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Recensione
L’arte L’urbanistica secondo i suoi fondamenti artistici,
Camillo Sitte, di costruire le città. Jaka
216, €
Book, Milano 2007, pp. 19,00
Analisi tematica
In questo libro Sitte affronta il problema dei piani di sviluppo moderni, attuati in maniera acritica e
indiscriminata, senza tener conto del passato. Egli afferma che solo attraverso la conoscenza
approfondita dei metodi e delle pratiche urbanistiche si può, con le giuste motivazioni, rompere con
Riprendendo un pensiero di Aristotele, l’autore evidenzia come
uno stile o una tradizione passata.
l’urbanistica deve permettere la progettazione di città che possano fornire sicurezza e felicità agli
una sensibilizzazione sul problema dell’arte.
abitanti, attraverso In tal senso vengono citate le
magnifiche realizzazioni degli Antichi, universalmente riconosciute, che devono essere studiate e
riadattate secondo le esigenze moderne. Sitte sottolinea come gli Antichi tenessero molto allo studio
meticoloso degli spazi pubblici, ordinati con cura e riccamente ammobiliati. Nel foro, ad esempio,
si concentravano i capolavori della scultura e i più importanti edifici pubblici, come se si trattasse di
opera d’arte compiuta attraverso un lavoro secolare. Inoltre, l’autore sottolinea come gli
una pura
antichi disponessero i monumenti e le statue sui lati delle piazze, valorizzandole con vedute
prospettiche favorevoli, mentre al giorno d’oggi l’unico luogo adatto alla collocazione di un
monumento o di una scultura è il centro della piazza, il che comporta una notevole riduzione dello
La causa di questo viene attribuita all’introduzione dei concetti della geometria e alla
spazio utile.
scarsa interpretazione del concetto di simmetria, i quali non vengono ritenuti affatto indispensabili
per produrre effetti pittoreschi e architettonici. Come più volte espresso, oggi la simmetria è
diventata una malattia di moda, che contrasta con le irregolarità degli edifici del passato, dove ogni
motivo risulta espresso in tutta chiarezza e dove ogni elemento della composizione trova
nell’insieme un giusto equilibrio. Sitte evidenzia, come ulteriore fattore degli scarsi risultati
l’insufficiente chiusura degli spazi ai lati.
moderni, Egli dice che, una volta, gli spazi vuoti
la cui forma era determinata in base all’effetto da produrre, mentre
costituivano una totalità chiusa,
oggi si dividono i lotti secondo figure regolari e ciò che avanza viene chiamato via o piazza.
di viali e giardini. L’autore
Altro tema espresso nel libro riguarda la funzione nei piani regolatori
che, dal punto di vista dell’igiene è meglio avere più verde possibile, ma lo stesso non vale
afferma
per l’arte, alla quale interessa sapere dove e come ricorrere al verde. I parchi moderni come gli
edifici e i monumenti non dovrebbero essere collocati nel mezzo di spazi liberi, ma inseriti tra le
case. In conclusione Sitte sottolinea come, nonostante le ostilità della nostra epoca, si è giunti a
trovare delle soluzioni di grande efficacia e, per evitare che rimangano delle eccezioni, occorre un
programma nel tempo, come condizione essenziale, e la professionalità dei tecnici coinvolti.
Interpretazione e valutazione
Questo saggio di architettura viene pubblicato da Camillo Sitte nel 1889 allo scopo di fornire un
contributo di esperienze passate all’urbanistica, per limitare gli insuccessi della disciplina del
in fatto d’arte.
periodo Dunque, se importanti risultati sono stati raggiunti nel campo tecnico,
altrettanto non può dirsi sul piano artistico, che nella maggior parte dei casi è stato trascurato come
A tal proposito l’autore illustra
se fosse un fattore di importanza minore. degli esempi di opere
urbane limitati all’Austria, Italia, Germania e Francia, di cui ha personalmente potuto apprezzarne
pregi e difetti. Così, è stato fornito ai tecnici e agli artisti un materiale di studio utile e degno di
interesse, che ha proiettato l’urbanistica verso una direzione completamente nuova. Tutto questo per