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FBD

LD

SFC

05. Nei PLC, il linguggio LD è

ottenuto applicando un formalismo grafico per la descrizione di operazioni logiche o sequenziali in termini di stati e transizioni.

ottenuto come trasposizione dei diagrammi circuitali in cui le interconnessioni rappresentano i percorsi dei segnali che collegano i vari componenti. I blocchi

rappresentano le singole operazioni logiche: gli ingressi e le uscite il flusso dei dati.

ottenuto come trasposizione informatica degli schemi logici dei quadri a relè

un linguaggio di programmazione di basso livello molto simile all'assembler. Le istruzioni sono costituite da un operatore e da un solo operando e fanno riferimento ad

un registro di memoria.

06. Quale è il ciclo di elaborazione di un programma per PLC?

Lettura ingressi, Scrittura Uscite, Attesa, Elaborazione

Lettura ingressi, Attesa, Elaborazione, Scrittura Uscite

Lettura ingressi, Attesa, Scrittura Uscite, Attesa, Elaborazione, Attesa

Lettura ingressi, Elaborazione, Attesa, Scrittura Uscite

07. Nei PLC, il linguaggio ST è

un linguaggio di programmazione strutturato ad alto livello con un formalismo che si ispira al basic e al pascal. È adatto alla rappresentazione di procedure complesse che

non potrebbero essere descritte con i linguaggi grafici.

ottenuto applicando un formalismo grafico per la descrizione di operazioni logiche o sequenziali in termini di stati e transizioni.

ottenuto come trasposizione informatica degli schemi logici dei quadri a relè

ottenuto come trasposizione dei diagrammi circuitali in cui le interconnessioni rappresentano i percorsi dei segnali che collegano i vari componenti. I blocchi

rappresentano le singole operazioni logiche: gli ingressi e le uscite il flusso dei dati.

08. Descrivere il processo di elaborazione di un programma del PLC.

09. Descrivere quali sono i linguaggi visuali, standard di programmazione dei PLC.

10. Descrivere quali sono i linguaggi testuali, standard di programmazione dei PLC.

Lezione 027

01. Un diagramma strutturato secondo lo schema circuitale di un dispositivo di controllo a relè è tipico per quale linguaggio?

Instruction List

Structurated Text

Functional Block Diagram

Ladder diagram

02. Un diagramma strutturato a blocchi come un diagramma circuitale di elemementi logici semplici (and, or) o più sofisticati (flip-flop) è tipico per quale

linguaggio?

Ladder diagram

Instruction List

Structurated Text

Functional Block Diagram

03. Quale, tra i seguenti, è un programma strutturato in modo analogo ad un liguaggio assemblativo

Instruction List

Structurated Text

Functional Block Diagram

Ladder diagram

04. Un programma strutturato in modo analogo al Pascal, è tipico per quale dei seguenti linguaggi?

Structurated Text

Instruction List

Ladder diagram

Functional Block Diagram

05. Portate un esempio di un semplice programma in ladder e commentarlo.

06. Portate un esempio di un semplice programma in instruction list e commentarlo.

07. Portate un esempio di un semplice programma in SFC e commentarlo.

Lezione 029

01. In quali termini si valutano le prestazioni statiche di un elemento controllato?

Si valuta, a regime, il valore assoluto della variabile di ingresso, inteso come il discostamento tra il valore ottenuto e il valore desiderato.

Si valuta, nel transitorio, il valore assoluto della variabile di ingresso, inteso come il discostamento tra il valore ottenuto e il valore desiderato.

Si valuta, a regime, il valore assoluto dell'errore inteso come il discostamento tra il valore ottenuto e il valore desiderato.

Nessuna delle altre risposte è corretta.

02. Quale è la funzione di un regolatore industriale?

Migliorare le prestazioni della risposta a regime (annullando l'errore) e il relativo transitorio (massimizzando il tempo di risposta, il tempo di assestamento, il tempo

all'emivalore e l'eventuale sovraelongazione).

Migliorare solo le prestazioni della risposta a regime (annullando l'errore).

Migliorare le prestazioni della risposta a regime (attenuando l'errore) e il relativo transitorio (tempo di risposta, tempo di assestamento, tempo all'emivalore e eventuale

sovraelongazione).

Nessuna delle altre risposte è corretta.

03. Che tipi di disturbi devono essere presi in considerazione?

Disturbi in ingresso, in uscita o di stato.

Disturbi prevedibili, casuali e strutturali.

Nessuna delle altre risposte è corretta.

Disturbi di comando, di controllo o di coordinamento.

04. Quali sono le variabili di un elemento singolo?

Variabili di controllo (o di comando), variabili di coordinamento (o controllate) e variabili di disturbo.

Variabili di ingresso (o di comando), variabili di uscita (o interne, o controllate) e disturbi.

Nessuna delle altre risposte è corretta.

Variabili permanenti, variabili prevedibili e variabili casuali.

05. In quali termini si valutano le prestazioni dinamiche di un elemento controllato?

Data una risposta ad una rampa, si valuta a regime, analizzando i valori del tempo di risposta, del tempo di assestamento, del tempo all'emivalore e della eventuale

sovraelongazione.

Nessuna delle altre risposte è corretta.

Data una risposta sinusoidale, si valuta il transitorio, analizzando i valori del tempo di risposta, del tempo di assestamento, del tempo all'emivalore e della eventuale

sovraelongazione.

