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n.3 LOTTO EXTRAURBANO SU STRADA COMUNALE
Dalla Via Emilia ci immettiamo in via lombardia. Una
via poco trafficata che attraversa la campagna.
Questa strada permette di visitare grandi complessi
cascinali. Le difficoltà di questo percorso sono la
presenza di sottopassi stradali.
PROBLEMATICA:
Sottopassi: sul tracciato abbiamo 3
sottopassi che limitano la carreggiata.
Soluzione:
- scavo del terrapieno (soluzione costosa)
-Installazione di semafori per alternare il
passaggio
Una soluzione ulteriore a questi problemi potrebbe essere
l’introduzione del ‘‘kilometro venti’’, applicato in ambito
cittadino, prevede un limite di velocità per i veicoli a motore di
20 km/h in modo da permettere una circolazione sicura dei ciclisti
ANALISI PER LOTTI DEL TRACCIATO, DELLE CRITICITA’ E DELLE SOLUZIONI
n.4 LOTTO URBANO SAN ZENONE AL LAMBRO
Dalla via lombardia di arriverà a questa parte del
percorso che attraversa la città di San Zenone al
Lambro, il problema principale è rappresentato dalla
delimitazione che gli edifici danno alla carreggiata.
In alcuni punti è possibile inserire una corsia
ciclabile applicando verniciature colorate sull’asfalto
oppure manti bituminosi (più costosi ma durevoli), in
altri punti dove non è possibile si dovrà passare
sulla carreggiata. Il nostro tracciato in via Ada Negri
si collegherà a una pista ciclabile esistente.
VIE ATTRAVERSATE: via isola -> via fratelli
bernocchi -> via matteotti -> via alcide de gasperi
-> via ada negri
ANALISI PER LOTTI DEL TRACCIATO, DELLE CRITICITA’ E DELLE SOLUZIONI
n.5 LOTTO URBANO SAN ZENONE AL LAMBRO
In questo tratto si utilizzerà una pista ciclabile
esistente che conduce fino alla frazione di Santa Maria
in Prato seguendo la strada pronvinciale 204, li la pista
si interrompe e dovrà essere prolungata.
ANALISI PER LOTTI DEL TRACCIATO, DELLE CRITICITA’ E DELLE SOLUZIONI
n.6 LOTTO EXTRAURBANO SU STRADA PROVINCIALE
Questa parte del tracciato che parte da Santa Maria in
Prato segue la strada provinciale 204 senza presentare
particolari criticità fisiche.
PATRIMONI STORICO VALORIZZATO DAL NOSTRO TRACCIATO
Lotto:1 Basilica di San Giovanni
Battista
Chiesa di San Rocco
Castello
Mediceo Chiesa dei Servi
della Madonna
PATRIMONI STORICO VALORIZZATO DAL NOSTRO TRACCIATO
Lotto:2 Cascina Bernardina
PATRIMONI STORICO VALORIZZATO DAL NOSTRO TRACCIATO Oratorio di San
Lotto:3 Giorgio Martire
Cascina Legorina Complesso cascina
Ceregallo
Centrale idroelettrica ENEL
PATRIMONI STORICO VALORIZZATO DAL NOSTRO TRACCIATO
Lotto:4 Cascina Bianca
Cascina Sabbiona
PATRIMONI STORICO VALORIZZATO DAL NOSTRO TRACCIATO
Lotto:5 Cascina Cassinetta
PATRIMONI STORICO VALORIZZATO DAL NOSTRO TRACCIATO
Lotto:6 Cascina Gallinazza Cascina Ghione
CONNESSIONI DEL TRACCIATO PRINCIPALE CON I LUOGHI NOTEVOLI DEL
TERRITORIO
Basilica di Santa Maria Sul percorso abbiamo
in Calvenzano individuato un edificio di
grande importanza storico
culturale inerente alla nostra
esercitazione, questo edificio è
la basilica di Santa Maria in
Calvenzano. Per raggiungere la
basilica ci appoggiamo su una
pista esistente che conduce da
Melegnano alla basilica e che
dalla basilica attraversa tutto il
paese di Vizzolo Predabissi fino
a ricongiungersi con il nostro
tracciato
CONNESSIONI DEL TRACCIATO PRINCIPALE CON I LUOGHI NOTEVOLI DEL
TERRITORIO Basilica di Santa Maria in Calvenzano
SCHEDA EDIFICIO:
Tipologia generale: architettura religiosa e rituale
Tipologia specifica: chiesa
Configurazione strutturale: Edificio con pianta a croce
latina a sette campate, a tre navate con tre absidi. E' lungo
26 metri più 4 dell'abside e largo 16. Le murature
perimetrali portanti sono in mattoni pieni disposti in piano,
a spina di pesce e con inserti in pietra di varia origine e
materiali di spoglio. I pilastri delle navate sono polistili a
due dimensioni alternate. Il soffitto è a cassettoni in legno
di abete e pioppo. Volte a padiglione coprono le navate
laterali. Il tetto ha una grossa orditura in rovere e manto di
copertura in coppi.
