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Riflessione

Durante la lezione odierna abbiamo preso in esame un'UDA (unità didattica di apprendimento) incentrata sull'acquisizione di competenze di affidamento tramite la ludo-motricità e competenze di collaborazione tramite la socio-motricità. Il progetto prende il titolo "Mi fido e mi affido" ed è rivolto ad una sezione omogenea di bambini di 5 anni, di cui uno presenta una disabilità intellettiva di livello lieve. Il progetto presentato è ben strutturato. Le competenze chiave che i bambini apprenderanno, i campi di esperienza che verranno esplorati e le metodologie utilizzate durante le attività stesse sono varie e dettagliate. Gli obiettivi posti sono chiari e ben definiti, importante è il riferimento alle indicazioni nazionali. La progettazione didattica risulta ben esposta grazie alla tabella grafica nella quale vengono spiegate, in maniera ordinata, fasi, metodologie, obiettivi, spazi e tempi per ciascuna attività.Le attività sono benconcepite e adatte alla fascia di età dei bambini. La conoscenza del proprio corpo grazie al movimento è il filo conduttore che unisce tutte le attività presentate e che aiuta i bambini a conoscere meglio sé stessi e gli altri, stimolando fiducia e collaborazione reciproca. Nel progetto vengono presentati 5 campi di esperienza fondamentali, ognuno affiancato da degli obiettivi specifici e completato da un'attività e da una spiegazione dettagliata della stessa.
  1. I discorsi e le parole

    Gli obiettivi sono: far ragionare i bambini sulla lingua, aiutarli a riconoscere la pluralità dei linguaggi, sperimentare con essa, usare consapevolmente e attivamente creatività e fantasia.

    L'attività presentata per il raggiungimento di tali obiettivi è la composizione delle lettere dell'alfabeto da parte dei bambini che devono usare in modo creativo il proprio corpo. I bambini hanno un ruolo...

attivo: possono scegliere liberamente la lettera da costruire e l'organizzazione del piccolo gruppo che andrà a rappresentarla. Le metodologie usate per questa attività sono quelle del learning by doing e del cooperative learning. L'insegnante ricopre il ruolo di facilitatore, intervenendo solo in caso di conflitto o all'insorgere di problematiche che i bambini non riescono a risolvere da soli. L'insegnante può inoltre fotografare le lettere create dai bambini e fornire loro un feedback tramite un'attività finale di metacognizione in circle time. Grazie a questa i bambini possono riflettere attivamente sulle proprie sensazioni, posizioni del corpo nello spazio e le relazioni del proprio corpo con gli altri.

2) Il sé e l'altro

Gli obiettivi sono: far giocare i bambini in modo costruttivo e creativo, stimolare la cooperazione per il raggiungimento di uno scopo comune. L'attività presentata per il raggiungimento di tali

obiettivi è la realizzazione di una piramide. Sotto la guida dell’insegnante, i bambini si dividono in gruppi da 3 o da 6 e devono creare una piramide umana. La metodologia utilizzata è quella del cooperative learning, questa stimola la cooperazione nei bambini e la concezione che ognuno di essi sia fondamentale per la creazione della piramide. Anche in questo caso l’insegnante può fotografare la fase finale della realizzazione della piramide e fornire successivamente un feedback in circle time chiedendo ai bambini che emozioni hanno provato durante lo svolgimento dell’attività. 3) La conoscenza del mondo Gli obiettivi sono: consolidare i concetti topologici (sopra/sotto, avanti/indietro, destra/sinistra), attraverso questi individuare la posizione di oggetti e persone nello spazio e imparare a seguire correttamente delle indicazioni verbali. Per raggiungere gli obiettivi proposti sono state presentate due diverse attività: dei giochi di

equilibrio ed una specie di caccia al tesoro/nascondino. In entrambe le metodologie utilizzate sono quelle del peertutoring e del learning by doing. Attraverso i giochi di equilibrio i bambini consolidano la conoscenza del proprio corpo e degli schemi corporei. Inoltre viene stimolata la comunicazione costruttiva e la cooperazione che ogni coppia di bambini deve attivare per completare con successo i vari giochi proposti.

Nella seconda attività invece i bambini sono sempre divisi a coppie ma hanno dei ruoli diversi: alcuni devono nascondere sé stessi o degli oggetti, altri devono cercare quelli nascosti e altri ancora che devono guidare i compagni nella ricerca di chi è nascosto. Grazie a questa attività i bambini imparano a muoversi nello spazio, a riconoscere il proprio corpo e quello degli altri.

