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SERVIZI GIURIDICI PER L'IMPRESA (D.M. 270/04)

Docente: Vagli Matteo

Indice

Lezioni .......................................................................................................................... p. 2

Lezione 002 ............................................................................................................................. p. 3

Lezione 003 ............................................................................................................................. p. 5

Lezione 004 ............................................................................................................................. p. 6

Lezione 005 ............................................................................................................................. p. 7

Lezione 006 ............................................................................................................................. p. 8

Lezione 007 .............................................................................................................................

10PANIERE COMPLETO DI SEMINARIO COMUNICAZIONE E PUBLIC SPEAKING - 2/10

Set Domande: SEMINARIO COMUNICAZIONE E PUBLIC SPEAKING

SERVIZI GIURIDICI PER L'IMPRESA (D.M. 270/04)

Docente: Vagli Matteo

Lezione 002

01. Il primo assioma della comunicazione (Watzlawick, Beavin, Jackson, 1967), sostiene che:

la comunicazione verbale è più importante della comunicazione non verbale

la comunicazione non verbale è più importante della comunicazione verbale

comunicare è sempre fare qualcosa

non si può non comunicare

02. Secondo la pragmatica della comunicazione, l'atto perlocutorio è l'atto con il dire qualcosa, riguarda l'effetto che si ottiene sul contesto

è l'atto di dire qualcosa, riguarda l'emissione del suono

nessuna delle risposte presenti

è l'atto nel dire qualcosa, riguarda l'intenzione comunicativa

03. Le funzioni delle pratiche comunicative si distinguono in

proposizionale, relazionale, espressiva, di

suono.

suonè l'atto con il dire qualcosa, riguarda l'effetto che si ottiene sul contesto; è l'atto nel dire qualcosa, riguarda l'intenzione comunicativa; nessuna delle risposte presenti

07. Secondo la pragmatica della comunicazione, la comunicazione non verbale è irrilevante; comunicare è sempre fare qualcosa; la comunicazione deve essere assertiva; esistono sistemi impliciti e sistemi espliciti di comunicazione (vedi pagina seguente)

08. La comunicazione non verbale (vedi pagina seguente)

09. La pragmatica della comunicazione PANIERE COMPLETO DI SEMINARIO COMUNICAZIONE E PUBLIC SPEAKING - 3/10

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SERVIZI GIURIDICI PER L'IMPRESA (D.M. 270/04)

Docente: Vagli Matteo

10. Il modello matematico della comunicazione

I modelli di comunicazione sono modelli concettuali utilizzati per spiegare il processo di comunicazione umana. Il modello matematico della comunicazione è quel modello sviluppato nel 1948 da due

ingegneri delle telecomunicazioni Shannon e Weaver. Essi definirono il processo comunicativo come il passaggio di un messaggio da una fonte ad un ricevente attraverso un canale. Solo successivamente, gli stessi autori aggiunsero il concetto di circolarità introducendo il feedback, inoltre, misero in luce come il messaggio possa arrivare disturbato ed incompleto al ricevente per mezzo del rumore.

08. La comunicazione non verbale

La comunicazione non verbale è la trasmissione di informazioni tramite segnali non verbali di diverso tipo, come per esempio le espressioni facciali, i gesti, gli sguardi, la distanza tra gli interlocutori e l'intonazione della voce. La comunicazione non verbale può offrire delle informazioni aggiuntive alla comunicazione verbale, come quelle che riguardano lo stato d'animo del soggetto e l'intenzione del messaggio. È possibile distinguere la comunicazione non verbale in 5 principali sistemi: mimica facciale, sistema gestuale,

comunicazione non verbale è un campo di studio che si occupa di analizzare e comprendere i segnali e i messaggi trasmessi attraverso gesti, espressioni facciali, postura e movimenti del corpo. Questi elementi possono influenzare il significato e l'interpretazione di un messaggio, aggiungendo sfumature e dettagli che vanno oltre le parole pronunciate. La prossemica, invece, riguarda la gestione dello spazio e della distanza tra le persone durante una comunicazione. La distanza tra gli interlocutori può variare a seconda del grado di familiarità, del contesto culturale e delle norme sociali. Ad esempio, in alcune culture è considerato appropriato mantenere una certa distanza durante una conversazione, mentre in altre è comune un contatto fisico più stretto. Infine, l'aptica si riferisce al contatto fisico tra le persone durante una comunicazione. Questo può includere una stretta di mano, un abbraccio, un tocco sulla spalla o altri gesti che possono trasmettere emozioni, intimità o supporto. Anche il contatto fisico può variare a seconda del contesto culturale e delle relazioni personali. È importante sottolineare che la comunicazione non verbale è spesso più potente e influente della comunicazione verbale. I gesti, le espressioni facciali e il contatto fisico possono trasmettere emozioni e intenzioni in modo più diretto e immediato rispetto alle parole. Pertanto, è fondamentale essere consapevoli di questi elementi e utilizzarli in modo efficace per migliorare la comunicazione e favorire una migliore comprensione reciproca.locutorio che è l'atto di dire qualcosa cioè la parte meccanica della comunicazione, l'atto illocutorio che è l'atto di fare qualcosa con le parole, ad esempio persuadere o chiedere qualcosa, e l'atto perlocutorio che è l'effetto che le parole hanno sul destinatario. La pragmatica della comunicazione si occupa anche dell'interpretazione del linguaggio e dei suoi significati, tenendo conto del contesto e delle intenzioni del comunicante. Inoltre, studia anche le implicazioni sociali e culturali della comunicazione, come ad esempio le regole di cortesia e le norme di comportamento. La pragmatica della comunicazione è quindi una disciplina che ci aiuta a comprendere come la comunicazione influenza le nostre interazioni quotidiane e come possiamo utilizzare in modo efficace il linguaggio per raggiungere i nostri obiettivi comunicativi.

