Ingegneria dei dati e modellizzazione

Domande e risposte sulle entità in un diagramma E-R

18. IN UN DIAGRAMMA E-R, OGNI ENTITÀ:

1. Può avere solo un identificatore interno
2. Può non possedere identificatori
3. Deve possedere almeno un identificatore
4. Deve possedere almeno due identificatori

19. IN UN DIAGRAMMA UML DELLE CLASSI, COME IDENTIFICATORE ESTERNO SI USA:

1. Lo stereotipo
2. L'associazione
3. L'attributo
4. La classe stessa

20. IL GLOSSARIO DEI TERMINI, PER OGNI TERMINE DEVE CONTENERE:

1. Una descrizione, eventuali sinonimi e i collegamenti con altri termini
2. Una descrizione sommaria e non strutturata dei termini di dominio
3. Una descrizione dei sinonimi e delle entità
4. Una descrizione dei termini e delle relazioni

SE UNO O PIÙ CONCETTI RISULTANO ESSERE CASI PARTICOLARI DI UN ALTRO CONCETTO, È OPPORTUNO

1. RAPPRESENTARLI CON: Una relazione
2. Una generalizzazione
3. Una entità
4. Un attributo

SE SI VUOLE MODELLARE LA REGOLA CHE UN SOTTOINSIEMEDI IMPIEGATI PUÒ ESSERE ANCHE UN MANAGER, IL PATTERN DA UTILIZZARE È:

1. Una relazione
2. Una generalizzazione
3. Una entità
4. Un attributo

evoluzione2 storicizzazone3 generalizzazione4 attributo di relazione23 NELLA STRATEGIA INSIDE-OUT DI PROGETTAZIONE DI UN DIAGRAMMA CONCETTUALE:

1. le specifiche iniziali sono aggregate in componenti sempre più piccole
2. le specifiche iniziali sono suddivise in componenti sempre più grandi
3. le specifiche iniziali sono suddivise in componenti sempre più piccole
4. ci si muove verso i concetti più lontani attraverso una navigazione tra le specifiche

IL PASSO ITERATIVO DELLA METODOLOGIA GENERALE DI COSTRUZIONE DI UNO SCHEMA CONCETTUALE24 CONSISTE IN:

1. Due operazioni
2. Una operazione
3. Tre operazioni
4. Quattro operazioni

LA STRATEGIA PIÙ FLESSIBILE DI COSTRUZIONE DI UNO SCHEMA CONCETTUALE È QUELLA:

1. Meno costosa
2. Più flessibile
3. Meno flessibile
4. Più costosa

LA TAVOLA DEGLI ACCESSI È:

1. E' una matrice che riassume il numero delle entità di un camino logico relativo ad una operazione
2. E' una matrice che riassume il
seguenti condizioni: - Le operazioni sono atomiche - Le operazioni sono isolate - Le operazioni sono persistenticorrelate attraverso vincoli di integrità4 Informazioni in relazioni diverse sono correlate attraverso vincoli di integrità referenziale
1. Informazioni in relazioni diverse sono correlate attraverso attributi interi
2. NEI VINCOLI MULTIPLI SU PIÙ ATTRIBUTI:
   1. L'ordine degli attributi dipende dalle chiavi minimali
   2. L'ordine degli attributi dipende dalla tipologia di attributo
   3. L'ordine degli attributi è significativo
   4. L'ordine degli attributi non è significativo
3. L'ATTRIBUTO STAZIONE DELLA RELAZIONE PROGRAMMA È:
   1. Primary key
   2. Secondary Key
   3. Chiave composta
   4. Foreign key
4. LA PROIEZIONE GENERA DECOMPOSIZIONI:
   1. Orizzontali
   2. Nulle
   3. Verticali
   4. Incrociate
5. IL JOIN SINISTRO È UN OPERATORE
   1. Binario
   2. Ternario
   3. Unario
   4. Biunivoco
6. L'OPERAZIONE DI THETA-JOIN
   1. Equivale alla proiezione seguita dalla selezione
   2. Equivale alla selezione seguita dalla proiezione
   3. Equivale al prodotto cartesiano seguito dalla selezione
   4. Equivale alla proiezione seguita dal Join naturale
7. SQL STA PER:
   1. Single Query Language
   2. Structured Query Language
   3. Structured
La formattazione del testo utilizzando tag html è la seguente:
1. and Query Language
2. Structured Query and Language
3. LA CLAUSOLA WHERE AMMETTE COME ARGOMENTO:
   1. Una esressione booleana
   2. Una espressione aritmetica
   3. Una espressione mista
   4. Una espressione relazionale
4. IL VALORE NULL IN UN ATTRIBUTO PUÒ SIGNIFICARE ANCHE CHE:
   1. Il valore è sempre sconosciuto
   2. Il valore è applicabile ma non è conosciuto
   3. Il valore è sempre conosciuto
   4. Il lavore è indeterminato
5. IN ALGEBRA RELAZIONALE, UNA TABELLA VIENE VISTA COME:
   1. Una relazione matematica
   2. Una relazione solo tra tabelle
   3. Una relazione tra attributi
   4. Una relazione tra righe
6. LA FUNZIONE CHAR_LENGHT() RESTITUISCE:
   1. Il numero di caratteri numerici di una stringa
   2. I caratteri di una stringa
   3. La lunghezza di una stringa
   4. Il numero di caratteri letterali di una stringa
7. IL CICLO DI VITA DI UN SISTEMA INFORMATIVO È:
   1. l'insieme delle attività svolte da analisti
   2. la sequenzializzazione delle attività svolte da analisti, progettisti, utenti
l'insieme e la sequenzializzazione delle attività svolte da analisti, progettisti, utenti⁴ l'insieme delle attività svolte da analisti, progettisti, utenti¹⁶ NEL MODELLO E-R, UNA ENTITÀ VIENE RAPPRESENTATA GRAFICAMENTE DA: 1. un rombo con il nome dell'entità 2. una freccia con il nome dell'entità 3. un rettangolo con il nome dell'entità 4. un cerchio con il nome dell'entità UN ATTRIBUTO È: 17. proprietà elementare esclusiva di una relazione, di interesse ai fini dell'applicazione 1. proprietà elementare esclusiva di una entità, di interesse ai fini dell'applicazione 2. proprietà elementare di una tabella, di interesse ai fini dell'applicazione 3. proprietà elementare di un'entità o di una relazione, di interesse ai fini dell'applicazione LA CARDINALITÀ DI UNA RELAZIONE: 1. coppia di valori interi associati a ogni entità cheIl testo formattato con i tag HTML è il seguente:

