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AREA FAMILIARE - AREA DEGLI EVENTI FONDAMENTALI DELLA PROPRIA VITA
Lezione 16
Quali sono le fasi di una selezione?
Prima fase. È la compilazione di un documento che si chiama specifica, questa contiene i seguenti dati: CARATTERISTICHE DELLA POSIZIONE DA RICOPRIRE - CARATTERISTICHE DELL'AZIENDA - CARATTERISTICHE DEL CANDIDATO
Nella seconda fase si procede alla selezione dei curricula arrivati spontaneamente o e/o archiviati oppure si pubblica un'inserzione su un quotidiano.
La terza fase della selezione prevede l'analisi dei curricula che dovranno essere suddivisi in: curricula in linea, curricula potenzialmente in linea, curricula non in linea.
La quarta fase prevede la convocazione dei candidati in linea. Il primo colloquio di solito dura un'ora ed è possibile anche somministrare un test di personalità.
La quinta fase. Dopo aver intervistato i candidati, si sceglie una "rosa" di persone, le quali verranno invitate ad un secondo colloquio di approfondimento.
mirato anche a valutare le effettive motivazioni al cambiamento. La fase finale o sesta fase del processo di selezione prevede l'individuazione di due a tre candidati che verranno presentati all'azienda cliente e dovranno essere presentati "allo stesso livello". La presentazione finale dei candidati deve essere sempre supportata da una scheda informativa e da un giudizio sintetico contenente le caratteristiche di personalità, professionali e la motivazione al cambiamento. Una volta individuato il candidato si procede con la fase di competenza dell'ufficio personale che prevede: l'assunzione, l'accoglimento, l'inserimento. Il processo di selezione non si conclude con l'assunzione ma è importante l'informazione iniziale e il monitoraggio, per alcuni mesi, dell'inserimento. Lezione 17 Quali sono gli atteggiamenti maggiormente studiati verso il lavoro? Gli "atteggiamenti" verso il lavoro maggiormente studiati.sono la gratificazione data dalla mansione, l'alienazione, la dedizione all'organizzazione, il coinvolgimento e la motivazione. Possiamo osservare come le gratificazioni specifiche connesse al contenuto del lavoro stesso, come il successo, la competizione, la crescita, la responsabilità, la retribuzione, la sicurezza e le condizioni in generale connesse all'attività lavorativa. L'alienazione viene spesso vissuta come isolamento e suscita nella persona uno scoraggiamento unito ad una mancanza di valore personale e di significato del proprio impegno. La dedizione all'organizzazione implica l'adesione ai valori e agli scopi dell'organizzazione stessa e crea quello che possiamo definire il "senso di appartenenza". Per quanto concerne il coinvolgimento nella mansione e nel lavoro possiamo notare come un atteggiamento positivo verso la professione accresca l'autostima e sviluppi un senso di sicurezza. È stato statisticamenteRilevato come l'assenteismo, l'indolenza, gli incidenti e l'avvicendamento aumentino in relazione all'insoddisfazione sul lavoro e alla scarsa motivazione alla mansione. L'intero nostro sistema sociale è basato sulla collaborazione. È perciò della massima importanza che ogni essere umano scelga la professione che gli permetta di utilizzare nel migliore dei modi tutte le sue capacità.
Lezione 18
Adler propone vari sistemi tipologici che non si escludono tra di loro e iniziò a distinguere quattro tipi di individui. Quali sono?
Adler propone vari sistemi tipologici che non si escludono tra di loro. Iniziò con il distinguere 4 tipi di individui:
- Coloro che si conformano alla logica del senso di comunità (individui sani)
- Coloro che sono direttamente aggressivi
- Coloro che sono indirettamente aggressivi
- Coloro che cercano rifugio nella tossicomania e nella psicosi
Successivamente si soffermò sui tipi motori e
sensoriali: tipo motorio caratterizzato dal bisogno di attività tipo visivo tipo uditivo tipo gustativo
Adler distingue poi fra coloro che hanno compensato negativamente, aumentando la "distanza" fra sé e gli altri:
- coloro i quali sono dominati dall'emotività (nevrotici e alcolisti)
- coloro i quali sono dominati dall'attivismo (criminali e suicidi)
- coloro i quali sono dominati dall'intelletto (ossessivi-coatti e psicotici)
Adler distingue due categorie generali:
- indole aggressiva
- indole non aggressiva
Lezione 19
Parlare dei fattori primari del 16PF di Cattel
Il 16PF-5 è destinato a persone con età pari o superiore a 16 anni e può essere somministrato sia individualmente che in gruppo. La decisione di somministrare il test a una persona con meno di 16 anni deve basarsi sulla valutazione della maturità del cliente. Per gli adolescenti è comunque prevista la versione del test HSPQ. Ciascuna domanda
Il test presenta tre possibilità di risposta, fatta eccezione per gli item del fattore B. Le 15 domande del fattore B misurano la capacità di ragionamento e sono raggruppate alla fine del test. Non ci sono limiti di tempo per la somministrazione, anche se bisogna incoraggiare il soggetto a lavorare rapidamente e senza pensare troppo alle risposte, che devono essere istintive.
