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Favorisce la convivenza una volta tornata la situazione di normalità

Il concetto di operazioni di mantenimento della pace: Non è specificatamente menzionato nella Carta delle Nazioni Unite

Il danno punitivo è: un'ulteriore forma di punizione e mira a infliggere una sanzione ed a dissuadere il compimento di atti simili

Il diritto alla sopravvivenza è: considerabile un corollario del diritto alla vita e come tale protetto dall'art. 6 del Patto sui diritti civili e politici del 1977

Il diritto internazionale consuetudinario in materia di diritto bellico riconosce quattro principi fondamentali per quanto riguarda l'uso delle mine terrestri, tra cui: il principio della distinzione che prevede che venga operata una distinzione fra i combattenti ed i civili in quanto solo i primi possono essere oggetto di attacchi mentre i secondi godono di immunità

Il disarmo è disciplinato dagli artt. 11, 26 e 47 della Carta ONU: L'art. 26 attribuisce al Consiglio di Sicurezza la

responsabilità di formulare piani per l'istituzione di un sistema di disciplina degli armamenti.
1 Il divieto di inquinamento transfrontaliero presuppone: un illecito internazionale con la colpa ovvero la mancanza di diligenza necessaria, consistente nella presa di tutte le misure ragionevolmente ritenute adeguate al tipo di attività secondo le tecnologie disponibili.
2 Il Gruppo Australia è un accordo informale ed i partecipanti non sono sottoposti ad alcun obbligo legale.
3 Il II Protocollo (art.4) codifica... tutte le garanzie fondamentali che vanno rispettate nei confronti delle persone che non partecipano alle ostilità, espressione dei diritti umani già riconosciuti come consuetudinari.
4 Il mandato di una commissione può comprendere finalità quali la promozione del processo di riconciliazione nazionale o il tentativo di restituire dignità alle vittime e di consolidare la pace e la democrazia nel paese.
5 Il Marinoni sosteneva che il fondamento giuridico dei poteri.

esercitatidall'occupante non deve essere rinvenutonelle norme internazionali che attribuisconoall'occupante il diritto di creare, modificareed estinguere situaizoni giuridiche rilevantiper gli abitanti e per i beni del territoriooccupato6 Il neutrale che dia asilo alle truppe belligerantisconfinate nel suo territorio:non commette illecito internazionale, madeve internarle ed in luogo lontano dagliscontri.7 Il neutrale:ha il diritto di respingere gli attacchiprovenienti dai belligeranti e l'art.10 della VConvenzione de l'Aja stabilisce che non puòessere considerato atto ostile "il fatto cheuna potenza neutrale respinga, anche con laforza, gli attentati alla propria neutralità".8 Il par. 1 dell' art. 3 comune stabilisce quando vieneapplicato, ovvero:in presenza di un conflitto armato privo dicarattere internazionale scoppia sul territoriodi una delle Alte Parti contraenti.9 Il par.2 dell'art.1, II Protocollo Addizionale alleConvenzioni di Ginevra,

esclude dalla definizione di conflitto armato non internazionale: le forme ridotte di violenza quali disordini interni, tensioni, rivolte o atti di brigantaggio alle quali però vanno comunque applicate le disposizioni previste dall'art. 3 comune.

Il paragrafo 1 dell'art. 77 del I Protocollo Aggiuntivo: afferma il principio che i fanciulli sono oggetto di particolare rispetto e protezione contro ogni forma di offesa al pudore.

Il personale, altamente qualificato, dovrà essere in possesso dei requisiti morali e tecnici richiesti dalla natura dell'operazione.

Il primo accordo internazionale inteso a limitare l'uso delle armi chimiche risale al 1675 quando, a Strasburgo, la Francia e la Germania, siglarono un patto per l'interdizione dell'uso di pallottole avvelenate.

Il primo tentativo di realizzare una zona denuclearizzata è datato 2 ottobre 1957 e reca la firma del ministro degli esteri polacco Rapacki.

Il principale interrogativo riguarda come qualificare i combattenti.

  1. ovvero:se essi siano soggetti alle regole di diritto internazionale umanitario applicabili alle parti coinvolte nel conflitto oppure se debbano essere considerati membri di una polizia internazionale e quindi regolati da norme specifiche
  2. Il principio del libero accesso di beni e servizi di soccorso è stato sancito dall'AG delle Nazioni Unite in alcune risoluzioni del 1989, del 1990 e del 1991, precisando che il consenso va richiesto ma in realtà si avverte come obbligatorio
  3. Il principio della necessità militare giustifica l'impiego della violenza al solo fine di assicurare la sottomissione del nemico ma con il minimo dispendio di risorse umane ed economiche.
  4. Il principio di distinzione vieta di sferrare attacchi contro la popolazione civile o obiettivi civili, imponendo di dirigere la violenza solo contro coloro che partecipano alle ostilità e contro gli obiettivi militari.
  5. Il principio di proporzionalità proibisce gli attacchi indiscriminati, ossia in violazione del principio

di distinzione, e che causano perdite di vite civili e danni a obiettivi civili eccessivi in relazione al vantaggio militare.

