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18 LE FUNZIONI E LE STRUTTURE ORGANIZZATIVE AZIENDALI

1)L'organizzazione tecnica:si occupa della gestione delle risorse materiali dell'impresa

2)L'organizzazione umana:si occupa del complesso reticolo di rapporti che si realizzano tra gli

individui che

agiscono nell'azienda ed il sistema di comunicazioni e di circolazione delle informazioni in essa

stabiliti

3)L'autorità:È il potere legittimato, cioè riconosciuto da coloro che vi sono soggetti

4)All'interno di ogni area funzionale viene effettuata un'ulteriore suddivisione che può essere

realizzata adottando:una struttura organizzativa multifunzionale, una struttura organizzativa

divisionale, una struttura organizzativa a matrice, una struttura organizzativa a rete

5) L'organizzazione per funzioni:È tipica delle imprese che attuano una produzione

sostanzialmente standardizzata

6) L'organizzazione per divisioni:È tipica delle imprese di grandi dimensioni che operano

su una pluralità di mercati con un mix differenziato di prodotti

7) Le società:nascono dal contratto di società con il quale due o più persone conferiscono

beni o servizi per l'esercizio in comune di un'attività economica allo scopo di dividerne gli utili

8) Le società in nome collettivo sono:società di persone

9) Le società in accomandita semplice sono:società di persone

10) Le società a responsabilità limitata sono:società di capitali

19 INTRODUZIONE ALLA FUNZIONE MARKETING

1) Il marketing è la funzione aziendale cruciale per far fronte:ad una domanda più attenta e

selettiva da parte del consumatore

2) Il marketing è definibile come processo mediante il quale:le imprese creano valore per i

clienti

3) Il marketing è inteso come complesso di attività di un'impresa:che vanno dall'ideazione

di un prodotto al loro utilizzo da parte del consumatore

4) Il marketing è l'arte di:creare e soddisfare i clienti in modo profittevole

5) Il marketing manager è essenzialmente un manager:della domanda

6) La principale funzione del marketing manager è quella di gestire:il timing della domanda

7) Tra i principali orientamenti

dell'impresa, figurano: mercato-sociale

8)L'orientamento alla produzione è valido:laddove la domanda eccede la produzione

9)L'orientamento alle vendite è tipico di un contesto:in cui l'offerta è superiore alla domanda

10)L'orientamento sociale impone ai marketing manager di tenere in considerazione, nelle loro

politiche, 3 obiettivi:profitto; desideri del consumatore; interesse pubblico

20 LA PIANIFICAZIONE DI MARKETING NEL CONTESTO DEL BUSINESS PLAN

1) La pianificazione di una corporate può essere così articolata, in

sequenza:pianificazione strategica; business plan; marketing plan

2) Il piano di marketing si articola in:piano strategico e piano tattico

3) Il Business Plan è uno strumento di pianificazione a livello di:business unit

4) La pianificazione strategica definisce obiettivi a livello:corporate

5) I pianificatori di strategia corporate si interessano di problematiche e questioni:di vasta

portata

6) Il piano operativo di marketing formula obiettivi in termini di:4P

7) Il Business Plan nell'ambito della finanza agevolata è:obbligatorio

8)L'executive summary è posto quale sezione:introduttiva di un Business Plan

9) Il Business Plan può essere strumento di comunicazione:interno ed esterno all'impresa

10) Il Business Plan deve essere redatto secondo i principi di:chiarezza, completezza e

affidabilità

21 IL MARKET PLAN

1) Il piano di marketing rappresenta un documento:formale

2) Il piano di marketing è finalizzato a pianificare e controllare:l'attività commerciale

svolta dall'azienda

3) La redazione del piano di marketing prevede, in linea generale:l'analisi del mercato dal lato

della domanda e dell'offerta

4) Nel piano di marketing, l'analisi del mercato, dal lato della domanda, richiede

l'individuazione del: mercato obiettivo, potenziale ed effettivo

5) Nel piano di marketing, l'analisi del mercato, dal lato dell'offerta, consiste nell'esame:del

settore merceologico in cui l'azienda opera o intende operare

6) Gli elementi principali del piano di marketing riguardano:la percentuale di risorse

dedicate alle spese di marketing e il Marketing mix

7) Le variabili che tradizionalmente si includono nel marketing mix sono le:4P

8) Le leve tradizionali del marketing mix sono state ampliate fino ad arrivare alle:6P

9) Nel marketing mix, "Place" indica:la distribuzione

10) Nel marketing mix, "Promotion" indica:la comunicazione

22 LA STRATEGIA DI MARKETING

1) Il processo di segmentazione scompone il mercato globale in:sottoinsiemi omogenei

2) Il processo di segmentazione consente all'impresa di definire il mercato di riferimento:dal

punto di vista del consumatore

3) La segmentazione è un processo che considera tre distinti fattori:chi, cosa e come

4) Affinché una strategia di marketing si riveli di successo per l'impresa occorre prestare la

massima attenzione a queste attività:segmentazione, targeting e posizionamento

5) La segmentazione è l'insieme delle attività tese a determinare la suddivisione del

mercato:in gruppi di consumatori simili per alcune caratteristiche

6) Tra le principali variabili utili nella segmentazione del mercato, si ricordano

quelle:geo- demografiche e psicografiche

7) La segmentazione psicografica del mercato si focalizza:sulle caratteristiche

personali del consumatore

8) La segmentazione comportamentale del mercato si focalizza:sui benefici che i

consumatori desiderano ottenere da un prodotto

9) Il posizionamento è la tecnica aziendale che consente all'impresa di:differenziare il

proprio prodotto rispetto a quello degli altri competitors

10) Principali strumenti di differenziazione del prodotto:caratteristiche, prestazioni e durabilità

