STORIA ROMANA
DOMANDE APERTE
Docente: Ceracchi Cristina
Esporre brevemente i tratti salienti degli antichi popoli dell’Italia nell’VIII secolo.
Prima della fondazione di Roma intorno all'VIII secolo a.C., nella penisola erano insediati italici, etruschi, greci dell'Italia meridionale,
Fenici e cartaginesi. Alcuni studiosi sostengono più comunemente che i più antichi abitatori della penisola furono i liguri, i sardi e gli
elimi appartenenti a razze pre-ariane o mediterranee. Verso la fine del 2000 a.C. si sarebbero insediati i falisco-latini e i siculi-sicani,
di cui facevano parte anche gli ausoni-aurunci e gli itali-enotri. Essi conoscevano e usavano i metalli, erano inceneritori (bruciavano i
cadaveri) e abitavano su palafitte su fiumi e laghi. Intorno al 1500 a.C. ci fu una seconda ondata migratoria che portò nella penisola i
sanniti, i lucani, i bruzi che spinsero verso il sud i primi italici, nel Lazio i falisco-latini e in Sicilia i siculi-sicani. Dopo il 1000 a.C., si
insediarono dei coloni greci nell’Italia meridionale, i veneti e i celti.
Esporre brevemente i tratti salienti degli Etruschi.
Gli si diffusero inizialmente in toscana nel IXº secolo a.C. estendendo poi il loro territorio nella pianura padana fondando alcune città
come Felsena (Bologna), Mantova e Piacenza; tra il VII e il VI secolo occuparono e governarono anche Roma ma la loro avanzata si
fermò quando Cuma e Napoli arrestarono la loro invasione. Degli Etruschi sappiamo che il loro re veniva chiamato lucumone e
aveva potere giudiziario, religioso ed era a capo dell’esercito. Da una monarchia religiosa si passò allo stato oligarchico con
magistrature elettive collegiali ma non abbiamo abbastanza documenti per delineare l'organizzazione politica in età repubblicana. Il
sistema urbano si avvicina ai modelli orientali e greci e la casa può essere ricondotta alla struttura delle tombe. Le risorse erano
essenzialmente agricole e minerarie, con traffici commerciali per terra e per mare. Gli etruschi fondarono 12 città stato, e il popolo
era suddiviso in schiavi e liberi, i quali lavoravano soprattutto il metallo, vivendo di artigianato e di agricoltura. Gli etruschi che si
erano espansi notevolmente iniziarono il periodo di declino tra il VI e il V secolo. Due date segnarono l'arretramento etrusco nella
penisola italica: il 509 a.C. quando i re di origine etrusca furono cacciati da Roma e il 474 a.C. quando la flotta fu distrutta a Cuma dai
Siracusani. L'Etruria a quel punto fu definitivamente conquistata dai romani tra il IV e il Ill secolo a.C.
Cosa Rappresentano le tombe Etrusche?
Le tombe etrusche avevano una caratteristica a forma di tumuli circolari con calotta emisferica, all'interno venivano rappresentate
con la pittura alcune scene e la decorazione e ricchezza della tomba dipendeva dal ceto sociale del morto. Le tombe etrusche,
risalenti all'VIII-Ill secolo a.C., sono importanti testimonianze della cultura funeraria degli Etruschi. Oltre a onorare i defunti,
riflettono aspetti della vita sociale, religiosa e artistica della civiltà etrusca. Le tombe rappresentano il sistema urbano, erano
concepite come "case" per i defunti nell'aldilà, con corredi funerari e affreschi che rappresentavano scene di vita quotidiana,
banchetti e mitologia come ad esempio la scena di un banchetto funebre in una delle tombe di Tarquinia. Inoltre, riflettevano le
credenze religiose etrusche, con oggetti magici e statuette di divinità per proteggere i defunti nel viaggio nell'aldilà.
