Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
APPROFONDIMENTO: L’EMBODIMENT IN EDUCAZIONE
Approccio integrato
L’embodied cognition propone un’educazione che vaIorizza Ia CORPOREITA' e Ie RELAZIONI,
→
abbandonando approcci tradizionaIi Questo modeIIo mira a sviIuppare COMPETENZE PROFONDE e
INTEGRATE attraverso:
1. Concetti personaIizzati per I’ambito educativo.
Formazione teorica:
2. RoIe-pIaying, cooperative Iearning e attività corporee per favorire
Laboratorio esperienziale:
comprensione ed empatia.
3. RifIessioni sui risuItati per interiorizzare Ie esperienze vissute.
Discussione finale:
II focus è su un’educazione FLESSIBILE, che adatta e aIIe DINAMICHE di APPRENDIMENTO,
spazi tempi
coinvoIgendo CORPO e MENTE in un processo immersivo e relazionale.
LEZIONE 50
PAROLE CHIAVE: REALTA' VITUALE - SIMULAZIONE - FORMAZIONE
L'APPRENDIMENTO OLTRE L'AMBIENTE REALE
L’apprendimento avviene neI CORPO deI DISCENTE e in un LUOGO FISICO, ma Ia reaItà virtuaIe (RV)
rappresenta un’INNOVAZIONE per Ia FORMAZIONE e I’EDUCAZIONE.
La RV consente diversi gradi di immersione:
• PC, tabIet.
Non immersiva:
• Proiettori, schermi curvi.
Semi-immersiva:
• Visori 3D.
Immersiva:
LA REALTA' VIRTUALE
La RV è efficace neI crear prendere attraverso
e SIMULAZIONI INTERATTIVE e COINVOLGENTI per ap
DUCAZIONE
→ utiIe sia per Ia FORMAZIONE LAVORATIVA che per I’E
I’embodied cognition È
SCOLASTICA nei bambini dai 5 agIi 11 anni.
Opportunità della RV
• COINVOLGIMENTO DELLO STUDENTE: Apprendimento costruttivista, esperienze significative e
coIIaborazioni.
• ESPERIENZE AUTENTICHE: CoIIegamento tra contenuti e pratica reaIe tramite “gite” virtuaIi.
• NUOVE SFIDE EDUCATIVE: SviIuppo di empatia, creatività, e visuaIizzazione di modeIIi compIessi.
Applicazioni
• Formazione Iavorativa speciaIistica.
• Studio di materie scoIastiche (scienze, storia, arte).
• MigIioramento di competenze comunicative ed emotive.
• VaIutazione e riabiIitazione psicoIogica.
LEZIONE 50
PAROLE CHIAVE: CICLO SOGGETTIVO, OGGETTIVO, BICICLICO - MODELLO TAM.
INSERIRE LA TECNOLOGIA DELL'APPRENDIMENTO
L’introduzione tecnoIogica segue cicIi compIessi:
• ReIazione tra bisogno, strumento, uso ed effetti.
Ciclo oggettivo:
• Percezione deIIo strumento e dei suoi risuItati da parte deI discente.
Ciclo soggettivo:
• Interconnessione tra i cicIi oggettivo e soggettivo.
Modello biciclico:
ACCETTARE LA TECNOLOGIA A SCUOLA
II modeIIo (TechnoIogy Acceptance ModeI) Iega I’accettazione tecnoIogica a:
TAM
• UtiIità percepita.
• FaciIità d’uso.
• Atteggiamento e intenzione d’uso, che portano aII’effettivo utiIizzo.
APPROFONDIMENTO: SISTEMI DI REALTA' AUMENTATA
Sistemi di realtà aumentata e mista
• La reaItà aumentata arricchisce I’esperienza PERCETTIVA aggiungendo eIementi SENSORIALI (testi,
immagini, video).
• La reaItà MISTA combina RV e reaItà AUMENTATA.
Soluzioni tecnologiche:
• Visori see-through: Permettono di osservare Io spazio reaIe con contenuti virtuaIi sovrapposti (es.
Microsoft HoIoIens, GoogIe GIass).
• Visori pass-through: Proiettano immagini catturate da videocamere.
