima alla formazione di gomme. Le gomme si stanziano
sugli organi di alimentazione ed intralciano il passaggio della miscela ai cilindri
Il principio cinque ci segnala l’assenza di fenomeni di corrosione nei confronti delle parti metalliche
con cui la benzina viene a contatto, per far si che non si danneggino e che nei cilindri non vengano
immessi i prodotti della corrosione.
L’ultimo principio indica la possibilità di bruciare completamente senza formare depositi e
incombusti nocivi.
06. DESCRIVERE IL FENOMENO DELLA DETONAZIONE.
Una possibile combustione anomala è la detonazione. Essa consiste nell’accensione istantanea di
una parte della carica che deve ancora bruciare dopo che è stata innescata la scintilla e mentre la
combustione normale è già in atto. Andiamo a descrivere questo fenomeno più nel dettaglio.
Quando avviene lo scocco della scintilla, la combustione delle particelle vicine alla candela
provocano un’onda di pressione che si sposta rapidamente verso le zone più lontane dalla camera di
combustione. In tal modo si generano elevati aumenti di pressione e temperatura prima del
raggiungimento di queste zone dalla normale propagazione di fiamma. Di solito accade che tutta la
miscela si trova nello stesso momento a una temperatura superiore di quella di autoaccensione e
quindi si accende bruscamente davanti al fronte di fiamma che sta avanzando. Questa combustione
repentina e aggressiva comporta un funzionamento anomalo: in alcuni casi si parla di battito in testa
del motore. Questo malfunzionamento comporta un calo del rendimento a ad un aumento delle
sollecitazioni meccaniche, in particolar modo sulla testa dei pistoni, che in certi casi portano alla
fusione quando si ha una detonazione lunga e violenta. La detonazione va dunque evitata. Per far
ciò bisogna aumentare la velocità di propagazione del fronte di fiamma e utilizzare dei combustibili
resistenti alla detonazione. Una miscela aria-combustibile alle condizioni di accensione non brucia
subito ma dopo un lasso di tempo, anche se piccolo, che dipende dalle caratteristiche chimico-
fisiche del combustibile. Questo intervallo di tempo è chiamato tempo di incubazione o ritardo di
accensione. Più è grande il ritardo di accensione, più è difficile avere una combustione detonante.
Combustibili caratteristici sono le benzine super o in ogni caso i combustibili caratterizzati da un
elevato Numero di Ottano ossia caratterizzati da valori elevati del ritardo di accensione.
LEZIONE 36
05. DESCRIVERE IN COSA CONSISTE IL FENOMENO DELL’ACCENDIBILITÀ NEI
MOTORI AS.
Prendendo in considerazione un motore ad accensione per compressione uno dei problemi è il
controllo del ritardo all’accensione del combustibile iniettato nel cilindro. Se il ritardo è troppo
lungo, gran parte del combustibile è introdotto prima dell’accensione, con velocità di reazione
troppo elevate e di conseguenza, non appena ha inizio la combustione, i picchi di pressione sono
incontrollabili. La durate del ritardo dipende sia dalle condizioni di funzionamento del motore che
dalle proprietà chimico-fisiche del combustibile. Dunque si ha che l’accendibilità del gasolio è un
fattore importante quando dobbiamo determinare: prestazioni, rendimento, dolcezza di
funzionamento, emissioni di fumo, rumore e facilità di avviamento del motore. L’accendibilità
dipende dalle caratteristiche chimiche e fisiche che vanno ad influenzare i processi di
vaporizzazione e diffusione. L’accendibilità viene misurata dal numero di Cetano. Confrontando il
numero di Cetano con il numero di Ottano. Si può vedere come Cetano misura la capacità di un
combustibile ad accendersi, mentre il numero di Ottano indica la re