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In copertura, data la presenza di ampie superfici trattate a verde e conseguente
maggior carico di piano, sono poste travi composte saldate aventi altezza pari a
990 mm, spessore d'anima di 25 mm ed ali di 40 mm.
Le facciate
Le facciate, dalla particolare forma sfaccettata, sono formate da montanti e traversi riportati su
apposita struttura realizzata in carpenteria metallica.
La pelle esterna è costituita da brise soleil in listelli di legno che si innestano su profili a T in acciaio
zincato a caldo.
In corrispondenza della copertura vetrata della hall, le facciate sono sostenute da montanti esterni ed
interni in acciaio zincato, collegati tra loro da doppi piatti.
La sostenibilità
L'utilizzo di materiali green svolge un ruolo fondamentale per il progetto e la vegetazione naturale è
utilizzata in larga parte, non in maniera mimetica, ma visibile e fruibile. L’edificio viene reso un
organismo naturale che vibra a seconda della luce e della crescita della vegetazione. Il grande
tetto-giardino in sommità dell'edificio diviene la "quinta facciata” del Green Pea.
Dal punto di vista energetico l'edificio utilizza diverse fonti rinnovabili: pozzi geotermici, pannelli
fotovoltaici, pannelli solari, smart flowers, fino a pavimenti piezoelettrici che consentono il recupero
dell'energia cinetica generata dal passaggio degli utenti.
GATEWAY TO THE L’obiettivo dell’opera era quello di celebrare la conquista
WEST americana dell’Ovest, dopo la seconda guerra mondiale: da
qui il suo nome “porta per l’occidente”.
Progettista: E. Saarinen Si tratta di un arco alto 192m, con una distanza tra le due
Luogo: Missouri, USA gambe pari all’altezza. All’interno si trovano due tram che
Anno: 1965 permettono di arrivare alla piattaforma panoramica in cima.
Destinazione d’uso: celebrativo È un’opera d’arte pubblica, un simbolo della città che segna la
potenza americana e che ebbe un forte successo.
A rendere l’arco ancora più unico è l’ingegno con cui è stata
realizzata. Il monumento è costruito con elementi a forma di
triangolo equilatero preassemblati, fatti di due pareti (quella
esterna in acciaio inossidabile e quella interna in acciaio al
carbonio), che vennero mano a mano sollevati da una gru e
saldati a i precedenti.
Il cantiere dell’opera fu eroico.
Materiale: acciaio inossidabile
Per la sua realizzazione è stato utilizzato l'acciaio
inossidabile, ovvero una combinazione
principalmente di ferro, carbonio e cromo. I primi 90
metri delle due basi sono caratterizzati dalla
presenza di un ulteriore strato di cemento.
La sezione della struttura risulta essere un triangolo
equilatero (lati congruenti di 16 cm e con ciascun
angolo di 60°), i quali sono stati incastrati e saldati
grazie all'elevata meticolosità dei progettisti e operai.
La progettazione di un arco di tali dimensioni ha
richiesto una precisione millimetrica: i vari pezzi
dovevano potersi incastrare perfettamente dal
momento che l'acciaio venne lavorato principalmente
in officina e infine assemblato in opera.
Si è proceduto realizzando di pari passo le due
“gambe” dell'arco, arrivando a dover disporre l'ultimo
blocco, ovvero la chiave di volta, che consente
tutt'oggi all'arco di restare in piedi.