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MEDITERRANEE-MONTANE, CIRCUMMEDITERRANEA, MEDITERRANO-

OCCIDENTALE, MEDITERRANE-ORIENTALE. MEDITERRANEO-ALTANTICHE:specie

nelle regioni atlantiche dell'europa, che preferisce un clima meno arido del mediterraneo, motivo

per cui popola le regioni occidentali della nostra flora.

EUROASIATICHE: specie dal clima temperato.

EUROSIBERIANE:specie dal clima freddo, in italia prevalente sulle alpi.

CIRCUMBOREALI: specie limitata alle parti più fredde dell'europa, siberia e nord america.

ARTICO.ALPINO:zone artiche dell'eurasia e nord america ed alte montagne della fascia temperata.

COSMOPOLITE:specie presenti in tutte le zone del mondo o nella maggior parte di esse.

ATLANTICHE:specie con areale sulle coste atlantiche dell'europa, legate ad un clima oceanico

con precipitazioni distribuite durante tutto l'anno e inverni non troppo freddi es helleborus foetidus.

EUROASITICHE:diffuse nelle zone temperate dell'europa ed asia,in italia predominano nella

pianura padana e nella fascia di bassa montagna es corylus avellana, sono generealmente specie

continentali, legate all'ambiente del bosco di caducifoglio o all'ambiente arido continentale di tipo

substeppico e steppico (per lo più erbe con adattamenti xeromorfi poace ec gramincaee).

OROFITE SUD EUROPEE:specie differenziate sulle montagne dell'europa meridionale dopo

l'erogenesi terziaria es abies alba.

SETTENDRIONALI:distribuite nelle zone più fredde del globo, in italia soprattutto nelle zone

montane es vaccinium myrtillus.

COSMOPOLITE:ambia distribuzione in tutto il mondo, soprattutto negli ambienti antropizzati es

amaranthus retroflexus. Non esistono specie che possono crescere egualmente bene in tutte le

condizioni climatiche, per cui la denominazione corretta dovrebbe essere multizonale.

DISTRIBUZIONE DEI COROTIPI IN ITALIA

Le specie endemiche hanno il valore massimo in Sicilia, mostrano valori elevati in Calabria,

Sardegna e Corsica e via via valori inferiori nelle altre regioni. Il valore minimo si ha nell’Emilia

Romagna. I tipi corologici della flora italiana ( Pignatti, 1962) sono ENDEMICHE= (specie areale

esclusiva di uno o più distretti) l'italia è ricchissima di endemismi grazie alla sua forma geografica,

l'isolamento favorisce l'endemismo, motivo per cui sono più frequenti nelle isole e nei sistemi

montuosi isolati.

Sulla base di un campione abbastanza rappresentativo Pignatti ha realizzato delle cartine di

distribuzione regionale:

Per l’Italia si hanno 10 tipi corologici principali:

·Endemiche=specie ad areale ristretto e ben delimitato

·Stenomediterranee=specie ad areale mediterraneo con distribuzionecostiera o in zone a clima

simile (area dell’olivo)

·Eurimediterranee=specie ad areale mediterraneo in senso lato con possibilità di presenza anche in

zone calde del centro europa (area della vite)

· Mediterraneo-montane=specie delle montagne mediterranee

·Eurasiatiche=specie continentali con areale a baricentro medioeuropeo ma con possibili estensioni

in Siberia ed estremo oriente ed in zone submediterranee

·Atlantiche=specie ad areale occidentale di bioclima umido oceanico

·Orofite sud-europee=specie delle alte montagne sud europee

·Circumboreali=specie ad areale diffuso nella zona temperata e fredda dei tre continenti

·Artico-Alpine=specie ad areale artico con diffusione anche sulle maggiori catene montuose della

fascia temperata

·Cosmopolite=specie multizonali ad ampia distribuzione su tutti i continenti o quasi.

6-differenza tra flora e vegetazione

6-Si definisce FLORA l’elenco delle specie vegetali che vivono in una data area geografica, in

particolare, si parla di: Flora vascolare, quando il riferimento è alle sole piante provviste di veri

tessuti conduttori, cioè tutte le piante a seme (spermatofite) e le felci e affini (pteridofite); Flora

briologica, se relativa alle sole briofite (muschi) ed epatiche. e Flora algologica, se relativa alle sole

alghe.

Si definisce VEGETAZIONE l’insieme delle comunità vegetali che formano il paesaggio vegetale

di un’area geografica.

Una COMUNITÀ VEGETALE (o fitocenosi) è una consociazione di individui di piante,

appartenenti a specie diverse, che crescono insieme nell’ambito di un sito caratterizzato al suo

interno da fattori ecologici uniformi (biotopo), e che di conseguenza interagiscono e competono fra

loro.

7- clima, fattori climatici e tipi di clima

7-Il clima si definisce soprattutto sulla base di elementi costanti che tendono a ripetersi

stagionalemente, da fattori climatici e da elementi climatici.

Gli elementi climatici sono dei fenomeni fisici misurabili e tali misurazioni vengono effettuate

attraverso le stazioni metereologiche e sono: temperatura, umidità, pressione, intensità e durata

radiazione solare, precipitazione.

Fattori climatici:latitudine,altitudine,distanza dal mare, circolazione atmosferica, presenza di

vegetazione,correnti marine e effetti dell'azione umana.

Elementi e fattori combinati:insieme determinano i vari tipi di clima presenti sulla terra. La

classificazione più semplice è quella in cui le zone climatiche sono divise in fasce orizzontali

dall'equatore ai poli. Il clima comprende tanti parametri come la temperatura, le precipitazioni

annue, da fattori geografici (latitudine e altitudine) e tipografici ( la presenza di montagne e corsi

d'acqua).

