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ALTRA
Con l'avverbio CI davanti alle voci del verbo essere che cominciano con E, l'elisione è:
Obbligatoria
Con l'aggettivo dimostrativo QUESTO, l'elisione è: Facoltativa
Con i pronomi LI e LE l'elisione è: Vietata
Con i pronomi personali l'elisione è: Facoltativa
L'elisione è sempre vietata: Nel caso in cui vada a modificare la parola
CI non si elide: Davanti a A, O, U
L'uso dell'apostrofo a fine riga è: Sconsigliato ma non scorretto
L'apostrofo a fine riga è usato: In tipografia
Il troncamento
Il troncamento: Non va mai segnalato dall'apostrofo
La caduta della vocale o della sillaba finale di una parola davanti a un'altra parola che
comincia per consonante o per vocale si chiama: Troncamento
Parole comuni come Cavaliere, Signore, Ingegnare, Professore seguite da un nome
proprio: Richiedono obbligatoriamente il troncamento
UNO e i suoi composti: Richiedono obbligatoriamente il troncamento
Nelle parole che iniziano con PS (es: psicosi): Non avviene troncamento
Bello, Santo e Quello: Richiedono obbligatoriamente troncamento
ORA e i suoi composti: Hanno la possibilità del troncamento facoltativo
Nelle parole al plurale: Non avviene troncamento
Po' (poco) è: Un' apocope
L'apocope: Va segnalata sempre con l'apostrofo
La punteggiatura
La punteggiatura è: Un sistema di segni convenzionali volto a dare allo scritto la corretta
intonazione
L'intonazione: Viene data allo scritto dalla punteggiatura
La punteggiatura: Non ha regole fisse
Prima delle congiunzioni avversative: Si può usare la virgola
Tra soggetto e verbo: La virgola non si usa
Per introdurre un discorso diretto si usa: I due punti
Il punto e virgola: Indica una sospensione più forte della virgola ma meno del punto fermo
La parte omessa di una citazione si indica: Tra parentesi quadre
I titoli di giornale si segnalano attraverso: Le virgolette alte
La barretta: Indica alternanza tra due parole
Le maiuscole
L'uso delle maiuscole è: Una convenzione di scrittura
L'uso delle maiuscole: Segue delle norme convenzionali, non fisse
Indicare il corretto utilizzo della maiuscola: Rivoluzione francese
Indicare il corretto utilizzo della maiuscola: monte Everest
Indicare il corretto utilizzo della maiuscola: il Fiume Giallo
Indicare il corretto utilizzo della maiuscola: Porta Genova
Indicare il corretto utilizzo della maiuscola: Orsa Maggiore
Per le sigle: Si può utilizzare la maiuscola solo alla prima lettera se la sigla è famosa
Indicare il corretto utilizzo della maiuscola: Lorenzo il Magnifico
Indicare il corretto utilizzo della maiuscola: papa Francesco
–
Il verbo caratteristiche generali
Finire, smettere, terminare sono: Verbi aspettuali
Radice e desinenza indicano: La struttura del verbo
Le persone del verbo sono: 6
I modi indefiniti sono: 3
Il condizionale ha il tempo: Passato
I verbi deboli: Sono accentati alla desinenza
La coniugazione è irregolare: Quando cambia la forma del verbo
Potere, volere e dovere sono verbi: Servili
Delinquere, Indulgere, Ostare sono verbi: Difettivi
Arrossare e Arrossire sono verbi: Sovrabbondanti
Il verbo essere
Essere e Avere sono verbi: Ausiliari
Nei tempi composti della forma riflessiva: Si usa essere
Il verbo essere: Si può sostituire con verbi che hanno la stessa funzione
Egli sarebbe stato è: Condizionale passato
Noi fossimo stati è: Congiuntivo trapassato
Voi eravate stati è: Indicativo trapassato prossimo
Essi saranno stati è: Indicativo futuro anteriore
Sii, imperativo presente è: Una forma arcaica di congiuntivo
Ente: Si usa come sostantivo
Suto: Viene sostituito da Stato per il participio
Il verbo avere
Essere e Avere sono verbi: Ausiliari
Nei tempi composti dei verbi transitivi attivi: Si usa avere
Essere e Avere si usano: Per la formazione dei tempi composti
Tu avevi avuto è: Indicativo trapassato prossimo
Egli abbia avuto è: Congiuntivo passato
Essi avessero avuto è: Congiuntivo trapassato
Noi avremmo avuto è: Condizionale passato
Abbi è: Una forma arcaica di congiuntivo
Avente si usa: Nel linguaggio giuridico
Abbiente si usa: Solo in funzione di aggettivo o sostantivo
Il congiuntivo
Il congiuntivo ha: 4 tempi verbali
Dopo espressioni impersonali, il congiuntivo: Si usa nelle proposizioni dipendenti
Il tempo del congiuntivo che esprime anteriorità o contemporaneità rispetto alla reggente è:
Imperfetto
Il trapassato congiuntivo, rispetto alla reggente esprime: Anteriorità
Che egli sia stato vestito è: Congiuntivo passato passivo
Che voi amaste è: Congiuntivo imperfetto attivo
Che egli sia sentito è: Congiuntivo presente passivo
Che io sia vestito è: Congiuntivo presente passivo
Che essi fossero stati visti è: Congiuntivo trapassato passivo
Che voi amaste è: Congiuntivo imperfetto attivo
Il condizionale
I tempi del condizionale sono: Presente e passato
