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R
M = (x, y) ∈ : x + y + xy − 1 = 0
è compatto. Infatti, è chiuso in quanto complementare di
n o n o
2 2
2 2 2 2
R R
(x, y) ∈ : x + y + xy − 1 > 0 ∪ (x, y) ∈ : x + y + xy − 1 < 0
che è aperto in quanto unione di due aperti. Inoltre è anche limitato. Infatti, se
non lo fosse, allora esisterebbero in M punti (x, y) con |x| o |y| arbitrariamente
2 2
grande. Ma se (x, y) ∈ M , allora x + y = 1 − xy. Quindi
2 2 2 2
|x| o |y| → +∞ =⇒ x + y → +∞ =⇒ xy → −∞ con xy ∼ −(x + y ).
2 2
Ne segue che deve essere y ∼ −x, cioè −x ∼ xy ∼ −2x per |x| → +∞: assurdo.
2 2
In modo del tutto equivalente, si osserva che la curva x + y + xy − 1 = 0 è
l’equazione di un’ellisse reale. Infatti, la matrice associata al polinomio g(x, y) =
2 2
x + y + xy − 1 e la matrice dei termini di secondo grado del polinomio g sono
rispettivamente
1
1 0 ¶
µ 1
2 1
12
2
B = .
1 0 , A = 1 1
2
0 0 −1
34 34
Si ha che det A = , tr (A) = 2 e det B = − 6 = 0. Essendo det A > 0 e tr (A) ·
det B < 0, si ha che la conica g(x, y) = 0 è un’ellisse reale.
Quindi per il Teorema di Weierstrass f ammette massimo e minimo su M . Essendo
2
∞ R
f di classe C e M una varietà di dimensione 1 in , allora i punti di estremo
su M vanno cercati fra i punti stazionari vincolati. Procediamo con il metodo dei
moltiplicatori di Lagrange. Consideriamo la funzione
³ ´
2 2
L(x, y, λ) = f (x, y) − λg(x, y) = xy − λ x + y + xy − 1 .
Cerchiamo i punti stazionari di L, ossia i punti (x, y, λ) tali che ∇L(x, y, λ) = 0.
Si ha che ∂L
(x, y, λ) = y − λ(2x + y)
∂x
∂L (x, y, λ) = x − λ(x + 2y)
∂y
³ ´
∂L
2 2
(x, y, λ) = − x + y + xy − 1 .
∂λ
Massimi e minimi assoluti vincolati: esercizi svolti 7
Quindi
y(1 − λ) = 2λx (y − x)(1 + λ) = 0
⇐⇒
∇L(x, y, λ) = 0 ⇐⇒ x(1 − λ) = 2λy x(1 − λ) = 2λy
2 2 2 2
x + y + xy = 1 x + y + xy = 1.
³ ´ ´
³
√ √ √
√
3 3 3 3
1 1
I punti stazionari di L sono (1, −1, −1), (−1, 1, −1), , , , − , − ,
3 3 3 3 3 3
´
³ √
√
3 3 ,
di L. Quindi i punti stazionari vincolati di f su M sono (1, −1), (−1, 1), ,
3 3
³ ´
√ √
3 3
− . Essendo
, −
3 3 Ã ! Ã !
√ √ √ √
3 3 3 3 1
f (1, −1) = f (−1, 1) = −1, f , = f − , − = ,
3 3 3 3 3
³ ´ ³ ´
√
√ √ √
3 3 3 3
e − sono punti di massimo assoluto di f su M e
si ha che , , −
3 3 3 3
(1, −1) e (−1, 1) sono punti di minimo assoluto di f su M .
¡ ¢ 2
4 4 2 2 ∞ R
e) La funzione f (x, y) = x + y − 8 x + y è di classe C su . L’insieme M =
n o
2 2 2
R
(x, y) ∈ : x + y ≤ 9 è compatto. Quindi per il Teorema di Weierstrass f
ammette massimo e minimo su M . y
4
3
2
1 x
0
−4 −2 0 2 4
−1
−2
−3
−4
Fig. 4: L’insieme M . In azzurro int(M ) e in blu ∂M .
