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Estratto del documento

Un monopolista è in grado di separare i suoi potenziali acquirenti in due gruppi in base a caratteristiche facilmente osservabili, e stima che le funzioni domanda dei due gruppi siano:

Q1 = 160 - 5(P1) per il gruppo 1

Q2 = 120 - 5(P2) per il gruppo 2

Se non ci sono motivi che impediscono la discriminazione di prezzo:

  1. Il monopolista applica un prezzo pari a 17 per il primo gruppo e pari a 13 per il secondo gruppo
  2. Il monopolista serve solo il gruppo 1 applicando un prezzo pari a 20
  3. Il monopolista applica un prezzo pari a 15 per il primo gruppo e pari a 19 per il secondo gruppo
  4. Il monopolista potrebbe trovare più profittevole servire entrambi i gruppi applicando un prezzo uniforme

L'insieme dei potenziali acquirenti di un farmaco è composto da due gruppi con diversa funzione di domanda. Le funzioni di domanda sono:

Q1 = 16 - 2(P1) per il gruppo 1

Q2 = 20 - 2(P2) per il gruppo 2

Il mercato è servito da un monopolista al quale è vietato fare discriminazione di prezzo.

parallele agli assi coordinati4 Lineari e perpendicolari agli assi coordinati
entrambe con pendenza -1/24 Non lineari ma con una sola intersezione
SE A PARTIRE DA VALORI UGUALI, I COSTI MARGINALI DELLE DUE IMPRESE AUMENTANO DELLO STESSO
17 VALORE1 Le quote di mercato restano uguali, ma i prezzi aumentano e la quantità prodotta diminuisce
2 I profitti aumentano
3 Il prezzo cresce in misura maggiore ai costi
4 La variaione del prezzo è uguale alla variazione di costo
18 IN UN DUOPOLIO DI BERTRAND CON COSTI MARGINALI COSTANTI E UGUALI TRA LORO
1 Sono di equilibrio tutte le coppie di prezzzo uguali tra loro e comprese tra il costo marginale e il prezzo di monopolio
2 Le curve di reazione si intersecano per prezzi uguali al costo marginale
3 Non esiste un equilibrio di Nash
4 Le funzioni di reazione non si intersecano
SE LA CAPACITÀ PRODUTTIVA DELLE IMPRESE FOSSE FISSATA UGUALE ALLA PRODUZIONE DI EQUILIBRIO DI
19 UN OLIGOPOLIO DI COURNOT, IL MODELLO DI BERTRAND DETERMINEREBBE UN PREZZO
1 Uguale ai costi marginali
2 Uguale al prezzo di monopolio
3 Uguale al
follower4 Il follower massimizza i suoi profitti fissando un prezzo uguale al costo marginale del leader

followerIl leader massimizza i suoi profitti fissando un prezzo pari al minimo tra il prezzo di monopolio e un prezzo leggermente inferiore al costo4 marginale del follower22 NEL CASO DELL'AUTOMOBILELE LE CARATTERISTICHE MISURATE1 Permettono di verificare che il prezzo della varietà aumenta all'aumentare di ciascuna singola caratteristica2 Evidenziano che le automobili cambiano non solo per livello di qualità ma anche per tipologie più o meno adatte a diversi stili di vita22 NEL CASO DELL'AUTOMOBILELE LE CARATTERISTICHE MISURATEMostrano che le caratteristiche di prestazione misurabili sono pienamente in grado di spiegare ledifferenze di prezzo tra modelli di marche3 diverseMostrano che l'incremento di prezzo che si osserva quando aumenta una singola caratteristica è lo stesso a prescindere dal livello delle altre4 caratteristicheUNA IMPRESA PUÒ AUMENTARE IL SUO POTERE DI MERCATO DEFINENDO POLITICHE CHE SFRUTTANO23 CARATTERISTICHE

DOMANDA. UNA SOLA DELLE SEGUENTI NON RIENTRA TRA QUESTE CARATTERISTICHE: 1. Costi di acquisizione di informazioni 2. Costi di passaggio ad altro fornitore 3. Costi unitari di produzione decrescenti 4. Differenziazione dei prodotti percepita IN UN DUOPOLIO CON COSTI MARGINALI UGUALI UN ENTRANTE E PRODOTTO OMOGENEO L'ENTRATA È BLOCCATA: 1. Se l'entrante ha profitti negativi quando l'incumbent produce la quantità di monopolio 2. Se i costi di entrata sono sufficientemente bassi 3. Se i costi di entrata sono superiori ai profitti di monopolio 4. Quando il modello di Stackelberg prevede produzione nulla del follower in assenza di costi di entrata 25. UN CONTRATTO PUÒ RIGUARDARE: 1. Unicamente singole transazioni 2. Unicamente relazioni di lungo periodo 3. Situazioni diverse per cui è progettato, sia di breve che di lungo periodo 4. Esclusivamente regole che definiscono importi da pagare in relazione alle circostanze che si presentano 26. LA LIBERALIZZAZIONE DELLA

FORNITURA DI SERVIZI ELETTRICI IN ITALIA

  1. Ha mantenuto la piena integrazione verticale dell'ex-monopolista
  2. Ha assegnato la fornitura di servizi di bottleneck a società separate
  3. Ha introdotto la competizione nella distribuzione locale
  4. Ha mantenuto in monopolio le attività di vendita al dettaglio

