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QUESITO EPISTEMOLOGICO POSITIVISMO :DUALISMO E OGGETTIVISMO ->

deve essere mantenuta l’indipendenza reciproca : l’investigatore non deve né

influenzare né essere influenzato dall’oggetto di studio

QUESITO METODOLOGICO POSITIVISMO : Metodo sperimentale

b) NEOPOSITIVISMO : Cook e Campbell: conoscenza approssimata e mai perfetta della

realtà

QUESITO ONTOLOGICO : Realismo critico –> sostiene che la realtà esterna può

essere conosciuta solo in modo imperfetto

QUESITO EPISTEMOLOGICO : la relazione tra investigatore e fenomeno non è

descritta in termini di dualismo e di oggettivismo

QUESITO METODOLOGICO : necessità di adottare strategie multiple e diversificate

per falsificare le ipotesi

c) COSTRUTTIVISMO : esistono molte realtà e le scoperte vengono costruite dalla

interazione tra soggetto e ricercatore.

QUESITO ONTOLOGICO: la realtà è vista come una costruzione mentale fondata su

fattori sociali e sull’esperienza personale

QUESITO METODOLOGICO : metodi ermeneutico-dialettici

QUESITO EPISTEMOLOGICO : non solo nega l’indipendenza ma arriva a sostenere

che l’interazione fra soggetti studiati e ricercatore è tale chele cosidette scoperte sono

in realtà costruite congiuntamente nel corso di tale interazione

d) TEORIE CRITICHE :

QUESITO ONTOLOGICO : l’unica realtà sociale conoscibile è una realtà storica ovvero

una realtà originariamente plastica che è stata modificata nel tempo da fattori

storici,politici ecc arrivando ad assumere una forma immodificabile

QUESITO METODOLOGICO : l’indagine è vista come una transizione e un dialogo tra

lo studioso e i soggetti studiati. Metodi dialogico- dialettico

QUESITO EPISTEMOLOGICO : affermano l’impossibilità di teorizzare l’indipendenza

tra ricercatore e oggetto di studio. La ricerca è una azione di intervento e modifica della

realtà

LIBRO “FONDAMENTI DI PSICOLOGIA DI COMUNITA’”

1. RETE SOCIALE E SOSTEGNO SOCIALE : descrivono la struttura delle relazioni

interpersonali e l’intreccio delle risorse sociali (istituzionali e spontanee) presenti nella

comunità.

( che cosa è la rete sociale? ) La rete sociale è l’insieme dei punti uniti da linee, i punti sono

individui o gruppi, le linee indicano quali individui interagiscono gli uni con gli altri.

( come può essere una rete sociale? ) La rete sociale può essere : A-CENTRATA, rete

senza un centro dove tutti i nodi hanno pari importanza; EGO - CENTRATA costruita

ponendo al centro una persona per descrivere e studiarne le relazioni.

2. CARATTERISTICHE RETI SOCIALI : Secondo Marsella e Snyder le reti sociali sono

caratterizzate da 4 dimensioni: Struttura, che comprende variabili morfologiche come

l’ampiezza,la densità ecc ; Interazione che è composta da variabili che descrivono la

relazione tra i vari attori della rete; Qualità, ossia variabili che descrivono la qualità affettiva

dei legami; Funzione ossia la specifica funzione svolta dai membri della rete.

3. DENSITA’ DELLA RETE : proporzione di legami attivi tra tutte le possibili coppie di membri

della rete

4. COSA SONO I CLUSTERS? : sottoinsiemi delle rete dove i rapporti tra i membri sono

molto fitti.

5. SISTEMI DI SOSTEGNO SOCIALE : il sostegno sociale è legato alle potenzialità

esplicative dimostrate nella comprensione e attivazione delle condizioni di benessere. Esso

rappresenta insieme al potere la dimensione più importante dell’interazione sociale

individuata dai teorici del comportamento interpersonale. Esso è definito come il supporto

emotivo,informativo, interpersonale e materiale che è possibile ricevere e scambiare nelle

reti sociali .

le reti sociali esistenti nella comunità contengono risorse supportive, che sono legate alla

presenza di quelli che CAPLAN aveva denominato “ SISTEMI DI SOSTEGNO” -> la

configurazione di rapporti sociali che svolgono una funzione essenziale nel

mantenere la salute psicofisica.

E’ possibile distinguere due tipi di sistema supportivi :

1. SISTEMA INFORMALE che comprende i legami con i parenti, amici, persone con cui si

ha un grado di confidenza e conoscenza.

2. SISTEMA FORMALE : è composto da strutture istituzionali e professionisti che

operano in contesti di cura, riabilitazione e prevenzione psicosociale.

Dalla azione di questi due sistemi si origina il sostegno sociale in grado di promuovere il

sano sviluppo individuale e di rafforzare le capacità di reazione allo stress.

EFFETTO PRIMARIO DEL SOSTEGNO SOCIALE : il sostegno sociale agisce nelle

circostanze della vita quotidiana e c’è una connessione lineare e diretta, ovvero un

effetto primario, sul benessere. Il sostegno sociale svolge una funzione

indipendentemente dai livelli di stress.

EFFETTO TAMPONE DEL SOSTEGNO SOCIALE : ( buffering hypotesis) il

sostegno sociale funge da tampone o cuscinetto protettivo nei confronti dello stress e

ne modera le conseguenze

3. RELAZIONE TRA SOSTEGNO E BENESSERE: le indagini condotte sul sostegno

sociale individuano due prospettive di studio circa le azioni da intraprendere e le

situazioni in cui il sostegno interviene influenzando lo stato di salute psicofisica. La

prima prospettiva è quella che studia come il sostegno agisca nelle circostanze della

vita quotidiana e ipotizza un effetto primario sul benessere, una continuità dell’azione di

sostegno favorisce lo sviluppo personale, l’acquisizione di appropriate modalità di

difesa. Secondo il modello dell’effetto primario il sostegno sociale svolge una funzione

indipendente dai livelli di stress. La seconda prospettiva parte dalla ipotesi che il

sistema sociale funga da tampone o cuscinetto protettivo nei confronti dello stress e ne

moderi le conseguenze. Viene quindi esaminato il modo in cui le risorse sociali

sostengono gli individui che si trovano ad affrontare particolari momenti critici ed eventi

stressanti della loro esistenza.

