B
267. Calcolo della SS1x2: SSB – SS1 – SS2 (B12)
268. Df tra le celle =: rc–1
269. Df fattore 1 =: c – 1
270. La significatività dei rapporti F: È calcolabile
271. L'analisi multivariata prevede: Due o più variabili dipendenti
272. Nell'output di un'analisi ANOVA Fattore1*Fattore2 indica: L'interazione tra fattori
273. Nell'output di un'analisi ANOVA la sig.< ,05 per Fattore1*Fattore 2. Presenza di interazione tra fattori
274. Nella MANOVA abbiamo: due variabili dipendenti
275. Per effettuare una MANOVA: Le osservazioni seguono una distribuzione normale multivariata sulle variabili
dipendenti in ciascun gruppo, le matrici di covarianza sulle variabili dipendenti di ciascun gruppo sono
uguali. Le osservazioni sono indipendenti
276. Nell'Analisi della varianza a misure ripetute: I soggetti partecipano a più misure
277. Nell'Analisi della varianza a misure ripetute: Possiamo realizzare analisi con gruppi poco numerosi
278. L'ipotesi di sfericità: Implica varianze e covarianze pressoché costanti
279. Se il test di Mauchly non è significativo: Vi è sfericità
280. Segnare la frase corretta: Un modello analisi della varianza con disegno misto è un modello che comprende
sia fattori between che fattori within
281. Si ricorre al test del chi quadro: Quando la verifica di ipotesi interessa variabili categoriali la cui distribuzione
non segue la distribuzione normale della curva gaussiana
282. Il test del chi quadro è: Non parametrico
283. Segnare la risposta corretta: Il test del chi quadro si basa sulla discrepanza tra le frequenze attese e quelle
osservate per ogni categoria considerando tutte le categorie.
284. Per il calcolo delle frequenze attese nel caso di due variabili: Si calcolano le frequenze attese
285. I gradi di libertà per il caso di due variabili si calcolano con la seguente formula: Gdl = (r – 1)(c – 1)
286. Il chi quadro per due variabili si calcola: Allo stesso modo che per una variabile
287. Per rifiutare l'ipotesi nulla: Il chi quadro calcolato deve essere maggiore del chi quadro statistico
288. Il test del chi quadro: Non ci dice quanto è intensa la relazione
289. Maggiore è la numerosità campionaria e: Maggiore è il valore del chi quadro
290. Il coefficiente phi di Cramér: È la radice del rapporto tra il chi quadro e la numerosità campionaria
moltiplicata per il minor numero di categorie meno una
291. La teoria classica dei test giunge alla misurazione del tratto psicologico: Mediante la trasformazione del
numero di risposte esatte in un punteggio globale
292. La teoria classica della misurazione postula che: Esiste un punteggio vero sommato ad un punteggio
osservato e che include anche un errore
293. Per punteggio vero nella teoria classica dei test si intende: Il valore atteso
294. Per punteggio osservato nella teoria classica dei test si intende: La stima del punteggio vero
295. L'IRT: consente non solo di differenziare i diversi soggetti sulla base dell’esito della prova di valutazione, ma
anche di determinare la difficoltà relativa dei quesiti inclusi nella scala, così come risulta dalle prestazioni dei
soggetti indagati
296. La questione dell'interpretazione del livello raggiunto da un soggetto su una determinata variabile misurata nella
teoria classica: Il punteggio ottenuto ad una scala viene interpretato attraverso il confronto con un altro campione
297. La variabile latenti: Sono costrutti teorici che non sono direttamente osservabili ma che hanno implicazioni
per le relazioni tra le variabili osservate
298. I modelli di equazioni strutturali: Consentono la verifica delle ipotesi teoriche attraverso una teoria ausiliaria
299. Nei modelli di equazioni strutturali: Gli indicatori che risultano essere significativi rispetto ad una certa variabile
latente tendono a correlare molto tra loro e meno con gli indicatori che definiscono gli altri costrutti latenti
300. Nella teoria della generalizzabilità: Si confrontano le varianze dell'universo con quelle campionarie
301. L'attendibilità: Esprime il grado di fiducia che possiamo riporre in un test, inteso come strumento per la
misurazione stabile, precisa e coerente
302. L'attendibilità: Si intende il grado di accuratezza e di precisione di una procedura di misurazione
303. Un test può dirsi attendibile quando: Quando i punteggi ottenuti da un gruppo di soggetti sono coerenti,
stabili, nel tempo e costanti dopo molte somministrazione, in assenza di cambiamenti evidenti
304. Il punteggio osservato: È la somma tra punteggio vero e errore di misurazione
305. Il coefficiente di attendibilità: È la proporzione di variabilità dovuta alle differenze “vere” tra i soggetti
rispetto alla variabilità totale
306. Un'attendibilità bassa: Corrisponde a una varianza d'errore alta
307. La deviazione standard della distribuzione dei punteggi: Descrive quanto i punteggi ottenuti dal soggetto
sono dispersi intorno alla media
308. Se il test fosse completamente inattendibile: Misurerebbe solo oscillazioni casuali e nessuna vera differenza
tra soggetti e relativa al costrutto che si intendeva misurare
309. Test-retest: Si effettua mediante due misurazioni
310. Coerenza interna: È la misura con cui ogni item è coerente nel misurare il costrutto oggetto di indagine
311. L'alfa di Cronbach: È l'indice di affidabilità maggiormente usato per misurare la coerenza interna dei test
psicometrici.
