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Francia, Belgio, Svizzera, nel Principato di Monaco, nella regione italiana della Valle d'Aosta, nel Granducato del Lussemburgo
Belgio, Svizzera, nel Principato di Monaco, nella regione italiana della Valle d'Aosta, nel Granducato del Lussemburgo
Francia, Belgio, Svizzera, nel Principato di Monaco, nel Granducato del Lussemburgo
02. Si distinguono tre fasi nella storia del francese:
francese antico, francese medio, francese moderno
franciano, occitano, francese medio
franciano, occitano, francese moderno
francese antico, francese moderno, francese contemporaneo
03. L'emanazione da parte di Francesco I dell'ordinanza di Villers-Cotterets (1539) imponeva nei tribunali di tutto il Regno, al Nord come al Sud:
l'uso dell'italiano
l'uso dell'occitano
l'uso del latino
l'uso del francese
04. Il bretone è una lingua di origine celtica:
che è stata importata in Francia a seguito di una colonizzazione romana a partire dalle isole britanniche
che è stata importata in Francia a seguito di una colonizzazione medievale a partire dalla Pianura Padana
che è stata importata in Francia a seguito di una colonizzazione medievale a partire dalle isole britanniche
che è stata importata in Francia a seguito di una colonizzazione medievale a partire dall'Islanda
05. Con la Rivoluzione francese si impose:
l'unificazione linguistica con la promozione del francese e l'eliminazione dei dialetti
l'unificazione linguistica con la promozione del franco-provenzale
la tutela di tutti i dialetti
la diffusione dell'occitano a scapito del francese
06. Nel Medioevo, il dominio galloromanzo si suddivideva in:
cinque aree linguistiche principali
tre aree linguistiche principali
due aree linguistiche principali
Quattro aree linguistiche principali
07. Nella Francia medievale, oltre al franciano, anche altre varietà hanno conosciuto un uso amministrativo e letterario, tra queste:
anglonormanno
bretone
tedesco
basco
08. Con la Rivoluzione francese si impose:
l'unificazione linguistica con la promozione del franco-provenzale
la tutela di tutti i dialetti
la diffusione dell'occitano a scapito del francese
l'unificazione linguistica con la promozione del francese e l'eliminazione dei dialetti
09. L'emanazione da parte di Francesco I dell'ordinanza di Villers-Cotterets (1539) imponeva nei tribunali di tutto il Regno, al Nord come al Sud:
l'uso del latino
l'uso del francese
l'uso dell'italiano
l'uso dell'occitano
10. Il fenomeno della diffusione della lingua dell'Ile de France (il francien), irradiata da Parigi, risale:
al secolo XVI
al secolo XVIII
al secolo XIX
al secolo XII
11. Il bretone è una lingua di origine celtica:
che è stata importata in Francia a seguito di una colonizzazione romana a partire dalle isole britanniche
che è stata importata in Francia a seguito di una colonizzazione medievale a partire dalla Pianura Padana
che è stata importata in Francia a seguito di una colonizzazione medievale a partire dalle isole britanniche
che è stata importata in Francia a seguito di una colonizzazione medievale a partire dall'Islanda
12. Il francese è lingua ufficiale in:
Francia, Belgio, Svizzera, nel Principato di Monaco, nella regione italiana della Valle d'Aosta, nel Granducato del Lussemburgo
Francia, Belgio, Svizzera, nel Principato di Monaco, nel Granducato del Lussemburgo
Francia, Belgio, Svizzera, nel Principato di Monaco, nella regione italiana della Valle d'Aosta
Belgio, Svizzera, nel Principato di Monaco, nella regione italiana della Valle d'Aosta, nel Granducato del Lussemburgo
13. Si distinguono tre fasi nella storia del francese:
franciano, occitano, francese medio
francese antico, francese medio, francese moderno
francese antico, francese moderno, francese contemporaneo
franciano, occitano, francese moderno
14. Nel Medioevo, il dominio galloromanzo si suddivideva in:
Quattro aree linguistiche principali
tre aree linguistiche principali
due aree linguistiche principali
cinque aree linguistiche principali
15. Nella Francia medievale, oltre al franciano, anche altre varietà hanno conosciuto un uso amministrativo e letterario, tra queste:
anglonormanno
tedesco
bretone
basco
16. Il fenomeno della diffusione della lingua dell'Ile de France (il francien), irradiata da Parigi, risale:
al secolo XII
al secolo XIX
al secolo XVI
al secolo XVIII
Lezione 012
01. L'indebolimento della declinazione bicasuale si è prodotta a partire dalla categoria:
dei nomi femminili
dei nomi comuni
dei pronomi
dei nomi propri
02. In francese come nei dialetti italiani settentrionali il pronome personale soggetto è:
sottinteso
obliquo
libero
clitico
03. L'uso dell'articolo partitivo è un'innovazione propria del:
galloromanzo
iberoromanzo
romeno
sardo
04. L'uso dell'articolo partitivo è un'innovazione propria del:
galloromanzo
sardo
iberoromanzo
romeno
05. La declinazione bicasuale, conservata dal francese antico e dall'occitano, contemplava due casi:
genitivo e accusativo
nominativo e vocativo
Nominativo e caso obliquo
dativo e accusativo
