Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
A-V-P, forme di affissazione (suffissazione, prefissazione ed infissazione)
tramite le quali i morfemi grammaticali legati vengono combinati con radici e basi. I processi più comuni di formazione di parole complesse consistono nell'aggiungere prima o dopo di un singolo morfema lessicale (libero o legato) uno o più morfemi derivazionali (e/o flessivi) che sono legati. Ci riferiamo a tali morfemi grammaticali legati con il termine di affissi. Suffissazione e prefissazione sono processi simili, in quanto in entrambi i casi abbiamo la formazione di una parola nuova tramite l'aggiunta di una forma legata ad una forma libera. I due processi si differenziano perché:
- la suffissazione aggiunge un morfema legato a destra della parola base,
- mentre la prefissazione aggiunge un morfema legato a sinistra della base.
05. Definite e illustrate le tre categorie della derivazione, composizione e flessione parole dell'it. ant. dannoso, cartaceo, portatore. La struttura
La struttura delle parole derivate può essere rappresentata formalmente nel modo seguente (sotto suffissazione diamo la derivazione delle parole seccare, inutile, ridonare, sbandire. Altre formazioni, meno frequenti, hanno una struttura più complessa e possono presentare due (o più) suffissi, oppure uno o più prefissi e uno o più suffissi. La composizione è un processo di formazione di parole che, diversamente dalla derivazione, utilizza due forme libere per costruire parole complesse. Nelle parole composte, infatti, si possono riconoscere due parole che possono essere utilizzate anche in modo indipendente, diversamente da quanto accade nei derivati che sono formati da una forma libera e da un affisso. Per rappresentare la struttura dei composti è possibile utilizzare una formalizzazione simile a quella utilizzata per i derivati. La flessione invece consiste nell'aggiunta di un morfema che indichi informazioni morfosintattiche (= relative a genere,
numero, caso, tempo, modo, diatesi, persona).I processi morfologici più comuni sono la DERIVAZIONE, la COMPOSIZIONE e la FLESSIONE. Sia la derivazione sia la composizione sono procedimenti che permettono di nuova tramite l'aggiunta di un formare parole nuove combinando insieme due o più morfemi. La derivazione è un processo morfologico che consiste nella formazione di una parola (base). Se l'affisso si aggiunge a sinistra si parla di prefissazione; se l'affisso si aggiunge a destra, si parla di suffissazione; se l'affisso si aggiunge nel mezzo della radice o tra radice e suffisso, si parla di infissazione. Per es.:
- prefissazione: pre + vedere → prevedere
- suffissazione: dolce + mente → dolcemente
- infissazione: lat. rup- (rumpo, rumpis, rumpit, ecc.) + m → rump-dolcemente
La composizione è il processo che crea parole nuove a partire da due parole autonome preesistenti:
- capo
- Indicate la corretta separazione in morfemi della parola amante
- am-a-nt-e
- am-a-nt-ea
- m-a-nt-eam
- a-nt-eam
- Nella parola canino, i morfemi can- e -in- hanno entrambi
- significato grammaticale
- il primo significato grammaticale e il secondo significato lessicale
- entrambi significato lessicale
- il primo significato lessicale e il secondo significato grammaticale
- Individuate la corretta scomposizione in morfemi della parola adocchiare
- ad-occhi-a-rea
- ad-occhi-a-read
- occhia-read
- occh-ia-re
- Indicate quale delle seguenti divisioni in morfemi è corretta
- stra- (pref. derivaz. con valore grammaticale), -ordinaria- (parola base), -mente (suff. derivaz. con valore grammaticale)
- stra- (pref. compositivo con valore lessicale), -ordinaria- (parola base), -mente (suff. derivaz. con valore grammaticale)
- stra- (pref. derivaz. con valore lessicale), -ordinaria- (parola base), -ment- (suff. derivaz. con valore grammaticale), -e (suff. flessivo con valore grammaticale)
- stra- (pref. derivaz. con valore lessicale), -ordinaria- (parola base), -mente (suff. derivaz. con valore grammaticale)
- Quale delle seguenti definizioni è falsa?
- fonema: segno linguistico
- In italiano, i prefissi
- esprimono solo valori flessivi e non sono usati nei processi derivazionali
- non sono usati né nei processi derivazionali né in quelli flessivi
- sono usati sia nei processi derivazionali che in quelli flessivi
- esprimono solo valori derivazionali e non sono usati nei processi flessivi
- Indicate la definizione corretta
- La composizione è un processo morfologico che alla parola base aggiunge informazioni relative a genere e numero per i nomi, numero persona, tempo, aspetto per i verbi
- La derivazione è un processo morfologico che consiste nella creazione di una parola nuova tramite l'aggiunta di un affisso a un morfema lessicale o a una radice
- È un processo morfologico che prevede l'aggiunta di un prefisso a una parola autonoma.
