Anteprima
Vedrai una selezione di 8 pagine su 32
Teoria Generale del Diritto e dello Stato Pag. 1 Teoria Generale del Diritto e dello Stato Pag. 2
Anteprima di 8 pagg. su 32.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Teoria Generale del Diritto e dello Stato Pag. 6
Anteprima di 8 pagg. su 32.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Teoria Generale del Diritto e dello Stato Pag. 11
Anteprima di 8 pagg. su 32.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Teoria Generale del Diritto e dello Stato Pag. 16
Anteprima di 8 pagg. su 32.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Teoria Generale del Diritto e dello Stato Pag. 21
Anteprima di 8 pagg. su 32.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Teoria Generale del Diritto e dello Stato Pag. 26
Anteprima di 8 pagg. su 32.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Teoria Generale del Diritto e dello Stato Pag. 31
1 su 32
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

QUALI SONO LE PRINCIPALI DIFFERENZE TRA L'ANARCHISMO E IL MARXISMO?

Vi sono alcune importanti differenze tra l'anarchismo e il marxismo. Secondo uno dei più importanti esponenti anarchici, ovvero Bakunin, la conquista del potere da parte dei comunisti marxisti non avrebbe condotto alla libertà ma ad una dittatura tecnocratica e ad un potere statale totale. Inoltre, l'anarchismo critica in maniera strutturale la forma politica assunta dal dominio nella società moderna. A differenza del marxismo, non ha come obiettivo la realizzazione di uno Stato diverso.

CHE COS'È LA DEMOCRAZIA?

La democrazia, dal greco antico demos e kratos, è una forma di governo che iniziò a svilupparsi nell'antica Grecia. La democrazia integra diverse caratteristiche fondamentali come il suffragio universale, principio per cui tutti i cittadini di età superiore a una certa età, senza restrizioni di alcun tipo, iniziano da coloro

che hanno diritto di voto di natura economica e culturale e altri, come l'etnia o l'orientamento sessuale, può esercitare il diritto di voto e di partecipare a consultazioni politiche, amministrative e di altro genere. Oltre a questo fattore, esistono attualmente altri criteri che contribuiscono a una definizione minima di democrazia. Presenza di elezioni libere, competitive, eque e regolari.

QUALI SONO LE PRINCIPALI DIFFERENZE TRA DEMOCRAZIA DEGLI ANTICHI E DEMOCRAZIA DEI MODERNI?

Mentre nella democrazia degli antichi prevaleva il concetto di uguaglianza, nella democrazia dei moderni è preminente l'idea di libertà. Questa sorta di distinzione era stata già teorizzata in precedenza anche da Constant. Si può evincere come nell'antichità la democrazia funzionasse attraverso la partecipazione dei cittadini ed un sistema di sorteggio e rotazione delle cariche, le democrazie liberali sono basate invece sulla competizione tra i candidati e

Dinamiche di delega mediante le elezioni. Quali sono le principali differenze tra democrazia diretta e democrazia rappresentativa?

La prima classificazione sulla democrazia riguarda la distinzione tra democrazia diretta e democrazia rappresentativa. Nella prima, il potere sovrano viene esercitato direttamente dal popolo, come avveniva nell'antica Grecia. Viceversa, nella democrazia indiretta il potere sovrano viene esercitato dai rappresentanti eletti dal popolo come nel caso del Parlamento. È la forma di democrazia sviluppatasi con la nascita dei moderni Stati di diritto a partire dalla Rivoluzione francese, affermando il principio della separazione dei poteri e il principio liberale della divisione del lavoro.

Lezione 20

Prova ad abbinare il nome degli autori di cui abbiamo parlato (GRUPPO 1) alle categorie (GRUPPO 2). Attenzione: ciascun nome può essere abbinato a più categorie.

GRUPPO 1: BODIN / HOBBES / LOCKE / TOQUEVILLE / MARX / BAKUNIN.