Cerchiamo inizialmente i punti di estremo interni a M , ossia in
n o
2 2 2
R
int(M ) = (x, y) ∈ : x + y < 9 .
∞
Essendo f di classe C , i punti di estremo in int(M ) vanno cercati fra i punti
stazionari, ossia fra i punti (x, y) ∈ int(M ) tali che ∇f (x, y) = 0. Si ha che
∂f ∂f
3 3
(x, y) = 4x − 16x, (x, y) = 4y − 16y.
∂x ∂y
8 Massimi e minimi assoluti vincolati: esercizi svolti
Quindi i punti stazionari di f in int(M ) sono: (0, 0), (0, ±2), (±2, 0), (±2, ±2). Per
stabilire se sono di massimo, di minimo o di sella, calcoliamo la matrice Hessiana
di f in questi punti. Si ha che
2 2 2
∂ f ∂ f ∂ f
2 2
(x, y) = 12x − 16, (x, y) = 12y − 16, (x, y) = 0.
2 2
∂x ∂y ∂x∂y
Quindi la matrice Hessiana di f in (x, y) è
à !
2
12x − 16 0
H (x, y) = .
f 2
0 12y − 16
Ne segue che ¶
µ −16 0
H (0, 0) = =⇒ (0, 0) è un punto di massimo locale per f su M ;
f 0 −16
µ ¶
−16 0
H (0, ±2) = =⇒ (0, ±2) sono punti di sella per f su M ;
f 0 32
µ ¶
32 0
H (±2, 0) = =⇒ (±2, 0) sono punti di sella per f su M ;
f 0 −16
µ ¶
32 0
H (±2, ±2) = =⇒ (±2, ±2) sono punti di minimo locale per f su M .
f 0 32
Il massimo locale è f (0, 0) = 0 e il minimo locale è f (±2, ±2) = −32.
Cerchiamo ora i punti di estremo sul bordo di M , ossia in
n o
2 2 2
R
∂M = (x, y) ∈ : x + y = 9 . 2
∞ R
Essendo f di classe C e M una varietà di dimensione 1 in , allora i punti di
estremo su M vanno cercati fra i punti stazionari vincolati. Procediamo con il
2 2
metodo dei moltiplicatori di Lagrange. Posto g(x, y) = x + y − 9, consideriamo
la funzione ³ ´ ³ ´
4 4 2 2 2 2
L(x, y, λ) = f (x, y) − λg(x, y) = x + y − 8 x + y − λ x + y − 9 .
Cerchiamo i punti stazionari di L, ossia i punti (x, y, λ) tali che ∇L(x, y, λ) = 0.
Si ha che ∂L
3
(x, y, λ) = 4x − 16x − 2λx
∂x
∂L 3
(x, y, λ) = 4y − 16y − 2λy
∂y
³ ´
∂L
2 2
(x, y, λ) = − x + y − 9 .
∂λ
Massimi e minimi assoluti vincolati: esercizi svolti 9
Quindi ¡ ¢
2
2x 2x − 8 − λ = 0
¡ ¢
2
∇L(x, y, λ) = 0 ⇐⇒ 2y 2y − 8 − λ = 0
2 2
x + y = 9.
