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LA FORMAZIONE CONTINUA FINANZIATA

Finanziamenti per richiedere ed ottenere finanziamenti le istituzioni e gli enti accreditati strutturano proposte

che vengono valutate secondo specifici criteri.

Le risorse più cospicue arrivano da fondi come il FSE (Fondo Sociale Europeo), dai Fondi Regionali e Provinciali

e dai Fondi Interprofessionali.

Fondo Sociale Europeo creato dalla Comunità Europea ed è costituito da risorse comunitarie a cui tutti gli Stati

membri possono accedere per finanziare progetti ed attività in linea con gli obiettivi e i valori principali per cui è

nato il fondo: occupabilità, imprenditorialità, adattabilità, pari opportunità.

- Priorità dell’FSE: vengono concertate attraverso una strutturata sinergia tra gli Stati membri dell’UE e la

Commissione europea.

- Chi sostiene il FSE: liberi professionisti, aziende e industrie giovani e disoccupati

- Risorse del FSE: vengono integrate nella programmazione nazionale e regionale attraverso i Programmi

Operativi Nazionali e Regionali (PON e POR), da cui scaturiscono i bandi per i progetti finanziati.

I Fondi Nazionali per la FC vengono gestiti principalmente attraverso il Ministero del Lavoro e delle Politiche

Sociali e le Regioni e Province Autonome.

Un ulteriore importante passo si è fatto con il Fondo sociale per occupazione e formazione, istituito dal decreto-legge

29 novembre 2008, n.185, convertito con modificazioni dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2.

All'interno del Fondo è confluito il Fondo per l'occupazione, istituito nel 1993.

Il maggiore impegno non solo programmatico ma anche gestionale per l’erogazione dei finanziamenti alla

formazione è responsabilità delle Regioni. 

1. Fondi Paritetici Interprofessionali istituiti allo scopo di finanziare gli interventi di formazione

continua delle imprese aderenti ovvero delle imprese che scelgono liberamente di aderirvi versando il

contributo obbligatorio dello 0,30% della retribuzione di ciascun lavoratore, come previsto e

disciplinato dall’art. 25 della legge 21 dicembre 1978. 

2. Fondi Paritetici Interprofessionali nazionali per la formazione continua organismi di natura

associativa promossi dalle organizzazioni di rappresentanza delle Parti Sociali attraverso specifici Accordi

Interconfederali finanziano piani formativi aziendali, settoriali e territoriali.

ANALISI DI AVVISI PER LA RICHIESTA DI FINANZIAMENTO ALLA

FORMAZIONE

Nelle procedure di richieste di finanziamenti molti enti finanziatori hanno sviluppato sistemi che consentono la

compilazione e la presentazione dei documenti attraverso piattaforme online. Nella documentazione per la richiesta

di finanziamenti, tra gli atti richiesti, anche se in formati diversi, sono presentimi formulari e le schede descrittive dei

progetti formativi.

Domanda di richiesta del finanziamento documento formale che si compone essenzialmente di dichiarazioni

in cui il legale rappresentante dell’azienda, o delle aziende se si riuniscono in un partenariato, sottoscrive le

informazioni richieste dall’avviso. 23

Nello specifico caso di un gruppo di imprese è importante definire gli accordi di collaborazione attraverso formule

ormai standardizzate:

 

ATI (Associazione Temporanea di Imprese)

 ATS (Associazione Temporanea di Scopo) 

 RTI (Raggruppamento Temporaneo di Imprese)

Tra le tipologie di dichiarazioni che vengono richieste, ci sono sempre quelle che attestano:

 Affidabilità giuridico, economico e finanziaria del soggetto richiedente.

 Adeguatezza delle strutture logistiche. 

 Appropriatezza dell’organizzazione e la coerenza dei profili professionali utilizzati per realizzare le attività

 Garanzie sui sistemi di monitoraggio e trasparenza nella gestione del finanziamento.

Le informazioni contenute negli avvisi e bandi rappresentano importanti elementi nella richiesta e anche nelle fasi

successive.

La domanda di richiesta molto spesso si correda delle dichiarazioni relative alla struttura fisica (logistica).

 

Formulario in maniera puntuale la proposta formativa per cui viene richiesto il finanziamento. Le

informazioni che contiene sono abbastanza standardizzate e hanno l’obiettivo di dare la massima visibilità

alla progettazione didattica, agli obiettivi dei corsi, alla metodologia che si intende adottare e alla

composizione del gruppo di lavoro (docenti, tutor, personale di supporto) che si intende coinvolgere.

Il formulario è strutturato in forma tabellare e in sezioni specifiche che consentono una lettura incrociata delle

informazioni per la valutazione della coerenza interna.

La struttura del formulario:

 

Dati identificativi del progetto

 Descrizione del progetto: soggetti coinvolti nella realizzazione del progetto articolazione esecutiva del

progetto

 Monitoraggio e valutazione prodotti

Nella descrizione del progetto devono essere inseriti:

 

Scelta metodologica Pratica

 

Obiettivi formativi Modalità di comunicazione e

 sensibilizzazione dei destinatari

Contenuti 

 Monitoraggio

Descrizione della figura professionale 

 Risorse umane

Tipo di attestato

 Architettura  Comitato tecnico-scientifico

 Tirocinio

In una richiesta di finanziamento per la realizzazione di attività formative, la parte della documentazione relativa

all’analisi dei costi è articolata e dettagliata.