Illocutorio che è l'atto nel dire qualcosa cioè rappresenta l'intenzione comunicativa e infine l'atto perlocutorio che è l'atto con il dire qualcosa cioè rappresenta l'effetto generato dalla comunicazione.

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Docente: Vagli Matteo

Lezione 003

  1. I sistemi di comunicazione non verbale, hanno principalmente due ruoli:

    • di creazione del contenuto comunicativo e di manifestazione del vissuto interno degli individui
    • di manifestazione delle dinamiche relazionali
  2. I principali sistemi di comunicazione non verbale, sono:

    • postura
    • mimica facciale
    • paraverbale
Formattazione del testo

sistema gestuale, mimica facciale, sistema gestuale, vocale non verbale, prossemica ed aptica

sistema gestuale, aptica, mimica facciale e vocale non verbale

postura, prossemica ed aptica PANIERE COMPLETO DI SEMINARIO COMUNICAZIONE E PUBLIC SPEAKING - 5/10

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Docente: Vagli Matteo

Lezione 0040

  1. La comunicazione assertiva è definita come
    1. la capacità di raggiungere e soddisfare i propri obiettivi, mantenendo relazioni positive con gli altri attori sociali
    2. la capacità di mantenere buoni rapporti con gli altri
    3. la capacità di raggiungere i propri scopi
    4. la capacità di ascoltare le persone, al costo di rivedere la propria posizione
  2. Esistono diversi stili comunicativi
    1. stile formale o informale
    2. stile passivo-inibito, assertivo ed aggressivo
    3. stile diretto, indiretto, esplicito ed implicito
    4. stile autoritario, assertivo e passivo-inibito
COMUNICAZIONE E PUBLIC SPEAKING - 6/10 Set Domande: SEMINARIO COMUNICAZIONE E PUBLIC SPEAKING SERVIZI GIURIDICI PER L'IMPRESA (D.M. 270/04) Docente: Vagli Matteo Lezione 005 01. Per comunicare efficacemente, bisogna tenere conto dei seguenti aspetti: - contesto, target, dimensione emotiva, coerenza e benessere - orientativi, empatici, incoraggianti e responsabili - contesto e target impliciti ed espliciti 02. Cosa significa comunicare efficacemente? Di quali aspetti è necessario tenere conto? Per comunicazione efficace si intende quel processo che consente di mettere in comune informazioni con gli altri. Comunicare in modo efficace significa sapersi esprimere a livello verbale, non verbale e paraverbale, in modo chiaro e coerente con il proprio interlocutore. Una comunicazione non si può definire efficace a prescindere, bisogna tenere conto di alcuni aspetti. Prima di tutto il contesto che determina lo stile comunicativo delle persone, infatti affinché una comunicazione possa

Per risultare efficace bisogna tener conto delle regole implicite ed esplicite del contesto. Altro fattore è il target, cioè a chi si intende rivolgere la comunicazione, in questo caso la stessa sarà impostata in un modo piuttosto che in un altro. Altro aspetto è la dimensione emotiva, cioè lo stato d'animo e la coerenza con noi stessi, non si può essere efficaci nella comunicazione se non si crede in ciò che si dice. Infine il benessere, una comunicazione efficace genera benessere nelle persone lasciando un ricordo positivo.

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Docente: Vagli Matteo

Lezione 00601. "Mi raccomando, non prendere i biscotti che sono sul tavolo". Questa frase, non rispetta le caratteristiche di una comunicazione efficace, in quanto non è una comunicazione responsabile.

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
10 pagine
3 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gherezzino di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Seminario comunicazione e public speaking e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Vagli Matteo.