06. Nel francese moderno la negazione si compone:
di due elementi: uno precede, l'altro segue il verbo
di due elementi, entrambi precedono il verbo
di due elementi, entrambi seguono il verbo
di un solo elemento che precede il verbo
07. In francese come nei dialetti italiani settentrionali il pronome personale soggetto è:
sottinteso
libero
obliquo
clitico
08. La declinazione bicasuale, conservata dal francese antico e dall'occitano, contemplava due casi:
genitivo e accusativo
dativo e accusativo
nominativo e vocativo
Nominativo e caso obliquo
09. Nel francese moderno la negazione si compone:
di due elementi, entrambi precedono il verbo
di due elementi, entrambi seguono il verbo
di un solo elemento che precede il verbo
di due elementi: uno precede, l'altro segue il verbo
10. L'indebolimento della declinazione bicasuale si è prodotta a partire dalla categoria:
dei nomi propri
dei nomi femminili
dei nomi comuni
dei pronomi
11. Lo studente illustri i caratteri comuni delle lingue galloromanze
12. Lo studente illustri la divisione linguistica del dominio galloromanzo nel Medioevo
13. Lo studente illustri i caratteri comuni delle lingue galloromanze
14. Lo studente illustri la divisione linguistica del dominio galloromanzo nel Medioevo
Lezione 013
01. Il Francoprovenzale è una lingua:
lingua ponte tra provenzale e occitano
lingua ponte tra catalano e occitano
lingua ponte tra francese e catalano
ponte tra francese e occitano
02. In occitano l'occlusiva sorda in posizione iniziale seguita da /a/:
è sostituita da -h-
si conserva
palatalizza
dilegua
03. Il vocalismo atono del franco-provenzale è:
meno conservativo dell'occitano
simile al catalano
più conservativo dell'occitano
simile all'italiano
04. Il Francoprovenzale è una lingua:
lingua ponte tra catalano e occitano
lingua ponte tra francese e catalano
ponte tra francese e occitano
lingua ponte tra provenzale e occitano
05. Il Francoprovenzale è una lingua:
lingua ponte tra provenzale e occitano
ponte tra francese e occitano
lingua ponte tra catalano e occitano
lingua ponte tra francese e catalano
06. In occitano l'occlusiva sorda in posizione iniziale seguita da /a/:
palatalizza
dilegua
è sostituita da -h-
si conserva
07. Il vocalismo atono del franco-provenzale è:
simile all'italiano
meno conservativo dell'occitano
simile al catalano
più conservativo dell'occitano
08. Il Francoprovenzale è una lingua:
lingua ponte tra francese e catalano
lingua ponte tra catalano e occitano
ponte tra francese e occitano
lingua ponte tra provenzale e occitano
Lezione 014
01. La base dell'italiano moderno è:
nel fiorentino del Cinquecento
nel fiorentino del Trecento
nel toscano del Duecento
nel veneto del Trecento
02. L'italiano è stato una lingua prevalentemente scritta fino:
all'Unità d'Italia, quando ha cominciato a diffondersi anche nell'uso orale
Al Primo dopoguerra, quando ha cominciato a diffondersi anche nell'uso orale
Al secondo dopoguerra , quando ha cominciato a diffondersi anche nell'uso orale
al 1700, quando ha cominciato a diffondersi anche nell'uso orale
03. In italiano, l'esito -aio dal lat. -ARIUS dimostra la derivazione dal:
fiorentino antico
campano
toscano generale
lombardo
04. L'italiano è stato una lingua prevalentemente scritta fino:
Al Primo dopoguerra, quando ha cominciato a diffondersi anche nell'uso orale
all'Unità d'Italia, quando ha cominciato a diffondersi anche nell'uso orale
Al secondo dopoguerra , quando ha cominciato a diffondersi anche nell'uso orale
al 1700, quando ha cominciato a diffondersi anche nell'uso orale
05. La base dell'italiano moderno è:
nel veneto del Trecento
nel toscano del Duecento
nel fiorentino del Trecento
nel fiorentino del Cinquecento
06. In italiano, l'esito -aio dal lat. -ARIUS dimostra la derivazione dal:
campano
toscano generale
fiorentino antico
lombardo
Lezione 015
01. I dialetti italiani sono delle varietà sviluppatisi a partire:
dal latino volgare
dal latino classico
dalle lingue di sostrato
dall'italiano a base toscana
02. Sono tratti tipici dei dialetti italiani settentrionali:
La palatalizzazione delle occlusive velari seguite da vocali anteriori
La sonorizzazione delle consonanti occlusive intervocaliche e la doppia serie di pronomi soggetto
La palatalizzazione delle occlusive velari seguite da vocali anteriori e la doppia serie di pronomi
L'assimilazione del gruppo -ND-
03. Ancora oggi i dialetti godono di un certo prestigio sociale in alcune aree della penisola:
Italia meridionale, Veneto, Lombardia
Italia centrale, Veneto, Lombardia
Italia meridionale, Veneto
Italia meridionale, Veneto, Liguria
04. La linea Massa-Senigallia suddivide l'Italia in:
quattro macro aree linguistiche: dialetti settentrionali orientali e occidentali, dialetti centrali e meridionali
due macro aree linguistiche: dialetti settentrionali e centro-meridionali
due macro aree linguistiche: dialetti cetrali e meridionali
tre macro aree linguistiche: dialetti settentrionali, centrali e meridionali
05. Sono tratti tipici dei dialetti italiani settentrionali:
La palatalizzazione delle