GRUPPO 2: STATO LIBERALE

  1. STATO ASSOLUTO
  2. ANARCHISMO
  3. STATO SOCIALISTA
  4. SOVRANITÀ
  5. CONTRATTO SOCIALE
  6. DEMOCRAZIA
  7. MOVIMENTO OPERAIO

Bodin-Stato assoluto-Sovranità

Hobbes-Stato assoluto- Contratto sociale- Sovranità

Locke-Stato Liberale- Contratto sociale

Tocqueville-Democrazia

Marx-Movimento operaio-Stato socialista

Bakunin-Anarchismo-Movimento operaio

LEZIONE 21

QUALI SONO LE DIFFERENZA TRA VALIDITÀ ED EFFICACIA DI UNA NORMA GIURIDICA?

Il criterio di validità, come sottolinea Bobbio, fa riferimento all'esistenza di tale norma di diritto, a prescindere dai giudizi di valore. Il problema della validità di una norma giuridica, detto anche problema ontologico del diritto, è risolto da un giudizio di fatto. È necessario seguire tre parametri per determinare se uno standard è valido. In primo luogo, è necessario verificare che la norma sia stata emanata da un'autorità che ha il potere legittimo di produrre norme vincolanti per

undeterminato ordinamento. In secondo luogo, occorre garantire che la norma non sia abrogata. Ciò si verifica quando una norma successiva abroga espressamente tale norma o se viene adottata una disposizione che disciplina la stessa materia. Finalmente, sarebbe opportuno valutare se la norma in questione sia incompatibile con altre norme dell'ordinamento o con una norma gerarchicamente superiore ad essa. Il criterio di efficacia è relativo alla determinazione dell'applicazione o meno della norma in esame da parte dei destinatari della norma. Inoltre, in caso di violazione della norma, dovrebbe essere accertato se l'autorità utilizza metodi coercitivi per garantire il rispetto della norma. Il problema dell'efficacia di una norma giuridica è definito come un problema fenomenologico del diritto. Inoltre, in caso di violazione della norma, dovrebbe essere accertato se l'autorità utilizza metodi coercitivi per garantire il rispetto

Il problema dell'efficacia di una norma giuridica è definito come un problema fenomenologico del diritto. Inoltre, in caso di violazione della norma, occorre determinare se l'autorità utilizza metodi coercitivi per garantire il rispetto della norma. Il problema dell'efficacia di una norma giuridica è definito come un problema fenomenologico del diritto.

In che senso giustizia, validità ed efficacia sono criteri indipendenti? Fai qualche esempio.

Prima della norma giuridica esistono tre diversi tipi di valutazione, quali equità, validità ed efficacia, che sono completamente indipendenti l'una dall'altra. Il criterio della giustizia, infatti, è determinare se una norma ha valori che corrispondono a quelli che ispirano un particolare ordinamento giuridico. Il criterio di validità, come sottolinea Bobbio, fa riferimento all'esistenza di una norma di diritto in quanto tale, a prescindere dai giudizi.

teoria filosofica-giuridica che stabilisce l'esistenza di un diritto naturale, cioè conforme alla natura dell'uomo e dunque intrinsecamente giusto, e la sua superiorità rispetto al diritto positivo, prodotto dagli uomini. Nello specifico riduce la validità a giustizia, sostenendo che una norma sia valida solo se giusta. Rende quindi la validità dipendente dalla giustizia. Perché il criterio della giustizia è quello più importante per i giusnaturalisti?

Teoria filosofica-giuridica che stabilisce l'esistenza di un diritto naturale, cioè conforme alla natura dell'uomo e dunque intrinsecamente giusto, e la sua superiorità rispetto al diritto positivo, prodotto dagli uomini. Per questo motivo la giustizia assume un valore preminente all'interno del pensiero giusnaturalista. Nello specifico, il giusnaturalismo riduce la validità a giustizia, sostenendo che una norma sia valida solo se giusta. Rende quindi la validità dipendente dalla giustizia.

