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KN
∙ 0,5 ∙1 ,
m
Scrivendo l’equazione all’equilibrio globale :
→
∙ ∙ ,
→
∙ ,
→
Note le reazioni vincolari si determinano i diagrammi del Taglio e del Momento
TAGLIO
TRATTO AB ∙
T x 0 V ,
T x a V q∙a ,
→
T ( ) = = 2,48 m
TRATTO CB ∙
T x 0 F ,
T x b F q ∙b ,
MOMENTO
TRATTO AB
∙ ∙
M x 0 ∙ m
M x a V ∙a q∙ , ∙ m
M V ∙ q∙ , ∙ m
, x
→ = 0 m V = = 4,97 m
TRATTO CB ∙ ∙
M x 0 ∙ , b
M x b F∙b q ∙ , ∙
2
SECONDA COMBINAZIONE DI CARICO PER MAX MOMENTO NEGATIVO NELL’APPOGGIO IN B IN ASSENZA
DI SISMA
Tale combinazione di carico è stata costruita per calcolare il massimo momento negativo sugli appoggi
facendo gravare in campata un carico distribuito q e sullo sbalzo un carico q , la forza F ed il momento m del
sb
parapetto.
Sulla Campata: KN
, ∙ 1,5 ∙ 1 1,5 ∙ 1,45 1,3 ∙ 1,41
, ∙ ,
, ∙ m
Sullo sbalzo: KN
∙ , ∙ , ∗ 1,41 ∙ 1,3 0,72 ∙ 1,5 3,49 ,
, , m
, Ѱ ∙ ,
, Ѱ ,
*= max dove
, Ѱ ∙ ,
,
∙ , , ∙ , , ∙
KN
∙ , 0,5 ∙ 1,3 ,
m
Scrivendo l’equazione all’equilibrio globale :
→
∙ ∙ ,
→
∙ ,
→
Note le reazioni vincolari si determinano i diagrammi del Taglio e del Momento
TAGLIO
TRATTO AB ∙
T x 0 V ,
T x a V q∙a ,
→ = 2,27 m
T ( x ) x =
TRATTO CB ∙
T x 0 F ,
T x b F q ∙b ,
MOMENTO
TRATTO AB
∙ ∙
M x 0 ∙ m
M x a V ∙a q∙ , ∙ m
M x V ∙ q∙ , ∙
2
x
→ = 0 m V = = 4,57 m
TRATTO CB ∙
∙
M x 0 m , ∙ , b
M x b m F∙b q ∙ , ∙
2
PRIMA COMBINAZIONE DI CARICO PER MAX MOMENTO POSITIVO IN CAMPATA IN PRESENZA DI SISMA
Sulla Campata: KN
0,3 ∙ 1 1,41 1,45 ,
, ∙ m
Sullo sbalzo: KN
" 1,4 0,62 ,
, m
F ,
,
Scrivendo l’equazione all’equilibrio globale : →
∙ ∙ ∙ ,
→
∙ ,
→
Note le reazioni vincolari si determinano i diagrammi del Taglio e del Momento.
TAGLIO
TRATTO AB ∙
T x 0 V ,
T x a V q∙a ,
→ = 2,47 m
T ( x ) x =
TRATTO CB ∙
T x 0 F F ,
T x b F F q ∙b ,
MOMENTO
TRATTO AB
∙ ∙
M x 0 ∙m
M x a V ∙a q∙ , ∙ m
M x V ∙ q∙ , ∙
, 2
x
→ = 0 m V = = 4,94 m
TRATTO CB ∙ ∙ ∙
M x 0 ∙ , b
M x b F∙b F ∙b q ∙ , ∙
2
SECONDA COMBINAZIONE DI CARICO PER MAX MOMENTO NEGATIVO NELL’APPOGGIO IN B IN PRESENZA
DI SISMA
Sulla Campata: KN
0,3 ∙ 1 1,41 1,45 ,
, ∙ m
Sullo sbalzo: KN
Ѱ ∙ ′ 0,3 ∙ 2 0,77 1,41 0,72 ,
, , , m
F ,
, ∙ , , ∙ , , ∙
Scrivendo l’equazione all’equilibrio globale : →
∙ ∙ ∙ ,
→
∙ ,
→
Note le reazioni vincolari si determinano i diagrammi del Taglio e del Momento
TAGLIO
TRATTO AB ∙
T x 0 V ,
T x a V q∙a ,
→ = 2,29 m
T ( x ) x =
TRATTO CB ∙
T x 0 F F ,
T x b F F q ∙b ,
MOMENTO
TRATTO AB
∙ ∙
M x 0 a
M x a V ∙a q∙ , ∙
2
M x V ∙ q∙ , ∙
2
x
→ = 0 m V = = 4,58 m
TRATTO CB ∙ ∙ ∙
M x 0 m , ∙ , b
M x b m F∙b F ∙b q ∙ , ∙
2
6. TRACCIAMENTO DEI DIAGRAMMI
Per il tracciamento dei diagrammi del taglio e del momento relativi a ciascuna combinazione di carico, nonché
ai relativi inviluppi, si fa riferimento agli elaborati grafici allegati.