Esporre brevemente le ipotesi sulla fondazione di Roma
Abbiamo due ipotesi sulla fondazione di Roma, una che riprende la tradizione e l’altra la realtà. La tradizione sulle origini della città
riprende la leggenda di Romolo e Remo, i due gemelli figli di Marte e Rea Silvia che vennero abbandonati nel Tevere, trovati e
allattati da una lupa. Crescendo i gemelli litigarono per la fondazione della città e Romolo uccise Remo. Romolo divenne così il primo
re di Roma dove dopo di lui regneranno i sette re. La realtà storica è diversa: nel territorio tra il Tevere, l'Aniene e i monti Albani
intorno al 1000 a.C. si sarebbero insediati alcuni villaggi di pastori e di agricoltori, iniziando così il primo nucleo urbano che si
sviluppò attorno al Palatino. Gli agricoltori delle zone pianeggianti per la necessità di difendersi soprattutto dai pastori delle
montagne, furono costretti a riunirsi e a collegarsi in comunità più numerose dando vita al primo nucleo della città di Roma. Tale
lega aveva una finalità di difesa e stabilì anche regole religiose e militari. Non conosciamo la data precisa della fondazione ma la
nascita di Roma è evidentemente legata ad esigenze economiche politiche e militari. I confini della città vennero convenzionalmente
tracciati il 21 aprile del 753 a.C.
In cosa consiste la Repubblica Patrizia?
La Repubblica Patrizia è un termine che si riferisce a una fase della storia romana, caratterizzata dalla dominanza dei patrizi nelle
istituzioni politiche. I patrizi costituivano un'assemblea degli anziani che aveva il compito di assistere e nominare il re. Le curie che si
riunivano nei comizi curiati rappresentavano tutto il popolo erano i gruppi sociali che si erano delineati nella città in età arcaica: il
gruppo dei patrizi, che godevano dei diritti politici e religiosi e il gruppo dei plebei, dagli obblighi militari e dai diritti politici. Le
caratteristiche principali della Repubblica Patrizia sono:
1. Dominio dei patrizi: I patrizi, discendenti delle famiglie nobili che avevano inizialmente il potere durante il periodo
monarchico, dominavano le principali cariche politiche. Essi controllavano anche la maggior parte delle terre e risorse.
2. Magistrature: Le cariche più alte erano occupate da patrizi, tra cui i consoli (i massimi magistrati esecutivi), i pretori
(magistrati giudiziari), i censori e i questori. Solo i patrizi avevano accesso a queste cariche fino alla fine del IV secolo a.C.
3. Senato: Il Senato, composto principalmente da patrizi, esercitava una grande influenza sul governo di Roma, anche se non
aveva il potere esecutivo diretto. Era, infatti, un organo consultivo che affiancava i consoli e le altre magistrature.
4. Poco potere per la plebe: La plebe (il popolo comune) inizialmente aveva scarsa rappresentanza politica. I diritti politici
della plebe erano limitati, e non potevano accedere alle magistrature superiori.
5. Conflitti sociali e le lotte per i diritti della plebe: La Repubblica Patrizia è anche caratterizzata da numerosi conflitti tra
patrizi e plebei, noti come lotte plebee. Questi conflitti portarono, nel tempo, a riforme che permisero alla plebe di
ottenere una maggiore rappresentanza.
La monarchia di Roma e i sette re, descrivi brevemente.
Il primo governo di Roma fu monarchico con un re in carica a vita, rappresentante della città e che comandava l'intero esercito. Il re
era eletto da parte del senato; proteggeva la popolazione e puniva i reati, amministrava il patrimonio ed emanava le leggi. Il periodo
monarchico durò circa 250 anni. Nel periodo monarchico di Roma vengono ricordati 7 re:
1. Romolo: Il fondatore della città e primo re, a Romolo è riconosciuta la creazione delle prime istituzioni politiche e sociali di Roma,
come il Senato e i comizi curiati.
