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Estratto del documento

La funzione di indirizzo politico

1. Fissazione dell'indirizzo politico del Governo;

2. Presentazione dei disegni di legge alle Camere. In particolare: d.d.l. per l'approvazione del bilancio dello Stato, legge di stabilità e leggi collegate, autorizzazione alla ratifica dei trattati internazionali, amnistia e indulto.

La funzione normativa

Decreti-legge; Decreti legislativi; Regolamenti

La funzione amministrativa

Direzione e gestione dell'amministrazione centrale e periferica dello Stato Adozione di atti di indirizzo e coordinamento dell'attività amministrativa delle Regioni Eventuale sostituzione delle amministrazioni regionali e locali, in caso di inerzia e inadempienza, ai sensi dell'art. 120 Cost.

Lezione 17 Domanda 16. Illustrare l'istituto della mozione di fiducia.

Il procedimento di formazione dell'Esecutivo termina positivamente solo se entrambe le Camere votano la fiducia al Governo, il quale deve quindi poter contare su una

La maggioranza parlamentare che intenda sostenere il Governo deve presentarsi alle Camere entro dieci giorni dalla sua formazione e chiedere il voto di fiducia (c.d. voto di investitura), come previsto dall'art. 94, comma 3, della Costituzione.

La fiducia all'Esecutivo deve essere accordata separatamente da ciascuna Camera, mediante approvazione a maggioranza semplice di una mozione motivata di fiducia, votata con voto palese per appello nominale dai parlamentari, i quali sfilano davanti al banco della Presidenza della rispettiva Camera dichiarando con un "sì" o con un "no" se intendono appoggiare o meno il Governo.

Se una delle due Camere non accorda la fiducia al Governo, questo è obbligato a dimettersi, configurando una crisi di governo parlamentare.

LEZIONE 17 DOMANDA 16. Illustrare l'istituto della mozione di sfiducia.

La mozione di sfiducia è l'atto con cui il Parlamento revoca la fiducia inizialmente accordata al Governo, obbligandolo alle dimissioni.

Anche la mozione di sfiducia deve essere motivata e votata per appellonominale (chiara assunzione di responsabilità politica da parte di chi fa cadere il Governo), ed è approvata a maggioranza semplice. Deve essere firmata da almeno un decimo dei componenti della Camera e non può essere messa in discussione prima di tre giorni dalla sua presentazione, per evitare "colpi di mano" delle opposizioni che potrebbero sfruttare la momentanea assenza nell'Assemblea di parlamentari della maggioranza per presentare una mozione di sfiducia e obbligare il Governo alle dimissioni. Nella prassi non è mai accaduto che un Governo si sia dimesso a causa dell'approvazione di una mozione di sfiducia.

LEZIONE 18 DOMANDA 7. Descrivere il procedimento di formazione del c.d. regolamenti autorizzati o delegati del Governo.

Regolamenti delegati o autorizzati: scopo di ridurre l'area delle materie disciplinate dalla legge ("delegificazione"), sempre

che non vi sia una riserva assoluta di legge (si veda la seconda sessione distudio).
Procedimento per la formazione dei regolamenti governativi
  • Proposta del Ministro competente per materia.
  • Parere obbligatorio ma non vincolante del Consiglio di Stato (che deve pronunciarsi entro 90 giorni dalla richiesta).
  • Delibera del Consiglio dei ministri.
  • Emanazione da parte del Presidente della Repubblica (con la forma del decreto del Presidente della Repubblica).
  • Visto e registrazione della Corte dei conti (che effettua un controllo di legittimità).
  • Pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale.

LEZIONE 18 DOMANDA 8. Descrivere il procedimento di formazione del decreto legislativo.
IL DECRETO LEGISLATIVO. Norme: art. 76 Cost.; art. 14 della legge 400/1988.
Due fasi:
1. Legge di delegazione o legge delega (Parlamento);
2. Decreto legislativo o decreto delegato (Governo)
Legge di delegazione o legge delega;
Legge formale del Parlamento.
Approvata seguendo il

procedimento ordinario (art. 72, comma 4, Cost.): riserva di• Assemblea.

Contenuti costituzionalmente necessari: oggetto definito; limitazione temporale; principi e criteri• direttivi.

Con la delega, le Camere «trasferiscono» al Governo (e solo al Governo) l’esercizio della funzione• legislativa, non la titolarità di questa, che resta in capo al Parlamento: è sempre ammessa larevoca della delega prima che questa sia utilizzata.

Decreto legislativo o decreto delegato. Procedimento per la formazione del decreto adottato in forzadella legge delega: Proposta del Ministro (o dei Ministri) competente.

Delibera del Consiglio dei Ministri.

Eventuali adempimenti ulteriori, se prescritti dalla legge delega (ad esempio, obbligo di chiedere il• parere delle Commissioni parlamentari, chedi regola non è vincolante).

Eventuale deliberazione definitiva del Consiglio dei ministri, a seguito dei pareri espressi dai• soggetti

consultati.Emanazione del decreto da parte del Presidente della Repubblica (art. 87, comma 5, Cost.).

  • Pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Il decreto è pubblicato con la denominazione di "decreto legislativo" (d.lgs.) e con la stessa numerazione progressiva delle leggi, ed è preceduto da un "preambolo" nel quale deve essere data indicazione di tutte le fasi procedimentali.

Cosa sono e quali sono gli atti aventi forza di legge?LEZIONE 18 DOMANDA 9.