Somministrazione carta e matita: il materiale include foglio di risposta e questionario. Nella prima pagina del questionario sono stampate le istruzioni in modo semplice e chiaro. È utile comunque leggere le istruzioni a voce alta. È opportuno poi verificare che le risposte vengano segnate correttamente durante lo svolgimento del test. Alla consegna bisogna verificare che siano stati scritti i dati anagrafici e che non siano state omesse delle risposte.
Convertire il punteggio IM in percentili
Calcolare i punti sten per i 5 fattori globali
Tracciare il profilo dei fattori primari
Il profilo dei fattori globali Attendibilità e validità:
- Attendibilità test-retest
- Coerenza interna: misurata con il coefficiente alfa di Cronbach06.
Cosa s'intende per analisi fattoriale? È una tecnica che permette di evidenziare l'esistenza di una struttura di tratti latenti o fattori non misurabili direttamente all'interno di un insieme di variabili osservabili direttamente. Questi fattori devono essere interpretati dal punto di vista scientifico razionale. L'analisi fattoriale può essere condotta sia per scopi esplorativi che confermativi. Con il criterio di Cattell si stabilisce il numero di fattori per via grafica.
Lezione 20: Come si predispone la valutazione soggettiva dello stress da lavoro correlato?
Gli strumenti per la valutazione soggettiva del rischio stress lavoro-correlato esaminano la percezione dell'individuo legato all'esposizione ai fattori di rischio psico-sociale sul lavoro e possibili effetti sulla
salute psico-fisica. I questionari autosomministrati, o autocompilati, rappresentano gli strumenti di valutazione soggettiva più comunemente impiegati sia nella ricerca epidemiologica su popolazioni lavorative ampie che nelle indagini per la valutazione del rischio stress lavoro correlato effettuate in contesti lavorativi specifici. Poiché i questionari generalisti valutano lo stress di categorie occupazionali eterogenee, si rende necessario affiancarli con misure che permettano una valutazione "individualizzata" dei fattori di rischio psicosociale presenti in un determinato contesto. Tale approccio viene definito di tipo "ecologico". La valutazione dovrebbe essere basata sul principio della cosiddetta "triangolazione metodologica" ossia, è opportuno combinare i dati auto-riportati con dati "oggettivi", i quali possono permettere l'identificazione di aspetti pratici dell'organizzazione del lavoro.associazione ai punti di criticità evidenziati dalla valutazione soggettiva. Solo così, si possono attivare interventi concreti per la gestione del rischio stress lavoro correlato.
Indicare gli aspetti della valutazione preliminare per l'analisi di stress lavoro-correlato.
NEI LA VALUTAZIONE PRELIMINARE SI DEVONO VALUTARE:
- EVENTI SENTINELLA (indici infortunistici, turnover, procedimenti e sanzioni, lamentele frequenti formalizzate, assenze frequenti per malattia, segnalazioni da parte del medico)
- FATTORI DI CONTENUTO (ambiente di lavoro e strumenti/attrezzature, orario di lavoro, carichi e ritmi lavorativi, corrispondenza tra le competenze dei lavoratori e i requisiti professionali richiesti)
- FATTORI DI CONTESTO (ruolo nell'ambito dell'Organizzazione, autonomia decisionale e controllo, conflitti interpersonali nell'ambito lavorativo, sviluppo di carriera ecc.)
Se non sono presenti elementi di rischio da stress lavoro-correlato si procede alla stesura del
Documento di valutazione dei rischi e al piano di monitoraggio che dovrà svolgersi ogni due anni. Nel caso in cui si evidenzino elementi di stress lavoro-correlato, si procede alla valutazione approfondita e alla individuazione di misure correttive per poi stendere il documento di valutazione dei rischi e il piano di monitoraggio (ogni due anni).
Lezione 21
Parlare del metodo OSFA
Il metodo OSFA è basato sulla valutazione obiettiva delle condizioni di lavoro riconosciute dannose per la salute psicofisica dei lavoratori. Questo metodo concentra l'analisi su elementi oggettivi rilevati e valutati. Comprende:
Fase A: consistente nella raccolta dei dati aziendali, degli ultimi 3 anni, che possono rappresentare un segnale della presenza di fattori di rischio stress lavoro-correlato. Si tengono in considerazione i dati relativi agli infortuni, alle malattie professionali, all'assenteismo. Senza trascurare le condizioni fisiche di lavoro quali: illuminazione, rumore, vibrazioni.
La fase B fa riferimento a quattro principali aree d'indagine quali:
- aspetti organizzativi del lavoro
- aspetti sociali
- aspetti correlati alla sicurezza
- aspetti gestionali
Questa fase viene attivata solo se la prima fase ha presentato elementi di criticità.
Per mettere in atto la fase prima è stata sviluppata una procedura standardizzata che si articola nei seguenti punti:
- identificazione delle aree lavorative omogenee
- scelta di un panel di lavoratori esperti
- conduzione di interviste strutturate
- Raccolta dei dati statistici aziendali dove gli elementi raccolti con l'intervista vengono integrati con dati statistici in possesso dell'azienda, relativi a: assenteismo, trasferimenti, cambio di mansioni. Si considerano inoltre le indicazioni del medico competente e i contenuti dell'ultimo aggiornamento del documento di valutazione del rischio.
- stesura del documento di valutazione del rischio stress lavoro-correlato così articolato: