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Estratto del documento

Equilibrio e elasticità della domanda

Sapendo che l'elasticità della domanda nel punto di equilibrio è pari a ε = -(3/2),20 dalla regola dell'elasticità inversa il costo marginale dell'impresa risulta essere:

  • MC = 81
  • MC = 12
  • MC = 43
  • MC = 3421

Quale delle seguenti assunzioni non si applica nel modello base di Bertrand?

  1. Le imprese decidono simultaneamente e una sola volta
  2. I prodotti delle imprese sono sostituti imperfetti
  3. La variabile di decisione è il prezzo
  4. In assenza di vincoli di capacità, gli acquirenti si rivolgono a chi fissa il prezzo più basso e si dividono equamente tra le imprese che fissino lo stesso prezzo

Quale delle seguenti condizioni non individua un prodotto disponibile sul mercato come differenziato rispetto ad un altro?

  1. Positività della derivata della domanda di un bene rispetto al prezzo dell'altro
  2. Negatività della derivata della domanda di un bene rispetto al prezzo dell'altro
  3. I due beni sono
scarsa disponibilità di immobili di dimensioni diverse in tutti i quartieri.mercato3 Una tecnologia diventa dominante grazie a una serie di eventi casuali e non prevedibili4 Una tecnologia diventa dominante grazie a una serie di scelte strategiche degli attori del mercato

mercato3 Il motivo del successo di una tecnologia risiede in quanto avvenuto storicamente e particolarmente nelle fasi iniziali di adozione4 Una tecnologia di successo può essere sostituita da un'altra che ripeta lo stesso percorso di adozione28 LA SCARSITÀ DELLO SPAZIO ESPOSITIVO NEI SUPERMERCATI AUMENTA IL POTERE CONTRATTUALE1 Delle imprese che producono i beni2 Delle imprese che vendono i beni al dettaglio3 Dei consumatori4 Dei nuovi entranti nella produzione dei beniUNA TASSA DI FRANCHISING HA EFFETTI MIGLIORATIVI SUI CONSUMATORI, RISPETTO A UN PREZZO29 UNIFORME FISSATO DA UN MONOPOLISTA A MONTE PERCHÉ1 Il costo incrementale sopportato dalle imprese a valle è lo stesso sopportato dall'impresa a monte2 ha effetti equivalenti alla doppia marginalizzazione3 Determina un prezzo a valle minore di quello determinato dalla integrazione verticale4 Lascia immutati i profitti a valle30 SE UN SOGGETTO ECONOMICO ACQUISTA UN BIGLIETTO DELLA LOTTERIA1

Aumenta la differenza tra il minimo e il massimo consumo che potrà fare

Diminuisce il massimo consumo che potrà fare

Aumenta il minimo consumo che potrà fare

Aumenta il consumo in caso di vincita e lo lascia invariato quello opposto

SONO CONSIDERATI SCARSI E QUINDI VENGONO INCLUSI TRA I BENI ECONOMICI BENI CHE PRIMA NON LO ERANO PERCHÉ:

  1. È aumentata la popolazione globale
  2. La economia ha iniziato ad occuparsi degli effetti secondari delle attività economiche sui beni ambientali che riducono la disponibilità di beni ambientali di alta qualità
  3. Esistono risorse naturali esauribili come quelle energetiche
  4. Il lavoro qualificato è diventato scarso

LA FRUIZIONE (CONSUMO) DI UN SERVIZIO AVVIENE NEL MOMENTO IN CUI È FORNITO (PRODOTTO) PERCHÉ:

  1. Il servizio è un bene deperibile
  2. LA FRUIZIONE (CONSUMO) DI UN SERVIZIO AVVIENE NEL MOMENTO IN CUI È FORNITO (PRODOTTO) PERCHÉ:

Fruire di un servizio

Significa occupare le risorse che lo forniscono per un determinato lasso di tempo. Un servizio infrastrutturale è un bene non rivale. Il servizio è un bene intangibile.

IL CAPITALISTA OTTIENE PROFITTI:

  1. In misura proporzionale alla produzione
  2. In misura definita contrattualmente con i dipendenti
  3. In misura proporzionale al capitale investito
  4. Se la vendita dei beni prodotti lascia un residuo dopo la remunerazione di altri soggetti

L'AUMENTO DEL TASSO DI INTERESSE:

  1. Diminuisce la disponibilità al risparmio
  2. Diminuisce gli investimenti
  3. Aumenta le vendite di beni di consumo durevoli
  4. Aumenta la richiesta di prestiti

NEL BREVE PERIODO È PROFITTEVOLE CONSEGUIRE PERDITE SE:

  1. Non ci sarebbero perdite se si ignorasse il costo della manodopera stagionale
  2. Le perdite sono inferiori ai costi fissi
  3. Ci sono costi fissi
  4. I costi contabili sono superiori ai costi economici

NON È IN GENERALE POSSIBILE ATTRIBUIRE UN VALORE UNIVOCO ALLA UTILITÀ

PERCHÉ:

  1. La funzione di utilità traduce solo un ordinamento e resta equivalente in caso di trasformazioni monotone crescenti
  2. E' definita indipendentemente dai prezzi
  3. Non è confrontabile l'utilità raggiunta da soggetti diversi che consumano lo stesso paniere.
  4. Non è possibile valutare l'incremento di utilità derivante da un aumento dei consumi

LA FUNZIONE DI UTILITÀ È COBB-DOUGLAS: LA QUOTA DI REDDITO SPESA PER ACQUISTARE IL BENE 1,7 CONSIDERANDO LE ALTRE GRANDEZZE DATE:

