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Simulazione di Esame di Estetica - Triennio - a.a. 2021/2022

Nome XXXXX | Cognome XXXXX | Numero di matricola XXXXX

Domande:

  1. Mettere a fuoco il rapporto che si crea, per Schmitt, tra "produttività estetica del soggetto" e individualismo.
  2. In che senso, per Schmitt, il romanticismo è, contemporaneamente, rivoluzionario e reazionario?

1. Per centrare correttamente il rapporto che si crea tra "produttività estetica del soggetto" e "individualismo", è necessario prima fare un breve excursus storiografico, per mettere in luce la mentalità che circolava nel periodo analizzato da Schmitt: il filosofo tedesco analizza non la storia francese o inglese, bensì quella della sua madrepatria - la Germania. Nonostante ciò, Schmitt porrà anche diversi esempi di altre culture, in quanto "è qui impossibile delineare una storia"

«delle interpretazioni del romanticismo» (Carlo Galli, Presentazione in Romanticismo politico, ed. 2021 p.31). Citerà poi Galli nella sua presentazione presente in Romanticismo politico le seguenti parole: [...] una struttura dello spirito che trova le categorie centrali dell'esistenza umana nella produzione e nel consumo. (Id., Il concetto di «politico», cit., p.155/156, nota 57, p.201)

Dalla fine del '700 in poi, con l'Illuminismo in eclissi e dopo la Rivoluzione francese ed il sorgere del Bonapartismo, siamo in presenza in una sorta di «follia storica», dove il singolo impone il suo grido sulla massa, in certi casi sfruttandola. Necessario all'uomo per lo sviluppo individuale in quel periodo furono due innovazioni e rivoluzioni, che segnarono il passaggio dal Medioevo alla prima modernità: di grande importanza ricordiamo principalmente l'invenzione della stampa a caratteri mobili, frutto dell'intelletto cinese.

E diffusasi già intorno all'anno 1041, divenuta prima europea e poi globale solo 400 anni dopo, nel 1453 circa, con il primo libro (stampato più velocemente, economico e in larga scala) - la Bibbia di Johannes Gutenberg; inoltre, è da citare anche la scoperta della polvere da sparo, sempre d'origine cinese di circa XI/XII secolo poi portata in occidente per scopi bellici. Su queste basi, che contribuirono non solo ad una diffusione di massa di testi per tutti, ma anche allo scontro d'idee - in senso bellico e non, si andava a formare nell'uomo moderno, sospinta soggettiva e di dibattito, un determinato impulso alla produttività: figure d'altro calibro come mecenati, papi, o anche nobili e piccoli imprenditori borghesi portarono, con l'ausilio del proprio gusto, alla diffusione d'opere artistiche in un contesto meno privato (come mostre d'arte) e più pubblico (come chiese, piazze, e così via).

promuovendo le tradizioni locali al passo col gusto individuale. Se nel Medioevo mancava questa valorizzazione del fautore di un'opera, come comprovano quest'ultime a noi giunte anche anonimamente, nell'epoca moderna è l'artista ad acquisire valore, è il suo nome a farsi proprio d'importanza, come ci testimoniano le esperienze di Leonardo da Vinci, Michelangelo Buonarroti e Raffaello Sanzio. Carl Schmitt dirà che esiste proprio un binomio inscindibile tra produzione e consumo: con l'ascesa di una classe sociale benestante quale quella della borghesia (composta da figure sociali come impiegati pubblici e privati, commercianti e piccoli possidenti), la bottega dell'artista locale assume quasi le caratteristiche di una moderna "tipografia", per impropriamente affermare che nella quale era possibile addestrare la nuova forza lavoro del domani secondo una determinata tecnica, ma anche produrre in massa.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
3 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/04 Estetica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Asayuna di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Estetica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Accademia di Belle Arti di Napoli - Accademianapoli o del prof Giugliano Dario.