Quali sono i caratteri del positivismo giuridico? Il positivismo giuridico diffuso attraverso la moderna formazione statale sorse sui resti di una società feudale pluralistica, e assunse progressivamente, insieme al monopolio della forza retta su un determinato territorio, anche la produzione giuridica, attraverso la continua produzione di regole in forma di diritto, diventa la fonte primaria del diritto, a cui sono soggette tutte le altre fonti tradizionali.

Il monopolio statale sulla produzione legale si esprimeva al massimo nei codici di inizio Ottocento, di cui il Codice napoleonico del 1804 era il prototipo, e spesso venivano seguiti. Affinché queste regole si applichino, è necessario un elemento di coercizione. Ciò che distingue le norme giuridiche dalle norme morali e sociali è la loro coercitività. Per le fonti legali, il positivismo giuridico privilegia il diritto rispetto a qualsiasi altra fonte. Riguardo alla natura delle norme, è comune considerare la norma come un imperativo nella teoria del positivismo giuridico, cioè come una proposizione fortemente implicita da parte del destinatario, obbligato ad osservarla, e, nella caso di inadempimento, conseguenza indesiderabile che vede come minaccia preventiva e successiva punizione. CHE COS'È IL GIUSPOSITIVISMO IDEOLOGICO? Il giuspositivismo ideologico è una teoria dell'obbedienza al diritto, nel senso che il diritto inquanto posto merita per questo solo rispetto morale. Esiste in dunque un obbligo morale di obbedire al diritto positivo. Questa dottrina che, come sottolinea Bobbio, sarebbe più opportuno definire positivismo morale o legalismo etico, si presenta in due versioni: in una versione moderata, essa afferma che l'esistenza stessa di una regolamentazione giuridica, emanata da un potere che ha il monopolio della forza in un gruppo sociale, assolve di per sé ad una importante funzione di ordine, pace sociale, certezza nei rapporti intersoggettivi e quindi contribuisce di per sé alla realizzazione di valori che si considerano meritevoli; in una versione più estrema, il diritto non è più un mezzo per realizzare valori desiderabili, ma è addirittura un valore in sé, il diritto valido è per ciò stesso anche diritto giusto. QUALI SONO LE GRANDI DIFFERENZE TRA GIUSNATURALISMO E GIUSPOSITIVISMO? La principale differenza tra diritto naturale e diritto positivo è che il primo si basa su principi etici e morali universali, considerati come leggi intrinseche alla natura umana, mentre il secondo si basa sulle norme giuridiche create e imposte dalla società. Il giusnaturalismo sostiene che esistono dei principi di giustizia universali che sono superiori alle leggi umane e che queste ultime devono essere conformi a tali principi per essere valide. Il giuspositivismo, invece, sostiene che il diritto è creato dall'uomo e che la sua validità dipende dalla sua conformità alle norme stabilite dalla società. In sintesi, il giusnaturalismo si basa su principi etici universali, mentre il giuspositivismo si basa sulle norme giuridiche create dalla società.

Il positivismo giuridico riguarda il rapporto tra diritto e moralità. La prima è la teoria che stabilisce l'esistenza di una legge naturale che è in armonia con la natura umana e quindi internamente giusta, e il suo primato sulla legge positiva creata dall'uomo. In particolare, riduce la validità alla giustizia e sostiene che una regola è valida solo se è corretta. Il positivismo giuridico, invece, promuove una netta distinzione tra diritto e morale, al contrario riduce la giustizia a validità, confermando così che la norma è giusta solo quando è valida e rende la giustizia dipendente dalla validità.

CHE COSA SIGNIFICA PARLARE DEL GIUDICE COME BOCCA DELLA LEGGE?

Secondo il positivismo giuridico, tutte le leggi sono leggi positive. Il diritto attivo è il diritto del governo legittimo, espresso attraverso il monopolio statale della produzione legale. Così, il diritto diventa la fonte primaria del diritto.

dietro a tutti gli altri tipi di fonti. . Il giudice diventa bocca della legge, resistendo all'idea di poter contribuire attivamente alla produzione delle norme.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
32 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher JonnyCampus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria generale del diritto e dello Stato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Martiny Federica.