2. Numa Pompilio: Numa Pompilio è noto per aver introdotto numerose istituzioni religiose e cerimoniali, stabilendo il culto delle
principali divinità romane e costruendo templi. Il suo governo viene ricordato per un lungo periodo di pace.
3. Tullo Ostilio: Tullo Ostilio espanse il territorio di Roma e consolidò il potere della città attraverso campagne militari contro i vicini.
4. Anco Marzio: Anco Marzio combinò le qualità di guerriero e legislatore, fondando il porto di Ostia e rafforzando le istituzioni civili
e militari.
5. Tarquinio Prisco: Di origine etrusca, Tarquinio Prisco contribuì significativamente allo sviluppo urbano di Roma, avviando la
costruzione di importanti opere pubbliche come il Circo Massimo e la Cloaca Massima.
6. Servio Tullio: Anche lui di origine etrusca, Servio Tullio è noto per la sua riforma della costituzione, riorganizzò l'esercito e la
cittadinanza romana in base al censo, gettando le basi per le future istituzioni repubblicane.
7. Tarquinio il Superbo: L'ultimo re di Roma, Tarquinio il Superbo, fu un sovrano tirannico il cui regno fu segnato da abusi di potere e
conflitti con il Senato. La sua caduta segnò la fine della monarchia e l'inizio della Repubblica.
Quali furono le istituzioni repubblicane.
1. I Consoli: Due magistrati eletti annualmente, i consoli detenevano il potere esecutivo e comandavano l'esercito. Ogni console
aveva il potere di veto sulle decisioni dell'altro, garantendo un bilanciamento dei poteri.
2. Il Senato: Composto da ex magistrati e membri delle famiglie nobili, il Senato era l'organo principale e deteneva un'influenza
significativa sulle decisioni politiche e militari.
3. I Comizi: Assemblee popolari che eleggevano i magistrati e approvavano le leggi.
4. I Tribuni della Plebe: Istituiti per proteggere gli interessi dei plebei, i tribuni avevano il potere di veto sulle decisioni dei magistrati
e del Senato.
5. Le Magistrature: Oltre ai consoli, altre magistrature includevano i pretori, gli edili, i questori, e i censori.
Quali furono i re di Roma di Origine Etrusca?
I re di Roma di origine etrusca sono tre: Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo
Che importanza ricoprono le tombe etrusche?
Le tombe etrusche ci forniscono una documentazione importantissima per conoscere tutto quello che sappiamo su questo popolo:
infatti dalle loro pitture e iscrizioni abbiamo ottenuto moltissime informazioni che hanno consentito di comprendere usi e costumi.
Le tombe etrusche spesso contengono affreschi e decorazioni che raffigurano scene mitologiche e religiose. Questi dipinti ci
forniscono informazioni sui miti e sulle divinità adorate dagli Etruschi, nonché sulle loro concezioni riguardo all'aldilà e alla vita
dopo la morte. Le tombe etrusche erano veri e propri luoghi di culto, dove venivano sepolti i defunti insieme a ricchi corredi
funerari. I corredi, che potevano includere gioielli, armi, vasi e oggetti di uso quotidiano. Le tombe etrusche erano spesso costruite
in modo elaborato, con camere sotterranee e numerosi dettagli architettonici. Oltre alle scene religiose, le tombe spesso
raffigurano anche attività quotidiane, come banchetti, danze e scene familiari.
Quando iniziò il periodo di declino degli Etruschi?
Gli etruschi iniziarono il periodo di declino tra il VI e il V secolo. Due date segnarono il declino etrusco nella penisola italica: il 509
a.C. quando i re di origine etrusca furono cacciati da Roma e il 474 a.C. quando la flotta fu distrutta a Cuma dai Siracusani. L'Etruria
a quel punto fu definitivamente conquistata dai romani tra il IV e il Ill secolo a.C.
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