20. LIMITI E INTEGRAZIONI DELL\'AGENDA SETTING
La tematizzazione è: un particolare tipo di agenda setting relativo alla trasformazione di un
numero di eventi in un unico ambito di rilevanza
Rispetto alla tematizzazione, stampa e televisione: la stampa si organizza intorno alla memoria
e la televisione intorno all’attualità
Il time-lag è: il tempo che intercorre tra la rilevazione della copertura informativa dei media
e la rilevazione dell'agenda del pubblico
Da un punto di vista metodologico, nella versione standard dell'agenda setting: vengono
comparati dati aggregati sul contenuto dei media con dati aggregati delle conoscenze del
pubblico
Il modello dell'effetto di agenda comprende: consapevolezza, salienza e priorità
Gli step della creazione dell'agenda, nell'ordine, sono: focalizzazione, framing, creazione del
legame tra evento e sistema simbolico, personificazione
La salienza comunitaria riguarda: la rilevanza assegnata ad un tema dentro una rete di
rapporti interpersonali
Gli studi sul news memory e discourse processing hanno riguardano: i processi di
apprendimento nell'ambito dell'agenda setting
La fase della "focalizzazione" riguarda: l'enfatizzazione di un evento, un'azione o un gruppo
per farlo passare in primo piano
Il modello della consapevolezza riguarda: la presenza o l'assenza di un tema nell'agenda del
pubblico
21. IL NEWSMAKING
La distorsione inconsapevole dipende da: normali routine produttive, pratiche e cultura
professionale 9
L'attitudine di un evento ad essere trasformato in notizia si definisce: Notiziabilità
I valori/notizia: permettono la selezione del materiale in modo quasi automatico
I criteri sostantivi comprendono: importanza e interesse
Quali sono le caratteristiche dei criteri di "importanza" e di "interesse": l'importanza è legata a
fattori oggettivi e l'interesse a opinioni soggettive
Il grado e il livello gerarchico delle persone coinvolte rientra nei criteri: Sostantivi
La qualità della storia è data da: azione, ritmo, completezza, chiarezza
Le agenzie di stampa: sono la fonte più consistente di materiali notiziabili
Nella fase di editing: gli eventi vengono ricontestualizzati dentro il formato del notiziario
“umano”
L'interesse di una notizia in generale è collegato a: Interesse
22 MODERNITÀ E COMUNICAZIONE
Gli attori che hanno un ruolo fondamentale nell'elaborazione della cultura rappresentativa sono:
Intellettuali
Le conseguenze dell'assenza di mediazioni competenti sul soggetto sono: Disorientamento
Quale tipo di socializzazione entra in crisi nella modernità: La socializzazione ereditata
Il rapporto comunicazione/società attuale: è un rapporto rovesciato in cui media e tecnologie
diventano agenzie di ordinamento dei valori
La crisi delle istituzioni: può essere colta attraverso la riflessività e l'interpretazione
ermeneutica svolgono un ruolo fondamentale nella formazione dell’identità
Per Gehlen le istituzioni:
I giovani nella nostra società: presentano elevate performance universitarie, ma non sempre
sono in grado di trasferire il loro sapere sulla società
Il 'senso comune' nella letteratura classica è: un insieme di prerequisiti che fondano il giudizio
e guidano all’azione Negli anni ’90
La comunicazione in Italia diviene un contraltare alle istituzioni:
l’individuo
La società moderna mette al centro:
23. LA RETE: ORIGINI E FASI DI SVILUPPO
elaborazione, archiviazione e trasporto dell’informazione
La digitalizzazione fa riferimento a:
L'ipertesto è: un insieme di informazioni collegate tra loro attraverso rimandi logici
L'assunzione di un medium come contenuto di un altro medium si definisce: ri-mediazione
Arpanet è: l'antenata di internet che fu progettata negli Stati Uniti
Il passaggio da reti di calcolo a reti di comunicazione fu segnato da: Primo sistema di posta
elettronica
Il passaggio alla rete telematica di "massa" si ebbe negli anni: Novanta
L'interattività è: la misura della capacità di un medium di lasciare che l'utente eserciti
10
un'influenza sul contenuto e/o sulla forma della comunicazione
La prima età degli Internet Studies: fu segnata da studi che enfatizzavano i tratti di
“nuovismo"
Il World Wide Web nasce per: condividere risultati sperimentali tra gli scienziati
La terza età degli Internet Studies coincide con: uso della rete come piattaforma di interazione
tra utenti
24. LA DIMENSIONE MACRO DELLA RETE: LA TEORIA DELLA NETWORK
SOCIETY
La nascita della network society si basa su: rivoluzione tecnologica, crisi del capitalismo,
emergere di movimenti sociali e culturali
Lo spazio dei flussi è caratterizzato da: simultaneità delle pratiche sociali a distanza e luogo
del potere
Secondo il primo pensiero di Castells l'identità è: una risposta subalterna allo sradicamento
imposto dai flussi globali
Tra i processi che hanno creato le condizioni ideali per la diffusione sociale del Web: la crisi del
patriarcato, la femminilizzazione e le contestazioni politiche
La matrice neocapitalista della società in rete si basa su: acquisizione di nuovi mercati,