312. L'alfa di Cronbach: Varia da 0 a 1
313. L'alfa di Cronbach: È indice di omogeneità degli item
314. Un valore di alfa di Cronbach di ,53 è: Inadeguato
315. L'accordo tra valutatori è utilizzato: Nelle ricerche e negli studi della psicologia dello sviluppo in cui non si
possono porre domande ai bambini e l’unica cosa possibile è osservarne il comportamento.
316. Nell'accordo tra valutatori la varianza d'errore è dovuta: Agli osservatori
317. Un modo per verificare l'attendibilità come accordo tra valutatori è: Due o più valutatori assegnano
punteggi indipendentemente l'uno dall'altro ad un gruppo di soggetti, secondo precisi protocolli, e
successivamente si correlano tali punteggi.
318. Il metodo overt covert: Si contraddistingue per l’utilizzo di item che esplicitano il costrutto e per altri che non
lo palesano
319. Un item è chiamato "overt" quando: Chi risponde capisce il costrutto su cui si indaga
320. Il metodo overt covert: Si basa sul confronto fra i punteggi ottenuti da un soggetto rispettivamente nelle
sotto scale palesi e nelle sotto scale latenti
321. Validità di un test: È al grado di accuratezza con cui uno strumento misura effettivamente ciò che si propone
o che dice di misurare e non altro
322. La validità di un test: È effettuata su prove indirette e su deduzioni logiche circa le caratteristiche che
dovrebbe possedere una misura di un determinato costrutto perché sia considerata valida
323. La validità di facciata: È affidata al grado di pertinenza del contenuto degli item con gli obiettivi del test,
maggiore è l'accordo tra questi e maggiore è ritenuta la validità di facciata.
324. Segnare la risposta corretta: Uno dei vantaggi dell'accertamento della validità di facciata è che il test ritenuto
idoneo sarà più facilmente compilato dai soggetti sotto esame poiché riusciranno facilmente a comprendere
l'argomento su cui sono chiamati a rispondere.
325. Per agevolare la validità di contenuto: Si descrive il campo di contenuto e si scelgono gli item rappresentativi
326. Il giudizio sulla validità di contenuto proviene: Da esperti
327. Scegli la frase corretta: La validità predittiva è verificata quando il costrutto viene misurato prima mentre il
criterio in un successivo momento
328. Il criterio per la validità di criterio deve essere: Pertinente, valido, attendibile e indipendente
329. La validità convergente: È il grado di correlazione riscontrabile tra misure di costrutti che dovrebbero essere
teoricamente affini
330. La validità divergente: Indica il grado di distinzione tra misure di costrutti diversi.
331. L'analisi fattoriale: Quali item confluiscono in quali fattori
332. L'estrazione dei fattori: È il risultato di un calcolo matematico
333. Nell'analisi fattoriale ciò che accomuna i punteggi degli item sono chiamati: Fattori
334. Eigenvalue: È la quota di varianza delle variabili spiegata dal fattore e prende il nome di autovalore
335. La rotazione degli assi: Si fa quando ci sono più fattori estratti
336. La rotazione obliqua: Si esegue presumendo la non ortogonalità dei fattori
337. La Varimax è una: Rotazione ortogonale
338. La saturazione fattoriale: È un valore che indica il legame di forza tra variabile e fattore
339. Una saturazione fattoriale di ,2 è: Insufficiente
340. I punteggi fattoriali calcolati col metodo Anderson-Rubin: Hanno media 0 e varianza 1
341. Segnare la frase corretta: La Neuropsicologia ha come oggetto di studio i processi cognitivi e
comportamentali, correlandoli con i meccanismi anatomo-funzionali deputati al loro funzionamento.
342. Il primo assunto di base è: Che i processi cognitivi sono legati al funzionamento di specifiche strutture cerebrali
343. La doppia dissociazione è: Ci si riferisce a deficit cognitivi complementari
344. L’esame neuropsicologico rappresenta la fase in cui viene valutata: La presenza del deterioramento di una
data abilità cognitiva da un punto di vista quantitativo
345. Segnare la frase corretta: Il concetto di deficit comportamentale presuppone alcuni livelli di funzionamento
ideali, normali o precedenti rispetto ai quali possono essere misurate le prestazioni del paziente
346. Alcune caratteristiche che un campione normativo deve avere sono: Rappresentatività e ampiezza adeguata
347. Vantaggi dei test: Punteggi cut-off, riduzione dei falsi positivi, condivisione risultati
348. Svantaggi dei test: Influenze sociali e confronto generalistico
349. Punteggi al di sotto della norma: Sotto il 5° percentile
350. Strumenti neuropsicologici utilizzati per la valutazione: Test di valutazione delle funzioni cognitive generali
351. La L. 56/89 stabilisce che la professione di psicologo: Comprende l'uso di strumenti di diagnosi, di ricerca,
sperimentazione e intervento
352. L'Esame di Stato: Dichiara l'abilitazione all'esercizio della professione di psicologo
353. Secondo la Society for Personality Assessment afferma che: Con valutazione psicologica ci riferiamo ai
metodi scientifici che gli psicologi impiegano per comprendere la personalità umana
354. Nella valutazione psicologica: Oltre ai test psicodiagnost
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                    Formazione continua
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                    Formazione continua
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                    Formazione continua - seconda parte
                 - 
            
                
                    Formazione continua - prima parte