- È un processo morfologico che crea parole nuove tramite l'aggiunta di un affisso a un morfema lessicale o a una parola autonoma.
- È un processo morfologico che crea parole nuove a partire da due parole autonome preesistenti.
- È un processo morfologico che aggiunge alla parola base informazioni che riguardano le categorie flessive.
- sfogliare
- leone
- pulcino
- personale
corrispondere ad avverbi ("mal-" in "maldestro") o preposizioni ("con-" in "condirettore"), o essere dotato di un autonomosignificato. In quest'ultimo caso si parla di prefissoidi (con le limitazioni specificate sotto). L' infisso invece è considerato quell' elemento linguistico di formazione delle parole che, adifferenza del suffisso, dell'interfisso e del prefisso, non viene aggiunto alla radice della parola, ma inserito all'interno della radice stessa. Infine il suffisso è un elemento che è posto allafine di un tema o di una radice per formare una parola. Esso può anche aggiungersi a una parola già compiuta,formando, per derivazione, una parola suffissata (suffissazione). Linguistica Italiana RISPOSTE CHIUSE
Lezione 02
La flessione è un processo morfologico che crea parole nuove a partire da due parole autonome.
La parasintesi è la formazione di parole nuove attraverso un cambio di significato.
03. La parola prosciugamenti è formata da quattro morfemi: prosciug-a-ment-i.
04. Cos'è la derivazione?
05. Quale di queste parole comprende un suffisso derivazionale?
06. Che cosa sono la conversione e la parasintesi?
Qualche esempio. La conversione è un meccanismo di derivazione, che consiste nell'attribuire ad un lessema una diversa categoria grammaticale, senza però modificarne la forma. La derivazione zero (o 'conversione') è molto diffusa in italiano, si pensi all'utilizzo dei verbi in funzione di sostantivo ('il mangiare' 'il bere' etc...). È dunque ottenuta senza aggiunta di affisso derivazionale, di una parola appartenente a una parte del discorso diversa da quella della base. La parasintesi invece è quel processo che permette la formazione di parole, in parole si ricordano i verbi parasintetici, col simultaneo combinarsi a una base di un prefisso e di un suffisso (o di un processo di conversione), ove non esiste una parola contenente o solo quel prefisso o solo quel suffisso (morfologia; prefissi; suffissi). Un esempio di verbo parasintetico per prefisso è la formazione del verbo allattare: allattare.
Mentre un esempio di conversione può essere cantante → il cantante.
Si chiama conversione la formazione, ottenuta senza aggiunta di affisso derivazionale, di una parola appartenente a una parte del discorso diversa da quella della base: per es., piacere verbo → (il) piacere nome; rosso aggettivo → (il) rosso nome; forte aggettivo → forte avverbio; abbasso verbo → abbasso! interiezione. La conversione può essere quindi definita tecnicamente un «processo di transcategorizzazione» non segnalato da marche affissali. Alcuni studiosi usano, invece di conversione, le denominazioni derivazione zero o suffissazione zero. Il termine parasintetico si riferisce a parole formate col simultaneo combinarsi a una base di un prefisso e di un suffisso (o di un processo di conversione), ove non esiste una parola contenente o solo quel prefisso o solo quel suffisso (morfologia; prefissi; suffissi). Sono quindi parasintetici.
parole come accoppiare, addensare, impastare, innervosire, sbriciolare, scaldare, ecc., di cui non esistono né la forma nominale o aggettivale prefissata (per es., *innervo, *accoppia, *impasta, intesi come nomi) né la forma verbale non prefissata (per es., *coppiare, *pastare). Tale processo è anche chiamato, meno spesso, circonfissazione e le parole risultanti sono circonfissati; la particolare combinazione di prefisso e suffisso è chiamata circonfisso.
Le lingue romanze si caratterizzano per l'impiego produttivo del processo di formazione parasintetico verbale.
07. Cosa è il morfema?
Il morfema è l'unità linguistica minima fornita di un suo significato; può costituire una parola (morfema libero) o esser parte di una parola (morfema legato). I morfemi grammaticali o flessivi sono i morfemi che portano informazioni sul numero, sul genere dei nomi e degli aggettivi, o dei pronomi, o su tempo, modo, persona, diatesi dei verbi. I morfemi
possono combinarsi in vario modo, ottenendo così nuove parole. A seconda delle funzioni che svolgono all'interno della parola, i morfemi si dividono in morfemi lessicali