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ALESSANDRO MAGNO: LA SPEDIZIONE ASIATICA DAL GRANICO

A GAUGAMELA

La spedizione asiatica di Alessandro Magno iniziò nel 334 a.C. e fu

caratterizzata da una serie di battaglie decisive contro l'Impero Persiano,

a partire dal fiume Granico fino a Gaugamela. Le principali tappe sono

cinque:

- BATTAGLIA DEL GRANICO (334 A.C.)

La spedizione iniziò con la traversata dell'Ellesponto da parte

dell'esercito macedone. Alessandro incontrò l'esercito persiano presso il

fiume Granico, dove ottenne una vittoria decisiva. Questa battaglia aprì

la strada alla conquista della Frigia e di altre regioni della Asia Minore.

- BATTAGLIA DI ISSO ( 333 A.C.)

Alessandro proseguì verso sud e affrontò il re persiano Dario III nella

battaglia di Isso. Nonostante l'inferiorità numerica, Alessandro sfruttò

abilmente il terreno e la sua cavalleria per infliggere una pesante

sconfitta ai Persiani. Dario fuggì dal campo di battaglia, lasciando dietro

di sé la sua famiglia e un grande bottino.

- ASSEDIO DI TIRO ( 332 A.C.)

Alessandro poi marciò lungo la costa del Mediterraneo,

assediando e conquistando la città di Tiro dopo un difficile assedio

di sette mesi. La caduta di Tiro permise ad Alessandro di

assicurarsi il controllo sulla costa e di impedire ai Persiani di usare

il mare per operazioni militari.

DELL’EGITTO

- CONQUISTA (332-331 A.C.)

Continuando verso sud, Alessandro entrò in Egitto, dove fu accolto

come liberatore dal dominio persiano. Fondò la città di Alessandria, che

sarebbe diventata un importante centro culturale e commerciale.

Alessandro fu proclamato faraone e venerato come figlio di

Zeus-Ammon.

- BATTAGLIA DI GAUGAMELA ( 331 A.C.)

La fase culminante della spedizione fu la battaglia di Gaugamela,

combattuta vicino all'odierna città di Mosul, in Iraq. Dario III radunò un

vasto esercito per fermare Alessandro. Nonostante la superiorità

numerica persiana, Alessandro utilizzò una strategia audace e

innovativa, ottenendo una vittoria decisiva. Dario fuggì di nuovo e fu

successivamente assassinato dai suoi stessi uomini. La vittoria a

Gaugamela segnò la fine dell'Impero Persiano come grande potenza e

consolidò Alessandro come uno dei più grandi conquistatori della storia.

Con questa battaglia, Alessandro prese controllo di Babilonia, Susa e

infine la capitale persiana, Persepoli, completando la sua conquista

dell'Asia.

DALLE CONQUISTE DI ALESSANDRO AI REGNI ELLENISTICI:

Le imprese di Alessandro

La morte di Filippo e l’ascesa al potere del figlio Alessandro: Morto

Filippo nel 336 a.C., vittima di una congiura di palazzo,il trono macedone

passò nelle mani del ventenne figlio Alessandro. Il primo atto politico

compiuto da Alessandro fu quello di riunire a Corinto i rappresentanti

della Lega ellenica che solo due anni prima aveva eletto Filippo.

Demostene e spinte dalla falsa notizia della morte del re. I Tebani

arrivarono al punto di uccidere i soldati di una guarigione militare

macedone di stanza in Beozia. Immediatamente Alessandro scese al

nord con l’esercito,occupando a sorpresa la Beozia e assediando

Tebe,che nel 335 venne presa e rasa al suolo. Alessandro potè quindi

dedicarsi alla preparazione di quello che, fin da giovane aveva concepito

come suo principale progetto: una spedizione di conquista di popoli

greci, sotto l’egemonia macedone, contro l’impero persiano.

