Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Titolo: La cosmesi negativa e l'identità drammatica
Sì, sì, ma la tesi è di Wittkower. Non completamente: l'anti-cosmesi è una forma di negazione della strategia rappresentativa. Non completamente: la cosmesi negativa è una forma di negazione della strategia rappresentativa.
06. Cos'è l'identità drammatica?
07. Hogan: illustrare il minimo comune denominatore.
Lezione 029
01. "Strategia di presentazione del sé socialmente orientata, che ha un intento prevalentemente gregario, mira cioè a coinvolgere in maniera mirata il proprio pubblico costruendo una presenza di sé che coincide con l'aspettativa che si nutre nei confronti degli altri". Quale tipo di cosmesi è? Positiva Negativa Promozionale Sociale
02. La cosmesi negativa: è la categoria con cui Pedroni e Farci individuano le pratiche di negazione dell'utilità dei social network è la forma di relazione e presenza su Facebook diametralmente opposta alla cosmesi positiva.
e complementare all'anti-cosmesi ha come obiettivo innanzitutto l'esclusione di coloro che non vengono considerati amici intimi, e si esplicita in attività di pubblicazione concentrata più sui gruppi che sulla propria bacheca ha come obiettivo innanzitutto l'inclusione anche di coloro che non vengono considerati amici intimi, e si esplicita in attività di pubblicazione concentrata più sulla propria bacheca che sui gruppi la condivisione di contenuti, anche quelli che si ritengono relativamente privati o emotivamente coinvolgenti, 03. Completare. Nella cosmesi positiva è sempre giustificata sulla base di una finalità relazionale. 04. Completare. Nell'ottica della cosmesi promozionale, Facebook diventa simile a un luogo dove.rappresentazione rinuncia a Facebook per definire / sorveglianza attribuisce a Facebook / costruzione cooperativa della propria identità.dei contenuti e si concentra esclusivamente sulla promozione di sé o di un prodotto/servizio. Questa strategia si basa sull'utilizzo di tecniche di marketing e pubblicità per attirare l'attenzione e persuadere il pubblico a fare determinate azioni, come acquistare un prodotto o iscriversi a un servizio. La cosmesi promozionale spesso utilizza immagini accattivanti, slogan persuasivi e offerte speciali per convincere il pubblico a prendere parte all'attività promossa.interesse suscitato negli altri.L'espressione si riferisce al fatto che da sempre l'utente dei media è assediato da un flusso dirompente di informazioni, che non riesce a gestire completamente. Ne parlano Pedroni e Farci a proposito dell'anti‐cosmesi. L'espressione identifica una novità assoluta in riferimento alla capacità di attenzione dell'utente: in passato, il proliferare di canali televisivi e titoli di giornali aveva creato scarse preoccupazioni per la capacità dei telespettatori/lettori di assorbire la crescente mole di informazioni, problema che esplode con il web. Ne parlaMorozovL'espressione identifica una novità assoluta in riferimento alla capacità di attenzione dell'utente: in passato, il proliferare di canali televisivi e titoli di giornali aveva creato scarse preoccupazioni per la capacità dei telespettatori/lettori di assorbire la crescente mole di informazioni, problema che esplode con il web. Ne parla Lovink
L'espressione si riferisce al fatto che l'utente del web 2.0, assediato da schermi piccoli e grandi, notifiche dei social network e device mobili, è sottoposto a una crescente quantità di stimoli, tanto da chiedersi se sia in grado di gestire questo enorme flusso informativo. Ne parla Lovink
Il sovraccarico di informazione raggiunge livelli mai toccati prima?
Perché, con la diffusione di massa di Internet,
Principalmente perché Internet offre l'accesso a un archivio di dati enorme: c'è sempre qualcosa di nuovo da sapere, un nuovo tweet da retwittare, un
nuovo friend daaggiungere su Facebook Non è vero: il sovraccarico di informazioni era già elevato nell'era delle comunicazioni broadcasting Per due ragioni principali: Internet consente all'utente una connettività 24 ore su 24; Internet offre l'accesso a un archivio di dati enorme Principalmente perché Internet consente all'utente una connettività 24 ore su 24 appena ci imbattiamo in qualcosa di valido, decidiamo di inoltrarlo ad altri, parlarne sul blog, farne un tweet e linkarlo alle nostre ultime scoperte. 03. «NonFinché ci sono contenuti c'è speranza [...] Riceviamo inviti a creare liste di testi da consultare, a valutare brani musicali e a segnalare i libri che stiamo leggendo. Utenti‐operai che lavorano per l'ape regina Google [...], miliardi di utenti che sembrano tante api che volano da un sito all'altro solo per accrescere il valore dei proprietari dell'alveare». Questo brano diLovink descrive il meccanismo di partecipazione e iperconnessione alimentato da web e SNS, il rischio di accumulo di dati personali da parte degli oligopolisti del web, il rischio della iperproduzione di contenuti, che costituisce la premessa della sorveglianza digitale e il meccanismo di base dell'economia dell'attenzione.
Lovink descrive l'utente come un paziente. Che cosa significa?
L'utente vive in stato di continua connessione e sviluppa la capacità di tollerare l'attesa di risposte da parte di altri utenti perché si ritrova comunque impegnato in altre attività web.
L'utente diventa un malato d'informazione che non riesce a gestire questo sovraccarico, sviluppando forme di nevrosi o di internet-dipendenza.
Lovink non descrive l'utente come paziente, ma come giocatore.
L'utente diventa un malato d'informazione che, per compensare questo sovraccarico sensoriale, sente la necessità di trascorrere periodi in stato di disconnessione.
Il cybertempo è: secondo Berardi, la capacità dell'organismo cosciente di elaborare l'informazione; secondo Lovink e Berardi, la capacità dell'organismo cosciente di contrastare il proliferare dell'informazione; secondo Berardi e Lovink, la capacità del dispositivo digitale di elaborare l'informazione; secondo Lovink, la capacità dell'utente di elaborare l'informazione. Nel suo libro "Blog Theory" Jodi Dean utilizza la nozione di "ingiunzione a partecipare" per indicare: la pressione individuale, mascherata da strategia di inclusione, che spinge gli utenti a differenziare i propri profili e contenuti sui SNS; la retorica partecipativa con cui i detentori dei big data celano i propri tentativi di acquisire i dati degli utenti; la tendenza ad adottare una logica del conteggio nella gestione dei propri social network; la pressione sociale, mascherata da strategia di personalizzazione, che spinge gli utenti a.creare profili e contenuti attraverso i siti di social network funziona attraverso la possibilità di chiedere/accettare nuove amicizie e la possibilità di inviare messaggi e condividere contenuti. Come dispositivo, Facebook vieta la tentazione di inviare richieste di amicizia a persone sconosciute. Secondo Dean e Pedroni, la logica del conteggio è la tendenza a contare il numero dei propri contatti (friends) e a tendere verso la messa a punto di un approccio "imprenditoriale". Facebook e in generale i SNS sono soggetti a un continuo processo evolutivo dipendente principalmente dalla biografia d'uso degli utenti che nel tempo attivano strategie riflessive, osservano il loro e l'altrui modo di stare su e utilizzare Facebook, cambiano i propri comportamenti online, mettendo a punto nuove strategie di interazione.pratiche e tattiche volte ad adattare un mezzo come Facebook, le sue potenzialità e i suoi "difetti", alle proprie esigenze di socialità e visibilità.