³ ´
√ √
3 32
±
I punti stazionari di L sono (0, ±3, 10), (±3, 0, 10), 2, ± 2, 1 . Quindi i
2 ³ ´
√ √
32 3
punti stazionari vincolati di f su M sono (0, ±3), (±3, 0), ± 2, ± 2 . Es-
2
sendo f (0, ±3) = f (±3, 0) = 9 > 0 = f (0, 0),
µ ¶
√ √
3 3 63
f ± 2, ± 2 = − > −32 = f (±2, ±2),
2 2 2
si ha che (0, ±3) e (±3, 0) sono punti di massimo assoluto per f su M , mentre
(±2, ±2) sono punti di minimo assoluto per f su M . 2
2 2 ∞ R
f ) La funzione f (x, y) = 2x + y − x è di classe C su . L’insieme M =
n o
2 2 2
R
(x, y) ∈ : x + y ≤ 1 è compatto. Quindi per il Teorema di Weierstrass
f ammette massimo e minimo su M . y
1.5
1.0
0.5 x
0.0
−2.0 −1.5 −1.0 −0.5 0.0 0.5 1.0 1.5 2.0
−0.5
−1.0
−1.5
Fig. 5: L’insieme M . In azzurro int(M ) e in blu ∂M .
Cerchiamo inizialmente i punti di estremo interni a M , ossia in
n o
2 2 2
R
int(M ) = (x, y) ∈ : x + y < 1 .
10 Massimi e minimi assoluti vincolati: esercizi svolti
∞
Essendo f di classe C , i punti di estremo in int(M ) vanno cercati fra i punti
stazionari, ossia fra i punti (x, y) ∈ int(M ) tali che ∇f (x, y) = 0. Si ha che
∂f ∂f
(x, y) = 4x − 1, (x, y) = 2y.
∂x ∂y ´
³ 1
Quindi l’unico punto stazionario di f in int(M ) è , 0 . Per stabilire se è di
4
massimo, di minimo o di sella, calcoliamo la matrice Hessiana di f in questo punto.
Si ha che 2 2 2
∂ f ∂ f ∂ f
(x, y) = 4, (x, y) = 2, (x, y) = 0.
2 2
∂x ∂y ∂x∂y
´
³ 1 , 0 è
Quindi la matrice Hessiana di f in 4 ¶ µ
µ ¶
1 4 0
, 0 = .
H
f 0 2
4
³ ´
1
Ne segue che , 0 è un punto di minimo locale per f su M e il minimo locale è
4
³ ´
1 18
f , 0 = − .
4
Cerchiamo ora i punti di estremo sul bordo di M , ossia in
n o
2 2 2
R
∂M = (x, y) ∈ : x + y = 1 .
2 2
Per ogni (x, y) ∈ ∂M si ha che y = 1 − x . Posto ϕ = f , si ha che ϕ : [−1, 1] →
|∂M
R è definta da 2
ϕ(x) = f (x, y(x)) = x − x + 1.
I punti di estremo di f su ∂M sono i punti (x, y(x)) con x di estremo per ϕ.
∞
Essendo ϕ di classe C sull’intervallo chiuso e limitato [−1, 1], i suoi punti di
estremo vanno cercati tra i punti stazionari e gli estremi dell’intervallo [−1, 1]. Si
1
0 0 0
ha che ϕ (x) = 2x − 1. Quindi ϕ (x) = 0 se e solo se x = e ϕ (x) > 0 se e solo se
2
1 1
< x ≤ 1. Ne segue che x = è un punto di minimo per ϕ. Inoltre x = ±1 sono
2 2
punti di massimo locale per ϕ. Più precisamente, essendo ϕ(−1) = 3 e ϕ(1) = 1,
si ha che x = −1 è un punto di massimo assoluto per ϕ, mentre x = 1 è un punto
³ ´
√
3
1
di massimo locale per ϕ. Quindi , ± sono punti di minimo assoluto per f
2 2
su ∂M , (−1, 0) è un punto di massimo assoluto per f su ∂M e (1, 0) è un punto
di massimo locale per f su ∂M . Essendo
à !
√ µ ¶
1 3 3 1 1
f , ± = > − = f , 0
2 2 4 8 4
Massimi e minimi assoluti vincolati: esercizi svolti 11
³ ´
1
si ha che , 0 è il punto di minimo assoluto per f su M , mentre (−1, 0) è un
4
punto di massimo assoluto per f su M . 2
2 2 ∞ R
g) La funzione f (x, y) = 3x + 4y − 6x − 12 è di classe C su . L’insieme M =
n o
2 2