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Mediatori linguistici e il loro ruolo nell'apprendimento

I mediatori linguistici sono strumenti utilizzati per facilitare l'apprendimento e la comunicazione. Essi sono classificati in tre categorie: simbolici, analogici e iconici. I mediatori simbolici includono formule e verbalizzazioni. Sono efficaci nella comunicazione quando vengono supportati da un continuo feedback, esempi e parafrasi per attirare l'attenzione degli ascoltatori. Tuttavia, c'è il rischio che possano utilizzare un linguaggio complesso e difficile da comprendere. I mediatori analogici comprendono drammatizzazioni, giochi e simulazioni. Sono utili per evitare situazioni pericolose nella vita reale, ma possono non essere adatti a tutti i campi della conoscenza. I mediatori iconici includono disegni, schemi e fotografie. Sono particolarmente utili per gli studenti con un'intelligenza visivo-spaziale, ma possono presentare limiti dal punto di vista formativo. In conclusione, i mediatori linguistici svolgono un ruolo importante nell'apprendimento, facilitando la comunicazione e l'acquisizione di conoscenze. Tuttavia, è fondamentale utilizzarli in modo appropriato, adattandoli alle esigenze degli studenti e garantendo un linguaggio comprensibile.

l'acronimo SPEAKING e il suo valore rispetto allo sviluppo della competenza comunicativa

La competenza comunicativa è la capacità di comprendere le informazioni presenti in una frase, interpretandone il contesto. Nel 1974, l'antropologo Hymes ha proposto un modello basato sul concetto che, per comunicare correttamente in una lingua, non basta conoscere il lessico e la grammatica, ma anche il contesto in cui vengono utilizzati i termini. Ha sviluppato un modello rappresentato dall'acronimo SPEAKING che include i seguenti elementi: la situazione (tempo e luogo in cui si svolge la comunicazione), i partecipanti (chi parla e chi ascolta), gli scopi della comunicazione, la forma e il contenuto del messaggio, la modalità di codifica delle parole, le forme di parlata, le norme di interazione e interpretazione, e i generi (ad esempio annuncio, poesia, racconto).

Cosa si intende per "competenza comunicativa"?

La competenza comunicativa è un concetto

più ampio che comprende non solo la conoscenza della lingua in sé, ma anche la capacità di utilizzare la lingua in modo appropriato e adeguato alle diverse situazioni comunicative. Questo significa che per comunicare in modo efficace in una lingua, è importante conoscere non solo la grammatica e il lessico, ma anche le regole sociali, culturali e pragmatiche che governano la comunicazione in una lingua specifica. La competenza comunicativa comprende, quindi, una vasta gamma di abilità che vanno dalla capacità di comprendere e utilizzare il linguaggio in modo coerente e coeso, alla capacità di adattarsi ai diversi contesti e situazioni comunicative, passando per la conoscenza della cultura e delle convenzioni sociali associate alla lingua.

Quali sono le ipotesi di Krashen?

Il modello di acquisizione di Krashen è stato molto influente nell'insegnamento delle lingue. Le sue cinque ipotesi descrivono come

L'acquisizione di una lingua avvenga attraverso un processo naturale, che si basa sull'esposizione a input linguistico significativo e sulla motivazione dell'individuo. Secondo Krashen, l'acquisizione di una lingua avviene in modo subconscio, attraverso il filtro affettivo, che seleziona l'input linguistico in base alla motivazione e all'ansia dell'individuo. Questo input viene poi organizzato nell'interlingua, un sistema di organizzazione mentale della lingua. Infine, il monitor, che è cosciente, elaborerà e controllerà le produzioni linguistiche. Questo modello sottolinea l'importanza della motivazione e delle emozioni nell'apprendimento di una lingua e sostiene che la pratica consapevole e la correzione degli errori sono meno importanti rispetto all'esposizione ad un input significativo e significativo. Tuttavia, è importante notare che queste ipotesi non sono suffragate da dati sufficienti e che ci sono

moltealtre teorie sull'acquisizione delle lingue che forniscono una visione più complessa e completa del processo.

Cosa si intende per "filtro affettivo"?

Il filtro affettivo è un filtro subconscio che, secondo la teoria di Krashen, filtra l'input linguodall'ambiente esterno. Questo filtro si basa sui fattori psicologici che selezionano parte dell'input a cui l'individuo è esposto, in base alla motivazione e all'ansia. Non tutti i linguisti concordano sull'esistenza diquesto filtro.

Cosa si intende per "LAD"?

Il Language Acquisition Device (LAD) è una teoria di Chomsky che si avvicina al concetto di organizzatore diKrashen. Il LAD è un dispositivo ipotetico di acquisizione della lingua, un meccanismo del cervello cheChomsky ha postulato per spiegare l'innata capacità umana di apprendere le strutture sintattiche dellinguaggio. Questo meccanismo conferisce ai bambini la capacità

di ricavare rapidamente e con precisione la struttura sintattica e le regole della loro lingua nativa, nonostante un input limitato fornito dall'ambiente circostante.

Quali sono le modalità di insegnamento della grammatica?

Le accezioni del termine grammatica contribuiscono a delineare due grandi macroinsiemi: quello dell'agrammatica e quello del modello grammaticale; in effetti non esiste grammatica senza un modello, perché mancherebbero le regole di lettura e di scrittura dei dati linguistici. Sulla base di questa dicotomia è possibile identificare differenti approcci di descrizione di una lingua; si parla di grammatica valenziale, grammatica generativa, grammatica funzionale, grammatica strutturale, grammatica del testo a seconda del punto di vista prescelto per l'elaborazione del modello.

