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SERVIZI GIURIDICI
Docente: Bozheku Ersi (data stampa il 30/01/2018)
- Affinché operi la causa di non punibilità di cui all'articolo 376 c.p., occorre: che chi ha dichiarato il falso ritratti quanto dichiarato e manifesti il vero.
- Ai fini della configurazione del delitto di cui all'articolo 378 c.p. non occorre che le investigazioni da parte dell'autorità giudiziaria siano state effettivamente fuorviate.
- Ai fini della configurazione del delitto di evasione propria: è necessario che il soggetto sia sottoposto ad un vincolo di restrizione consistente nell'arresto o nella detenzione.
- Ai fini della configurazione del delitto di favoreggiamento reale, occorre: che non siano configurabili i reati di ricettazione e riciclaggio.
- Ai fini della configurazione del delitto di patrocinio infedele di cui all'articolo 380 c.p. occorre: il patrocinatore o il consulente tecnico che, rendendosi infedele ai suoi doveri professionali, arrecano danno agli
interessi della parte da lui difesa, assistita o rappresentata dinanzi all'Autorità giudiziaria. Ai fini della configurazione del reato di cui all'articolo 377 c.p., la condotta tipica deve essere volta ad indurre a commettere i reati previsti dagli articoli 371-bis, 371-ter, 372, 373 c.p. Ai fini della configurazione della scriminante di cui all'articolo 53 c.p., l'utilizzo delle armi da parte del privato è legittimo se ordinato da un pubblico ufficiale. Ai fini della configurazione di un reato occorre che venga realizzato un fatto doloso. Ai fini dell'affermazione della responsabilità da reato degli enti, si accede alle teoria della colpevolezza in senso normativo. Ai fini dell'applicazione della scriminante dell'adempimento di un dovere, occorre che il dovere sia riconosciuto da una fonte giuridica. Ai fini dell'applicazione dell'esimente del consenso dell'avente diritto di cui all'articolo 50 c.p., occorre.che il titolare del diritto abbia: la capacità di autodeterminarsi. -Ai fini dell'esercizio del diritto di cronaca la notizia deve: essere vera. -Ai sensi del d.lgs 231 del 2001, i partiti politici e i sindacati: sono responsabili per i reati commessi nel loro interesse o vantaggio. -Ai sensi dell'art. 6 c.p. il reato si considera commesso nel territorio dello Stato quando: l'azione o l'omissione che lo costituisce è ivi avvenuta in tutto o in parte ovvero si è ivi verificato l'evento che è la conseguenza dell'azione od omissione. -Ai sensi dell'articolo 116 c.p., prima dell'intervento della Corte Costituzionale, il concorrente risponde del reato non voluto realizzato: sempre a titolo di responsabilità oggettiva. -Ai sensi dell'articolo 116 c.p., successivamente all'intervento della Corte Costituzionale, il concorrente risponde del reato non voluto realizzato: solo se il reato diverso rappresenta uno sviluppo.logico e provedibile del primo reato.- Ai sensi dell'articolo 116 comma 2 c.p., la pena per il concorrente che non volle il reato diversorealizzato da taluno degli altri concorrenti:diminuita.-Ai sensi dell'articolo 14 prel., in materia penale l'analogia:è vietata.-Ai sensi dell'articolo 15 c.p.quando più leggi o più disposizioni della medesima legge penale regolano la stessa materia, la leggeo la disposizione di legge speciale deroga alla legge o alla disposizione di legge generale, salvo chesi sia stabilito altrimenti-Ai sensi dell'articolo 198 c.p., l'estinzione del reato o della pena:non comporta l'estinzione delle azioni civili. Ai sensi dell'articolo 2 comma 1 c.p.:nessuno può essere punito per un fatto che secondo la legge del tempo in cui fu commesso noncostituiva reato.-Ai sensi dell'articolo 27 comma 3 Cost. la pena deve essere finalizzata:alla rieducazione del reo.-Ai sensi dell'articolo 366 comma
- Il delitto di rifiuto di uffici legalmente dovuti, può essere commesso: dal perito, dal consulente tecnico o dal custode nominati in un procedimento penale.
- Ai sensi dell'articolo 376 comma 1 c.p., la ritrattazione delle falsità affermate nel processo penale può essere fatta: non oltre la chiusura del dibattimento.
- Ai sensi dell'articolo 40 c.p.: deve sussistere un rapporto di causalità tra l'evento e la condotta.
- Ai sensi dell'articolo 40 comma 2 c.p., nei reati omissivi impropri la fonte dell'obbligo di attivarsi: in qualsiasi atto giuridico (legge, regolamento, contratto ecc.).
- Ai sensi dell'articolo 5 c.p., l'ignoranza della legge penale: non scusa mai poiché vi è un dovere di informazione continua.
