NSFR
10 In sintesi i dettami di Basilea III potrebbero:
Determinare una contrazione del credito
1 Il valore economico creato, secondo la visione
neoclassica, è dato:
Dalla differenza prezzo pagato dai consumatori e costi di
produzione
2 L'unica risorsa che non è remunerata a un prezzo che
è determinato da una transazione di mercato è:
Il capitale
3 Il valore residuo con il quale è remunerato l'azionista è
pari: Al reddito netto
4 La differenza tra il prezzo più elevato che i
consumatori sarebbero disposti a pagare per un bene o
un servizio e il prezzo che effettivamente pagano è
Avanzo o surplus del consumatore
5 La differenza tra il prezzo al quale i venditori
effettivamente vendono e il costo delle risorse
Avanzo o surplus del produttore
6 L'elasticità della domanda di risorse è definita come:
Il cambiamento della domanda di un bene derivante da una
variazione del prezzo dello stesso
7 La soluzione cooperativa è coerente con una creazione
e distribuzione più ampia del valore creato se:
Si adotta una strategia di massimizzazione del profitto di
lungo termine
8 Il valore estrinseco è sinonimo di:
Valore monetario
9 L'apprendimento può essere considerato come una
forma di valore:
Intrinseco
10 La creazione di valore per tutti gli stakeholder passa
inevitabilmente per:
Un ampliamento del concetto di valore
1 I business angel sono anche detti:
Investitori non istituzionali
2 Le fonti di finanziamento dette 3F Money sono
tipicamente quelle fornite da:
Amici, famiglia e fondatore
3 La fase di seed è la tipica fase finanziata da:
3F Money
4 Il business angel è:
Un individuo
5 Il business angel investe:
Fondi propri
6 La tipologia di business angel che riveste ruoli più
importanti dal punto di vista manageriale nelle imprese
in cui investe è:
Real Angel
7 Il business angel investe il proprio capitale per:
Realizzare capital gain, dividendi e sostenere l'imprenditore
con il proprio capitale di conoscenza
8 Il tasso di rendimento minimo atteso dai Business
Angel è:
20-30%
9 20-30%
Acquistando quote dai proprietari
10 Il business angel network:
Faiclità l'incontro tra imprese e business angel
1 La Resource based view è una teoria che analizza:
Il contributo delle risorse alla generazione del vantaggio
competitivo
2 Una risorsa che rispetta il cosiddetto VRIN criteria:
Genera vantaggio competitivo
3 Una risorsa che soddisfa il VRIN criteria:
Non è sostituibile
4 Una risorsa che consente all'impresa di ridurre le
minacce e cogliere le opportunità, è una risorsa:
Di valore
5 La classificazione di Barney in risorse di capitale fisico,
umano e organizzativo, si deve a un articolo pubblicato
1991
6 La classificazione di Brumagin del 1994 prevede una
gerarchia delle risorse suddivisa in:
4 categorie
7 Il cambiamento nella capacità di una risorsa di
generare vantaggio competitivo, è definito:
Shock di Schumpeter
8 Un'impresa che ha risorse di valore, ma non
eterogeneamente distribuite tra i competitor:
Realizza una parità competitiva
9 Una delle principali critiche alla Resource based view
riguarda:
La mancanza di comunanza di termini
10 Il modello della Resource Based View:
Rispetto al modello delle 5 forze di Porter conferisce maggiore
importanza all'impresa rispetto al mercato
1 L'aspetto centrale delle ONP è rappresentato da:
Mission
2 Insieme agli elementi economico finanziari e alla
mission è importante valutare nelle ONP:
La soddisfazione dei membri dell'organizzazione
3 Spesso nelle ONP, l'accountability si percepisce come:
Non necessaria e intrusiva
4 Una ONP che non rispetta un principio di equità
intergenerazionale:
Scarica il deficit sulle future amministrazioni
5 Il return on asset nelle ONP si calcola:
Change in net asset/total net asset
6 Il variability ratio nelle ONP si calcola rapportando:
L'attivo a breve al passivo a lungo
7 Le revenue esterne ad una ONP sono:
I ricavi derivanti da attività di supporto
8 Il debt coverage ratio nelle ONP si calcola:
Reddito operativo/rate di rimborso del debito
9 Sollevare problematiche riguardanti la gestione della
ONP potrebbe:
Scoraggiare i membri nell'assumere incarichi
10 Nell'analizzare le performance economiche di una
ONP non si deve mai perdere di vista il rapporto con:
La missione
1 La cosiddetta Quick Win nelle strategie di risanamento
punta a:
Stabilizzare la situazione finanziaria nel breve termine
2 La prima misura di risanamento di una azienda in crisi
è riguardante:
L'efficienza dei costi
3 La strategia di efficientamento dei costi in genere
inizia con la riduzione:
Dei costi di Ricerca e Sviluppo
4 La strategia che prevede ad esempio la dismissione di
un terreno inutilizzato:
Ridimensionamento delle attività
5 La riduzione della leva operativa passa per:
Una riduzione dei costi fissi
6 La funzione aziendale che maggiormente supporta la
strategia di focalizzazione in un processo di turnaround
Marketing
7 La sostituzione del CEO nel processo di turnaround:
Ha un effetto segnaletico