Budget strumento che definisce l’esatto ammontare delle risorse da destinare a ciascuna attività nella

realizzazione dell’iniziativa formativa. Oltre ad avere valenza strettamente economico previsionale il budget

rappresenta un parametro di confronto rispetto al quale valutare i risultati effettivamente conseguiti.

I PIANI FORMATIVI AZIENDALI (PFA)

Piano Formativo Aziendale documento che raccoglie, ordina ed esplicita tutte le opportunità di apprendimento e

sviluppo professionale programmabili, che costituiscono l’offerta formativa aziendale. Il PFA è un programma di

azioni formative concordato con le parti sociali e rispondente ai fabbisogni aziendali, ed è strutturato da:

 

Uno o più progetti formativi con la definizione puntuale dei singoli interventi previsti all’interno del

percorso di formazione

 Iniziative propedeutiche

 Iniziative di accompagnamento (tutoraggio e monitoraggio)

 Un piano finanziario dei costi 24

I PFA possono interessare/essere di:

 Aggiornamento delle competenze professionali;

 Riqualificazione dei lavoratori delle imprese a seguito di mutamenti di mansioni

 Aggiornamento e/o di riqualificazione dei lavoratori delle imprese a seguito di nuovi investimenti e/o

nuovi insediamenti produttivi e/o programmi di riconversione produttiva.

I PFA possono essere:

Monoaziendali realizzati per le esigenze di un’unica azienda

Pluriaziendali connessi ad esigenze formative comuni a più imprese, redatti attraverso partnership RTI

(raggruppamenti temporanei di imprese)

Sintesi di un PFA:

 

Prima fase analisi dei fabbisogni dell’azienda e report - un’analisi dei fabbisogni dell’impresa, una

ricognizione puntuale che individui le esigenze formative dei dipendenti e gli obiettivi fondamentali

 

Seconda fase progettazione delle proposte formative: vengono identificati gli obiettivi generali che

rappresentano i percorsi formativi necessari all’impresa nel suo complesso, e gli obiettivi specifici che sono

correlati alla figura professionale e ai ruoli ricoperti da ciascun dipendente, differenziandoli sulla base delle

mansioni svolte da ciascuno.

 

Terza fase realizzazione dei PFA e monitoraggio dei risultati

Se la formazione che viene progettata deve essere proposta ad un soggetto finanziatore (una Regione o un Fondo

Interprofessionale) è opportuno che i contenuti della progettazione vengano adattati alle richieste informative di

formulari e format definiti dai vari soggetti finanziatori.

IMPRESE ITALIANE: XVIII Rapporto sulla Formazione Continua ANPAL (Annualità 2016-2017):

 Nel periodo di riferimento dello studio si è registrato una crescita del numero di imprese formatrici che

hanno svolto una o più attività di formazione, con un tasso di incidenza che è passato dal 55,6% nel 2010 al

60,2% nel 2015.

 La formazione aziendale appare un fenomeno in forte espansione. la crescita più elevata si ha per le aziende

più piccole da 10 a 249 addetti.

 I tradizionali corsi d’aula rappresentano ancora la metodologia più diffusa (52,3%)

 Negli ultimi cinque anni, tuttavia, la metodologia formativa per la quale si riscontra la crescita più

rilevante è proprio la formazione aperta e a distanza (dal 6,4% del 2010 al12,3% del 2015).

 L’aumento dell’incidenza delle imprese formatrici concentrato principalmente sui corsi relativi

all’ambiente-sicurezza sul lavoro e la lieve riduzione dell’offerta degli altri corsi.

 Osservando il livello di istruzione dei partecipanti, prevalgono i lavoratori con basso titolo di studio, il

51,3% dei lavoratori arriva alla qualifica professionale.

 Le Regioni hanno valorizzato lo sforzo delle aziende nella formazione al rafforzamento dei processi di

internazionalizzazione e all’autoimprenditorialità.

I FONDI PARITETICI INTERPROFESSIONALI

I fondi paritetici interprofessionali per la formazione continua organismi di natura associativa fondati

attraverso accordi fra le organizzazioni sindacali e altre organizzazioni di rappresentanza delle parti sociali istituiti

nel 2000 con la legge 388 (le aziende possono scegliere di destinare la quota dello 0,30% dei contributi versati

all’INPS - il contributo obbligatorio perla disoccupazione involontaria - a uno dei fondi interprofessionali).

Attualmente sono operativi 19 Fondi (dei 22 autorizzati dal Ministero del Lavoro) di cui tre dedicati ai Dirigenti.

L’INPS riscuote dai singoli datori di lavoro e provvede a traferire ai Fondi in funzione delle scelte effettuate dai

singoli datori di lavoro.

Un’impresa per aderire ad un (FPI) a un fondo professionale deve presentare un’istanza all’INPS. Le imprese

che non aderiscono ai fondi interprofessionali devono comunque versare all’INPS il contributo dello 0,30%.

Attraverso i fondi si possono finanziare 4 tipi diversi di piani formativi:

 Piani territoriali

 Piani settoriali

 Piani aziendali 25

 Piani individuali

I finanziamenti vengono richiesti ed erogati prevalentemente con:

 Avvisi

 

Conto individuale un conto nel quale l’impresa può accantonare le somme versate

 Conto collettivo si ha quando diverse imprese decidono di cumulare i versamenti in un conto comune

Le imprese possono utilizzar

Dettagli
A.A. 2022-2023
36 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Chiara_Marazzi03 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Formazione continua e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universitas Mercatorum di Roma o del prof Pierri Carmela.