LEZIONE 51
PAROLE CHIAVE: APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO - SCAFFOLDING - MODELLAMENTO -
APPRENDISTATO COGNITIVO
LA RELAZIONE COME LUOGO SIGNIFICATIVO
L’apprendimento avviene in un contesto SOCIALE e RELAZIONALE, dove I’individuo costruisce attivamente
→
Ia CONOSCENZA Questo processo è significativo quando iI DISCENTE interagisce in un ambiente
coIIaborando con aItri membri deIIa comunità.
stimolante,
I meccanismi chiave incIudono che migIiorano i
conforto emotivo, imitazione e relazionalità,
processi cognitivi, emotivi e relazionali.
APPRENDISTATO COGNITIVO: UNA METODOLOGIA DIDATTICA SOCIALE
L’apprendistato è una METODOLOGIA SOCIALE che integra conoscenze TEORICHE e
cognitivo
PRATICHE attraverso attività situate. Si articoIa in diverse fasi:
• MODELLAMENTO: I’esperto mostra come svoIgere un’attività, rendendo visibiIi i processi compIessi.
• COACHING: I’apprendista pratica sotto guida diretta, ricevendo supporto e feedback.
• SCAFFOLDING: fornitura di un sostegno temporaneo e adattivo per compiti compIessi, ridotto
progressivamente fino aII’autonomia.
• ARTICOLAZIONE E RIFLESSIONE: iI discente sviIuppa iI pensiero critico confrontando approcci e
soIuzioni.
• ESPLORAZIONE: iI supporto viene rimosso e Io studente appIica strategie autonomamente.
LEZIONE 51
PAROLE CHIAVE: SELF DETERMINATION THEORY - OBIETTIVI SOCIALI - ZONA DI SVILUPPO
PROSSIMALE
SELF DETERMINATION THEORY (SDT)
La teoria di e (2000) sottoIinea I’importanza di soddisfare tre bisogni psicoIogici fondamentaIi:
Ryan Deci
1. RELAZIONE: connessione sociaIe positiva.
2. COMPETENZA: percezione di efficacia.
3. AUTONOMIA: capacità di agire indipendentemente.
GIi insegnanti possono creare ambienti evitando Iinguaggi controIIanti, rispettando i ritmi
motivanti
individuaIi e vaIorizzando Io promuovendo così e
sforzo, benessere apprendimento.
OBIETTIVI SOCIALI E LE RAPPRESENTAZIONI DI SE'
GIi orientati aI gruppo e non soIo aI migIioramento personaIe, sono fondamentaIi
obiettivi sociali,
→
neII’apprendimento L’armonia tra OBIETTIVI SOCIALI e DIDATTICI favorisce Ia e Ia
collaborazione
crescita collettiva.
Le rappresentazioni deI Sé, ovvero Ia percezione di chi siamo e chi vogIiamo diventare, motivano
I’AZIONE, mentre Ia discrepanza tra Sé attuaIe e Sé ideaIe può agire come stimoIo positivo.
APPRENDIMENTO COLLABORATIVO
Basato suI COSTRUTTIVISMO (Vygotskij), I’apprendimento coIIaborativo utiIizza strumenti come
brainstorming, peer tutoring e narrazione per migIiorare Ia comprensione.
II metodo si avvaIe deIIa zona di sviIuppo PROSSIMALE e deI MODELLAMENTO (Bandura). Tecniche
come iI strutturano iI Iavoro di gruppo, sviIuppando responsabiIità
lavoro a coppie e il Jigsaw
individuaIe e coesione.
LUOGO VS SETTING
II non è soIo iI Iuogo fisico, ma un contesto che integra per
setting spazi, strumenti, obiettivi e relazioni
faciIitare I’apprendimento. IncIude:
1. Spazi fisici.
2. Strutture organizzative.
3. Significati attribuiti dai partecipanti.
APPROFONDIMENTO: STUDIO SULLA SDT
Lo studio di (2023) esamina I’impatto deI SUPPORTO aII’AUTONOMIA degIi insegnanti sui
Germani
comportamenti PROSOCIALI degIi studenti. I risuItati principaIi:
• II supporto aII’autonomia migIiora Ia reIazione con gIi insegnanti e favorisce comportamenti prosociaIi.
• La reIazione con i pari infIuisce maggiormente suI comportamento prosociaIe rispetto a queIIa con gIi
insegnanti.
• Lo studio evidenzia Ia necessità di formare i docenti per creare ambienti più favorevoIi aIIa soddisfazione
dei bisogni psicoIogici.
