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La Esco si occupa della distribuzione di materiali industriali su base
nazionale: essa li acquista da un certo numero di produttori e li rivende
attraverso una rete di 17 filiali regionali. La maggior parte delle altre
divisioni della Dundee tratta beni di largo consumo, e nessuna di esse
vende i propri prodotti per il tramite Cella divisione Esco.
Al pari dei direttori delle altre filiali, Mr Dickson dipende da Frank
Corbett, il vice presidente esecutivo della Esco.
Ciascuna filiale viene trattata come se fosse un piccolo, centro di
profitto, ed in pratica ciascun direttore di filiale ha la piena libertà di
decisione circa i metodi promozionali da impiegare, i prodotti da tenere a
scorta, ed i clienti da curare nell'ambito del proprio territorio geografico.
I prodotti vengono scelti da un elenco fornito dall'ufficio centrale
acquisti della Esco.
I prezzi di vendita vengono fissati dalla sede centrale della Esco,
ma ad ogni direttore di filiale è lasciata facoltà di modificare le condizioni
di vendita in relazione alle differenze di rischio e di redditività
intercorrenti tra i vari clienti. Ciascuna filiale si occupa della propria
fatturazione e delle proprie riscossioni.
L'efficienza economica delle filiali e dei loro direttori viene
vagliata ogni anno in base al tasso di redditività conseguito dalla filiale
rispetto al Capitale investitovi, specie sotto forma di superficie dei
magazzini, di livello delle scorte, e di esposizione verso la clientela.
IL PIANO DI PROFITTO
A settembre di ogni anno, ciascun direttore di filiale presenza a Mr
Corbett una bozza del Piano di Profitto. Questo piano rappresenta una
impostazione globale che il direttore di filiale elabora, riguardo al l'anno
successivo, circa i propri piani di marketing, compresa la stima di quanto
egli propone di spendere per la forza vendita, il livello di vendite che
pensa di raggiungere, il costo dell'immagazzinamento, nonché i livelli
d'investimento che prevede in scorte ed esposizione verso i clienti. In
questo piano preliminare vengono anche indicati gli effetti previsti nei
primo anno come risultato di eventuali investimenti fissi in immobili e
attrezzature. 2
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I piani preliminari vengono esaminati criticamente da Mr. Corbett e
dal suo staff, i quali vagliano le premesse su cui si sono basate le
previsioni, accertano che siano state studiate attentamente tutte le
soluzioni alternative, si sincerano che le proposte fatte non eccedano le
capacità delle aziende, propongono eventuali i miglioramenti, e forniscono
l'assistenza tecnica necessaria per elaborare le proposte fatte.
Una volta raggiunto un accordo tra Mr. Corbett e i direttori di
filiali, i singoli Piani di Profitto vengono consolidati in modo da ottenere
un piano operativo complessivo per tutta la divisione Esco. A volte, in
questa fase sono necessari alcuni ultimi ritocchi, ma la maggior parte delle
incongruenze è normalmente già stata a eliminata durante l'esame critico.
I Piani di Profitto di tutte le divisioni della Dundee vengono quindi
esaminati dallo staff centrale dell'azienda. I piani di divisione sono già
stati discussi ufficiosamente durante la loro preparazione, e di
conseguenza le modifiche che vi vengono approntate dopo la
presentazione ufficiale sono relativamente poche.
Il principale motivo che, a questo punto, può condurre ad una
modifica è il rifiuto da parte del vertice aziendale di concedere fondi per
investimenti fissi nella misura richiesta dai direttori di divisione Se questo
accade, si rende necessario l ricalcolo delle proposte di budget onde
adeguarle alle nuove direttive.
Nella prima colonna del prospetto allegato è riassunto il budget
corrente della filiale di Cleveland. In passato questa filiale è stata una
delle più redditizie della divisione Esco, con indici di redditività che
andavano dal 17 al 21%, ma a seguito di grossi investimenti per un nuovo
edificio di magazzini e per nuove attrezzature per il movimento dei
materiali questo tasso ora è sceso al livello corrente di budget del 13,6%,
come indicato nel prospetto. Anche così, però, siamo ancora molto al di
sopra del limite minimo di redditività stabilito dal Vertice della Dundee
per gli investimenti in magazzini e uffici di vendita, e che è del 9% al
netto delle imposte.
METODI DI MISURAZIONE
Nell'elaborazione dei dati gestionali la Dundee computa il valore
residuo degli investimenti fissi partendo dall'investimento iniziale e
sottraendo gli ammortamenti calcolati con il metodo "straight-line".
Nella divisione Esco le scorte vengono valutate col metodo FIFO
("firs-in, first-out" = primo ad entrare, primo ad uscire). I crediti verso
clienti vengono indicati al loro valore intero, salvo una deduzione
percentuale per inesigibilità che viene ritoccata una volta all'anno sulla
base di uno studio che lo staff di sede dedica ai saldi creditori.
La contabilità stipendi e il pagamento delle commissioni ai
venditori sono accentrati presso la sede centrale della divisione; i direttori
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di filiale gestiscono solo dei conti di piccola cassa e non hanno la gestione
diretta delle passività. I piani di profitto di filiale comprendono però una
cifra per movimenti di cassa e saldi debitori, basata su una stima operata
dallo staff di sede circa gli ammontari da attribuire a ciascuna filiale.
Queste cifre previsionali sono basate su formule standard, cui si ricorre
anche per calcolare gli ammontari che figurano nei rapporti sui risultati
mensili di ciascuna filiale.
