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Imposte sulle entità commerciali e non commerciali
Le entità commerciali residenti, gli enti non commerciali residenti e le società di enti non residenti producono ricchezza che viene trasferita ai soggetti che ne fanno parte. Dal 2003, l'IRES ha sostituito l'IRPEG. L'IRES non colpisce solo le società, ma anche gli enti aggregativi. Per eliminare fenomeni di eterovestizione, dal 2006 si esamina anche dove sono effettivamente residenti gli amministratori.
DETERMINAZIONE IMPONIBILE IRES: È una imposta proporzionale con aliquota fissa al 27,5%. L'utile o le perdite sono la base di partenza per determinare il reddito di impresa. Se il bilancio è negativo, la perdita viene utilizzata per ridurre i successivi redditi ma solo in ragione di 1/5.
IVA: L'IVA ha sostituito l'IGE che era a cascata e andava dal 4% in su, in quanto grava solo sul consumatore finale. È stata la comunità europea a volerlo per equiparare le somme in generale. Il consumatore finale acquista con IVA e non può scaricarla. L'IVA
non grava su tutti coloro che stanno nel mezzo della produzione ma solo sul consumatore finale. E' il consumo che la rende conforme all'articolo 53 della costituzione. Sono soggette ad Iva tutte le attività commerciali.
OPERAZIONI IMPONIBILI ED OPERAZIONI NON IMPONIBILI: Le operazioni imponibili sono cessioni di beni sul territorio nazionale, servizi forniti sul territorio nazionale, acquisti intracomunitari ed importazioni da paesi UE. Sono operazioni non imponibili la vendita con riserva di proprietà, assegnazioni fatte dalle società ai soci ed ovviamente comprendendo tutte le deroghe, cessione di diritti di autore, prestiti obbligazionari.
IMPOSTA DI REGISTRO: Imposta sull'attività giuridica. Era una imposta dovuta da un soggetto richiedente la registrazione di un atto. La registrazione può essere volontaria oppure obbligatoria. In questo caso si distingue il termine fisso dal caso d'uso. Nel termine fisso la registrazione avviene entro 20
gg in italia, entro 30 gg se registrazione telematica, 60 gg allestero. La registrazione in caso d'uso nn segue una scadenza precisa ma per l appunto è strettamente legata al caso di uso. L'imposta di registro è obbligatoria per tutti gli atti pubblici e per tutte le scritture private autenticate. Indipendentemente dal nome che diamo all'atto sono gli effetti giuridici che lo inseriscono in una determinata categoria.
IMPOSTA IPOTECARIA ED IMPOSTA CATASTALE: L'Imposta ipotecaria è una imposta indiretta e si applica per le formalità di trascrizione, iscrizione e rinnovazione. Un tempo era una tassa fissa ora si determina in relazione al valore. L'imposta catastale si applica su ogni voltura catastale si versa all'ufficio del catasto e la versa il notaio. È in misura proporzionale al valore del bene. I soggetti che chiedono la registrazione sono scritture private, notai, uff giudiziari, cancellieri; Soggetti che la pagano sono coloro che chiedono la
IMPOSTA DI SUCCESSIONE: imposta sui trasferimenti dovuta alle singole quote, Imposta patrimoniale dovuta sull'intero asse ereditario globale netto. Successivamente la seconda venne eliminata nel 2001 fu abolita. Siccome non sorti il rientro sperato di capitali nel 2006 fu reintrodotta. La base imponibile su cui calcolarla è data dal valore delle quote ereditarie.
IRAP: imposta regionale sulle attività produttive. Ha sostituito ILOR ed ICIAP. Emerge che si tratta di una tassa regionale dovuta dalle attività produttive. Grava sulle imprese, sul loro fatturato e non sull'utile effettivo. Si applica: Società di capitali, enti di attività commerciali, società ed enti non residenti, agrari con più di 7000 euro annui. I produttori agricoli sono esonerati sia da IVA che da IRAP. L'imposta è pari al 3.9% e le regioni hanno la possibilità di incrementare o diminuire di massimo l'1%.
IMU: imposta municipale,
è indeducibile. Sostituisce la componente immobiliare dell irpef e dellici. Viene sommata alla cedolare secca. Prima dell imu c era l ici che nn era progressiva ma sipagava in base ai coefficienti. L imu ha come presupposto giuridico un diritto reale digodimento. L imu si calcola cosi sulla casa: 0,50 x val catastale x 110 = Imu da liquidare. Si puòusufruire di uno sconto di 50 euro per ogni figlio minore di 26 anni che dimora abitualmente nellappartamento. La dichiarazione imu va presentata entro 90 giorni dall occupazione dellimmobile. L omissione della dichiarazione imu comporta una sanzione dal 100% al 200% dellimposta dovuta. Per omesso o ritardato pagamento la sanzione è del 30%.Sono esenti dal IMU:Edifici della santa sede, immobili dello stato, I casa, associazioni culturali ed attività sportive. Icomuni possono stabilire degli sconti relativamente alla quota che spetta aloro ma non suquella che spetta allo stato.TEOREMI DELL ECONOMIA DEL BENESSERE:
è quella parte dell'economia che studia i processi economici che influiscono sul benessere dell'individuo e della collettività. L'obiettivo è quello di raggiungere l'ottimo sociale, cioè il maggior benessere per tutti a livello sociale. Il teorema dell'economia del benessere afferma che, in un regime di mercato di concorrenza perfetta, l'operato di ciascun soggetto per il raggiungimento del proprio benessere determina ciò che è auspicabile per la società nel suo complesso. Il secondo teorema dell'economia del benessere sostiene che, modificando in modo opportuno la distribuzione iniziale dei beni e affidando al mercato l'allocazione delle risorse, è possibile raggiungere l'ottimo sociale. L'equità procedurale si ottiene con l'uguaglianza delle posizioni di partenza ma non di arrivo. La teoria di Pareto afferma che la situazione in cui non è possibile accrescere il benessere di un individuo senza arrecare danno agli altri individui si definisce ottimo parziale.PARETO: "Un sistema è efficiente se non è possibile aumentare il benessere di un individuo senza arrecare danno ad un altro". I fattori da realizzare sono: - Efficienza produttiva (quando è possibile aumentare la produzione di un bene a scapito di un altro) - Efficienza nello scambio (l'efficienza nello scambio si ha quando ciascun membro della società scambia una quantità di beni secondo la propria libera esigenza) - Efficienza sociale. Il saggio marginale di trasformazione esprime la quantità di un bene a cui bisogna rinunciare per avere più disponibilità di un altro bene. ANALISI COSTI BENEFICI: È utile intraprendere una attività solo quando i benefici sono superiori ai costi. L'analisi costi-benefici si colloca nell'economia del benessere. Il prezzo dei beni è il punto di equilibrio tra la quantità del bene disponibile e la domanda di quel certo bene. Il fine è il raggiungimento del benessere sociale.equità distributiva. L'analisi costi benefici conduce il suo studio per ciò che è rilevante per la comunità.