4) Il corpo e il movimento

Gli obiettivi sono: i bambini arrivano a controllare l'esecuzione di gesti, riescono a valutare i rischi, interagiscono tra loro nei

giochi di movimento, viene consolidata la fiducia reciproca. Per raggiungere gli obiettivi proposti i bambini devono fare finta di essere un autobus: i bambini compongono una fila e devono guidare, toccando la spalla del compagno avanti, il primo bambino della fila che interpreta l'autista ed ha gli occhi chiusi. Anche qui le metodologie usate sono il peer tutoring e il cooperative learning. Le componenti cooperative e comunicative sono fondamentali per la riuscita del gioco e la stimolazione della fiducia reciproca. L'insegnante può riprendere con un video il percorso dell'autobus e mostrarlo successivamente ai bambini durante un momento di feedback in circle time, chiedendo anche che sensazioni hanno provato i bambini nel doversi fidare dei compagni. 5) Immagini, suoni e colori Gli obiettivi sono: stimolare la collaborazione e migliorare la motricità fine attraverso l'utilizzo di materiali e strumenti, tecniche creative ed espressive. L'attivitàpresentata per il raggiungimento degli obiettivi è la realizzazione di un elaborato collettivo attraverso l'utilizzo di vari materiali e diverse tecniche di realizzazione. La metodologia utilizzata è quella del cooperative learning. Oltre alla collaborazione e l'aiuto reciproco, l'utilizzo di materiali di riciclo può introdurre una riflessione su temi relativi alla quotidianità. L'insegnante può fotografare i vari momenti di realizzazione dell'elaborato e mostrare loro il processo alla fine dell'attività, fornendo un feedback in un momento di circle time e chiedendo le varie opinioni ai bambini. Tutte le attività previste prevedono l'utilizzo del movimento e della collaborazione per sviluppare diverse abilità e competenze, utilizzando il gioco in maniera piacevole per arrivare a fini didattici. Le competenze maggiormente sviluppate si riconoscono nella collaborazione, nella condivisione e presa.

di coscienza dello spazio, nel riconoscimento del proprio e altrui corpo, nel consolidamento della fiducia reciproca. Un punto di forza di fondamentale importanza è la proposta del momento di feedback alla fine di ciascuna attività, il fatto che l'insegnante dia importanza alle esperienze vissute dai bambini aiuta la riflessione su di queste da parte di entrambi, stimola la motivazione dei bambini e li fa sentire importanti. Inoltre l'osservazione svolta durante la realizzazione del progetto permette all'insegnante di individuare eventuali difficoltà (cognitive, relazionali, motorie) che potrebbero insorgere in qualsiasi bambino e di intervenire in maniera precoce per risolverle.

Ho riscontrato anche delle debolezze all'interno del progetto. Innanzitutto il bambino con ritardo cognitivo lieve che viene citato all'inizio poi non viene preso in considerazione durante la presentazione delle varie attività, non viene tenuto conto che questo

potrebbe incontrare difficoltà nello svolgimento delle stesse. Un'altra criticità è che non viene specificato come i diversi ruoli vengano divisi tra i bambini nello svolgimento delle attività, se sono i bambini ad organizzarsi in modo autonomo o se è l'insegnante che decide. Potrebbero insorgere conflittualità e discussioni sull'attribuzione dei ruoli. Infine ho notato come tutte le attività siano state organizzate in spazi chiusi (sezione, palestra). Prendendo in considerazione le condizioni climatiche si potrebbe proporre lo svolgimento di alcune di queste attività all'aperto. Un punto particolare è da riservare alla libertà organizzativa data ai bambini, che oltre ad essere un punto di forza, può rappresentare un rischio. Si possono originare conflittualità tra i bambini che potrebbero discutere su chi deve avere un determinato ruolo (l'autista del bus, la cima della piramide, ecc.).

Una parte di una lettera, etc.). Diventa qui importante il ruolo dell'insegnante che deve monitorare la situazione ed intervenire dove necessario, non proponendo la soluzione ma aiutando i bambini a risolvere in modo autonomo i problemi insorti. In questo modo i bambini imparano ad avere pazienza, ad attendere, poiché i loro desideri non vengono soddisfatti istantaneamente diventano consapevoli dei desideri altrui e del fatto che tutti possono sperimentare lo stesso ruolo in momenti diversi.

In conclusione è possibile notare come le diverse attività sviluppino varie competenze e conoscenze, che non si limitano ad applicazioni in ambito scolastico ma che sono fondamentali per comprendere concetti che contribuiscono alla crescita quotidiana dei bambini.

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

IL CORPO E I SUOI LINGUAGGI

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

Denominazione - Teatriamo Esprimiamoci in movimento

Prodotti

  • Realizzazione di un video
  • Creazione di serie movimenti
Creazione di una storia con i movimenti

Competenze mirate

  • Utilizzare il corpo come strumento di comunicazione
  • Comunicare nella madrelingua
  • Coordinazione dei movimenti
  • Competenza organizzativa nello spazio e nel tempo
  • Competenza organizzativa (lavoro di gruppo)
  • Competenza di ascolto reciproco

Abilità

  • Collaborazione
  • Consapevolezza di sé e degli altri
  • Espressione delle emozioni
  • Distinzione delle diverse emozioni
  • Ascolto e memorizzazione
  • Saper ripetere
  • Saper aspettare il proprio turno
  • Regole decise dal gruppo
  • Saper comunicare
  • Schemi motori di base
  • Conoscenza del proprio corpo e delle sue parti

Utenti destinatari

Scuola primaria. Bambini dai 6-11 anni

Prerequisiti

  • Conoscenza di regole di comportamento
  • Conoscenza della lingua italiana
  • Capacità di attenzione
  • Saper rispettare i tempi e le fasi assegnate
  • Riconoscere il proprio corpo

spazio e nel tempo

Fase di applicazione – Fase 1 Introduzione e presentazione del progetto

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
15 pagine
2 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/01 Metodi e didattiche delle attività motorie

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher LaVivi99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodi e didattiche delle attività motorie e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Innocenti Giovanni.