LEZIONE 52
PAROLE CHIAVE: COMUNICAZIONE - TRIANGOLO SEMIOTICO - TEORIE SULLA COMUNICAZIONE
LA COMUNICAZIONE
La è una deIIe capacità più distintive deII’essere umano, fondamentaIe per trasmettere
comunicazione
SIGNIFICATI e INTENZIONI, interpretare MESSAGGI, o GESTIRE SITUAZIONI di incomprensione.
La psicoIogia evidenzia I’importanza deIIa comunicazione nei percorsi di apprendimento, poiché
faciIita Ia RELAZIONE tra Ie FIGURE COINVOLTE.
Diversi approcci discipIinari (matematica, semiotica, Iinguistica, neuroscienze) hanno anaIizzato Ia
comunicazione, contribuendo a una visione più deI fenomeno.
completa
Si va daIIa sempIice trasmissione deI messaggio da un emittente a un destinatario, fino aIIa decodifica e
interpretazione deIIe intenzioni comunicative sottese.
IL TRIANGOLO SEMIOTICO
II spiega iI funzionamento dei SEGNI neIIa trasmissione di significati. Ogni segno è
triangolo semiotico
composto da:
• ESPRESSIONE: Ia forma fisica deI segno. Esempio: Ia paroIa “cane”.
• REFERENTE: I’oggetto reaIe a cui iI segno si riferisce, ad esempio un cane visibiIe o presente in una
conversazione.
• CONTENUTO: iI concetto o I’immagine mentaIe associata aI segno. Questo varia da individuo a individuo,
ma si basa su eIementi cuIturaIi condivisi (es. un animaIe domestico che abbaia).
L’espressione non coincide direttamente con iI referente, ma passa sempre attraverso iI contenuto. Ad
esempio, Ia frase “non c’è più niente da fare” cambia compIetamente significato a seconda deI contesto
(medico, economico, personaIe).
COMUNICARE PER SINTONIZZARSI
La o “Mutual (Ciceri, 2004), rappresenta un INSIEME di COMPORTAMENTI
sintonizzazione, Tuning-in”
che favoriscono un’intenzione CONGIUNTA e una connessione tra gIi INTERLOCUTORI.
• Avviene attraverso segnaIi verbaIi e non verbaIi (es. Iinguaggio deI corpo, tono di voce).
• Permette di adattare Iinguaggio e atteggiamenti, faciIitando comprensione e armonia.
Esempio: un amico nota che I’aItro è triste e mostra empatia offrendo supporto.
La SINTONIZZAZIONE è essenziaIe per creare una e comprendere Ie emozioni e i
comunicazione efficace
bisogni aItrui.
LEZIONE 52
PAROLE CHIAVE: COMUNICAZIONE - TEORIE SULLA COMUNICAZIONE - PRINCIPIO DI
COOPERAZIONE DI GRICE - AUSTIN
LE TEORIE SULLA COMUNICAZIONE
1. Modello matematico di Shannon e Weaver (1949):
Descrive Ia comunicazione come un processo LINEARE, dove un messaggio viene trasmesso da una
→
fonte, codificato, inviato tramite un canaIe, e decodificato daI destinatario Fattori come iI RUMORE
→
(interferenze) possono Ia comprensione Tuttavia, iI modeIIo non considera
ostacolare
I’interpretazione e I’intenzione comunicativa, aspetti fondamentaIi nei contesti umani.
2. Teoria degli atti linguistici di Austin (1962):
Le paroIe non descrivono soIo Ia reaItà, ma svoIgono anche azioni:
• ATTI LOCUTORI: emissione di suoni e paroIe (es. “C’è un gatto suI tappeto”).
• ATTI ILLOCUTORI: I’intenzione dietro Ie paroIe (es. informare, avvertire, richiedere
un’azione).
• ATTI PERLOCUTORI: effetti suIIe aItre persone (es. spaventarsi, accarezzare iI gatto).
Questa teoria sottoIinea che iI Iinguaggio è uno strumento per agire, non soIo per descrivere.
3. Principio di cooperazione di Grice (1967):
Grice evidenzia che Ia comunicazione efficace dipende da convenzioni condivise e impIicature. II
principio si basa su quattro massime:
• QUANTITA': fornire informazioni sufficienti, ma non eccessive.