informazione come risorsa primaria, potenziamento tecnologico
L'identità progettuale è: un'identità che produce il soggetto sociale
L'identità resistenziale ha una funzione di: Difensiva
L’interconnessione è: la logica dei network trasversali a diversi livelli
La rivoluzione della tecnologia e dell'informazione è data da: introduzione dei personal
computer e di Internet
L'interazione dei processi alla base della network society ha portato a: una nuova struttura
sociale, una nuova economia (informazionale) e una nuova cultura (virtuale)
25. LA DIMENSIONE MACRO DELLA RETE: LAVORO E POTERE
Secondo Yochai Benkler la rete: Favorisce la condivisione sociale
La metafora usata da Benkler è quella: Del pinguino
La visione della conoscenza come 'bene non rivale' appartiene a: Chris Anderson
Il fenomeno di 'coda lunga' si riferisce al fatto che: in rete trovano spazio prodotti culturali
anche di poco successo
L'uso 'rappresentativo' della Rete è: l'uso dei governi e degli enti pubblici per agevolare il
rapporto con i cittadini
Il 'network power’: Agisce attraverso l’inclusione dei soggetti e la loro sottomissione a regole
standard 11
Secondo Tim Wu, il ciclo di sviluppo della società in rete prevede: una fase di
decentralizzazione finalizzata all'appropriazione universale degli strumenti tecnologici e
una fase di centralizzazione che favorisce la formazione di soggetti dominanti
Le tecno-élite sono: ambienti di ricerca scientifica che hanno realizzato l'infrastruttura di
rete
Secondo Jodi Dean il capitalismo comunicativo: trova nella rete una risposta alla crisi di
credibilità nel sistema
Gli 'insurgent politics’: nascono dal basso, prendono corpo in rete e poi operano nello spazio
dei luoghi
26. LA DIMENSIONE MICRO DELLA RETE: RELAZIONI E VITA QUOTIDIANA
Manuel Castells introduce il concetto di: Virtualità reale
La tesi dell'individualismo in Rete sostiene che: il Web è un luogo in cui le persone mettono in
gioco i valori acquisiti nel corso della propria vita
Secondo il modello di diffusione dei media, gli "innovatori" sono: sono coloro che danno avvio
al processo
Nel modello di Howard, Rainie e Jones, gli "utilitaristi": Usano il web in modo strumentale
I principali dati di ricerca sull'individualismo in Rete mostrano che: Internet non toglie spazio
ad altre forme di socializzazione e consumo culturale, ma le affianca
Il "sistema operativo sociale": si basa sulla concezione che un individuo autonomo produce
una rete di relazioni più estesa
Quale tra i seguenti studiosi ha teorizzato la "forza dei legami deboli": Mark Granovetter
la funzione di “bridge"
La caratteristica dei legami deboli è:
I legami latenti sono: legami che che connettono potenzialmente a tutte le altre persone
presenti nel Web
Considerando il rapporto tra la Rete e i legami sociali: la costruzione di nuovi rapporti è limitata
ad ambienti molto specifici
Il concetto di "invidualismo in Rete" è stato introdotto da: Barry Wellman
Secondo il modello di diffusione dei media, nella "prima maggioranza" rientrano: coloro che
valutano costi e benefici prima di adottare un medium
Il numero di Dunbar, relativo alla quantità massima di "amici" gestibili dall'individuo, corrisponde
a: 150
27. LA RETE E IL CAPITALE SOCIALE
Secondo quale autore il capitale sociale si intreccia al capitale economico e culturale: Pierre
Bourdieu
Secondo Bourdieu, il capitale sociale è: l'insieme di risorse collegate al possesso di una rete
12
durevole di relazioni
Secondo Bourdieu, il capitale sociale è distribuito: in modo diseguale e dipende dall'estensione
della rete e dalla proprietà dei nodi
Secondo Coleman, il capitale umano è: Rappresentato dalle conoscenze acquisite
Nel pensiero di Coleman, il potenziale informativo delle reti si riferisce: Alla possibilità di
raccogliere informazioni attraverso l’appartenenza ad una comunità
Le norme, secondo Coleman: esercitano pressione e possono produrre esternalità negative
Nel pensiero di Fukuyama è centrale il concetto di: fiducia
Per Fukuyama, la fiducia è un bene particolare: che nasce dalle relazioni interpersonali
Secondo Fukuyama, la "grande distruzione" del capitale sociale si è avviata: a partire dalla metà
degli anni ’60.
Secondo Putnam, tra i segnali di controtendenza del declino del capitale sociale vi sono:
associazionismo giovanile, gruppi di aiuto e web come spazio di discussione pubblica 13
28.GLI USI SOCIALI DEL WEB
Tra gli usi del web, l'"uso intimo" è quello in cui: Il Web ha un valore in sé
La socialità in Rete come risposta alla necessità di rilocalizzarsi è collegata: alla possibilità di
reperire informazioni per ambientarsi nel paese di arrivo
Tra le modalità d'uso della Rete da parte dei giovani, il "messing around" è: legato ad un
sottrae importanza all’"amicizia"
investimento tecnologico in sé, ma che
La perdita dei "social cues" in Rete, è riferita: alla perdita degli indizi non verbali recuperata
attraverso altre forme di espressività (emoticons)
Per i giovani, la Rete è: uno spazio privato di soci
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