23 LE VARIABILI DI MARKETING MIX: IL PRODOTTO

1) Esistono due interpretazioni principali attraverso cui esaminare il

concetto di prodotto:componenti fisiche e componenti emozionali

2) Interpretazione del prodotto fondata esclusivamente su componenti fisiche:È possibile

definire un prodotto ricorrendo ai 5 sensi (vista, udito, olfatto, tatto, gusto)

3) I prodotti classificati in base alla durata d'uso, si distinguono in:prodotti durevoli e non

4) I prodotti classificati in base alla complessità e frequenza del processo di acquisto, si

distinguono in:convenience goods e shopping goods

5) I shopping goods sono prodotti:ad acquisto saltuario e ponderato

6) I convenience goods sono prodotti che il consumatore:acquista con frequenza

7) I speciality goods sono prodotti che possiedono caratteristiche:uniche per il consumatore

8) Il valore del prodotto percepito dal consumatore può essere espresso in termini di

differenza algebrica tra:qualità e costo

9) Il contatto con cui il consumatore entra in rapporto con l'offerta aziendale può

essere:diretto e indiretto

10) La "qualità" di un prodotto/servizio è percepita dal consumatore sulla base di due

dimensioni fondamentali: aspetti tangibili e affidabilità

24 LE VARIABILI DI MARKETING MIX: IL LANCIO DI NUOVI PRODOTTI

1) Per l'impresa il lancio di nuovi prodotti è notoriamente:rischioso, costoso e difficile

2) Il Comitato Nuovi Prodotti è un esempio di comitato:permanente interfunzionale

3)Nell'ambito dello sviluppo di nuovi prodotti, il gruppo ad hoc o venture team

è:un'entità interfunzionale temporanea

4) Nel

modello di Booz, Allen e Hamilton il grado di novità del prodotto è classificato: in sei

categorie

5) Secondo i manager Booz, Allen e Hamilton, le imprese sviluppano nuovi prodotti:per

difendere la quota di mercato e consolidare la posizione su nuovi mercati

6) Nel processo di sviluppo di nuovi prodotti, la fase di generazione dell'idea vede

l'impresa intraprendere due attività tra loro connesse:

definizione del mercato e generazione del Product concept

7) Nel processo di sviluppo di nuovi prodotti, la fase di analisi delle opportunità vede

l'impresa impegnata nelle seguenti attività:

analisi dei bisogni dei clienti; valutazione dell'idea dal punto di vista economico-finanziario

8) Durante il processo di sviluppo di nuovi prodotti si rivelano indispensabili e critiche le

seguenti azioni:pre-test sul prototipo; pre-test sul marketing mix

9) Nel processo di sviluppo di nuovi prodotti, l'attività di testing del mercato può essere

svolta attraverso:esperimenti sul campo ed esperimenti in ambienti controllati

10) In sede di commercializzazione di un nuovo prodotto, si rivelano critiche per l'impresa

le seguenti attività di monitoraggio:velocità con cui i prodotti entrano nei canali distributivi e

nei negozi; reazioni dei concorrenti

25 LE VARIABILI DI MARKETING MIX: IL CICLO DELLA VITA

1) Il modello del CVP pone in relazione:il tempo (x) e il volume delle vendite (y)

2) Nel comparto moda, le fasi di introduzione e di sviluppo del prodotto:sono rapidissime

3) IL CVP dei beni ad elevato contenuto tecnologico presenta una fase di

introduzione:estremamente lenta

4) Nella fase di introduzione del CVP, le spese di distribuzione e di promozione del

prodotto:sono elevate

5) Nella fase di introduzione del CVP, Il livello di concorrenza è basso ed è quindi

possibile caricare:un alto price premium

6) Secondo il modello CVP, se il prodotto supera con successo il test dell'introduzione, entra

nella fase:dello sviluppo, caratterizzata da una rapida crescita delle vendite

7) Secondo il modello CVP, nella fase di sviluppo del prodotto il rapporto

spese di promozione/fatturato:scende

8) Secondo il modello CVP, la fase di maturità è quella che vede la concorrenza avvicinarsi al

modello:di concorrenza perfetta

9) Il CVP è un modello semplice, che si basa sull'analogia:con gli esseri viventi

10) Secondo il modello CVP, la fase di sviluppo vede le imprese praticare:prezzi di penetrazione

26 LE VARIABILI DI MARKETING MIX:IL PREZZO

1) Rispetto alle altre variabili del Marketing Mix, il prezzo presenta un

carattere distintivo:flessibilità

2) Nell'ambito del marketing mix, il prezzo destinato a "massimizzare le vendite" è

definito:prezzo di penetrazione

3) Nell'ambito del marketing mix, il prezzo "skimming" è destinato a creare

condizioni di:scrematura del mercato

4) Nei casi in cui le variazioni di prezzo non comportano significative variazioni di

domanda, ci si trova in situazioni di:domanda anelastica

5) Nei casi in cui le variazioni di prezzo comportano significative variazioni di do

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A.A. 2024-2025
13 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/02 Metodi e didattiche delle attività sportive

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher bestappuntiepanieri di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di gestione dell'impresa sportiva e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Sorrentino Marco.