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MODULO A, MICROECONOMIA
Il prezzo naturale è il costo di produzione, il valore di scambio è il prezzo di vendita, il valore d'uso è l'utilità! Il diamante può anche non avere un prezzo naturale, essendo il costo di produzione.
Smith parlava di un paradosso tra acqua e diamanti, per spiegare perché l'utilità non è il fondamento del valore, affermando che l'acqua non costa niente ma ha un'utilità enorme, e viceversa i diamanti. Essi affermavano che l'utilità non può essere presa come misura del valore.
Cosa spiega il valore della merce? Il valore di scambio, una volta posta la merce sul mercato. Dunque l'utilità può non essere presa come misura del valore: i classici prendono le remunerazioni? Il costo di produzione (prezzo naturale) comprendente lavoro, materiali necessari, remunerazioni, assieme al gioco di domanda e offerta, portano al valore di scambio sul mercato.
ovvero il commercio, l'acquisizione, vendita. La scarsità verrà poi presa in considerazione dai marginalisti. Il prezzo del grano è 12 euro in entrambi, il proprietario del terreno A, che è più fertile, avrà infatti poi una rendita di 2 euro, ed è contento di vendere il grano ad un prezzo alto. L'ultima terra messa a coltura, la meno marginale, decide il prezzo di vendita. Se i terreni a coltura fossero stati A, B e C, la rendita totale sarebbe stata 4 (13-10=3 per A e 13-12=1 per B). La rendita, che è differenziale, si crea e si calcola in base alla terra marginale. Infatti sono gli imprenditori che chiedono al proprietario terriero di coltivare la terra. L'aumento della popolazione causava la diminuzione dei salari a causa del fatto che c'è implicita una legge di domanda e offerta. Oltretutto i salari, se più alti di quelli di sussistenza, produceva un aumento della popolazione causava poi una.diminuzione dei salari. La dinamica precedente della popolazione e risorse avrebbe portato ad uno stato stazionario. Infatti anche Ricardo spiega le quote distributive coi salari, spinti al minimo di sussistenza. Poi la rendita, con l'aumentare della popolazione, aumentava perché venivano messe a coltura terre meno fertili, causando la rendita in quelle più fertili (c'erano le Corn Laws). I profitti invece diminuivano, perché erano un residuo pagato dopo aver pagato il lavoro. Più cresceva la rendita, più erano schiacciati i profitti, fonte degli investimenti produttivi. Si parla di imprenditori agricoli che si rifanno alla terra.
I classici vedono dunque una diminuzione anche della produzione per cui si arriva ad una stagnazione economica, lo stato stazionario. Carl Lyle ha definito la scienza economica di questo periodo come una scienza triste, per via delle conclusioni tristi.
Mill ha invece una visione molto più positiva dello stato stazionario,
che sarebbe stato comunque raggiunto implicando uno stato in cui la produzione smetteva di crescere, ma si migliora lo stesso, perché si doveva pensare alla distribuzione più equa della ricchezza prodotta. Se si chiedesse l'utilità totale, bisogna sommare tutte le marginali. La prima legge di Gossen afferma che l'utilità marginale va a decrescere con l'acquisto dei beni. La seconda afferma che la condizione di ottima scelta del consumatore è l'uguaglianza dell'utilità marginale ponderata sul prezzo dei beni. L'utilità del bene sul prezzo, ovvero l'utilità marginale ponderata. Il consumatore considerato spende i suoi soldi nel senso di massimizzare la propria utilità. Infatti il rapporto tra utilità marginale e prezzo mi dà l'utilità: 80/10 = 8. Utilità ponderata = 8. La microeconomia si basa sul singolo consumatore, produttore, homo economicus. Teoria delvalore come utilità. I classici dicevano che l'utilità non può essere considerata misura del bene, mentre per i neoclassici è l'utilità che è la base del valore di una cosa, perché si considera l'utilità soggettiva, ma siccome parlo di teoria che fondano leggi economiche, che vadano bene con tutti i beni, i neoclassici dicono che l'utilità è la base del valore di una cosa perché l'utilità è soggettiva, ma poi il bene a cui do un'utilità