Z
Z Z
00 00 2
− − y (x) y (x) dx .
y (x) y (x) dx = y (x) y (x) dx = h k h
h k
k h 0
0 0
Pertanto, π
Z
2 2
− y (x) y (x) dx = 0 ,
(k h ) k h
0
6
da cui la tesi, essendo k = h. Domanda: dove abbiamo usato la forma esplicita della soluzione?
0
§ – 4) Si consideri il problema di Cauchy y (x) = f (y(x)), y(0) = y , con f funzione lipschitziana da R
0
≤
in tale che f (y) y 0 per ogni y in Sia y(x; y ) l’unica soluzione di tale problema. 1) Dimostrare
R R. 0
2
che [y(x; y )] decresce al crescere di x (suggerimento: si moltiplichi l’equazione per y(x; y )). 2) Detta
0 0
→
T : [−1, 1] [−1, 1] l’applicazione che a y associa y(1; y ), dimostrare che T porta [−1, 1] in sé. 3) Dando
0 0
per buono il fatto che T è continua, dimostrare che esiste almeno un punto fisso di T usando il teorema di
esistenza degli zeri; dedurne che esiste almeno un valore y per il quale la corrispondente soluzione y(x; y )
0 0
è periodica di periodo 1. 4) Trovare una soluzione periodica dell’equazione (suggerimento: calcolare f (0)).
Moltiplicando per y(x; y ) l’equazione, otteniamo
0
1 0 0
2 ≤
[y (x; y )] = y(x; y ) y (x; y ) = f (y(x; y )) y(x; y ) 0 ,
0 0 0 0 0
2 |y(x; |y(1; ≤ |y(0; |y | ≤
da cui la tesi. Per il 2), essendo y )| decrescente, si ha y )| y )| = 1, e quindi
0 0 0 0
− − ≤ |T ≤
T porta [1, 1] in sé. Sia ora S(y) = T (y) y. Allora S(1) = T (1) 1 0 (dato che (1)| 1) e
≥
S(−1) = T (−1) + 1 0. Pertanto, esiste ȳ in [−1, 1] tale che S(ȳ ) = 0; pertanto, ȳ è un punto fisso di T .
0 0 0
Ne segue che y(x; ȳ ) è periodica di periodo 1 perché l’equazione è autonoma (e per il teorema di unicità).
0
Infine, dato che f (0) = 0 (dovendo essere f positiva per x < 0 e negativa per x > 0, non può che annullarsi
≡
in zero essendo continua), la soluzione periodica è la soluzione banale y(x; 0) 0.
© – 5) Risolvere i seguenti problemi di Cauchy e disegnare il grafico della soluzione:
x + 1
( ( (
0
0 0 0
2 2 y (x) =
y (x) = y (x) x y (x) = y(x) + x y (x) = x(x + y(x))
y(x) + 1
y(0) = 1 y(0) = 3 y(0) = 4.
y(0) = 2
La prima equazione è a variabili separabili e la soluzione del problema di Cauchy è
3
y(x) = 3
−
3 x
(funzione crescente, asintoto verticale in x = 3).
La seconda equazione è a variabili separabili, equivalente a
0 0
2 2
(y + y /2) = (x + x /2)
e integrando fra x = 0 e x otteniamo
0 2 2
−
y + 2y (x + 2x + 8) = 0.
Esistono due funzioni che verificano questa identità: p 2
−1 ±
y(x) = x + 2x + 9
−
ma la condizione iniziale y(0) = 2 ci permette di scartare il segno e si ottiene che la soluzione del problema
di Cauchy dato è p 2
−1
y(x) = + x + 2x + 9.
Si tratta di un’iperbola con asintoti obliqui.
La terza equazione è una semplice equazione lineare non omogenea che ha per soluzione
x − −
y(x) = 4e x 1. 3
Lo studio di questa funzione è del tutto elementare.
L’ultima equazione è lineare non omogenea e la soluzione è x
Z
2 2 2
−t
x /2 x /2 /2 2
e
y(x) = 4e + e t dt.
0
Studiamo l’andamento di questa funzione; notare che possiamo usare anche l’equazione differenziale
0 2
y (x) = x(x + y(x)) = x + xy
≥
che è soddisfatta da y(x). Per x 0 la funzione è positiva, come si vede dall’espressione esplicita; allora
dall’equazione segue 0 2 ≥
y = x + xy 0 per x > 0 → →
ossia la funzione è crescente. Inoltre è evidente dall’espressione della funzione che y +∞ per x +∞.
→ −∞ →
Analogamente è possibile mostrare che anche per x si ha y +∞ (come?). Quindi la funzione deve
0
avere un minimo in un punto x ; notare che in x = 0 si ha y (0) = 0 (dall’equazione), e x = 0 è proprio un
0 0 ∼
punto di minimo. Infatti sappiamo che y(0) = 4 e quindi dall’equazione otteniamo y (x) x(x + 4) per x
0
vicino a 0, cioè y è negativa per x < 0 e positiva per x > 0 vicino a 0. Eccetera...
© – 6) Dato il problema di Cauchy ( 0 |y(x) −
y (x) = 1|
y(0) = α
verificare che le ipotesi del Teorema di esistenza e unicità locale sono soddisfatte su ogni rettangolo, quindi
risolvere esplicitamente per ogni valore del parametro α. Quali sono le soluzioni costanti?
2
La funzione a secondo membro è lipschitziana su tutto . Infatti
R
||y − − |z − ≤ |(y − − − |y −
1| 1|| 1) (z 1)| = z|
e vediamo che la costante di Lipschitz è uguale a 1. Ne segue che si può applicare il teroema di esistenza e
unicità su ogni rettamgolo, e che il problema di Cauchy ha soluzione locale qualunque sia il dato iniziale.
