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Nella frase "Il silenzio fu rotto" manca: La completezza
Carla legge è una frase: Minima
La riduzione alla frase minima: Non si può fare sempre
La frase minima è composta da: Soggetto e predicato
Il processo inverso all'espansione di una frase minima si chiama: Riduzione
L'espansione di una frase minima riguarda: Il gruppo del predicato e il gruppo del soggetto
Nella frase: Il mio gatto Jack mangia. Quel mio è: Attributo
Nella frase: Il mio gatto Jack mangia. Gatto è: Apposizione
Ciò di cui parla il predicato si chiama: Soggetto
Nella frase: Un urrà accolse il papa in Piazza S. Pietro il soggetto è: Un urrà
Le subordinate soggettive sono: Frasi in cui il soggetto è costituito dall'intera frase
Indica la risposta esatta: La folla gridava
Solitamente il soggetto: Precede il verbo
Delle case sono state vendute. La frase indica: Un soggetto partitivo
Con le costruzioni di si + intransitivo, il soggetto: Manca del tutto
Il soggetto che compie l'azione è detto: Soggetto logico
Attributi, apposizioni e complementi sono elementi: Del gruppo del soggetto
Un predicato: Può avere più soggetti
Il predicato verbale: Può formare frase da solo con i verbi impersonali
Il canarino cinguetta è: Un intransitivo assoluto
L'avverbio Non: Non si separa dal predicato
La frase ellittica del predicato ha: Il verbo sottinteso
Trasformando il verbo in un nome si ottiene: Una frase nominale
Buonasera, è: Una frase nominale
Patti chiari, amicizia lunga è: Una frase nominale
La coppia copula + parte nominale si chiama: Predicato nominale
Il ragazzo cresce robusto, è: Complemento predicativo del soggetto
Il bambino è bello, è: Un predicato nominale
I nomi o pronomi, da soli o preceduti da preposizioni, o anche avverbi, che si aggiungono al
soggetto, al predicato o a qualsiasi altro elemento della frase, per completarne il significato,
sono: Complementi
I complementi possono essere formati: Da nomi o qualsiasi altra parte del discorso sostantivata
I complementi indiretti: Sono legati al verbo o nome da cui dipendono da preposizioni
Il complemento che indica la persona, l'animale o la cosa su cui cade direttamente l'azione
compiuta dal soggetto ed espressa da un verbo transitivo attivo, è: Il complemento oggetto
Nella frase: Ho visto delle porte davvero belle al negozio. Delle porte è: Complemento oggetto
partitivo
Il complemento oggetto può essere costituito: Da pronomi personali atoni e tonici
Nella frase: Il professore ha trovato ben elaborata la mia tesina. Ben elaborata è: Complemento
predicativo dell'oggetto
Il complemento predicativo dell'oggetto può completare: Qualsiasi verbo transitivo attivo che
abbia il complemento oggetto espresso
Nella frase: L'hanno assunta in qualità di direttore del settore commerciale. In qualità di
direttore è: Complemento predicativo dell'oggetto
Con i verbi elettivi: Si può avere il complemento predicativo dell'oggetto
Il complemento che serve a precisare il significato dell'elemento cui si riferisce, è:
Il complemento di specificazione
Nella frase Alcuni dei parenti non sono venuti a cena ieri sera. Dei parenti è: Complemento
partitivo
I numerali reggono di norma: Il complemento partitivo
Il complemento che risponde alla domanda Di quale nome, è: Il complemento di denominazione
Il complemento che risponde alla domanda A chi? A che cosa? È: Il complemento di termine
Nella frase: La pianta è stata annaffiata da mia madre. Da mia madre è un complemento:
D'agente
Nella frase: la pianta è stata annaffiata dalla pioggia. Dalla pioggia è un complemento: Di causa
efficiente
Nella frase: si avvia serenamente verso la vecchiaia. Verso la vecchiaia è: Complemento di luogo
figurato
Cesare è nativo di Roma. In questa frase il complemento di Roma è: Complemento di origine
Mario si è separato da Rita. Nella frase il complemento da Rita è: Complemento di separazione
Nella frase: si vedeva la felicità per il lieto evento. Per il lieto evento è: Complemento di causa
Nella frase: Devo muovermi per non fare tardi. Per non fare tardi è: Complemento di fine
Nell'espressione: La barca a remi: a remi è: Complemento di mezzo o strumento
Nella frase: Ho cucito una camicia su misura. Su misura è: Complemento di modo
Nella frase: Maria è andata ad abitare con Camilla. Con Camilla è: Complemento di compagnia
Nella frase: Maria è riuscita a litigare con Camilla. Con Camilla è: Complemento di relazione
Nella frase: L'armatura è costruita in ferro. In ferro è: Complemento di materia
Nella frase: Hanno parlato molto male di Pietro. Di Pietro è: Complemento di argomento
Nella frase: Professore, posso uscire un attimo? Professore è: Complemento di vocazione
Nella frase: Uffa! Non ti sopporto più! Uffa è: Complemento di esclamazione
Nella frase: in quanto a bontà, Mario è un campione. In quanto a bontà è un complemento di:
Limitazione
Nella frase: Ho scritto il tema meglio di Anna. Meglio di Anna è un complemento di: Paragone
Nella frase: Ho incontrato un professore dalla preparazione impeccabile. Dalla preparazione
impeccabile è complemento di: Qualità
Questa pianta ha bisogno d'acqua. La frase esprime un complemento di: Privazione