LA LIBERALIZZAZIONE DELLA FORNITURA DI SERVIZI FERROVIARI IN ITALIA

  1. Ha mantenuto l'integrazione societaria dell'ex-monopolista
  2. Ha reso pienamente sostituibili i servizi di bottleneck
  3. Ha mantenuto in un regime di separazione societaria la stessa proprietà del gruppo che operava precedentemente in monopolio
  4. Ha superato la necessità di regolamentare i prezzi all'ingrosso

IN PRESENZA DI INVESTIMENTI IRREVERSIBILI E COSTI AFFONDATI

  1. Anche l'incumbent subisce una barriera all'entrata
  2. Un incumbent può continuare a produrre a prezzi che, prima di entrare, altre imprese non sarebbero disposte ad applicare
  3. Anche l'entrante
subisce una barriera all'uscita4. L'entrante non rinuncia al suo progetto perché sa che non potrà tornare indietro. UN INVESTITORE NEUTRALE AL RISCHIO CON PATRIMONIO W DEVE SCEGLIERE LA SOMMA A DA INVESTIRE IN UN PROGETTO CHE HA UN RENDIMENTO NEGATIVO R1 CON PROBABILITÀ P E UN RENDIMENTO POSITIVO R0 CON PROBABILITÀ 1-P, CON R1P+R0(1-P) > 0. LA SOMMA A INVESTITA SARÀ: 1. Nulla 2. Una quantità positiva indipendente da w, R0 e R1 3. Una quantità positiva crescente con R1P+R0(1-P) 4. L'intero patrimonio w PERCHÉ NEL MODELLO DI AKERLOF CI SIA EQUILIBRIO: 1. Debbono cessare le offerte di auto di bassa qualità 2. I prezzi debbono riflettere la qualità media delle automobili in circolazione 3. PERCHÉ NEL MODELLO DI AKERLOF CI SIA EQUILIBRIO 4. Debbono essere scambiate, esclusivamente a prezzo basso, solo auto di bassa qualità Dovrebbero essere prese in considerazione caratteristiche dei mercati reali che ilmodello trascuraUNO DEI PROBLEMI BASE CHE UN SISTEMA ECONOMICO AFFRONTA È PER CHI PRODURRE. CON QUESTA DOMANDA SI INTENDE:
  1. Quali processi produttivi utilizzare
  2. Quali beni produrre
  3. Quale destinazione e ripartizione tra soggetti hanno i beni prodotti
  4. In quali imprese i lavoratori verranno assunti
L'AUMENTO DEL TASSO DI INTERESSE:
  1. Diminuisce la disponibilità al risparmio
  2. Diminuisce gli investimenti
  3. Aumenta le vendite di beni di consumo durevoli
  4. Aumenta la richiesta di prestiti
QUANDO IN UN IMPIANTO SI PRODUCONO PIÙ BENI:
  1. La funzione di produzione non può essere utilizzata e si ricorre alla frontiera delle possibilità di produzione
  2. È in generale possibile utilizzare funzioni di produzione separate
  3. Si generano sempre sinergie che riducono i costi di produzione
  4. Gli input utilizzati sono la somma di quelli necessari producendo un output alla volta
NEL BREVE PERIODO, COSTI UNITARI E COSTI MARGINALI COINCIDONO:
  1. In un punto di

    minimo della funzione di costo unitario

    In un punto di minimo della funzione di costo marginale

    Mai

    Se sono costanti

    A PARTIRE DA UNA SITUAZIONE DI EQUILIBRIO DI LUNGO PERIODO, FATTORI ESTERNI PORTANO

    AD UNO

    SPOTAMENTO VERSO DESTRA DELLA CURVA DI DOMANDA

    L'equilibrio di lungo periodo viene ripristinato con l'uscita di alcune imprese

    Si produce un transitorio aumento dei prezzi

    Si produce un permanente aumento dei prezzi

    Si produce un transitorio calo dei prezzi

    LE ESTERNALITÀ POSSONO ESSERE INTERNALIZZATE:

    Tassando i beni che generano esternalità positive

    Sussidiando i beni che generano esternalità negative

    Tassando i beni che generano esternalità negative

    Solo con soluzioni private

    IN ASSENZA DI ESTERNALITÀ PREZZI UGUALI AI COSTI MARGINALI:

    massimizzano il surplus sociale

    sono incompatibili con un equilibrio di concorrenza perfetta

    sono incompatibili con la profittabilità di imprese con rendimenti di scala

    decrescenti4 vengono scelti da un monopolista non soggetto a vincoli8 IL TERMINE PREZZI LINEARI NELL AMBITO DELLA DISCRIMINAZIONE DI PREZZO INDICA CHE:
    1. Il prezzo di una unità del bene per un determinato consumatore è lo stesso qualunque sia il numero di unità acquistate
    2. Il prezzo medio unitario cresce linearmente con le quantità acquistate
    3. Il prezzo medio unitario decresce linearmente con le quantità acquistate
    4. I prezzi applicati a gruppi diversi di consumatori sono legati da una relazione lineare9 INDICARE QUALE TRA LE SEGUENTI AFFERMAZIONI NON È CORRETTA:
    Se la discriminazione di prezzo di terzo grado rende profittevole servire un secondo mercato (mercato 2), non servito in caso di prezzo1 uniforme, il surplus totale del consumatore (mercato 1 + mercato 2) è maggiore in caso di discriminazione di prezzo.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
415 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/35 Ingegneria economico-gestionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher documenti23 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e gestione dei sistemi industriali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universitas Mercatorum di Roma o del prof Leporelli Claudio.