partecipa a una relazione2 tripla di valori interi associatà ad ogni entità che partecipa ad una relazione3 un valore intero associato ad ogni entità che partecipa ad una relazione18

LA CARDINALITÀ DI UNA RELAZIONE:4 voppia di valori interi associati a ogni relazione19

IN UNA CARDINALITÀ DI UNA RELAZIONE, IL VALORE ZERO INDICA:1 la partecipazione dell'entità richiede altri valori2 la partecipazione dell'entità è opzionale3 la partecipazione dell'entità è obbligatoria4 la partecipazione dell'entità è nulla20

IL JOIN NATURALE È UN OPERATORE:1 Ternario2 Unario3 Binario4 Nullo

PER LA DESCRIZIONE DI UN CONCETTO RILEVANTE PER L APPLICAZIONE, IN UN DIAGRAMMA E-R, FI FA21 RICORSO AD:1 Un glossario2 Al diagramma logico3 Allo schema fisico4 Un glossario insiee ad una tabella22

IN UN DIAGRAMMA UML DELLE CLASSI, COME IDENTIFICATORE ESTERNO SI USA:1 Lo stereotipo2 L'associazione3

l'entità genitore con le entità figlie3 La generalizzazione si trasforma in una sola entità che rappresenta sia l'entità genitore che le entità figlie4 La generalizzazione non può essere trasformata nel modello relazionale

l'entità genitore con le entità figlie

La generalizzazione si trasforma in più associazioni uno-a-molti che legano rispettivamente l'entità genitore con le entità figlie

LA RELEZIONE RICORSIVA RAPPRESENTATA IN FIGURA VIENE TRADOTTA NEL MODELLO LOGICO RELAZIONALENELLE RELAZIONI:271234

LA RELEZIONE RICORSIVA RAPPRESENTATA IN FIGURA VIENE TRADOTTA NEL MODELLO LOGICO RELAZIONALENELLE RELAZIONI:27

NELLA TRADUZIONE DELLO SCHEMA E-R RAPPRESENTATO IN FIGURA:28

solo l'entità impiegato ha partecipazione obbligatoria1

entrambe le entità hanno partecipazione obbligatoria2

solo l'entità Dipartimento ha partecipazione obbligatoria3

entrambe le entità hanno partecipazione opzionale429

IL COMANDO GRANT OPTION SPECIFICA:

Se il privilegio può essere trasmesso ad altri utenti2

Se il privilegio può riguardare una transazione3

Se il privilegio rilascia l'opzione di variazione schema4

Se l'utente

1. non deve avere privilegi
2. CON IL COMANDO ROLLBACK:
1. Si riavvia la transazione
2. Si rinuncia all'esecuzione delle operazioni specificate prima della transazione
3. Si rinuncia all'esecuzione delle operazioni specificate dalla transazione
4. Si avviano le operazioni specificate dalla transazione
3. L'INDIPENDENZA FISICA DI UNA BASE DI DATI PREVEDE CHE:
1. La