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Sulla base dell’esperienza acquisita in tale settore, egli era convinto che la
crescita della sua azienda sarebbe continuata anche nel prossimo futuro. Shuman
pensava che la sua politica consolidata di favorire le vendite di automobili nuove come
attività principale della concessionaria di auto avrebbe dato i suoi frutti. Infatti, tale
politica, combinata con un’accurata attenzione alle relazioni con i clienti, in modo da
favorire il rinnovo degli ordinativi, aveva consentito all’azienda di maggiorare il proprio
volume di vendite. Oggi vorrebbe modificare l’azienda per affrontare la nuova
situazione di mercato, specialmente in seguito alla sua decisione di ritirarsi da ogni
responsabilità di gestione dell’azienda. I tre soci di Shuman hanno acconsentito a tale
scelta. Shuman ha suddiviso l’azienda in tre divisioni: vendita di auto nuove, di auto
usate e assistenza (quest’ultima è responsabile per le vendite dei ricambi e degli
accessori). Inoltre, ha nominato tre dei suoi più fidati impiegati responsabili delle tre
divisioni: Jean Moyer, vendita auto nuove; Paul Fiedler, auto usate, e Nate Bianci,
divisione assistenza. Tutti e tre i dipendenti lavoravano già da diversi anni in azienda.
A ogni manager è stato detto di gestire la propria divisione come un’azienda
indipendente. Al fine di stimolare i nuovi manager, è stato promesso un incentivo pari a
una percentuale calcolata sugli utili lordi della divisione.
Subito dopo aver assunto il proprio ruolo di manager della divisione auto nuove,
Jean Moyer doveva fissare il prezzo di una permuta da offrire a un cliente particolare.
Quest’ultimo voleva cedere in permuta la propria vecchia auto per l’acquisto di una
nuova dal prezzo di listino pari a 12.800 dollari. Prima di chiudere la trattativa, Moyer
doveva fissare un prezzo conveniente da offrire al cliente per la vecchia auto da ritirare
in permuta.
Moyer era cosciente del fatto che, se non ci fosse stata alcuna permuta, al fine di
essere competitivo con gli altri rivenditori di auto della zona, avrebbe praticato uno
sconto del 15% sul prezzo di listino della nuova auto. Inoltre, egli voleva essere sicuro
di non perdere il proprio margine di guadagno nella trattativa, offrendo un prezzo
troppo basso.
Durante la fase di trattativa, Moyer giudicò eccessive e non giustificate le
richieste del cliente. Egli si rese subito conto che doveva dare il meglio di se stesso e
forse abbassare il suo margine, se voleva concludere la trattativa. Inoltre, l’auto richiesta
dal cliente era in magazzino da diverso tempo, e questo modello, in termini di vendite,
non stava andando molto bene. Tali fattori facevano aumentare l’impazienza di Moyer
di vendere l’auto, tenendo conto anche della redditività della vendita.
Per meglio valutare il valore dell’auto, il manager della divisione auto usate,
Fiedler, accompagnò Moyer e il cliente nel parcheggio per esaminarla. Fidler nel corso
della sua valutazione, stimò che l’auto avesse bisogno di una revisione per un costo di
circa 700 dollari e che il valore dell’auto dopo tali lavori fosse stimabile in 3.700
dollari. Come grossista, egli poteva comprare o vendere tale auto, dopo i necessari
1 Caso tratto da R.S. Kaplan, A.A. Atkinson, Advanced Management Accounting, Gli strumenti del
controllo di gestione, Isedi, 2006. - 1 -
lavori di manutenzione, ad un prezzo non superiore a 3.200 dollari. Occorre osservare,
però, che il prezzo all’ingrosso di un’auto era soggetto a notevoli fluttuazioni rispetto al
prezzo al dettaglio. Tali variazioni erano dovute al colore, al modello, allo stato
dell’auto, etc.
Fortunatamente l’auto usata era un modello molto comune. Il settimanale che
riportava il prezzo delle automobili usate, il “Blue Book”, indicava come prezzo
minimo di acquisto in contanti per tale auto 2.750 dollari e un massimo di 2.930 dollari
per un’auto in ottime condizioni. Questo range indicava la variazione del prezzo di tale
auto, per pagamento in contanti, in quella determinata zona in quella determinata
settimana. Fiedler stimava di poter ottenere dalla vendita dell’auto, così com’era (senza
alcun miglioramento), circa 2.200 dollari, all’asta della settimana successiva.
Il manager della auto nuove aveva libertà nell’acquisto di qualsiasi auto a
qualsiasi prezzo, ma allo stesso tempo diventava responsabile della vendita di tale auto.
A questo punto, egli aveva due alternative: convincere il manager delle auto usate a
prendere l’auto accettando la sua valutazione, oppure vendere l’auto attraverso il canale
dei grossisti o tramite asta.
Qualunque fosse stata la scelta, Moyer era responsabile degli utili derivanti dalle
vendite di auto nuove, e doveva cercare di non influenzare tale risultato con eccessive
detrazioni derivanti dalle permute. Moyer affermò, inoltre, che questo obiettivo
primario doveva tener conto sia del bisogno di soddisfare i clienti e vendere le auto
presenti in magazzino, sia del limitato margine che esisteva tra una giusta valutazione e
un’eccessiva stima delle auto usate.
Dopo aver valutato tutti questi fattori, e tenuto conto che si trattava di un cliente
particolare, Moyer decise di valutare l’auto usata 4.270 dollari, consentendo al cliente di
pagare l’auto nuova a prezzo di listino. Dopo una lunga trattativa, durante la quale il
cliente cercava di alzare il prezzo dell’auto usata e Moyer cercava di abbassarlo, il
prezzo concordato, tra le parti, fu pari a 4.270 dollari.