L'alternarsi delle stagioni è dovuto all'inclinarsi dell'asse terrestre.

Macroclima, Microclima e Mesoclima.

Macroclima:clima che si manifesta in una regione più o meno ampia, principalmente dipentente da

fattori geografici quali la latitudine, oltre che dall'altitudine, la vicinanza dal mare, l'estensione della

terraferma, la presenza di grandi laghi ed enormi foreste (es. clima mediterraneo).

Microclima:clima osservabile in un punto limitato della superficie terrestre come quello presente

nei differenti strati del bosco, in una piazza, tra le fronde degli alberi.

Mesoclima:è il macroclima modificato dalla prefenza di fattori tipografici, es. il clima differente

lungo due pendii con esposizione rispettivamente a nord e sud, oppure il clima che si osserva in una

vallata, sull'etna, nella piana di catania.

Tipi di climi: continentale, oceanico, mediterraneo, di montagna e desertico.

Climi umidi tropicali: situati a cavallo dell'equatore all'incirca tra il 10° parallelo nord e sud, c'è

una sola stagione e anche la durata del giorno e della notte rimane costante, la temperatura oscilla

tra i 28 e i 35 gradi, piove quasi ogni giorno raggiungendo in media 34.000 mm all'anno portando la

presenza di molta umidità; La vegetazione caratteristica di questi climi è la foresta pluviale (dal

latino pluvia=pioggia) o equatoriale.

Climi aridi:situati tra il 10 e il 35 parallelo nord e sud sono contrassegnati da due stagioni, una

invernale (molto secca e meno calda) e una estiva (molto calda ma più piovosa). Le piogge

diminuiscono man mano che ci si sposta dall'equatore sia verso nord che verso sud fino a sparire

totalmente. La vegetazione passa dalla savana al deserto, qui la temperatura diurna può toccare i

50°, ma di notte scende rapidamente anche fino allo 0.

Climi umidi temperati: Mediterraneo, Atlantico e Oceanico.

Si trovano oltre il 35° parallelo nord e sud, si alternano 4 stagioni con diversa durata del tempo

giorno-notte, con temperature che vanno dal caldo estivo al freddo invernale e precipitazioni

soprattutto nell'autunno-inverno. La vicinanza o la lontananza del mare determinano delle notevoli

diversità di clima per cui si parla di clima mediterraneo, più temperato e mite, e di clima

continentale, più rigido in inverno con abbondanti precipitazioni nevose e caldo in estate con scarse

precipitazioni, lungo le coste invece l'estate è meno calda e le precipitazioni sono più abbondanti.

Climi boreali e polari.

Si trovano a nord del 60° parallelo, si alternano due stagioni, una breve estiva in cui la temperatura

supera lo 0 e raggiunge circa i 10 gradi, e una lunga invernale molto fredda man mano che si sale

verso nord. Oltre il 60 parallelo troviamo solo distese ricoperte di ghiaccio.

8- corologia ed areali

8-Corologia:indica l'attuale distribuzione biogeografica di una specie, cioé la distribuzione in

rapporto con le diverse condizioni ambientali, sia negli animali sia nelle piante.

Areale geografico:ogni specie vegetale è distribuita in una certa area dove vive e si riproduce

spontaneamente.

Rappresentazione di un areale:per disegnare un areale è sufficiente indicare con un cerchio nero il

punto specifico su una cartina geografica, i punti segnati su una base cartografica possono essere

compresi entro una linea che indica il limite dell'areale. Le moderne metodologie utilizzano le

carte a reticoli. Gli areali possono essere di varia estensione e forma e variano nel tempo in

concomitanza ai cambiamenti climatici. L'estensione può essere locale, continentale o mondiale.

Gli areali possono essere: continui o unitari, discontinui o disgiunti, areali parziali e areale

principale e disgiunzioni.

La forma e l'estensione degli areali sono geocrafici e intrinseci (fattori ecologici attuali,fattori

biologici; fattori storici.

Areale continuo e disgiunto: se tutti i punti disegnati disegnati sono vicini al punti di essere

raggruppati in un unica area; se si circoscrivono 2 o + aree non continue chiamate disgiunzioni

(areale principale e porzione secondaria); se le porzioni sono molto piccole, si parla di aree

rettile, il criterio per stabilire se un areale è continuo o disgiunto ritiguarda l'interscambio

genetico, cause degli areali disgiunti, cause geologiche:deriva dei continenti, orogenesi, bracci di

mare, oceani, montagne; cause climatiche:cambiamenti climatici.

9- adattamenti delle piante

9-Tutte queste diverse condizioni richiedono un alto tasso di adattamento che si va manifestando

negli individui. Lo studio dell'autoecologia delle specie può essere fatto a diversi livelli e seguendo

differenti classificazioni. Approccio relazionale=si basa sullo studio dei bilanci:bilancio termico:

principali effetti e modificazioni degli organismi vegetali in risposta alla temperatura e alla

radiazione solare.

Bilancio Idrico: principali strategie per mantenere nei tessuti e negli apparati vegetali un alto

quantitativo di H2O.

Bilancio dei nutrienti: principali strategie per mantenere il giusto apporto dei nutrienti ai fini della

crescita degli organi.

l range entro il quale si esprime tale capacità costituisce l'intervallo di tolleranza, maggiore è

l’intervallo di tolleranza, più ampio (e quindi più variabile) sarà il territorio in cui la specie è capace

di vivere.

Le strategie adattative possono essere mirate alla tolleranza, cio&egrav

Dettagli
A.A. 2016-2017
10 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/01 Botanica generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sarorosapower97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Botanica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Restuccia Alessia.