8 Ricomplicare il business nel processo di turnaround
appartiene alla fase di:
Costruzione del futuro
9 Una crisi di carattere economico:
Comporta il ripensamento del business
10 Una crisi di carattere finanziario deve essere risolta
riequlibrando il rapporto tra:
Ebitda e impegni finanziari
1 L'agency e la stewardship theory muovono dal
presupposto della:
Separazione tra proprietà e controllo
2 Lo schema di Gersick, nell'impresa non familiare è
formato da:
2 insiemi
3 Lo schema di Gersick, nell'impresa familiare è formato
da: 3 insiemi
Concentrata
5 Nell'impresa familiare aperta la gestione è:
Estesa a non familiari
6 Rispetto all'impresa non familiare, nello schema di
Gersick che include il sistema familiare, si aggiungono:
4 tipologie di soggetti
7 L'ownership transition:
Riguarda il passaggio della proprietà
8 La prima fase del ciclo di vita dell'impresa di famiglia
Controlling owner
9 La seconda fase del ciclo di vita dell'impresa di
Sibling partnership
10 La terza fase del ciclo di vita dell'impresa di famiglia
è: Cousin consortium
1 Il lavoro di Schein intitolato "cultura organizzativa e
leadership è stato pubblicato nel: 1992
2 Nella visione di Schein, la cultura organizzativa è
basata su:
Una deduzione empirica
3 La definizione di cultura organizzativa di Schein è
applicabile:
A ogni tipo di organizzazione
4 Tra concetti che identificano una cultura organizzativa,
non c'è:
Il ROE
5 La cocreazione di valore è propria del rapporto con:
Stakeholder esterni
6 La cultura organizzativa non determina:
Il livello di fatturato
7 La cultura organizzativa si genera:
In un periodo di 3-5 anni
8 Il cambiamento ha un processo per fasi, la cui prima
fase è:
Awarness
9 Il cambiamento reattivo:
Ha origine esterna all'organizzazione
10 La concorrenza di un numero alto di azioni
sovrapposte, può determinare:
Il fallimento del cambiamento
1 Nella teoria dei costi di transazione di Williamson, le
ipotesi riguardanti i fattori umani sono:
Razionalità limitata e comportamento opportunistico
2 Nella teoria dei costi di transazione di Williamson, le
ipotesi riguardanti i fattori ambientali sono:
Incertezza e complessità
3 Nella teoria dei costi di transazione di Williamson,
l'uomo:
Possiede solo alcune informazioni e non è perfettamente in
grado di elaborarle
4 Nella teoria dei costi di transazione di Williamson, al
crescere della complessità ambientale:
Aumenta il numero delle informazioni necessarie e aumenta
5 La teoria sociologica X di McGregor, ha ispirato:
L'agency theory
6 v Non è possibile aumentare l'utilità di un soggetto senza
diminuire quella degli altri
7 Nella teoria dei costi di transazione di Williamson, in
presenza di comportamento opportunistico, investimenti
specifici, razionalità limitata, si sarebbe in presenza del:
Il sistema della pianificazione
8 Nella teoria dei costi di transazione di Williamson, in
presenza di comportamento non opportunistico,
investimenti specifici, razionalità limitata, si sarebbe in
Il sistema delle promesse
9 Nella teoria dei costi di transazione di Williamson, in
presenza di comportamento opportunistico, investimenti
non specifici, razionalità limitata, si sarebbe in presenza
Il sistema della concorrenza
10 I costi di transazione influenzano:
Il confine efficiente dell'impresa
1 I piani di HR sono:
Particolari strumenti o attività, tra questi ad esempio i piani di
incentivazione
2 Le politiche di HR sono:
Un set di regole o codici stabiliti con l’obiettivo di coordinare le
persone nell’organizzazione
3 I programmi di HR sono:
Interventi stabiliti dal manager delle risorse umane con il fine
ultimo di raggiungere un particolare obiettivo
4 La funzione cui solitamente l'impresa tende a dare
minore importanza è:
Human Resource
5 L'impresa ha un maggiore controllo potenziale:
Sul costo del lavoro
6 Il costo unitario del lavoro è:
Il costo del lavoro per unità di output
7 La produttività aziendale dipend da:
Cambiamento tecnologico e accumulo di capitale umano
8 Si parla di flessibilità funzionale dei posti di lavoro
quando:
E' più ampia la gamma di mansioni dei singoli dipendenti
9 Le ricompense estrinseche sono:
Monetarie
10 La consapevolezza dei dipendenti si ottiene
attraverso:
Un processo di monitoraggio e valutazione
1 Nell'analisi dei comportamenti individuali nelle
organizzazioni vi sono alcune variabili di carattere
ambientale che vanno tenute in considerazione, quali:
Job design
2 Nell'analisi dei comportamenti individuali nelle
organizzazioni vi sono alcune variabili di carattere
individuale che vanno tenute in considerazione, quali:
Percezione
3 Nell'analisi dei comportamenti individuali nelle
organizzazioni vi sono alcune variabili di carattere
individuale che vanno tenute in considerazione, quali:
Background familiare
4 Nell'analisi dei comportamenti individuali nelle
organizzazioni vi sono alcune variabili di carattere
ambientale che vanno tenute in considerazione
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