Epoca di costruzione: sec. X - sec. XV
Uso attuale: intero bene: chiesa
Uso storico: intero bene: chiesa; intero bene: magazzino/
granaio/ chiesa
Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico
CONNESSIONI DEL TRACCIATO PRINCIPALE CON I LUOGHI NOTEVOLI DEL
TERRITORIO Basilica di Santa Maria in Calvenzano
STORIA DELL’EDIFICIO:
IV sec. Probabile luogo di culto paleocristiano, con la caratteristica d´essere una "cella memoriae", ovvero luogo
che ricorda il martirio o dove è stato deposto il corpo del martire.
IX sec. ristrutturazione dell´edificio sotto l´episcopato di Ansperto (868-881 ) arcidiacono del monastero di Sant´
Ambrogio in Milano.
1090 Anselmo, arcivescovo di Milano, concede al monastero di Cluny la Chiesa di Calvenzano. I fratelli Arialdo e
Lanfranco e il loro parente Alone che hanno donato le decime delle loro proprietà alla comunità di Cluny, sollecitano
la donazione della "ecclesia" di Santa Maria in Calvenzano alla stessa comunità di Cluny che vi invia dei monaci, all
´inizio dipendenti dal priorato di San Marco dì Lodi Vecchio.
XIV sec. Viene affrescato il catino dell´abside centrale. 1554 I monaci abbandonano il monastero e i loro beni
sono trasferiti a papa Paolo III che a sua volta li affitta a Gian Giacomo Medici, marchese di Marignano.
1630 All´antico nome di Santa Maria in Calvenzano verrà aggiunto "Assunta".
1813 II complesso e le proprietà di Calvenzano vengono acquistate dal viceré del regno d´Italia, Eugenio di
Beauharnais e, pochi anni dopo, da Francesco Predabissi; di qui la proprietà verrà legata alla fondazione di un
Ospedale per i malati di Vizzolo e Melegnano. Lo storico luogo di culto diviene cappella funebre della famiglia
Predabissi.
1995 Dopo decenni di incuria e abbandono, hanno inizio i restauri.
1999 Dedicazione della Basilica a "Santa Maria in Calvenzano" e nuova apertura al culto.
RAPPRESENTAZIONE COORDINATA DELL’INSIEME
Nelle seguenti tavole si mettono in evidenza i servizi di cui potranno
usufruire gli utenti finali della pista ciclabile, lungo il loro percorso; tra questi
si è scelto di indicare, con un apposito simbolo, i beni di interesse culturale
(cascine, chiese, ville, complessi architettonici), i luoghi di ristorazione, le
officine (per garantire un’adeguata assistenza ai ciclisti), i negozi di
biciclette, gli ospedali e le farmacie.
In fondo ad ogni tavola è presente una legenda che elenca e spiega i simboli
utilizzati per ogni comune interessato alla realizzazione dell’opera.
Il percorso è indicato con una linea di colore blu per quanto riguarda il tratto
urbano, con una linea di colore giallo per i tratti da realizzare su strada
statale e con una linea di colore verde per i tratti su strada comunale.