Dopo aver concluso l’affare, Moyer ritornò in ufficio e spiegò la situazione a
Joanne Brunner (il contabile da poco assunta in azienda). Dopo aver ascoltato la
spiegazione della vendita da parte di Moyer, Brunner annotò la vendita nei registri
contabili dell’azienda. Quando il contabile si rese conto che la nuova auto era stata
acquistata per 8.890 dollari, non era certa del valore da attribuire al veicolo preso in
permuta. Poiché il prezzo di listino della nuova auto era di 12.800 dollari e il costo di
acquisto era pari a 8.890 dollari, Brunner rilevò un margine lordo sulla vendita pari a
3.910 dollari. Nella vendita dell’auto, Moyer aveva ritirato una permuta valutandola
4.270 dollari; essa richiedeva una spesa di 700 dollari per riparazioni, e poteva essere
rivenduta al dettaglio per 3.700 dollari o all’ingrosso per 3.200 dollari. A questo punto,
Brunner si chiese se ciò significava che la vendita dell’auto nuova aveva comportato
una perdita. Joanne Brunner non era sicura di sapere rispondere correttamente alla
domanda.
Un altro problema era il valore da attribuire all’auto presa in permuta, per la
valutazione del magazzino. Brunner decise di indicare un valore di 4.270 dollari e di
aspettare istruzioni più precise dal suo superiore.
Quando Fidler, manager della divisione auto usate, vide il valore che Brunner
aveva inserito per l’auto usata, andò nell’ufficio e contestò vigorosamente tale valore
dicendo che non lo avrebbe mai accettato. Il suo commento fu il seguente. “ La mia
divisione auto usate non deve essere coinvolta in auto usate, fintantoché Moyer non
deciderà di provvedere egli stesso alla loro vendita. Io non avrei mai consentito una
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valutazione di 4.270 dollari per quella vecchia auto. Non avrei dato più di 2.500
dollari,che è il prezzo all’ingrosso meno i costi di riparazione. Come sai, la mia unità
deve generare anche degli utili. I miei guadagni dipendono dal margine lordo generato
dalle vendite di auto usate e non posso consentire a Moyer di ridurre i miei guadagni
perché è troppo generoso nei confronti dei suoi clienti”.
Brunner replicò che non voleva causare problemi tra le diverse divisioni e che si
era limitata a registrare il valore dell’auto usata pari al costo di acquisto, come suggerito
dalla pratica contabile.
La risposta che Fiedler stava per dare fu interrotta dall’arrivo di Clark Shuman,
il general manager, e Nate Bianci, il manager della divisione assistenza. Shuman prese il
telefono e chiamò Moyer, dicendogli di recarsi immediatamente nel loro ufficio.
“Ok, Nate”, disse Shuman. “Ora che siamo tutti qui, potresti dir loro quello che
mi hai appena detto?” Bianci disse. “Grazie, Clark: il problema è quest’ultima permuta.
Moyer e Fidler avevano ragione nel dire che le riparazioni avevano un costo di 700
dollari. Sfortunatamente non si sono resi conto che l’asse posteriore è rotto e dovrà
essere cambiato per consentire la vendita dell’auto. Tale riparazione, molto
probabilmente, richiederà una sostituzione di alcune parti e manodopera per circa 530
dollari”.
“Oltre a questo”, Bianci continuò, “c’è un’altra difficoltà in questa vendita. Con
il sistema contabile attualmente in uso, non posso valorizzare il lavoro effettuato
all’interno della divisione assistenza allo stesso prezzo praticato per i clienti esterni.
Come potete vedere dal conto economico dello scorso anno della mia divisione (Tabella
2), ho rilevato una perdita di circa 800 dollari sul lavoro effettuato per conto della altre
divisioni. Su un lavoro di manutenzione interno, come questo da realizzare su un’auto
ritirata in permuta, che ha un costo di 1.230 dollari, non sono in grado di raggiungere il
punto di pareggio. Infatti, se il lavoro da svolgere per un cliente esterno costa 1.230
dollari, dovrei essere in grado di aumentarlo fino a 1.660 dollari. Il Blue Book indica un
costo minimo di 1.620 dollari e un massimo di 1.700 dollari per le riparazioni da
effettuare sull’auto ritirata in permuta. Solitamente, ho sempre preso come riferimento il
valore medio riportato dal Blue Book. Tale valore dovrebbe generare un margine lordo
per la mia divisione di 430 dollari e i miei guadagni, come sapete, sono basati su tale
margine. Poiché la maggior parte del lavoro della mia unità è volto a riparare le auto
prese in permuta, debbo assumere che la percentuale di ricarico, applicata ai clienti
esterni, dovrebbe essere applicata anche alle riparazioni effettuate sulle permute”.
Fiedler e Moyer cominciarono a parlare tutti e due allo stesso momento. Fiedler,
il più energico dei due, riuscì a spuntarla su Moyer e disse.” L’asse rotto è sicuramente
un problema. Moyer ha dovuto prendere il brutto con il buono. E’ un suo compito
ritirare un’auto usata in buone condizioni affinché io la possa vendere”.
Moyer, dopo aver espresso il suo consenso sulla sfortunato inconveniente
dell’asse rotto, aggiunse: “Questo errore è sicuramente da attribuire a me. Comunque, è
ridicolo che la divisione assistenza debba conseguire degli utili per il lavoro svolto dalle
al