7. CONDIZIONE DI CARICO E DIAGRAMMA DI INVILUPPO
Una volta determinati i diagrammi dei momenti flettenti per le due condizioni di carico tali da ottenere il
massimo momento flettente positivo in campata ed il massimo negativo sugli appoggi, si procede
all’individuazione del diagramma di inviluppo.
Il diagramma di inviluppo è il diagramma che fornisce, per ogni sezione, il massimo valore del taglio e del
momento flettente positivo e/o negativo tra i valori dei relativi diagrammi delle varie condizioni di carico
individuate precedentemente sommando, inoltre, le sollecitazioni provenienti dalle condizione di carico
dell’azione sismica.
Il diagramma di inviluppo, tuttavia, presenta delle correggibili imperfezioni derivanti dalla natura dei vincoli.
La prima imperfezione del diagramma deriva dal fatto che la trave non è un appoggio puntuale, bensì un
appoggio diffuso, ragion per cui la reazione R del vincolo è in realtà un carico distribuito che ha come
. Di conseguenza si ha una riduzione del momento flettente negativo in
risultante una tensione media m
corrispondenza dell’appoggio mediante una “spuntatura” del diagramma del momento flettente effettuata
attraverso metodologia grafica.
Un’ulteriore imperfezione del diagramma, derivante dalla natura dei vincoli, è la rigidezza torsionale degli
appoggi. Se le travi che forniscono gli appoggi avessero rigidezza torsionale nulla, i vincoli si comporterebbero
esattamente come appoggi, se la rigidezza torsionale fosse infinita, gli stessi si comporterebbero come
incastri. In realtà le travi consentono una parziale rotazione del solaio, perciò il vincolo che meglio descrive
la reale condizione di vincolo sarebbe una molla elastica alla rotazione, la cui rigidezza torsionale , tuttavia, è
di difficile individuazione.
Pertanto, si corregge il diagramma di inviluppo inserendo, nel caso in esame, nel nodo A, un momento
*
negativo fittizio M funzione della luce del solaio, del carico agente in campata e del grado di incastro
* dall’appoggio.
esercitato dalla molla, che si annulla ad una distanza l
1
∗ 5,51 ∙ 5.10 , ∙
16
1
∗ ∙ 5,10 ,
6
Apportando suddette modifiche si ottiene il diagramma di inviluppo definitivo riportato negli elaborati grafici
allegati.
10. CALCOLO DELLE ARMATURE
Le azioni ed il relativo dimensionamento e verifica delle armature dei vari elementi strutturali sono stati
eseguiti nel pieno rispetto delle ultime norme utilizzando il Metodo agli Stati Limite: tale metodo di verifica
rappresenta la formulazione completa del criterio di verifica, che integra l'approccio semiprobabilistico
verificando che gli effetti delle azioni di calcolo non superino quelli compatibili con lo stato limite considerato.
In generale si definisce come stato limite uno stato oltre il quale l'opera, o parte di essa, non soddisfa più le
esigenze di comportamento per le quali è stato progettato.
Si distinguono varie situazioni limite, completamente differenti, denominate Stato Limite di Esercizio (SLE) e
Stato Limite Ultimo (SLU).