RAPPRESENTAZIONE COORDINATA DELL’INSIEME
Lotto:1
RAPPRESENTAZIONE COORDINATA DELL’INSIEME
Lotto:2
RAPPRESENTAZIONE COORDINATA DELL’INSIEME
Lotto:3
RAPPRESENTAZIONE COORDINATA DELL’INSIEME
Lotto:4
RAPPRESENTAZIONE COORDINATA DELL’INSIEME
Lotto:5
RAPPRESENTAZIONE COORDINATA DELL’INSIEME
Lotto:6
NORMATIVE VIGENTI E NORME TECNICHE
Legge 28 giugno 1991, n. 208; Interventi per
• la realizzazione di itinerari ciclabili e pedonali
nelle aree urbane.
DECRETO 6 luglio 1992, n.467
• CIRCOLARE 31 marzo l993, n. 432
• Legge 19 ottobre 1998, n. 366
• Decreto Ministeriale N. 557 del 30/11/1999 ;
• Regolamento per la definizione delle
caratteristiche tecniche delle piste ciclabili
ANALISI SWOT
Il percorso proposto nella guida Il Cammino dei Monaci conduce a piedi o in bicicletta nel territorio a sud di
Milano, tra abbazie, cascine, canali, campi coltivati e borghi. Un territorio attivo e vivace dove molti enti e
realtà associative si occupano della sua conservazione e valorizzazione. Luoghi di cultura, arte, storia e
spiritualità sono tappe del tragitto che da Milano conduce a Calendasco, un percorso ispirato dalle antiche vie
romane frequentate da pellegrini di tutta Europa. La tratta a noi assegnata per il proseguimento del cammino
dei monaci , attraversa i comuni di Melegnano, Vizzolo Predabissi, San Zenone al Lambro, con l’aggiunta di
una piccola parte del territorio comunale di Lodivecchio e Salerano sul Lambro. Lo scopo della creazione della
pista ciclabile è sia quello di far conoscere il patrimonio artistico e culturale ma anche quello di dare un nuovo
impulso all’economia dell’area. L’utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto, specialmente nelle aree
molto urbanizzate e trafficate come Melegnano, risulta sicuramente vantaggioso sia in termini di risparmio
economico individuale, sia in termini di efficienza energetica. Inoltre varie ricerche hanno dimostrato che la
bicicletta, oltre a portare evidenti vantaggi dal punto di vista ecologico, sulle brevi e medie distanze, circa 6-7
km, vale a dire la maggioranza degli spostamenti quotidiani individuali, è vantaggiosa anche sui tempi di
percorrenza rispetto a tutti gli altri mezzi di trasporto. Ma anche percorsi ciclabili a più vasta scala territoriale
assumono una rilevante importanza strategica sia dal punto di vista della conoscenza, scoperta e
valorizzazione del territorio che dal punto di vista della sostenibilità ambientale. Le ciclopiste lungo le sponde
dei fiumi e attraverso i campi si configurano come percorrenze “naturali” sia dal punto di vista morfologico,
per la mancanza di forti dislivelli che dal punto di vista storico-turistico, e queste costituiscono anche
l’ossatura intorno alla quale si sono sviluppate storicamente tutte le attività agricole e rappresentano quindi la
più capillare forma di collegamento tra città e piccoli centri turisticamente rilevanti. Un sistema di percorrenze
ciclabili in ambito fluviale costituirebbe inoltre un importante fattore di stimolo per azioni di risanamento dei
fiumi e per la realizzazione di parchi fluviali in un più ampio processo di riqualificazione e riutilizzo dei corsi
d’acqua come risorsa ambientale, culturale e ricreativa.
ANALISI SWOT
COMPUTO METRICO
Ci è stata chiesta un’analisi dei costi, l’abbiamo effettuata tramite computo metrico prendendo tutte le
informazioni dal listino per le opere pubbliche della regione Lombardia, per selezionare le voci del listino
abbiamo analizzato le stratigrafie delle sezioni stradali che abbiamo disegnato per i vari tratti di pista.
Dopodichè abbiamo