  1. cresce al crescere di P1
  2. cresce al crescere di q2
  3. cresce al crescere di Y
  4. resta costante al variare di prezzi e reddito

IN UNA FUNZIONE DI PRODUZIONE COBB DOUGLAS SI OTTENGONO RENDIMENTI DI SCALA CRESCENTI ASSUMENDO:

  1. Che gli esponenti α e β siano entrambi maggiori di 1
  2. Che la produttività marginale dei fattori sia crescente
  3. Che la somma degli esponenti α + β sia maggiore di 1
  4. Che la produttività totale

dei fattori ω sia crescente4 QUANDO LA CAPACITÀ PRODUTTIVA DI UNA IMPRESA VIENE AUMENTATA AGGIUNGENTO VIA VIA IMPIANTI9 DELLA SCALA MINIMA EFFICIENTE:1 Si ottengono rendimenti di scala crescenti2 I rendimenti di scala sono ovunque decrescenti3 I rendimenti di scala sono ovunque costanti4 I rendimenti di scala sono costanti se l'ultimo impianto aggiunto viene pienamente utilizzato10 LE FUNZIONI DI COSTO SONO CONCAVE NEI PREZZI DEGLI INPUT1 Se i rendimenti di scala sono decrescenti2 Perché sarebbero una funzione lineare se data la quantità prodotta le quantità di input usate non cambiassero ed è possibile fare meglio3 Perché le funzioni di produzione sono convesse4 Perché le funzioni di costo sono omogenee di grado 1 nei prezzi degli input11 IN UN MERCATO CARATTERIZZATO DA ELEVATI LIVELLI DI INQUINAMENTO LEGATI ALLA PRODUZIONE:1 La quantità prodotta dal mercato in assenza di interventi è inferiore a quella

socialmente ottima2

La curva del valore sociale si trova al di sopra della curva del valore privato3

Il costo dell inquinamento è dato dalla differenza tra valore sociale e costo sociale4

La curva del costo privato giace al di sotto della curva del costo sociale12

LA PARTE VARIABILE DI UNA TARIFFA A DUE PARTI:

  1. Cresce all aumentare della quantità consumata
  2. È legata a costi che vengono sostenuti anche in caso di mancato consumo
  3. È sempre maggiore della parte fissa
  4. È l unica parte della tariffa che consente all impresa di estrarre surplus del consumatore

SI CONSIDERI UN MONOPOLISTA CHE VUOLE FISSARE UNA TARIFFA A DUE PARTI PER L USO DEL SERVIZIO CHE OFFRE. IL COSTO MARGINALE DI PRODUZIONE È PARI A 1. I CONSUMATORI SONO IDENTICI E CIASCUNO13 OTTIENE UN UTILITÀ LORDA U(Q)=2*SQRT(Q) DAL CONSUMO DI Q UNITÀ. AL FINE DI MASSIMIZZARE IL PROFITTO, IL MONOPOLISTA:

  1. Fissa un prezzo per unità consumata (parte variabile della tariffa)
  2. pari a 1 un prezzo di iscrizione (parte fissa) pari a 22 Fissa un prezzo per unità consumata (parte variabile della tariffa) pari a 1 un prezzo di iscrizione (parte fissa) pari a 13 Fissa un prezzo per unità consumata (parte variabile della tariffa) pari a 2 un prezzo di iscrizione (parte fissa) pari a 14 Non è possibile determinare la tariffa a partire dai dati del problema

    PER UN IMPRESA CHE OPERA IN UN SETTORE CARATTERIZZATO DA LEARNING-BY-DOING, LA FUNZIONE DI14 PROFITTO INTERTEMPORALE:

    1. Ha funzioni di costo separabili
    2. È decrescente nella quantità corrente
    3. Non dipende dai costi futuri
    4. Ha funzioni di costo dipendenti

    UN MONOPOLISTA CHE MASSIMIZZA UN PROFITTO INTERTEMPORALE RELATIVO A UNA PRODUZIONE15 CARATTERIZZATA DA LEARNING-BY-DOING:

    1. Fissa un prezzo iniziale superiore rispetto al prezzo che applicherebbe se operasse in un solo periodo
    2. Fissa un prezzo iniziale inferiore rispetto al prezzo che applicherebbe se operasse in un solo periodo
    Produce una quantità iniziale inferiore rispetto a quella che produrrebbe se operasse in un solo periodo4. Produce la stessa quantità iniziale che produrrebbe se operasse in un solo periodo16. IN PRESENZA DI UN MONOPOLISTA MULTIPRODOTTO:
    1. Non è possibile definire se il monopolista opera in un contesto di monopolio naturale
    2. Per definire se il monopolista opera in un contesto di monopolio naturale l'analisi dell'effetto di scala non è sufficiente
    3. Per definire se il monopolista opera in un contesto di monopolio naturale occorre escludere dall'analisi eventuali economie di varietà (scope economies)
    4. Si può dire che il monopolista opera in un contesto di monopolio naturale quando la produzione di uno dei beni prodotti presenta costi medi crescenti
    APPLICANDO UN SOLO SCHEMA TARIFFARIO IN DUE PARTI A UN MONOPOLISTA REGOLATO MONOPRODOTTO17 CON UTENTI.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
539 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/35 Ingegneria economico-gestionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher documenti23 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e gestione dei sistemi industriali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universitas Mercatorum di Roma o del prof Leporelli Claudio.