- Ai sensi dell'articolo 51 comma 3 c.p., in caso di ordine illegittimo, del reato ne risponde: sia chi l'ha eseguito che chi ha dato l'ordine.
- Ai sensi dell'articolo 52 comma 2 c.p., nella
Con i delitti contro l'amministrazione della giustizia, il legislatore intende tutelare:il buon andamento dell'amministrazione della giustizia.-
Con il termine struttura del reato si intende:l'insieme degli elementi essenziali per la configurazione del reato stesso.-
Con la riforma del 1990, le circostanze aggravanti vengono imputate al reo se:sono conosciute, ignorate per colpa o ritenute inesistenti per errore determinato da colpa.-
Con la sentenza 42/1965 la Corte Costituzionale ha affermato che:ai fini della responsabilità penale non è sufficiente il mero nesso causale tra fatto e autore ma occorre anche un legame di natura psichica tra la condotta e le sue conseguenze.-
Con le sentenze 364/1988 e 1085/1988 la Corte Costituzionale affermò:il principio della responsabilità personale e colpevole, per cui oltre allegame causale occorre che visia anche un legame psicologico, individutato quanto meno nella colpa, tra il fatto è l'autore del reato. - Con riferimento ai delitti omissivi impropri, il tentativo si configura. - Con riferimento al reato continuato di cui all'articolo 81 comma 2 c.p.: si è in presenza di una ipotesi speciale di concorso di persone nel reato. - Con riferimento alle cause di giustificazione, l'analogia in bonam partem è problematica: si, poiché c'è il rischio di minare il principio di tassatività, posto che la loro funzione è quella di disapplicare le norme penali. - Con riferimento alle fattispecie plurisoggettive necessarie, la partecipazione a titolo concorsuale è ipotizzabile solo con riferimento ad alcuni delitti espressamente indicati dal legislatore. - Con riferimento alle norme penali più favorevoli al reo, il principio di irretroattività in materia penale: in deroga a tale principio si.applica la sapravvenuta e più favorevole disposizione.- Con riferimento alle persone non imputabili che hanno commesso un reato, la pericolosità sociale:deve essere accertata caso per caso.- Dopo l'intervento della Corte Costituzionale del 1998, la preterintenzione viene configurata come:dolo, con riferimento alla condotta e colpa con riferimento all'evento.-Durante l'interpretazione della legge penale, il giudice:deve verificare l'esatta identità tra il fatto descritto dalla norma e quello realizzato dall'imputato.-Gli elementi essenziali del reato sono:Il fatto e la colpevolezza.- I criteri di imputazione del reato all'ente sono:L'interesse e il vantaggio.- I delitti contro l'amministrazione della giustizia si articolano in:3 capi-I delitti contro l'amministrazione della giustizia, sono funzionali:alla tutela delle funzioni giurisdizionali tipiche.- I modelli organizzativi sono:dei criteri comportamentali che gli enti
devono seguire per evitare la realizzazione di reati al loro interno.
I presupposti per l'applicazione delle misure di sicurezza sono: che sia stato commesso un reato e il soggetto agente sia socialmente pericoloso.
I reati casco, come il possesso ingiustificato di grimaldelli: non hanno un soggetto passivo, ma sono funzionale a prevenire la commissione di reati.
I regolamenti comunitari in materia penale: vincolano il giudice interno, il quale in caso di contrasto dovrà disapplicare la norma interna a favore di quella comunitaria.
Il bene giuridico oggetto di tutela penale: può essere individuato in qualsiasi comportamento contrario allo spirito della società in un determinato momento storico.
Il comma 2 dell'articolo 366 c.p. punisce la condotta: di chiunque chiamato dall'autorità giudiziaria a rendere un servizio, si rifiuta di farlo.
Il comma 2 dell'articolo 381 c.p. punisce: il fatto del difensore o del consulente che dopo aver assistito una
parte assume, senza il consenso di questa, la difesa della parte avversa.
Il consenso dell'avente diritto trova applicazione: con riferimento ai diritti disponibili da parte della persona offesa.
Il d.lgs 231 del 2001 ha introdotto nel nostro ordinamento la disciplina: della responsabilità amministrativa da reato degli enti.
Il danneggiato dal reato: è la persona che ha subito il danno ma non sempre coincide con il soggetto passivo.
Il delitto di calunnia: punisce chi incolpa di un reato una persona che sa innocente.
Il delitto di cui all'articolo 361 c.p., è: di natura omissiva.
Il delitto di cui all'articolo 379 c.p. si configura: solo in mancanza di un concorso (materiale o morale) del soggetto attivo nel reato presupposto.
Il delitto di cui all'articolo 382 c.p. punisce: il patrocinatore che, millantando credito presso il giudice o il pubblico.