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La lingua di minoranza

La lingua di minoranza è lingua materna parlata da una comunità linguistica che non costituisce una realtà dominante rispetto a una società o nazione. Si trovano quindi in una situazione di minoranza rispetto a un'altra lingua che normalmente è la lingua più prestigiosa e riconosciuta come lingua ufficiale o imposta nella scuola e nei media, proibendo contemporaneamente l'uso pubblico di ogni altra lingua e negando il plurilinguismo abitualmente presente nel territorio statale.

Quali sono le lingue di minoranza presenti in Italia?

Le lingue di minoranza presenti in Italia sono: l'albanese, il catalano, il tedesco, il greco e lo sloveno. Lingue minoritarie sono il croato, il francese e tutti i dialetti praticati localmente.

Come contribuiscono le migrazioni alla diversità linguistica in Italia?

Per valorizzare la diversità linguistica in Italia vennero stanziate sul territorio italiano numerose comunità minoritarie.

diverse per lingue, tradizioni culturali, pluralità di lingue e condizioni socio-economiche in modo tale da tutelare la lingua a vari livelli. Ovviamente la lingua rimane minoritaria se essa viene praticata in piccoli gruppi etnici inferiori a quella della lingua ufficiale nazionale. È stata l'introduzione del processo di globalizzazione il quale creò un ulteriore avvicinamento dei gruppi minorati e la tutela di queste comunità.

Descrivere le caratteristiche della lingua romanì

In lingua romanì il sostantivo ha il genere e il numero come in italiano e si declina come in latino con otto casi. I verbi non hanno l'infinito e sono costituiti dalla radice, il futuro è molto raro. L'ordine della frase è soggetto + verbo + oggetto. Avendo un vocabolario limitato alcune parti lessicali vengono prese in prestito da altre lingue straniere.

Cosa sono le "regole ricorsive"?

Le regole sono

ricorsiva quando fuori dalla regola è sempre presente un simbolo che richiama la regola stessa. Esempio SN=SN + SPrep.

Che cos'è la "grammatica universale"? Chomsky esista la GU la quale è innata e permette di acquisire una lingua materna e un'altra Secondolingua. Il suo punto di forza è la sintassi, ha principi in comune con tutte le lingue. Un esempio che si potrebbe utilizzare è quello di omettere il soggetto in alcune lingue. (parametro pro-drop). Un aspetto problematico della grammatica universale potrebbe essere la creatività linguistica con poco lessico ottenendo frasi complesse.

Cosa sono le "regole di riscrittura"? Le regole di riscrittura sono regole di formazione delle frasi grammaticali che indicano come riscrivere un simbolo con un altro simbolo. Queste regole si applicano ai sintagmi formata da un sintagma nominale e sintagma verbale.

Cosa sono le "regole contestuali"? Le regole contestuali sono regole

Applicabili solo a contesti specifici. Come per esempio nelle parole cosa, casa, rosa ecc. la “s” è un suono dolce poiché è preceduta e seguita da una vocale.

Quali valenze esistono per i verbi in italiano? Proporre per ciascuna valenza un esempio e spiegarlo.

Sono diversi tipi di verbi. Verbi zelovalenti detti “interpersonali” non aventi soggetto e complemento oggetto (nevicare, piovere, grandinare). Verbi monovalenti, in cui è presente solamente il soggetto (splendere, brillare). Verbi bivalenti con un soggetto ed un complemento diretto o indiretto (leggere, scrivere, dipingere). Verbi trivalenti: con un soggetto, un complemento diretto ed un altro complemento indiretto (andare da…a). Verbi tetravalenti aventi un soggetto e un secondo argomento diretto (spostare qualcosa da…a).

Che cos'è la valenza di un verbo?

La valenza di un verbo è quella proprietà del verbo che ne indica il numero di

Partecipazioni ad un'azione oppure ad un evento, la valenza opera a sua volta impone ai suoi argomenti dei vincoli come per esempio il verbo lodare può comprendere un soggetto animato, un complemento diretto oppure un soggetto; mentre il verbo sbadigliare ammette un soggetto animato senza bisogno di un complemento diretto.

Quali sono le differenze fra lingua e dialetto?

Le differenze che incontriamo fra lingua e dialetto sono solo differenze di status. La lingua è ritenuta tale quando sviluppa una grammatica più dettagliata e un lessico più ampio, invece i dialetti tendono a perdersi nel tempo. La lingua ufficiale rimane sempre un modo di comunicare fra due persone della stessa nazione pur essendo molto distanti. Il dialetto viene parlato all'interno di una regione ristretta.

Che cos'è un dialetto?