La spedizione in Asia: le battaglie del Granico e di Isso: Nel 334

Alessandro lasciava al suo dignitario Antipatro la reggenza della

Macedonia e il comando sulla Grecia; dopo aver varcato l’Ellesponto, si

presentò in Asia Minore al comando di un esercito di circa 40.000 uomini

e con l’appoggio di una flotta di 16 navi. La battaglia del Granico

significò una definitiva dichiarazione di guerra contro il re persiano Dario

che, riunito il suo esercito, tentò di bloccare a Isso, sulla costa della Siria

dall’Asia

settentrionale, la marcia che stava portando Alessandro Minore

un’altra

verso sud. La battaglia che si svolse a Isso nel 333 a.C. segnò e

ancor più grave sconfitta per i Persiani e indusse Dario a ritirarsi verso

est,lasciando nelle mani di Alessandro la zona costiera del suo impero.

La spedizione in Egitto e la fondazione delle città di Alessandria:

Nel 332 Alessandro giunse in Egitto, che conquistò senza colpo ferire.

Qui fondò Alessandria: la città era destinata nei suoi progetti a diventare

il più importante scalo commerciale del Mediterraneo, in modo da

dell’Egitto,in

favorire lo sfruttamento delle ricche risorse naturali

particolare del grano. Nel 331 Alessandro ripartì dall’Egitto col

Le imprese in Mesopotamia:

suo esercito e si rivolse a est, verso la Mesopotamia, nel cuore

dell’impero persiano. Nel frattempo, in Grecia era scoppiata una rivolta

antimacedone incentivata e sostenuta economicamente dalla Persia,che

sperava cosi di indurre Alessandro a lasciare l’Asia per fronteggiare la

ribellione in patria. Tuttavia, Alessandro decise di proseguire nella sua

avanzata in Asia, lasciando ad Antipatro il compito di sedare la rivolta

greca,guidata dal re spartano Agide III. Antipatro riuscì a vincere i Greci

a Megalopoli e poco tempo dopo, sempre nel corso del 331, Alessandro

l’esercito

affrontò e vinse di Dario a Gaugamela,presso il fiume Tigri. Nel

330, Alessandro conquistò Persepoli, la città che fungeva da residenza

della dinastia achemenide, e questa volta lasciò deliberatamente che la

città venisse saccheggiata e data alle fiamme per distruggere il simbolo

urbanistico del potere achemenide.

La morte di Dario e le congiure contro Alessandro: Subito dopo la

distruzione di Persepoli, Alessandro si lanciò all’inseguimento di Dario in

fuga verso est: nella sua marcia il sovrano macedone assoggettò via via

tutte le ragioni dell’impero persiano. La fuga di Dario,però non durò a

lungo; nel corso del 330 il re venne prima deposto dai suoi dignitari e

poi fatto uccidere da uno di essi. Cosi nel 327 quando Alessandro decise

προσκούνησις , ossia l’inchino in suo

di introdurre il rituale della l’obbligo anche ai nobili macedoni, si verificò la

cospetto,estendendone

cosiddetta “ congiura dei paggi”, gli aristocratici ancora adolescenti che

erano al diretto servizio del re.

La spedizione in India e il ritorno in Occidente: Alessandro attraversò

l’ Indo nel 326 e sottomise progressivamente le popolazioni comprese

tra questo fiume e l’ Ifasi; non superò tuttavia l’Ifasi per dirigersi verso il

Gange, ma cominciò a organizzare la marcia di ritorno.

Tra integrazione e pacificazione: Tra il 325 e il 324 Alessandro tentò

di portare a pieno compimento la sua politica di integrazione tra

Macedoni e Persiani già iniziata da anni:cominciò a licenziare,

onorandoli con ricchi premi.

La morte prematura di Alessandro: Nel giugno del 323 a.C. mentre

stava preparando una spedizione in Arabia, Alessandro morì stroncato

da forte crisi di febbre, anche se le fonti antiche parlano di una morte per

avvelenamento scaturita da un complotto politico.