Atti aventi forza di legge (d. cost.): Sono così definiti i decreti-legge, i decreti legislativi, le leggi regionali.

Tali atti, pur se dotati della forza di legge, cioè della stessa attitudine ad innovare l'ordine normativovigente (c.d. forza attiva) e della medesima capacità di resistere all'abrogazione (c.d. forza passiva) riconosciuta alla legge formale, subiscono particolari limitazioni.

Decreti legislativi (art. 76 Cost.): una legge del Parlamento delega al

Governo l'esercizio della funzione legislativa. Decreti-legge (art. 77 Cost.): il Governo adotta atti normativi in "casi straordinari di necessità ed'urgenza", ma serve una successiva conversione in legge da parte del Parlamento. In entrambi i casi, vi è un controllo parlamentare sull'attività normativa del Governo. LEZIONE 18 DOMANDA 10. Illustrare le diverse tipologie di regolamento governativo previste dalla legge. Tipologie di regolamenti governativi. Regolamenti di esecuzione: danno esecuzione alle leggi e ai decreti legislativi, ossia assicurano l'operatività della legge e degli atti aventi forza di legge (e ora anche dei Regolamenti comunitari). Regolamenti di attuazione: adottati per l'attuazione e l'integrazione delle leggi e dei decreti legislativi recanti norme di principio, esclusi quelli relativi a materie riservate alla competenza regionale. Regolamenti indipendenti: adottati nelle materie non

disciplinate da leggi o da atti aventi forza di legge, sempre che non sia prevista una riserva di legge. Regolamenti di organizzazione: disciplina organizzativa della pubblica amministrazione (in materia c'è una riserva relativa di legge: art. 97.1 Cost.). Regolamenti delegati o autorizzati: scopo di ridurre l'area delle materie disciplinate dalla legge ("delegificazione"), sempre che non vi sia una riserva assoluta di legge. N.B. La disciplina contenuta nei regolamenti deve riguardare materie non coperte da riserva assoluta di legge.

LEZIONE 18 DOMANDA 11. I regolamenti dell'esecutivo: illustrarne le tipologie e il procedimento di formazione.

I regolamenti dell'esecutivo rappresentano l'attività normativa secondaria del Governo, diretta a produrre norme subordinate a quelle primarie (leggi ordinarie, decreti legislativi, regolamenti comunitari). A seconda del soggetto che li emana si distinguono in: regolamenti del Presidente del Consiglio,

emanati dal Presidente del Consiglio dei Ministri− nell’esercizio delle sue funzioni;

regolamenti ministeriali (D.M.), emanati da singoli ministri nell’ambito delle competenze del− Dicastero o Ministero che presiedono;

regolamenti interministeriali (D.P.C.M.), emanati dal Presidente del Consiglio dei Ministri e− riguardanti materie afferenti a più Ministeri.

A seconda del contenuto e dell’oggetto, i regolamenti si distinguono in:

regolamenti di esecuzione, adottati per regolare le modalità di esecuzione di una legge senza− introdurre novità giuridiche sostanziali e senza creare nuovi diritti, obblighi o doveri a carico deicittadini;

regolamenti di attuazione e integrazione, adottati per integrare o attuare i principi contenuti− all’interno di una legge o di un decreto legislativo, sempre che si tratti di materie non coperte dauna riserva di legge assoluta;

regolamenti indipendenti, con cui il Governo detta norme nei

più svariati settori di interesse pubblico al di là di quanto già previsto dalle leggi, determinando spesso nuovi diritti e doveri dei cittadini. Vengono disciplinate infatti materie non già regolate da leggi o atti aventi forza di legge, sempre che non siano coperte da riserva di legge; regolamenti delegati, finalizzati a permettere un processo di delegificazione; questi regolamenti emanati su delega del Parlamento al Governo disciplinano ex novo una materia precedentemente disciplinata da norma primaria abrogandola per espressa previsione contenuta nella legge di delega (norma primaria). Quindi in realtà l'abrogazione e la delegificazione si verificano per effetto del regolamento ma sono predisposte dalla legge di delega. Il procedimento per la formazione inizia con la Proposta del Ministro competente per materia al quale segue parere obbligatorio ma non vincolante del Consiglio di Stato (che deve pronunciarsi entro 90 giorni dalla

(richiesta). Successivamente la delibera del Consiglio dei ministri e infine emanazione del regolamento da parte del Presidente della Repubblica (con la forma del decreto del Presidente della Repubblica DPR), che viene poi visto e registrato dalla Corte dei conti (che effettua un controllo di legittimità) e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale.

Quali sono i limiti alla delegazione legislativa e alla decretazione d'urgenza?

LEZIONE 18 DOMANDA 12. L'art. 76 Cost. non esclude nessuna materia da quelle che possono essere oggetto di delegazione legislativa al Governo. Tuttavia, alcuni limiti alla delegazione si ricavano da altre norme costituzionali (limiti impliciti che riguardano tutti quegli atti che presuppongono l'alterità politica tra Parlamento e Governo):

Sono escluse dalla delegabilità le materie coperte da riserva di Assemblea ai sensi dell'art. 72, comma 4: materia costituzionale ed elettorale, delegazione legislativa, autorizzazione a

azione le decisioni riguardanti la modifica della Costituzione, l'elezione del Presidente della Repubblica, l'approvazione di leggi costituzionali e la ratifica di trattati internazionali che comportino modifiche alla Costituzione.
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A.A. 2023-2024
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SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Flower25 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Tira Elisa.