Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
INGEGNERIA INDUSTRIALE
Docente: Barone Lorenzo
Lezione 008
01. Descrivere il ciclo dell'azoto
L’atmosfera è costituita quasi prevalentemente da azoto molecolare, che presenta elevata stabilità
e forte inerzia chimica, a causa della elevata energia di legame, dell’assenza di momento dipolare e
l’azoto
anche per effetto della scarsa polarizzabilità. Attraverso processi di fissazione naturale,
viene a trovarsi sotto forma di ossidi di azoto od ammoniaca che sono significativamente più
reattivi e che per effetto delle precipitazioni e dei processi di deposizione raggiungono il terreno,
dove si ha la formazione di ioni ammonio e nitrato. Per effetto di particolari processi, entra a far
parte di molecole organiche e descrive un piccolo ciclo formato da piante, animali e batteri noto
come ciclo biologico dell’azoto. Una parte dell’azoto presente sotto forma nitrica viene sottoposta
a d un processo di riduzione in azoto molecolare ad opera di batteri denitrificanti, per cui ritorna in
atmosfera. Una parte dei nitrati, tuttavia, migra verso i sedimenti oceanici profondi ed entra nei
cicli geochimici. Si tratta di reazioni di ossidoriduzione, ossia trasformazioni biologiche che
coinvolgono diversi stati di ossidazione dell’azoto.
Scaricato da Padel Clips (padelclip1@gmail.com)
© 2016 - 2018 Università Telematica eCampus - Data Stampa 24/03/2018 13:33:26 - 15/52
lOMoARcPSD|43445555
Set Domande: ANALISI DI CONTROLLO AMBIENTALE
INGEGNERIA INDUSTRIALE
Docente: Barone Lorenzo
Lezione 009
01. Cosa rappresenta la porosità di un suolo?
Rappresenta il volume di suolo occupato dalla fase liquida e quindi disponibile per le fasi solida e gassosa
La quantità di nitrati presente
Rappresenta il volume di suolo non occupato dalla fase solida e quindi disponibile per le fasi liquida e gassosa
Rappresenta il volume di suolo occupato dalla fase solida e quindi disponibile per le fasi liquida e gassosa
02. Descrivere le principali caratteristiche della matrice "suolo"
Il suolo rappresenta l’insieme di particelle di granulometria molto variabile collegate da argilla o
materia organica sotto forma colloidale. Rappresenta, inoltre, lo strato superficiale della crosta
terrestre capace di ospitale la vita delle piante. Lo studio delle proprietà chimico-fisiche del suolo è
di fondamentale importanza poiché a seconda di queste proprietà si può definire il trattamento di
bonifica, irrigazione più adeguato. Differenti sono le caratteristiche da prendere in considerazione.
Prima tra tutte la tessitura, che è determinata sulla base delle dimensioni delle particelle che lo
costituiscono. Altra proprietà fondamentale è la capacità di scambio che rappresenta la massima
quantità di cationi assorbibili e scambiati se il terreno è sottoposto a trattamento con una soluzione
cationica di concentrazione opportuna. Tipicamente la capacità di scambio aumenta all’aumentare
della superficie specifica di terreno esposta, ossia al diminuire del diametro delle particelle che lo
costituiscono. La struttura, invece, è determinata dalle modalità con cui le particelle terrose vengono
a contatto tra loro e risulta fortemente condizionata dai fattori fisici, biologici e chimici. Ad
esempio, i terreni argillosi presentano una struttura più compatta vista la presenza di particelle di
forma lamellare. Un’altra proprietà fondamentale per un suolo è la porosità definita come il volume
di suolo non occupato dalla fase solida e quindi occupato da liquido o gas. Anche la porosità risulta
strettamente correlata alla distribuzione dimensionale delle particelle che costituiscono il suolo oltre
che alla struttura complessiva. In generale, la porosità varia tra il 30% ed il 90% a seconda che un
terreno sia leggero o torboso. Inoltre, occorre considerare la permeabilità che indica la capacità di
essere attraversata da un fluido qualunque. Ad esempio, per quanto riguarda il passaggio di acqua
nel suolo, è possibile individuare una correlazione nota come formula di Darcy, in base alla quale la
portata di acqua che permea è una funzione della permeabilità del suolo, della sezione trasversale al
moto dell’acqua drenata e alla pendenza piezometrica. Infine si può caratterizzare un suolo facendo
riferimento ai concetti di capillarità e plasticità.
Scaricato da Padel Clips (padelclip1@gmail.com)
© 2016 - 2018 Università Telematica eCampus - Data Stampa 24/03/2018 13:33:26 - 16/52