Il dialetto è una vera e propria lingua praticata per lo più in forma orale da una comunità in una determinata regione, e che si...

contrappone ad una lingua ufficiale praticata da un'intera nazione; anche i dialetti hanno una grammatica e un proprio lessico ed alcuni hanno anche la letteratura. Quali sono le differenze fra diglossia e dilalia? All'interno di una comunità di parlanti, di due lingue. La diglossia riguarda la co-esistenza, "funzionalmente" differenti: una utilizzata in ambito formale, l'altra in ambito informale. La dilalia si ha quando in una comunità avente due lingue praticanti differenti non si attua una suddivisione contestuale, in modo tale da poter utilizzare una lingua sia in ambito formale che informale. Quali sono i meccanismi di inclusione lessicale? Per inclusione intendiamo includere il significato più ampio di un'altra parola e può collegarne una o più insieme. Le parole con significato più ampio vengono dette iperonimi; le parole invece con un significato ristretto sono iponimi. Qual è la differenza fra

La connotazione riguarda il significato soggettivo da un dato luogo a cui si associa il segno in questione; la denotazione riguarda un dato segno che rappresenta o descrive.

Quando la parola assume un significato opposto a quello etimologico siamo di fronte al fenomeno dell' enantiosemia. Esso permette ad una parola di avere più significati. Esempio: ferie: giorni festivi, feriali, giorni di lavoro.

La famiglia semantica è l'insieme di lessemi uniti insieme a seconda del significato. Possiamo considerare un insieme di parole che facciano parte della stessa "famiglia" come squadra, campo, rete, goal, calciatore, giocatore ecc.

La coesione è l'insieme di tutte le funzioni sintattiche e grammaticali utili per unire, collegare tra loro mettere insieme i contenuti di un testo.

All'interno di una frase tutti gli componenti di un testo, serve a elementi devono essere "coesi".

Che cos'è la deissi? La deissi è l'utilizzo di espressione legato ad un destinatario o mittente di un dato che può riguardare il per esempio all'interno della frase "io questo qui non lo voglio" sia "questo" luogo o il tempo. Come che "qui" sono deissi.

Quali sono le massime di Grice? Fornire un esempio per ciascuna massima.

Le quattro massime di Grice sono un insieme di regole dette di massime conversazionali. Queste sono:

  • Massima della quantità: riguarda la quantità di informazioni da fornire e comprende due massime.
    1. Dare un contributo tanto informativo per quanto è richiesto, per gli scopi accettati dello scambio linguistico in corso.
    2. Non dare un contributo più informativo di quanto è richiesto. Ad una richiesta si fornisce l'informazione necessaria.
Né troppa. Né poca'. Bisognerebbe sempre parlare tenendo ben presente il contesto, evitando di esagerare. Andare alla ricerca del giusto. Tutto il resto viola le regole della buona comunicazione.
  • Massima della qualità: invita a dare un contributo che sia vero.
    1. Non dire ciò che credi essere falso.
    2. Non dire ciò per cui non hai prove adeguate. Bisogna sempre dire la verità.
  • Massima della relazione: "Sii pertinente". Il dialogo deve essere attinente a ciò di cui si sta parlando. I riferimenti che si fanno, infatti, devono riguardare i parlanti o quanto meno conosciuti e riconosciuti. Ogni relazione esposta deve essere riconosciuta appropriata dalle persone che stanno parlando. Quindi il dialogo deve apparire logico a chi partecipa al dialogo; adatto, adeguato, opportuno e appropriato al contesto.
  • Massima del modo: "Sii chiaro". Cioè poni chiarezza non a ciò che si dice ma a come lo si dice.
si dice. 1. Evita l'oscurità di espressione. 2. Evita l'ambiguità. 3. Sii breve (evita la prolissità non necessaria). 4. Sii ordinato nell'espressione. Inquadrare la linguistica testuale all'interno degli studi sulla lingua La linguistica testuale copre un ambito vastissimo di indagini. Gli studi relativi al testo hanno una tradizione molto antica rispetto a quelli del discorso, risalenti alla retorica classica: i greci si interrogavano su come scrivere un testo efficace. Gli apporti e le suggestioni che provengono alla linguistica testuale provengono da discipline non strettamente interessate al linguaggio in sé e per sé ma alla comunicazione in quanto forma di comportamento sociale o di attività cognitiva. Il contributo importante della linguistica testuale agli studi sulla lingua è nella percezione dell'oggetto stesso pù delle sue indagini, il testo. Gli studi sulla testualità rappresentano unindicate come corrette o accettabili da una comunità di parlanti. La norma linguistica può variare da una lingua all'altra e può anche cambiare nel tempo.riconosciute dai parlanti in un determinato contesto storico-culturale. Tale contesto è importante, in quanto la legittimità della norma è
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
10 pagine
3 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/01 Glottologia e linguistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Aessy24 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Nitti Paolo.