ha anche un prezzo, quindi si ragiona in termini di valore di scambio. L'utilità che do ad un pennarello si lega al prezzo, ma come? Il prezzo che pago è legato a quanto mi serve l'utilità del pennarello: sarò disposto a pagare un prezzo alto se mi serve tanto. Si lega quindi alla domanda di quel bene. Il prezzo di vendita è quindi legato alla legge di domanda-offerta. Poi il prezzo che ho,che vedo come dato, sarà un dato. E io acquisto o meno il bene paragonandolo ad altri. L'equilibrio è stabile, poiché data la domanda e l'offerta, poi l'equilibrio è quello. Equilibrio parziale significa che riguarda un singolo mercato, ed è studiato da da Marshall. Walras propone invece l'equilibrio generale, che riguarda tutti i mercati di un sistema economico. Da entrambe, però sottolinea dei momenti in cui la domanda prevale sull'offerta, e dei momenti in cui l'offerta prevale sulla domanda, che hanno a che vedere con la periodizzazione, ovvero la suddivisione in breve e lungo periodo. Nel breve periodo Marshall afferma che prevarrà la domanda, poiché si può muovere più velocemente, mentre nel lungo periodo sarà l'offerta con innovazioni tecnologiche, ... . L'isoquanto si riferisce invece alla produzione dell'impresa. Infatti esse rappresentano un diversolivello di utilità, ma lungo gli assi ci sono quantità dei due beni considerati, ed i panieri danno livelli di utilità. Spostandoci lungo la curva, inclinata negativamente, avrò panieri che hanno diverse quantità tra i due beni. In concorrenza perfetta e in monopolio l'impresa, per massimizzare i profitti, deve eguagliare costo marginale a ricavo marginale. Però mentre in concorrenza perfetta il prezzo è dato e coincide col ricavo marginale, Il mercato fissa il prezzo preso come dato, che sarà il riferimento per l'impresa che, considerato il suo costo marginale, lo eguaglia al prezzo. La quantità che singola impresa decide di produrre si basa su questo. Nel breve periodo ci sono extra profitti, Il profitto è dato dalla differenza tra ricavi totali e costi totali. I ricavi totali sono dati da prezzo per quantità. Nel lungo profitto si remunera solo l'attività di impresa, ci saranno profitti.
normali. L'intervento dei sindacati che chiedono un salario minimo produce un aumento della disoccupazione!!! Se vi è un livello di salario più elevato di quello di equilibrio (quello segnato in rosso, salarieplancher: salario minimo) si verifica un eccesso di offerta di lavoro (che proviene dai lavoratori) rispetto alla domanda (fatta dalle imprese): più è alto il salario più i lavoratori sono disposti a offrire il loro lavoro; meno gli imprenditori sono disposti ad assumere. Se l'offerta di lavoro è maggiore della domanda di lavoro significa che c'è disoccupazione (=chômage). Questo grafico è interessante perché mette in evidenza come il problema della disoccupazione divenga nel mondo neoclassico un "non problema" in quanto risolvibile dal mercato attraverso la flessibilità del prezzo del lavoro (cioè il salario) che porta in equilibrio domanda e offerta di lavoro.curva del ricavo marginale è una retta negativa
Nell'ottica di Pareto l'equità NON è un criterio che appartiene all'analisi economica.
I rendimenti crescenti di scala: 1L e 1K = 1Q. Se ho 5L e 5K, con 10 Q la quantità prodotta aumenta più che proporzionalmente.
L'inclinazione del vincolo di bilancio mi esprime il rapporto dei due prezzi! Riguardo
La somma riguarda la vecchia economia del benessere.
MODULO B, MACROECONOMIA
Riguardo IS LM sia politiche fiscali e monetarie espansive, ma anche restrittive!
Tutti avranno uguale diritto di scegliere, ma poi non è detto che tutti hanno le stesse opzioni di scelta.
NAIRU
Usa la curva di Phillips per dimostrare proprio che nel breve periodo si può avere un risultato tramite una politica solo monetaria espansiva, perché la fiscale non può essere concepita, perché crea spiazzamento.
Egli non vedeva bene neanche la politica monetaria espansiva, se non era
discrezionale.Ha su questa base criticato la politica della FED al crollo di Wall Street.La monetaria espansiva deve seguire regole precise e ben definite, il K%.