4. Tipi di sostegno sociali :

Sostegno EMOZIONALE : comprende comportamenti di ascolto che esprimono

interesse e comprensione. La persona che riceve aiuto si sente considerata ed

accettata nonostante le proprie difficoltà. Anzi la sua autostima si rafforza proprio in

quanto avverte attenzione e sostegno per le proprie esperienze o vissuti problematici.

Sostegno INFORMATIVO : aiuto nel definire,comprendere e affrontare gli eventi

problematici. Può essere inteso come guida cognitiva,offerta di direttive e consigli,

sostegno nella valutazione dell’evento . particolarmente importanti sono i feedback

relativi alla percezione interpersonale.

Sostegno AFFILIATIVO : esiste cioè una forma di sostegno derivante dalla appartenza

a gruppi informali ed associazioni più formalizzate o anche più in generale alla

possibilità di avere contatti sociali soddisfacenti e trascorrere tempo libero in attività

ricreative con altri.

Sostegno STRUMENTALE : l’offerta di servizi, svolgimento di compiti, aiuto finanziario.

Può ridurre lo stress sia risolvendo direttamente il problema grazie alle risorse materiali

aggiuntive fornite, sia diminuendo l’onere fisico e psicologico di chi sta gestendo la

situazione difficile.

5. TERAPIA DI RETE ( NETWORK TERAPY) : è una modalità di intervento, si tratta di

una tecnica utile per potenziare le risorse supportive della rete di legami più prossima al

soggetto, di cui si vuole evitare l’etichettamento come “paziente”. Gli operatori

strutturano un ciclo di sedute o di incontri di gruppo invitando insieme con la persona in

crisi, i membri significativi della sua rete attuale. Tali incontri,oltre a elaborare una

visione sociale della crisi del soggetto, sono finalizzati ad individuare condotte positive

e strategie supportive attuabili dalla rete che circonda il soggetto.

6. SENSO DI COMUNITA’ PER SARASON : Sarason definisce il senso di comunità: “ la

percezione della similarità con altri, una riconosciuta interdipendenza con altri, una

disponibilità a mantenere questa interdipendenza offrendo o facendo per gli altri ciò che

ci si aspetta da loro, la sensazione di essere parte di una struttura affidabile e stabile.

( natura soggettiva e relazionale)

7. SENSO DI COMUNITA’ PER MCMILLAN : un sentimento che i membri hanno di

appartenere ed essere importanti gli uni per gli altri e una fiducia condivisa che i bisogni

dei membri saranno soddisfatti attraverso l’impegno di stare insieme.

8. Dimensioni di McMillan e Chavis propongono uno sviluppo operativo, utile cioè nella

fase di intervento per lo sviluppo del senso di comunità. Gli elementi sono : sentimento

di appartenenza e senso di coesione generale, confini,sicurezza emotiva, sistema di

simboli ecc ; influenza e potere,possibilità di influenzare direttamente i destini della

struttura in merito alla propria presenza/assenza ; integrazione dei bisogni;

connessione emotiva condivisa,insieme di valori, credenze ed aspettative comuni,

condotta, successo,condivisione di eventi emotivamente importanti ecc.

9. DIMENSIONI PER AMERIO : Amerio individua nel TERRITORIO, nella RELAZIONE e

nella PARTECIPAZIONE le tre dimensioni del concetto di comunità più adeguate ed

utilizzabili per la psicologia di comunità ( territoriale, relazionale,partecipazione)

10. SVILUPPO DI COMUNITA’ PER ROTHMAN : lo sviluppo di comunità può essere

definito come un processo che mira a creare condizioni di progresso sociale ed

economico attraverso la partecipazione attiva della comunità. ( sviluppo tecnologico ed

economico della comunità)

11. LO SVILUPPO DI COMUNITA’ : rappresenta il fine ultimo dello psicologo di comunità.

Poggia su tre concetti base : approccio sistemico, il carattere interdisciplinare

dell’intervento e l’orientamento alla crescita del cittadino. ( processo che mira a creare

le condizioni di sviluppo sociale ed economico di una comunità). Lo sviluppo di

comunità mira a creare le condizioni di progresso sociale ed economico attraverso la

partecipazione attiva della comunità. Persegue l’obiettivo di creare una rete sociale

fondata sulla mobilitazione e la partecipazione dei cittadini.

12. ELEMENTI VALORIALI DELLO SVILUPPO DI COMUNITA’ : aumentare la fiducia

delle persone nei propri mezzi; promuovere la conoscenza del territorio e delle sue

problematiche; far evolvere la coscienza della identità collettiva.

13. COSA SI INTENDE PER PROFILI DI COMUNITA’ : Percorso di diagnosi partecipata

che favorisce l’integrazione pluralistica dei diversi punti di vista sulla comunità.

14. FATTORI CHE CONTRIBUISCONO ALLO SVILUPPO DI COMUNITA’ PER MARTINI

E SEQUI : coinvolgimento,partecipazione, creaz

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
15 pagine
5 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/03 Psicometria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Alexia1992 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodologia delle scienze psicosociali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Campania "Luigi Vanvitelli" o del prof Pagliaro Stefano.