Data una risposta al gradino, si valuta il transitorio analizzando i valori del tempo di risposta, del tempo di assestamento, del tempo all'emivalore e della eventuale

sovraelongazione.

06. Descrivere il processo di valutazione delle prestazioni dinamiche.

07. Descrivere il processo di valutazione dell'effetto delle diverse classi di disturbi.

08. Descrivere il processo di valutazione delle prestazioni statiche.

Lezione 030

01. Quali sono le prestazioni che possono essere ottenute applicando i diversi tipi di regolatori?

Nessuna delle altre risposte è corretta.

Un regolatore a relè è in grado mantenere la variabile controllata ad un valore medio costante. Un regolatore continuo è in grado di attenuare sensibilmente le oscillazioni

di un regolatore a relè.

Un regolatore continuo è in grado mantenere la variabile controllata ad un valore medio costante. Un regolatore a relè è in grado di attenuare sensibilmente le oscillazioni

di un regolatore a relè.

Un regolatore continuo ottiene prestazioni migliori rispetto ad un regolatore a relè solo se il sistema da controllare è sovradimensionato.

02. Quali sono i parametri che caratterizzano l'azione di intervento di un regolatore di tipo continuo?

Un regolatore continuo di tipo PID è caratterizzato da 3 parametri liberi: costante proporzionale, la costante derivativa e la costante integrativa.

Un regolatore continuo di tipo PID è caratterizzato da un parametro fondamentale: la costante di tempo del polo all'origine.

Nessuna delle altre risposte è corretta.

Un regolatore continuo di tipo PID è caratterizzato da 2 parametri liberi: il tempo dell'azione derivativa e il tempo dell'azione integrale.

03. Quale è la differenza funzionale fra un regolatore a relè e un regolatore di tipo continuo?

Un regolatore a relè si accende e si spegne, quindi non controlla continuamente il processo, ma lo fa solo quando è acceso, quando è spento il sistema evolve senza alcun

controllo.

Nessuna delle altre risposte è corretta.

Un regolatore a relè funziona esclusivamente con sensori continui, mentre un regolatore continuo utilizza esclusivamente sensori a soglia.

Il regolatore a relè è in grado di impostare solo due valori di ingresso (ON/OFF), mentre il regolatore di tipo continuo può impostare un range di valori di ingresso.

04. Come vengono suddivisi i regolatori industriali sulla base del loro principio di funzionamento?

In base ai tipi di sensori: digitale, analogico o a protocollo.

Nessuna delle altre risposte è corretta.

In base al tipo di attuazione: ON/OFF (ad es. a relè) o di tipo continuo (ad es. PID)

In base al tipo di tecnologia di fabbricazione: elettronici, elettrici, meccanici, idraulici o pneumatici.

05. Quali sono le differenze tra un controllo ON/OFF e uno di tipo continuo e quali sono i principali vantaggi e svantaggi dei due diversi approcci?

06. Tracciare lo schema di una modalità di controllo a catena chiusa con controllore ON/OFF e spiegare quali siano le condizioni tipiche di funzionamento di tale

sistema controllato.

07. Descrivere le prestazioni che si possono ottenere con un controllo a controreazione con relè.

Lezione 031

01. Quali sono gli schemi funzionali secondo cui viene realizzato un regolatore industriale?

Nessuna delle altre risposte è corretta.

Lo schema di un regolatore PID può essere di tipo gerarchico o lineare. Lo schema funzionale può anche presentare non linearità di tipo a gradino e isteresi.

Lo schema di un regolatore PID può essere di tipo elettronico o meccanico. Lo schema funzionale può anche presentare non linearità di tipo a soglia e a gradino.

Lo schema di un regolatore PID può essere di tipo serie o parallelo. Lo schema funzionale può anche presentare non linearità di tipo a soglia e attrattore.

02. Quali sono gli schemi funzionali secondo cui viene applicata l'azione derivativa?

L'azione derivativa è approssimata attraverso un filtro del secondo o del terzo ordine che coprono fino al doppio della banda del segnale da derivare. Il primo presenta

due elementi: un polo ed uno zero, il secondo presenta tre elementi: due poli e uno zero.

Nessuna delle altre risposte è corretta.

L'azione derivativa è realizzata in maniera esatta attraverso un filtro del primo o del secondo ordine centrati sulla banda del segnale da derivare. Il primo presenta due

poli, il secondo presenta due poli e uno zero.

L'azione derivativa è approssimata attraverso un filtro del primo o del secondo ordine centrati sulla banda del segnale da derivare. Il primo presenta un polo ed uno zero,

il secondo presenta due poli e uno zero.

03. Quale è il significato dell'azione proporzione, dell'azione integrale e dell'azione derivativa e quali sono i loro effetti?

L'azione proporzionale agisce sulla derivata del segnale di errore. L'azione integrale agisce sul suo valore istantaneo del segnale di errore e l'azione derivativa agisce

sull'integrale nel tempo del segnale di errore. L'azione integrale genera instabilità dovuta alla presenza di rumore di misura e deve essere applicata con cautela.

Nessuna delle altre risposte è corretta.

L'azione proporzionale agisce sull'integrale nel tempo del segnale di errore. L'azione integrale agisce agisce sul valore istantaneo del segnale di errore. L'azione derivativa

agisce sul valore della variabile controllata. La componente proporzionale genera instabilità dovuta alla presenza

Dettagli
A.A. 2022-2023
55 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-INF/04 Automatica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher formaggiodiletta di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Automazione industriale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Suraci Vincenzo.