Il principio di umanità proibisce: l'uso di mezzi e metodi di guerra diretti a causare (ai combattenti) sofferenze eccessive e mali superflui.

Il processo di elaborazione dei Protocolli aggiuntivi alle Convenzioni di Ginevra del 1949 è stato lento, lungo e laborioso perché si è sviluppato in un trentennio ricco di avvenimenti che hanno profondamente modificato la natura della comunità internazionale.

Il Protocollo di Ginevra sulla proibizione dell'uso delle armi chimiche è entrato in vigore nel 1928.

Il Protocollo I del 1977 non contiene norme specifiche riguardo alle mine e questa lacuna viene colmata dal Protocollo II aggiuntivo della Convenzione del 1980.

Il regime di applicazione non è applicabile nelle fasi iniziali dell'invasione.

Il risarcimento monetario comprende il danno emergente ed il lucro cessante.

Il segno distintivo consiste in

Uno scudo appuntito in basso, inquadrato in una croce di Sant'Andrea in azzurro e bianco.

Il sistema di controllo appare potenziato grazie all'attribuzione all'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica del compito di accertare l'esistenza di programmi nucleari segreti.

Il sistema di regolamentazione dell'uso della forza nelle relazioni inter-statali è attualmente basato sull'art. 2, comma 4, della Carta delle Nazioni Unite, che pone un divieto agli Stati di ricorrere alla forza armata nelle loro reciproche relazioni e conferisce al Consiglio di Sicurezza la competenza esclusiva ad occuparsi degli atti di aggressione e delle altre minacce alla pace e alla sicurezza internazionale.

Il terzo appone la propria firma a fianco di quella del governo e dei gruppi armati (senza con ciò qualificarsi contraente) oppure dopo (come testimone o garante morale).

Il testo promosso dallo zar Alessandro II nel corso della conferenza internazionale del 1874, si rifaceva ad...

Un regolamento militare degli Stati Uniti del 1863, il Lieber's Instructions

Il titolo II della Convenzione di Ginevra del 1949 pone a carico delle Parti contraenti: l'obbligo di rispettare i trasporti terrestri, marittimi ed aerei di malati civili, infermi e donne incinta

Il Trattato di Non Proliferazione si propone di realizzare: il totale e completo disarmo ed il controllo della crescita degli armamenti

Il Trattato di Rarotonga del 1985 interdice le armi atomiche nel Pacifico Meridionale

Il trattato di Rarotonga entrò in vigore l'11 dicembre 1986 stante il deposito dell'ottava ratifica richiesta

Il Trattato di Washington del 1959 prevedeva la smilitarizzazione del continente artico ed il suo utilizzo per scopi pacifici

Il Trattato sulla Cessazione degli Esperimenti Nucleari: da un lato ha fortemente limitato il moltiplicarsi degli Stati militarmente nuclearizzati, dall'altro ha sancito l'impegno ad impedire l'arricchimento degli arsenali già esistenti

In seno alle cinque potenze nucleari6 Importante aspetto della Convenzione, comestabilità dall'art.VII, è:l'impegno alla distruzione od allariconversione a scopi civili degli aggressoribiologici, delle fabbriche che li producevanoed i sistemi d'arma progettati per il loroimpiego

In base alla clausola Martens:Nei casi previsti, le popolazioni civili ed ibelligeranti restavano sotto la salvaguardiadei diritti pubblici e delle leggi riguardanti idiritti dell'uomo

In base all'art.54 della IV Convenzione di Ginevra:è illegittima la sanzione adottata dall'autoritàoccupante contro il funzionario che si astienedal compiere le proprie funzioni, adempiendocosì al suo dovere di fedeltà nei confrontidello Stato occupato

In casi estremi, l'occupante:può insediare propri cittadini nelle corti localima la composizione del tribunale non puòcondizionarne il funzionamento che dovràavvenire sempre secondo le norme diprocedura previste dallo Stato

occupato10 In caso di estrema urgenza o di assenza di relazioni diplomatiche: ci si limiterà a fornire l'elenco dei partecipanti al capo della missione.

umanitaria1 In caso di uso proibito della forza: la debellatio non ha effetto giuridico.

2 In caso di violazione del blocco navale: la nave ed il carico vengono confiscati dallo Stato bloccante e la condanna viene inflitta dopo regolare giudizio sulle prede.

3 in conflitto armato può essere qualificato come internazionale per effetto della partecipazione a tale conflitto di gruppi armati che: Pur non essendo formalmente inquadrati all'interno delle forze armate regolari di uno Stato, sono ad esso legati da un rapporto di fatto.

4 In merito all'estinzione dello Stato responsabile, la dottrina maggioritaria riconducibile alla Stern, sostiene che: ad eccezione dell'ipotesi nella quale lo Stato predecessore abbia già riconosciuto la propria responsabilità e liquidato il danno (in questo caso l'onere del debito finanziario.

sitrasmette allo Stato successore), non si può imporre allo Stato successore l'obbligo personale dello Stato predecessore. 5 In presenza di più Stati aggressori: in virtù del principio della responsabilità
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A.A. 2023-2024
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SSD Scienze giuridiche IUS/13 Diritto internazionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher LeoMe10x di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto internazionale umanitario e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Avenia Catello.