lOMoARcPSD|43445555
Set Domande: ANALISI DI CONTROLLO AMBIENTALE
INGEGNERIA INDUSTRIALE
Docente: Barone Lorenzo
Lezione 010
01. Come sono classificate le acque?
Acque meteoriche, acque superficiali, acque telluriche
Acque salmastre e acque dolci
Acque vulcaniche, acque naturali, acque antropiche
Acque minerali ed acque naturali Scaricato da Padel Clips (padelclip1@gmail.com)
© 2016 - 2018 Università Telematica eCampus - Data Stampa 24/03/2018 13:33:26 - 17/52
lOMoARcPSD|43445555
Set Domande: ANALISI DI CONTROLLO AMBIENTALE
INGEGNERIA INDUSTRIALE
Docente: Barone Lorenzo
Lezione 011
01. La porzione di Troposfera prevalentemente interessata Dall'Inquinamento Atmosferico è detta:
Strato limite inferiore o Inferior limit layer (ILL)
Strato Limite Planetario o Planetary Boundary Layer (PBL),
Strato Limite inquinato o Planet Layer Pollution (PLP)
Strato limite Superiore o Superior limit layer (SPL)
02. La Meteorologia generale studia:
l'atmosfera nel suo complesso e la termosfera in particolare
le proprietà e l'evoluzione del PBL
l'atmosfera nel suo complesso e la troposfera in particolare
l'atmosfera nel suo complesso e la mesosfera in particolare
03. I gas serra sono (seleziona la risposta errata):
naturalmente presenti nell'atmosfera
Funzionano da filtri
sono immessi nell'atmosfera dall'uomo
lasciano passare i raggi solari e trattengono il calore sulla superficie terrestre
04. Descrivere le caratteristiche dei principali inquinanti dell'atmosfera (causa/effetti)
inquinanti principali dell’atmosfera sono innanzitutto distinti in primari e secondari. Nello specifico, gli
Gli
inquinanti primari sono immessi nell’ambiente direttamente a partire alla sorgente antropica o naturale che li
ha originati; di contro, gli inquinanti secondari si formano in seguito ad una serie di trasformazioni chimico-
fisiche che riguardano le molecole presenti in atmosfera e gli inquinanti primari stessi. Uno dei principali
inquinanti primari è il monossido di carbonio, formatosi a partire dalla combustione di sostanze contenenti
carbonio in condizioni di difetto di ossigeno. Può essere definito un inquinante locale, la cui presenza può
variare in modo molto sensibile da luogo a luogo. La CO ha numerosi effetti sulla salute. Infatti se respirato
si combina con l’emoglobina del sangue per dare un complesso noto come carbossiemoglobina. Gli effetti
sulla salute dipendono dalla concentrazione di tale specie nel sangue e ad esempio si individua come livello
-5 3
di attenzione la concentrazione vale 1.5x10 g/m . Inoltre, il monossido di carbonio è un gas asfissiante.
L’anidride carbonica è un ulteriore inquinante che si forma dalla combustione completa di sostanze
organiche, ma anche da sorgenti naturali come incendi, attività vulcaniche e gas di palude. Esso è innocuo
per l’uomo, ma è uno dei responsabili dell’effetto serra. Altri inquinanti dell’atmosfera sono gli ossidi di
azoto, presenti in forma gassosa indicati genericamente come NOx. Anche gli ossidi di azoto si ottengono
come sottoprodotti durante una combustione che utilizza aria come comburente. In particolare NO è un gas
incolore, insapore ed inodore che in caso di esposizione a concentrazioni maggiori di 5 ppm genera
vasodilatazione. Esso inoltre può agire come broncodilatatore. Se le piante sono sottoposte a fumigazione
con 10 ppm di NO si ottengono velocità di fotosintesi ridotte. Inoltre, il biossido di azoto è un forte ossidante
che contribuisce allo smog fotochimico e contribuisce alla formazione delle piogge acide. Concentrazioni di
13 ppm causano irritazione alle mucose degli occhi e del naso.
Scaricato da Padel Clips (padelclip1@gmail.com)
© 2016 - 2018 Università Telematica eCampus - Data Stampa 24/03/2018 13:33:26 - 18/52
lOMoARcPSD|43445555
Set Domande: ANALISI DI CONTROLLO AMBIENTALE
INGEGNERIA INDUSTRIALE
Docente: Barone Lorenzo
Lezione 012
01. Cosa indica la presenza di nitriti nell'acqua?
Un inquinamento remoto, non pericoloso
Un ambiente inquinato
Un ambiente non inquinato
Un ambiente non inquinato
02. Fabbisogno giornaliero per l'uomo varia tra i:
4,00 - 4,5 litri
1,5 - 2 litri
1,0 -1,5 litri
2 - 2,5 litri
03. la quantità d'acqua che può essere utilizzata dall'uomo è pari al:
meno del 15 % dell'acqua presente sulla terra
meno dell' 1% dell'acqua presente sulla terra
meno del 5% dell'acqua presente sulla terra
meno del 10% dell'acqua presente sulla terra
04. L'acqua che superficie del pianeta ricopre?
70%
30%
90%
10%
05. Descrivere le principali fonti di inquinamento delle acque
Per inquinamento idrico si intende l’alterazione degli ecosistemi caratterizzati dalla presenza significativa di
acqua. Differenti sono le tipologie di alterazione che si possono avere, con natura chimica, fisica o
microbiologica, con conseguenze non trascurabili su flora, fauna ed uomo. È possibile distinguere diverse fonti
di inquinamento delle acque. In primo luogo, l’inquinamento naturale, dovuto a fenomeni naturali come
alluvioni e frane. Questa tipologia di inquinamento è autogestita dalle acque, che riescono ad auto depurarsi.
L’inquinamento domestico, invece, è quello che proviene dalle fogne urbane, caratterizzato dalla presenza di
saponi, detersivi di varia natura. Infine, c’è l’inquinamento agricolo, provocato dall’impiego di fertilizzanti,
concimi e pesticidi. Questa tipologia di inquinamento è particolarmente problematica, poiché tali sostanze sono
adsorbite dal sottosuolo ed assorbite dalle acque dei fiumi, giungendo poi fino all’uomo attraverso la catena
Si parla di inquinamento termico, quando l’acqua calda prodotta dagli impianti di raffreddamento
alimentare.
delle centrali termoelettriche o siderurgiche è immessa direttamente in fiumi e torrenti. Inoltre, si può
individuare l’inquinamento industriale, che è dovuto all’immissione nelle acque di sostanze chimiche non
biodegradabili, come ad esempio coloranti, acidi, schiume, veleni e polveri di metalli. Infine, si può parlare di
inquinamento da idrocar