Per esprimere una notizia di cui chi parla non è certo si usa: Il condizionale
Per esprimere un concetto futuro si può utilizzare: Il condizionale passato
Dopo se si usa il condizionale: Se non si è certi che una condizione si verifichi
Noi voteremmo è: Condizionale presente attivo
Essi sarebbero stati interpellati è: Condizionale passato passivo
Io avrei vinto è: Condizionale passato attivo
Io sarei salutato è: Condizionale presente passivo
Voi non sareste stati eletti è: Condizionale passato passivo
Io me ne andrei è: Condizionale presente attivo
Transitivi e intransitivi
Nei verbi transitivi: L'azione passa dal soggetto al complemento oggetto
Mangiare è un verbo: Transitivo
I verbi transitivi hanno come ausiliare: Avere
I verbi intransitivi: Non ammettono il complemento oggetto
L'ausiliare dei verbi intransitivi è: Di norma essere
Quando il complemento oggetto ha la stessa radice del verbo: I verbi intransitivi possono
essere usati transitivamente
L'uso corretto del SI passivante è: Vendonsi appartamenti
Nella forma riflessiva le particelle mi, ti, ci, vi, si: Fungono da complemento oggetto
MI sciugo le mani è una forma: Riflessiva apparente
Sara e Mara si odiano è una forma: Riflessiva reciproca
La preposizione
Le preposizioni formano: Complementi indiretti
Le preposizioni hanno funzione: Subordinante
Nello è: Una preposizione propria
Sugli è: Una preposizione propria
Accanto a è: Una locuzione prepositiva
La preposizione di: Può perdere la finale per elisione
Le locuzioni prepositive: Hanno sempre un unico significato specifico
A può indicare: Sia luogo che tempo
Scrivere a penna è: Scorretto ma adattato nell'uso
Salire in treno è: Corretto ma non utilizzato in italiano
–
La sintassi frasi semplici e complesse
La frase complessa: Ha più di un verbo
La frase semplice: Ha un solo verbo
Nella frase Il silenzio fu rotto manca: La completezza
Carla legge è una frase: Minima
La riduzione alla frase minima: Non si può fare sempre
La frase minima è composta da: Soggetto e predicato
Il processo inverso all'espansione di una frase minima si chiama: Riduzione
L'espansione di una frase minima riguarda: Il gruppo del predicato e il gruppo del soggetto
Nella frase: Il mio gatto Jack mangia. Quel mio è: Attributo
Nella frase: Il mio gatto Jack mangia. Gatto è: Apposizione
Il Soggetto
Ciò di cui parla il predicato si chiama: Soggetto
Nella frase: Un urrà accolse il papa in Piazza S. Pietro il soggetto è: Un urrà
Le subordinate soggettive sono: Frasi in cui il soggetto è costituito dall'intera frase
Indica la risposta esatta: La folla gridava
Solitamente il soggetto: Precede il verbo
Delle case sono state vendute. La frase indica: Un soggetto partitivo
Con le costruzioni di si + intransitivo, il soggetto: Manca del tutto
Il soggetto che compie l'azione è detto: Soggetto logico
Attributi, apposizioni e complementi sono elementi: Del gruppo del soggetto
Un predicato: Può avere più soggetti
Il predicato
Il predicato verbale: Può formare frase da solo con i verbi impersonali
Il canarino cinguetta è: Un intransitivo assoluto
L'avverbio Non: Non si separa dal predicato
La frase ellittica del predicato ha: Il verbo sottinteso
Trasformando il verbo in un nome si ottiene: Una frase nominale
Buonasera, è: Una frase nominale
Patti chiari, amicizia lunga è: Una frase nominale
La coppia copula + parte nominale si chiama: Predicato nominale
Il ragazzo cresce robusto, è: Complemento predicativo del soggetto
Il bambino è bello, è: Un predicato nominale
I complementi
I nomi o pronomi, da soli o preceduti da preposizioni, o anche avverbi, che si aggiungono al
soggetto, al predicato o a qualsiasi altro elemento della frase, per completarne il significato,
sono: Complementi
I complementi possono essere formati: Da nomi o qualsiasi altra parte del discorso
sostantivata
I complementi indiretti: Sono legati al verbo o nome da cui dipendono da preposizioni
Il complemento che indica la persona, l'animale o la cosa su cui cade direttamente l'azione
compiuta dal soggetto ed espressa da un verbo transitivo attivo, è: Il complemento oggetto
Nella frase: Ho visto delle porte davvero belle al negozio. Delle porte è: Complemento
oggetto partitivo
Il complemento oggetto può essere costituito: Da pronomi personali atoni e tonici
Nella frase: Il professore ha trovato ben elaborata la mia tesina. Ben elaborata è:
Complemento predicativo dell'oggetto
Il complemento predicativo dell'oggetto può completare: Qualsiasi verbo transitivo attivo
che abbia il complemento oggetto espresso
Nella frase: L'hanno assunta in qualità di direttore del settore commerciale. In qualità di
direttore è: Complemento predicativo dell'oggetto
Con i verbi elettivi: Si può avere il complemento predicativo dell'oggetto
Complementi indiretti (primo gruppo)
Il complemento