Che cosa si intende per "ludolinguistica"?

La ludolinguistica cerca di rendere l'apprendimento della lingua più divertente e coinvolgente, creando un ambiente di

classe positivo e motivante. Questo aiuta a mantenere l'interesse degli studenti, aumentare la loro motivazione e, di conseguenza, migliorare la loro capacità di apprendimento. I giochi linguistici, le attività interattive, le discussioni in classe e la valorizzazione dei progressi degli studenti sono solo alcune delle strategie utilizzate nella ludolinguistica. Inoltre, l'approccio ludolinguistico riconosce l'importanza delle implicazioni emotive e psicologiche nell'apprendimento delle lingue. La creazione di un ambiente accogliente e positivo in classe può aiutare gli studenti a superare eventuali ansie o insicurezze legate all'apprendimento di una nuova lingua e a sentirsi più a loro agio durante le lezioni. In sintesi, la ludolinguistica è un approccio che mira a unire il divertimento all'apprendimento, creando un ambiente di classe accogliente e positivo che aiuti gli studenti a migliorare la loro conoscenza della lingua.lingua parlata da un campione rappresentativo della popolazione. Le norme a priori sono stabilite inanticipo, senza considerare l'uso effettivo della lingua. Le norme a posteriori, invece, si basano sull'osservazionedell'uso effettivo della lingua e vengono formulate successivamente. Le norme descrittive si limitano a descriverecome viene effettivamente utilizzata la lingua, senza giudicare se sia corretta o meno. Le norme sociali sonodeterminate dalla comunità e possono variare a seconda del contesto sociale e culturale. Le norme esplicite sonochiarite e definite in modo esplicito, mentre le norme dello scritto o del parlato si riferiscono alle regole specificheche governano l'uso della lingua scritta o parlata. Infine, le norme sociolinguistiche si occupano dello studio dellevariazioni linguistiche all'interno di una comunità e delle influenze sociali sulla lingua.

La frequenza e la distribuzione delle variabili sono oggetto di studio nella linguistica. Le norme linguistiche possono essere a priori o a posteriori. Le norme a priori sono prescrizioni linguistiche che vengono stabilite prima che si formi il consenso sociale. Le norme a posteriori, invece, scelgono le norme tra le varietà linguistiche in base al consenso sociale e al prestigio linguistico.

Le norme descrittive descrivono la lingua in un determinato momento storico, culturale e sociale senza fornire giudizi di valore sulle scelte operate. Le norme sociali, invece, si formano nel corso dell'evoluzione della lingua e non sono imposte ufficialmente. Quando diventano modelli, diventano norme prescrittive.

Le norme esplicite emergono quando ci sono fattori socioculturali rilevanti e descrivono le norme sociali. Le norme dello scritto spesso coincidono con le varietà formali della lingua, mentre le norme del parlato riguardano principalmente la pronuncia.

Infine, le norme sociolinguistiche sono regole che vincolano le scelte linguistiche legate alla varietà di una comunità di parlanti.

Le tipologie di grammatica sono:

  1. Grammatiche teoriche: queste grammatiche cercano di spiegare o sistematizzare i fenomeni linguistici attraverso un modello teorico di riferimento. L'obiettivo è dimostrare e divulgare teorie sulla lingua.
  2. Grammatiche descrittive: queste grammatiche sono concepite come manuali di consultazione per linguisti e utenti di cultura medio-alta. Esse descrivono in maniera esplorativa i fatti di lingua e hanno un alto grado di esaustività.
  3. Grammatiche pedagogiche: queste grammatiche sono basate su grammatiche scientifiche che presentano una formalizzazione ridotta, rendendole più accessibili per gli studenti. Sono caratterizzate da una selezione mirata degli argomenti e da una flessibilità che permette di attingere a teorie diverse.

In sintesi, le grammatiche teoriche si concentrano sulla dimostrazione delle teorie, le grammatiche descrittive sulla descrizione esplorativa dei fatti di lingua e le grammatiche pedagogiche sulla facilità di apprendimento per gli studenti.

lingua e le grammatiche pedagogiche sull'apprendimento accessibile degli argomenti linguistici. Qual è il ruolo di una grammatica pedagogica? Il ruolo di una grammatica pedagogica è quello di fornire un supporto didattico per l'apprendimento di una lingua. Essa seleziona gli argomenti in maniera mirata per soddisfare le esigenze degli studenti, rendendo i contenuti meno complessi e più accessibili. La grammatica pedagogica è anche molto flessibile e permette di attingere a diversi tipi di teorie, fornendo una visione più completa e multidisciplinare della lingua. Il linguista può scegliere le generalizzazioni più adatte all'apprendimento in base ai problemi presenti in classe. In sintesi, la grammatica pedagogica ha un ruolo cruciale nell'educazione linguistica, fornendo un supporto essenziale per gli studenti nell'acquisizione di una nuova lingua. Quale grammatica è preferibile utilizzare in un corso di lingua? La grammatica pedagogica è preferibile utilizzare in un corso di lingua.utilizzare diverse metodologie di insegnamento.
Dettagli
A.A. 2023-2024
71 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/02 Didattica delle lingue moderne

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher jessicafrontera di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica della lingua madre, seconda e straniera e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Nitti Paolo.