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LABORATORIO DI SCRITTURA
LETTERATURA, ARTE, MUSICA E SPETTACOLO
CUPELLONI FRANCESCA
Paniere generato il 17/07/2022
N° domande aperte 41
N° domande chiuse 95
LEZIONE 2 DOMANDA 14. Definizioni di comunicazione.
La comunicazione è un processo volontario di trasmissione di informazioni di varia natura che avviene tramite
segnali codificati noti a mittente e destinatari e tali segnali generano processi di generazione del messaggio, di
traduzione tramite codice, trasmissione, interpretazione, e comprensione. La comunicazione è volontaria, alla
base dell'atto vi è intento di trasmettere un messaggio, che sfrutta i segnali dal significato condiviso accolti dal
ricevente, che a sua volta svolge le funzioni di interpretazione e comprensione.
LEZIONE 2 DOMANDA 15. Si illustrino le principali caratteristiche dei testi prodotti in modalità scritta.
La pratica scrittoria è caratterizzata dalla persistenza, ovvero possibilità di lettura e rilettura, di progettazione
attenta e revisione successiva, di non-contestualità, visto che la comunicazione non fa riferimento agli apporti
inferenziali con il contesto, di elaborazione in absentia del destinatario, poiché lo scrittore scrive per
destinatari ideali, di risoluzione linguistica ricercata, per garantire l'unità del testo, di avere la possibilità di
sfruttare elementi paratestuali di tipo grafico. Tutti questi elementi garantiscono una portata ampia.
LEZ. _ DOMANDA __. Per altri panieri puoi contattarmi
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LEZIONE 2 DOMANDA 16. Quali sono le principali caratteristiche di un testo argomentativo?
Un testo argomentativo ha l’obiettivo principale di esporre e sostenere un’idea o una tesi su un determinato
argomento, con l'intento di convincere o informare il lettore. La struttura di questo tipo di testo è
generalmente ben organizzata e segue una progressione logica che parte dalla presentazione del tema per
arrivare alla conclusione, passando per l’esposizione dei punti di vista, delle prove e degli argomenti a
supporto della tesi.
In apertura, un testo argomentativo introduce l'argomento centrale e fornisce una dichiarazione della tesi o
dell’opinione che l’autore intende sostenere. Questo momento è fondamentale per orientare il lettore e
chiarire fin dall'inizio quale sia la posizione dell’autore. Dopo aver introdotto la tesi, il testo sviluppa una serie
di argomentazioni, che sono supportate da prove, esempi, dati, citazioni o riferimenti. Le argomentazioni
sono costruite in modo logico e sequenziale per rendere il discorso fluido e coerente, e spesso l'autore
anticipa anche possibili obiezioni o contro-argomentazioni. Questo fa sì che il testo risulti più completo e
credibile, poiché dimostra che l'autore ha considerato vari punti di vista.
Una parte importante di un testo argomentativo è proprio il confronto con le contro-argomentazioni, che può
avvenire attraverso il riconoscimento e la confutazione dei punti deboli delle opinioni contrarie. Questo
processo aiuta a rafforzare la tesi iniziale, poiché l’autore dimostra di aver preso in considerazione alternative
e di aver trovato motivazioni per sostenere la propria posizione. La scelta delle parole e dei toni è spesso
mirata a suscitare l’interesse del lettore e a coinvolgerlo, mantenendo tuttavia un registro appropriato al
contesto.
In conclusione, un testo argomentativo si chiude generalmente con una sintesi dei punti trattati e un
rafforzamento della tesi. L’autore può anche concludere con un invito alla riflessione o all’azione, a seconda
dell’obiettivo del testo. Questo tipo di chiusura mira a lasciare un’impressione duratura sul lettore, con
l’intento di far emergere l'importanza del punto di vista esposto.
LEZIONE 2 DOMANDA 17. Elencare alcuni tipi di testo, fornendo esempi e indicandone le caratteristiche.
Il testo rappresenta un prodotto di interazione comunicativa, realizzato per perseguire uno scopo; l'unità
formale e contenutistica è molto importante per il testo scritto, ma esistono diversi tipi di testi:
narrativo (racconta un fatto o una storia),
• descrittivo (delinea le caratteristiche di una persona, un oggetto o un paesaggio),
• argomentativo (sostiene una tesi attraverso un ragionamento logico, proponendo argomenti a favore
• e confutando quelli contrari),
informativo (fornisce notizie utili su personaggi, argomenti o fatti),
• regolativo (indica norme da rispettare, impone obblighi e divieti).
•
LEZIONE 2 DOMANDA 18. Indicare le funzioni di un testo narrativo. Fornire esempi.
Il testo narrativo racconta una storia, una serie di eventi che si svolgono nel tempo e che sono incentrati su
uno o più personaggi, quello letterario poi racconta una storia che frutto di invenzione, ma chi è presentate
da accettata dal lettore come se fosse veramente accaduta. Tale storia, in cui è importante non solo la
vicenda ma anche l’elaborazione letteraria attraverso cui prende forma, viene raccontata per il piacere di chi
narra, ascolta o legge. Il testo narrativo letterario comprende vari generi, mito, favola, fiaba, racconto e
romanzo: cioè tutti quei modelli di testo in cui viene. La narrazione e quindi la rappresentazione di eventi reali
o immaginari che si snodano in una serie di situazioni legate tra loro da un rapporto di causa-effetto.