Inoltre il secondo membro si annulla per y = 1, quindi la funzione costante y(x) = 1 è una soluzione
dell’equazione, corrispondente al dato iniziale y(0) = α = 1. Osserviamo che le altre soluzioni non possono
attraversare questa soluzione costante per via dell’unicità, quindi se il dato α è > 1 la soluzione corrispondente
sarà sempre > 1 e l’equazione si può scrivere 0 −
y = y(x) 1.
Si tratta di un’equazione lineare non omogenea la cui soluzione si calcola facilmente:
x
−
y(x) = (α 1)e + 1, α > 1.
Analogamente se α < 1 la soluzione sarà sempre < 1 e l’equazione diventa
0 −
y = 1 y(x);
otteniamo la soluzione −x
−
y(x) = (α 1)e + 1, α < 1.
00 0 x
© − −
– 7) Data l’equazione y (x) 3y (x) 2y(x) = e , trovare tutte le sue soluzioni della forma y(x) =
2 x
(ax + bx + c)e . Scrivere poi tutte le soluzioni dell’equazione.
2 x x
Sostituendo l’espressione y = (ax + bx + c)e nell’equazione e imponendo l’uguaglianza con e otteniamo
−1/4,
subito che a = b = 0 e c = quindi la soluzione richiesta è semplicemente
1 x
−
y(x) = e .
4
Per trovare tutte le soluzioni risolviamo l’equazione omogenea
00 0
− −
y 3y 2y = 0
e allora le soluzioni dell’equazione data saranno tutte del tipo y + y(x) per una qualunque soluzione y(x)
dell’equazione omogenea. Questa ha polinomio caratteristico
2 − −
λ 3λ 2λ = 0
4
che ha per soluzioni √
3 1
±
λ = 17.
2 2
In conclusione la risposta all’esercizio è √ √
1 1 1
x (3+ 17)x (3− 17)x
− e + C e + C e
y(x) = 2 2
1 2
4
dove C , C sono costanti arbitrarie.
1 2
§ – 8) Sia data l’equazione differenziale 0 2
y (x) = sin(x) sin(y (x)).
1) Verificare che le ipotesi del Teorema di esistenza e unicità locale sono soddisfatte su ogni rettangolo del
2
piano R . 2) Trovare tutte le soluzioni costanti; dimostrare poi che tutte le soluzioni dell’equazione si possono
§§
estendere a soluzioni definite su tutto 3) Dimostrare che tutte le soluzioni sono funzioni periodiche di
R.
periodo 2π.
1) L’equazione è in forma normale, a variabili separabili. Il secondo membro è il prodotto di una funzione
1
continua di x per una funzione C di y, entrambi definite su tutto Ne segue che in particolare le ipotesi
R. 2
del teorema di esistenza e unicità locale sono soddisfatte su ogni rettangolo di .
R
2 2
2) Le soluzioni costanti corrispondono ai valori y tali che sin(y ) = 0, ossia y = kπ per k intero. Natural-
0 0 0
≥
mente deve essere k 0 e quindi otteniamo le soluzioni costanti
√
± nπ, n = 0, 1, 2, 3, . . . .
y(x) =
Consideriamo poi una qualunque soluzione locale corrispondente ad una condizione iniziale del tipo y(x ) =
0
y , supponiamo ad esempio y > 0 (l’altro caso è analogo). Se y non è uno dei valori suindicati, sarà
0 0 0
√ p
nπ < y < (n + 1)π
0
per un certo intero n. Allora la soluzione locale considerata sarà compresa fra le due soluzioni costanti
√ p
y = nπ e y = (n + 1)π per valori di x vicini ad x . Consideriamo l’intervallo massimale I su cui è
0
possibile estendere la soluzione considerata. Vogliamo dimostrare che b = sup I = +∞ (e con dimostrazione
−∞).
analoga si otterrà che inf I = →
Supponiamo per assurdo che b < +∞. Osserviamo che la soluzione y : I sarà sempre compresa fra
R
√ p
le due soluzioni costanti y = nπ e y = (n + 1)π dato che non può attraversarle per l’unicità, quindi
2 −
sin(y(x) ) non cambia mai segno. Inoltre, anche sin x non cambia segno su un intervallo [b δ, b] purché δ
0 2 −
sia sufficientemente piccolo. Ne segue che y = sin x sin(y ) non cambia segno per b δ < x < b e quindi y è
una funzione monotona su tale intervallo; essendo limitata, deve esistere il limite
lim y(x) = y .
1
−
x→b
Ora è sufficiente considerare il problema di Cauchy con dato y(b) = y per prolungare la soluzione a destra
1
di b, il che è assurdo per la massimalità di I. Concludiamo che B = +∞.
3) Sia y(x) una qualunque soluzione e definiamo −
z(x) = y(2π x).
Allora anche z(x) è una soluzione dell’equazione. Infatti
0 0 2 2
−y − − − −
z (x) = (2π x) = sin(2π x) sin(y(2π x) ) = sin(x) sin(z(x) ).
Ma nel punto x = π queste due soluzioni coincidono: −
z(π) = y(2π π) = y(π)
≡
quindi per il teorema di esistenza e unicità locale deve essere y z, ossia
≡ −
y(x) y(2π x).
In particolare abbiamo ottenuto che y(0) = y(2π).
Infine consideriamo la funzione w(x) = y(x + 2π);
Questa è un'anteprima a titolo informativo.
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Problema di Cauchy
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Problema di Cauchy
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Equazioni differenziali e problema di Cauchy
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Analisi I - Risoluzione problema di Cauchy