Gli investimenti in capitale fisso e circolante a livello di sedi
divisionali e di sede centrale sono praticamente trascurabili, e non si
provvede ad alcuna imputazione di tali investimenti alle singole filiali.
A ciascuna filiale viene addebitato un prezzo unitario
predeterminato per i servizi prestati dalla sede divisionale, come la tenuta
della contabilità stipendi e dei pagamenti ai venditori. In aggiunta, viene
addebitata alle filiali una percentuale fissa del 2% delle vendite per
coprire i costi amministrativi di sede. La sede di divisione addebita alle
filiali il prezzo netto di fatturazione di tutte le merci inviate in deposito
alla filiale stessa, più un 1% di questo valore per coprire i costi
dell’ufficio acquisti di divisione, cui sono demandati tutti gli acquisti per
conto delle filiali.
LA NUOVA OCCASIONE CHE SI PRESENTA
L’attività della filiale dei Cleveland sta procedendo più o meno
secondo il budget e Mr Dickson prevede che quando alla fine dell’anno
saranno disponibili tutti i dati consuntivi dell’esercizio, i risultati saranno
molti prossimi alle previsioni sia in termini di entrate che di spese.
Il nuovo magazzino, però, è stato costruito per far fronte alla
prevista crescita del volume d’affari dell’azienda nella zona di Cleveland
durante i prossimi 10 anni, e di conseguenza buona parte dello spazio
disponibile è attualmente inutilizzato. Mr Dickson è convinto che le
tecniche operative da lui impiegate lo metterebbero in grado di offrire, ad
altre aziende locali che gestiscono ingenti scorte di merci non
deteriorabili, un servizio d’immagazzinamento migliore di quello offerto
dai magazzini generali; durante questi ultimi mesi gli si è quindi dedicato
con qualche impegno alla ricerca di uno o due clienti di questo genere.
Mr Dickson ha avuto in tal senso dei contatti preliminari con la Cut-
Rate Drugs Inc. di St. Luois, un distributore di prodotti cosmetici,
medicinali da banco ed altri articoli normalmente venduti in farmacia; le
discussioni sono arriviate al punto in cui Mr Dickson deve ora prendere la
decisione se avventurarsi o meno in questa nuova attività. In base
all’accordo già da lui discusso con questo potenziale cliente, la Cut-Rate
fornirebbe i propri prodotti al magazzino della filiale di Cleveland
fatturandola alla divisione Esco a 30 giorni data fattura. La merce della
Cut-Rate verrebbe immagazzinata in una ala separata del magazzino.
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In armonia con le procedure in uso presso la Cut-Rate, tutte le
consegne delle sue merci ai dettaglianti avverrebbero in casse intere. Le
consegne verrebbero effettuate da quattro autisti-venditori che
passerebbero in forza dalla Cut-Rate alla filiale Esco di Cleveland. La
Cut-Rate noleggerebbe inoltre a Mr Dickson, per tutta la durata
dell’accordo, i quattro autofurgoni di cui disponeva. Mr Dickson
diventerebbe responsabile della fatturazione della merce Cut-Rate ai
dettaglianti, nonché della riscossione dei crediti relativi.
La scorsa settimana Mr Dickson disse che questa gli sembrava
un’attività perfettamente logica per la sua filiale. “ Di separato non ci
sarebbe altro che la forza di vendita. Sotto ogni altro aspetto, si
tratterebbe di fare per i prodotti del cliente esattamente quanto già stiamo
facendo per le nostre linee tradizionali. Infatti, noi teniamo delle scorte,
vendiamo, consegniamo ed incassiamo, ed in tutte queste operazioni
dimostriamo una notevole efficienza. Non vedo alcun motivo per cui non
dovremmo essere almeno altrettanto efficienti con la linea dei prodotti
Cut-Rate. Già i miei colleghi a Denver e Atlanta si stanno dedicando a
questo genere di attività collaterale e, a quanto pare, con notevole
successo”.
“Inoltre le cifre sembrano darmi ragione. Con un maggior
investimento di $ 535.000 ci procureremmo un utile aggiuntivo di $
59.000, il che rappresenta un indice di redditività di circa l’11%. Di fatto
il ritorno per la nostra azienda sarebbe ancora maggiore, perché le nostre
cifre risentono dell’addebito del 2% che la nostra Sede ci carica sul
nostro giro d’affari. Secondo me le spese di Sede non aumenterebbero di
un solo centesimo in conseguenza di questa nostra nuova attività. ”
“L’unico problema è che il nostro tasso di redditività diminuirebbe,
su base annuale, dal 13,6% a circa il 12,9%. Questo Lei lo può vedere
nella colonna di destra del piano che Le ho trasmesso stamane (si veda
Allegato). Già siamo scesi dal 17% in seguito alla costruzione del nuovo
magazzino ed ho paura che se quest’anno scendo ancora la mia
reputazione ne soffrirà. Questo lo dico perché credo di avere qualche
probabilità di succedere a Frank Corbett quando andrà in pensione tra un
paio d’anni, e quindi non voglio fare nulla a questo punto che possa
compromettere questa prospettiva. Frank mi ha detto che, se proprio
insisto, egli approverà l’aumento delle mie scorte e della mia posizione
verso clienti; ma io ho paura di quel calo nel mio tasso di redditività. ”
“Che genere di impegno dovreste prendere con