LEZIONE 2 DOMANDA 19. Indicare le funzioni di un testo descrittivo. Fornire esempi.
Chi parla o scrive tramite esso mostra con le parole come è fatta una cosa indicandone le caratteristiche, gli
aspetti e le qualità che possono dare un'immagine efficace e completa di quell'elemento. Il testo descrittivo
può essere usato per far conoscere qualcosa a qualcuno, per indurre il destinatario a valutare l'oggetto
descritto, per trasmettere emozioni attraverso un uso particolare del linguaggio che ricorre ad espressione
figurate e a paragoni. Tale testo è utilizzato in tutte quelle forme testuali in cui bisogna descrivere: trattati
tecnici, opuscoli scientifici, guide, sequenze descrittive di opere letterarie.
LEZIONE 2 DOMANDA 20. Indicare le funzioni di un testo argomentativo. Fornire esempi.
Esso all’obiettivo di dare sostenimento alle tesi formulate dall’autore attraverso l’esposizione coerente e
logica di giustificazione ragioni, che devono persuadere o convincere il lettore sul punto di vista determinato
bene elaborato. L’intenzione comunicativa principale dello scrittore È quella di offrire una visione soggettiva
dell’autore su un certo argomento, la cui argomentazione è per definizione una procedura persuasiva; oltre le
informazioni che possono essere fornite attraverso questi testi tra parentesi implica quindi l’esposizione) cioè
implicitamente l’intenzione di convincere il destinatario di ciò che si espone. Sono esempi di testi
argomentative arringhe di avvocati, saggi scientifici, discorsi politici o slogan pubblicitari.
LEZIONE 2 DOMANDA 21. Indicare le funzioni di un testo informativo. Fornire esempi.
Esso allo scopo di informare il lettore, arricchire le sue conoscenze su un determinato argomento fornendogli
in modo chiaro e ordinato le relative informazioni. Dal punto di vista del contenuto, gli argomenti sono
presentati secondo un criterio logico e al suo interno si possono distinguere informazioni principali e
secondarie, che non sono cioè indispensabili ma che possono chiarire o ampliare le informazioni principali.
Esempi di questo testo sono gli orari dei treni, i saggi divulgativi o gli avvisi.
LEZIONE 2 DOMANDA 22. Cosa sono i modelli organizzativi per la presentazione di argomenti? Si forniscano
esempi.
I modelli organizzativi sono modelli logici che si adattano agli schemi mentali e permettano di acquisire in
modo più agevole le informazioni dal testo. Quando si progetta un testo si fa ricorso a modelli organizzativi
specifici, in relazione al contenuto del testo e alle intenzioni dell'autore. Ci sono diversi modelli di riferimento:
lineari (temporale, spaziale e alfabetico)
• e gerarchici (vanno dalla sintesi al dettaglio, da argomenti semplici a complessi),
• o anche relazionali (comparazione, causa-effetto o problema-soluzione).
•
LEZIONE 2 DOMANDA 23. La comunicazione è un atto volontario. Si commenti l’affermazione, indicando
anche eventuali casi in cui può non essere vera.
La comunicazione è un processo volontario di trasmissione di informazioni di varia natura che avviene tramite
segnali codificati noti a mittente e destinatari e tali segnali generano processi di generazione del messaggio, di
traduzione tramite codice, trasmissione, interpretazione, e comprensione. La comunicazione è volontaria, alla
base dell'atto vi è intento di trasmettere un messaggio, che sfrutta i segnali dal significato condiviso accolti dal
ricevente, che a sua volta svolge le funzioni di interpretazione e comprensione.
(Altra risposta)
L’affermazione "la comunicazione è un atto volontario" si basa sull’idea che, per comunicare, una persona
deve intenzionalmente inviare un messaggio o esprimere qualcosa con un certo scopo, come informare,
convincere o semplicemente interagire con gli altri. In molte situazioni, comunicare implica una scelta
consapevole: chi parla o scrive seleziona parole, tono e modalità per trasmettere il proprio messaggio,
dimostrando una chiara intenzionalità. In questi casi, la volontarietà è essenziale, poiché l’atto comunicativo
parte da una decisione dell’emittente.
Tuttavia, non sempre la comunicazione è completamente volontaria. Esistono numerose situazioni in cui si
comunica senza volerlo o addirittura senza rendersene conto. Gli esseri umani comunicano spesso attraverso
il linguaggio del corpo, come espressioni facciali, gesti e postura, e non sempre queste espressioni sono
intenzionali. Ad esempio, una persona può arrossire, guardare verso il basso o mostrare segni di disagio che
rivelano un’emozione, anche senza volerlo o senza accorgersene. In questo caso, il corpo comunica uno stato
d’animo indipendentemente dalla volontà della persona, portando a una comunicazione involontaria che gli
altri possono interpretare.
Inoltre, ci sono situazioni in cui la comunicazione involontaria può derivare da condizioni psicologiche o
fisiologiche, come i tic nervosi o le reazioni automatiche a situazioni di stress, che trasmettono informazioni
sullo stato interno dell’individuo senza alcuna intenzionalità comunicativa. Anche il silenzio, sebbene spesso
scelto, può a volte trasmettere un messaggio senza che vi sia una volontà consapevole di comunicare: non
rispondere o non intervenire in una conversazione può essere interpretato come una forma di comunicazio