L'albergo dista 200 metri dalle piste. In questa frase 200 metri è complemento di: Distanza
Rossi è stato condannato a tre anni di galera. Il complemento qui espresso è un complemento
di: Pena
Nonostante Maria in disaccordo, abbiamo comprato quella barca. In questa frase Nonostante
Maria è un complemento: Concessivo
Nella frase: Abbiamo versato 100 euro a testa. A testa è un complemento: Distributivo
Sopporta tutto, meno che la noia. In questa frase compare un complemento di: Esclusione
Il complemento predicativo del soggetto vuole le preposizioni: Di, a, da, in, per
Un pensiero compiuto, formato da una o più proposizioni, organicamente collegate tra loro,
separato dal resto del discorso con un segno di punteggiatura forte si chiama: Periodo
Un periodo è formato: Da tante proposizioni quanti sono i predicati
La proposizione indipendente di un periodo è detta: Principale
Le congiunzioni coordinative collegano: Le proposizioni principali tra loro
Il periodo semplice è formato: Da una sola proposizione
Il periodo composto è formato: Da due o più proposizioni indipendenti coordinate
Il periodo complesso è formato: Da una proposizione principale e due o più subordinate
Contare i predicati è utile: Per numerare i periodi
I verbi di modo indefinito reggono Quando si possono trasformare in verbi di modo finito
L'infinito è il participio usati come nomi: Non sono un predicato
Una proposizione principale diventa reggente quando: Le aggiungiamo almeno una subordinata
La proposizione incidentale è: Accessoria
Ripetendo le stesse congiunzioni più volte, la coordinazione avviene: Per polisindeto
La coordinazione per asindeto avviene: Accostando due proposizioni con un segno di
punteggiatura debole
Non aveva portato l'ombrello, poiché non credeva avrebbe piovuto. In questa frase: Non aveva
portato l'ombrello è la reggente
Con preposizione + infinito si formano le proposizioni: Subordinate
Con il verbo al gerundio o al participio passato si possono formare proposizioni: Subordinate
Le relative proprie sono subordinate: Attributive
La subordinata di terzo grado è retta: Dalla subordinata di secondo grado
Nella frase: è obbligatorio conoscere le regole del gioco. La principale è: È obbligatorio
Le note che riportano l'indicazione del testo citato sono dette: Note bibliografiche
Le note che aggiungono un'osservazione al testo sono dette: Note di commento
T. Agovino, Della narrazione vuisiva di Manzoni, in NS XXXVIII (2017). Questa nota è tratta da:
Una rivista
T. Agovino, Romanzo criminale dalle citrazioni manzoniane al piccolo scehrmo, in Agnizioni,
peripezie, a cura di T.Agovino, P. Marzano, Avellino, Sienstesie, 2019. Questa nota rimanada a:
Una miscellanea
E. L. EISENSTEIN, The printing Press as an Agent of Change, Cambridge - New York, Cambridge
University Press, 1979 (trad. it. La rivoluzione inavvertita. La stampa come fattore di mutamento,
Bologna, Il Mulino, 1985). Questa nota rimanda a: Un volume in traduzione
AA.VV in una nota vuol dire: Autori Vari
(Siti 2018: 73). In questa nota anglosassone il numero 73 indica: La pagina
Per informare chi legge il nostro lavoro degli studi compiuti si usa: La bibliografia finale
La bibliografia in ordine cronologico generalmente: Si compila dal più recente al più antico dei
testi utilizzati
I nomi menzionati all'interno di un lavoro vengono raccolti: Nell'indice dei nomi
La linguistica popolare: Studia l'origine del linguaggio in generale o di una singola comunità
La storia della linguistica europea: Si svolge in una linea di sviluppo continua dalla Grecia ad oggi
I Greci: Sono i primi ad avviare uno studio linguistico in ambito europeo
Le divisioni dialettali greche: Assumono presto dignità letteraria
L'alfabeto greco: Viene modellato su quello Fenicio
Lo studio dei grammatici alessandrini: Coincide con il periodo ellenistico
Varrone divide le classi di parole: Secondo la flessione
I testi di Varrone: Non vengono studiati durante il Medioevo
Nomen, Figura e Potestas: Sono le tre proprietà della lettera alfabetica secondo Prisciano
Prisciano: E' il grammatico di riferimento nel Medioevo
Il latino privilegiato dalla Chiesa in epoca medievale: E' quello di Girolamo
Le arti liberali di epoca medievale: Si dividono in Trivio e Quadrivio
Intorno al XII secolo: La filosofia Scolastica unisce teorie aristoteliche con dottrina cristiana
Petrus Hispanus: Opera una prima importante distinzione tra Significatio e Suppositio
I classici greci e latini in epoca rinascimentale: Furono letti nelle loro forme originali
Durante il Rinascimento fu una grande innovazione: Lo studio della fonologia e il recupero della
pronuncia originale
Petrus Ramus: Si occupò della forma grafica delle semivocali latine
Durante il Rinascimento fu constatata: La pronuncia velare di c e g in ogni posizione
Durante il Seicento: Ci si concentrò sulle questioni di ortografia e fonetica (ortoepia)
Gli empiristi: Fondavano la conoscenza sulla percezione dei sensi umani
Nel corso del Settecento: Gli scienziati, distaccandosi dall'Antico Testamento mantennero
posizioni concilianti con le dottrine ecclesiastiche
Condillac: Era convinto che esistesse un periodo misto di passaggio in cui gesti e parole venivano
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