INSIDER TRADING: L'uso di notizie riservate conosciute per ragioni di ufficio allo scopo di speculare sui titoli di una società con profitto personale agendo in anticipo rispetto alla loro divulgazione. In sostanza l'insider trader agisce a colpo sicuro sulla base di notizie segrete. Agendo come insider si agevola il proprio rischio a scapito di altri investitori.
AZZARDO MORALE: è una forma di opportunismo post contrattuale con cui una persona persegue i propri interessi confidando nella certezza che la controparte non potrà accertarlo o colpe. In questo ambito si collocano gli incentivi che servono proprio ad evitare comportamenti di azzardo morale.
BENI DEMANIALI: mari, fiumi, torrenti, mari e porti e spiagge. Strade, musei etc. Non possono essere venduti se non previsto con apposita legge. Non possono essere dati in
usucapione. Devono soddisfare due requisiti: Requisito obiettivo (destinati alla pubblica funzione) e requisito subiettivo (manifestazione di volontà dell'ente pubblico di acquistarli e di renderli beni demaniali). RIMEDI AI FALLIMENTI DI MERCATO: I rimedi sono identificati tra tasse e sussidi, strumenti con i quali interviene lo Stato. Per non incentivare un guadagno enorme del monopolista lo stato può imporre una tassa fissa sul bene. Ma diventa quasi impossibile perché bisognerebbe poter prevedere tasse e sussidi diversi per ogni azienda in regime di monopolio. Di conseguenza in alcuni casi diventa più efficiente vietare i monopoli. Ad esempio in Italia abbiamo l'autorità per le energie, per le telecomunicazioni etc che vigilano proprio su questo aspetto. PRIVATIZZAZIONE DELL'IMPRESA PUBBLICA: Muta la forma giuridica dell'impresa e le quote vengono vendute ai privati. Le aziende autonome vengono trasformate in SPA come è accaduto per.ferrovie e poste dopo il governo Amato del 1990. Anche enel ed Ina sono esempi di aziende pubbliche che sono state privatizzate. Nella maggior parte dei casi l ente pubblico ha ceduto quote minoritarie mantenendo il controllo tramite quote dette Golden- share. In genere i titoli di aziende privatizzate rendono meglio dei titoli di Stato.IMPRESA PUBBLICA: è una impresa dotata di un capitale conferito totalmente o parzialmente dallo stato e da altri enti pubblici. Il soggetto politico interviene per impedire monopoli e garantire servizi, agevolare lo sviluppo economico ed incrementare l occupazione. Hanno lo scopo di operare per il conseguimento di finalità sociali. L impresa pubblica è gestita dallo stato quale soggetto imprenditore. Per le coperture del bilancio interviene lo Stato e viene amministrata da tecnici nominati sempre dallo stato. Sono imprese prive di personalità giuridica ed i suoi impiegati sono dipendenti pubblici.
TEORIE VOLONTARISTICHE: in una
Economia di mercato: devono avvenire scambi di beni. Il prezzo dei beni scambiati è determinato dall'utilità marginale che i consumatori attribuiscono ai beni stessi. L'utilità marginale è l'utilità attribuita dal consumatore all'ultima unità di bene disponibile.
Nelle teorie volontaristiche occorre che le decisioni vengano prese all'unanimità. Solo con l'unanimità si può raggiungere il livello di efficienza paretiana, sennò saremmo pieni dei cosiddetti free riders (coloro che godono di servizi senza pagarne alcun costo neppure minimo). Questo però è quasi impossibile da realizzare e quindi si dovrà agire per maggioranza. Del resto, trattandosi spesso di beni pubblici indivisibili, è difficile stabilire i costi marginali.
IL PENSIERO DI KEYNES: K. riteneva che: 1) la normalità non fosse la piena occupazione, bensì che risiedesse nella disoccupazione; 2) la finanza pubblica
mico di libero mercato, in cui le imprese fossero libere di competere tra loro senza interferenze governative, e in cui i consumatori avessero la libertà di scegliere i prodotti e i servizi che desiderano. Inoltre, egli sosteneva che il governo dovrebbe limitare la sua presenza nell'economia e ridurre la sua spesa pubblica, in modo da favorire la crescita economica e l'occupazione.