Lo Stato Limite Ultimo corrisponde al valore estremo della capacità portante o forme di cedimento strutturale
che possono mettere in pericolo la sicurezza delle persone. L'analisi viene effettuata in campo elastico
lineare. Il criterio di verifica adottato è quello semiprobabilistico o metodo dei coefficienti parziali.
Lo Stato Limite di Esercizio è uno stato superato il quale non risultano più soddisfatti i requisiti di esercizio
prescritti e comprende tutte le situazioni che comportano un rapido deterioramento della struttura, (tensioni
di compressione eccessive o fessurazione del calcestruzzo) o la perdita di funzionalità (deformazioni o
vibrazioni eccessive). Per la verifica viene effettuata un'analisi strutturale di tipo elastica‐lineare.
Per il calcolo delle azioni e delle proprietà dei materiali si utilizzano sempre i valori caratteristici.
Per il calcolo delle tensioni nelle sezioni di verifica degli elementi, considerato che lo stato tensionale è
δ‐ε dei materiali di tipo elastico lineare.
lontano dai valori di rottura, vengono utilizzati legami costitutivi
Si effettua, a tal punto, la distinta delle armature da disporre nel solaio.
Si individuano le sezioni in cui il momento flettente risulta massimo sia esso positivo o negativo.
Occorre quindi valutare le aree di armatura, per ciascuna delle sezioni singolari individuate sul
diagramma di inviluppo.
Come legami costitutivi δ‐ε dei materiali vengono utilizzati legami di tipo non lineare, così come
indicato dalle Normative
Calcestruzzo
Per il calcestruzzo, si è adottato il diagramma tensioni‐deformazioni denominato parabola‐rettangolo,
costituito da un tratto parabolico, con asse parallelo a quello delle tensioni, ed un tratto costante. Il vertice
della parabola, di tale diagramma costitutivo, ha ascissa εc1 = 0.2%, mentre l'estremità del segmento di retta
ha ascissa εcu = 0.35%, a cui corrisponde la deformazione limite massima; l'ordinata massima del diagramma
è pari alla resistenza a compressione di calcolo a fcd ottenuta mediante una riduzione della resistenza
caratteristica fck secondo il fattore α / ϒc con α = 0.85 per tener conto dell'effetto dei carichi di lunga durata.
Acciaio
Per l'acciaio, invece, come legame costitutivo, si è adottato il diagramma di tipo elastico perfettamente
plastico indefinito, denominato triangolo‐rettangolo, ottenuto a partire dal diagramma caratteristico
idealizzato, dividendo la tensione caratteristica fyk per il coefficiente parziale di sicurezza dell'acciaio gs. Il
limite di proporzionalità lineare è dato dalla tensione di snervamento di calcolo fyd che dipende dall'acciaio
utilizzato e alla quale corrisponde la deformazione eyd. Il legame costitutivo dell'acciaio risulta essere
simmetrico, in quanto il materiale presenta lo stesso comportamento sia a trazione che a compressione.
Per il solaio si è scelto di utilizzare un calcestruzzo C25/30 ed un acciao B450C
Rck 30
Valore caratteristico della resistenza
cubica a compressione fck 0,83 Rck 24.9 Mpa
Valore caratteristico della resistenza
cilindrica a compressione 0.85∙ 24.9/1.5=14.11 Mpa
fcd
Resistenza di calcolo a compressione αcc ∙ ϒ
fcd (per s<4cm) 0.8∙ fcd 11.3 N/
Resistenza di calcolo a compressione
ridotta, per i carichi di lunga durata *
Tensione caratteristica di snervamento fyk 450 N/
fyd Fyk/ϒs 450/1.15= 391 N/
Resistenza di snervamento acciaio Es 210000
Modulo Elastico d Hs‐δ 20‐3=17 cm → 170mm
Altezza utile bo 10 cm (per appoggi)
Larghezza media zona tesa bt (bo+i)/2 50 cm( per camapata)
εcu 3,5 ‰
Deformazione ultima CLS compresso 0,00186
Deformazione di calcolo dell’acciao εyd fyd/Es
*Secondo NTC’08 par‐4.1.2.1.1.1
Nel solaio che si andrà ad eseguire verrà apportata questa normativa in cui la soletta