L’ ETA’ DEI DIADOCHI:

I diadochi: Alessandro non lasciò eredi legittimi e già negli ultimi anni

della sua vita si era posto il problema del controllo del vastissimo impero

da lui conquistato attraverso l’istituzione di governatori, molto simili alle

satrapie persiane. Immediatamente dopo la sua morte,il problema della

spartizione territoriale dell’impero si fece sentire in modo molto urgente;

questo stato di cose portò quasi un cinquantennio di guerre intenstinte.

Coloro che ingaggiarono questa lunga sequenza di guerre e di lotte

“diadochi”,ossia un gruppo di nobili macedoni che

furono i cosiddetti

potevano vantare di aver avuto rapporti personali di stimas e di amicizia

con Alessandro,cosi da essere legittimati ad aspirare alla sua eredità. Gli

eredi immediati di tutto l’ impero furono Antipatro in Macedonia e Grecia,

Lisimaco in Tracia, Eumene in Cappadocia, Antigono nell’Asia Minore

meridionale, Peridicca in Asia e Tolomeo in Egitto.

Le prime lotte fra i diadochi: Antipatro e Perdicca, i due successori

che avevano ereditato le porzioni territoriali più consistenti, morirono ben

presto. Antipatro morì nel 319 in una spedizione contro Tolomeo e lasciò

l’eredità della sua parte d’impero a Poliperconte, un compagno d’armi,

anzichè a suo figlio Cassandro, che per reazione invase la Macedonia e

quasi tutta la Grecia,lasciando a Poliperconte solo il Peloponneso. In

Asia, invece, nel 321 morì Perdicca; dopo una guerra di cinque anni tra

gli altri diadochi, terminata con accordi di pace, fu Antigono a divenire

padrone di gran parte del territorio asiatico.

Dalla pace del 311 alla battaglia di Ipsos: Malgrado la pace del 311,

Antigono volle allargare il proprio dominio a scapito di Cassandro e

Tolomeo, ottenendo alcuni importanti successi grazie a suo figlio

βασιλείς,

Demetrio Poliorcete. Antigono e Demetrio si autoproclamarono

presentandosi, cosi, come i veri eredi dell’impero universale di

Alessandro. Ma altrettanto fecero anche gli altri diadochi, che formarono

una coalizione contro di loro; lo scontro decisivo avvenne a Ipsos, in

Frigia,nel 301 in cui Lisimaco e Seleuco riportarono una schiacciante

vittoria. Antigono morì sul campo, Demetrio fu costretto alla fuga e i loro

territori furono spartiti fra i diadochi.

La battaglia di Curupedio e l’invasione dei Galati in Macedonia:

Demetrio Poliorcete tornò in scena alla morte di Cassandro; conquistò la

Grecia e la Macedonia,ma una nuova coalizione di diadochi gli fu fatale:

fatto prigioniero da Seleuco, morì in Asia nel 283. Lisimaco non senza

contrarsi, assunse il controllo del regno macedone e si espanse anche in

Asia Minore; Seleuco vide come una minaccia questo espansionismo e

giunse così allo scontro militare: la battaglia di Curupedio, combattuta

nel 281 in Asia Minore tra le truppe di Seleuco e quelle di Lisimaco,

segnò la sconfitta e la morte sul campo di quest’ultimo. Seleuco fu

ucciso a tradimento poco dopo la battaglia, e così il regno di Siria passò

nelle mani di suo figlio Antioco I. La caduta del regno di Lisimaco

scatenò l’offensiva dei Galati: nel 276 un’orda di Galati invase la

Macedonia; a salvare il regno Macedone fu l’intervento militare di

Antigono Gonata, figlio di Demetrio Poliorcete, che dive

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
41 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/02 Storia greca

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher esamiok13 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia greca e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Fogagnolo Marta.