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ATTIVITÀ MOTORIE: SUDDIVISIONE QUANTITATIVA

Sedentarie (tra 1 e 1.5 MET) es, stare seduti, al computer la televisione

Lievi (tra 1.5 e 3 MET) es. giocare a carte, scrivere, videogiochi

Moderate (tra 3 e 6 MET) es. camminare, tirare a canestro, portare le borse dellaspesa

Vigorose (oltre i 6 MET) es. correre, salire le scale, pedalare, saltare alla funicella

LIFE SKILLS

Competenze sociali ed interpersonali che includono la comunicazione, l'assertività e l'empatia

Competenze cognitive che includono il decision making, il pensiero critico e l'autostima

Competenze emotive che comprendono la gestione dello stress e il senso di autoefficacia

LA CULTURA

È l'insieme di conoscenze che costituisce il bagaglio di conoscenza che attraverso i percorsi di istruzione e di educazione ci vengono "infusi" per trasmissione di sapere

Cultura classica: trasmessa da generazione in generazione

Cultura moderna o antropologica (conoscenze culturali

classiche ma anche la storia degli uomini, usi e costumi

È cultura tutto ciò che permette all’uomo di interagire positivamente con l’ambiente fisico e sociale, tutto ciò che serve per arricchire l’essere umano e che valorizza l’uomo in tutte le sue potenzialità

LEZIONE 7 Cap 3: IL MOVIMENTO UMANO

Il movimento umano:

  • Sviluppo delle capacità intellettive
  • Miglioramento, mantenimento e conservazione della funzionalità organismo
  • Sviluppo delle capacità di comunicazione e interazione con gli altri
  • Miglioramento delle capacità motorie, abilità e della capacità di prestazione umana

Sviluppo delle capacità intellettive:

Le esperienze motorie portano il bambino a conoscere e sperimentare il rapporto con l’ambiente ed hanno un ruolo decisivo nello sviluppo della capacità di percezione, ossia di elaborazione delle informazioni sensoriali provenienti dall’esterno.

Le sollecitazioni

sensoriali tattili, visive e uditive, stimolano e sviluppano processi cerebrali che sono alla base della costruzione della memoria. La consapevolezza delle percezioni del proprio corpo, dello spazio e del tempo potenzia l'attività conoscitiva e immaginativa. Il bambino che sa muoversi, di solito è ben adattato e il movimento ha anche un ruolo di prevenzione e cura di alcuni squilibri dell'affettività, derivanti da complessi di inferiorità e particolari frustrazioni. Anche il movimento più semplice viene elaborato, controllato e variato dai meccanismi neurofisiologici cerebrali. QUINDI, gli effetti del movimento sull'intelligenza umana sono: sviluppo, stimolo e miglioramento delle funzionalità delle vie sensoriali afferenti e questo consente di far arrivare a livello cerebrale una maggior quantità e qualità di informazioni. Ad un aumento qualitativo e quantitativo delle afferenze fanno riscontro un aumento di

Opportunità di elaborazione delle informazioni: la costruzione progressiva di schemi di movimento legati alle esperienze pratiche favorisce l'evoluzione dell'intelligenza.

L'evoluzione di competenze cognitive si rivela utile non solo all'aspetto coordinativo ed esecutivo del movimento, ma anche allo sviluppo di capacità come leggere, scrivere, ecc... Aiuta il bambino a gestire le esperienze affettive legate al successo o all'insuccesso, stimola e favorisce il passaggio da una morale eteronoma ad una autonoma e consapevole.

Sviluppo e conservazione dell'apparato scheletrico: secondo la legge di WOLFF, "ogni stimolo funzionale porta ad una modificazione dell'osso", mentre ROUX afferma che "ogni aumento di forza pressoria costituisce una stimolazione per la formazione d'un nuovo tessuto osseo, mentre la riduzione della forza applicata causa un esaurimento della produzione dell'osso".

Nel periodo

evolutivi degenerativi articolari come l'artrosi Miglioramento della forza muscolare: L'attività fisica favorisce lo sviluppo e il potenziamento della muscolatura. I muscoli, attraverso la contrazione, permettono i movimenti del corpo e sostengono le articolazioni. Un adeguato allenamento muscolare contribuisce a migliorare la forza, l'elasticità e la resistenza muscolare, favorendo una migliore postura e prevenendo eventuali squilibri muscolari. Aumento della resistenza cardiorespiratoria: L'attività fisica aerobica, come la corsa, il nuoto o il ciclismo, stimola il sistema cardiorespiratorio, migliorando la capacità di trasporto dell'ossigeno ai muscoli e aumentando la resistenza fisica. Questo porta a una maggiore efficienza del cuore e dei polmoni, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari e migliorando la capacità di svolgere attività fisiche prolungate. Controllo del peso corporeo: L'attività fisica regolare aiuta a mantenere un peso corporeo sano. L'esercizio fisico aumenta il dispendio energetico, favorendo la perdita di peso in caso di sovrappeso o obesità, o il mantenimento del peso ideale. Inoltre, l'attività fisica favorisce il metabolismo, contribuendo a bruciare calorie anche a riposo. Miglioramento del benessere psicologico: L'attività fisica regolare ha un impatto positivo sul benessere psicologico. Durante l'esercizio fisico vengono rilasciati endorfine, sostanze che inducono una sensazione di benessere e riducono lo stress e l'ansia. Inoltre, l'attività fisica può favorire la socializzazione, migliorare l'autostima e favorire un sonno di qualità. Prevenzione di malattie croniche: L'attività fisica regolare è un fattore di prevenzione per molte malattie croniche, come le malattie cardiovascolari, il diabete di tipo 2, l'osteoporosi e alcuni tipi di cancro. L'esercizio fisico aiuta a controllare la pressione arteriosa, i livelli di zucchero nel sangue e a mantenere un buon equilibrio ormonale. In conclusione, l'attività fisica regolare ha numerosi benefici per la salute, influenzando positivamente l'apparato osseo, articolare, muscolare, cardiorespiratorio e psicologico. È importante praticare un'attività fisica adeguata alle proprie capacità e necessità, seguendo le indicazioni di un professionista del settore.degenerativi a carico delle articolazioni e ritardo nell'invecchiamento dell'apparato articolare. Durante il periodo preadolescenziale ed adolescenziale un buon mantenimento della mobilità permette movimenti più fluidi ed eleganti ed anche le prestazioni sportive ne trae beneficio. L'età nella quale si ottengono gli effetti più evidenti nel miglioramento della mobilità articolare va dai 10 ai 16 anni. La vera regressione dell'ampiezza articolare comincia nell'età adulta e prosegue nell'età anziana, specialmente se le articolazioni non vengono utilizzate. Anche l'apparato muscolare subisce importanti modificazioni che vengono condizionate dalle attività motorie svolte. Il tono posturale viene mantenuto in allenamento dai movimenti del corpo e risulta carente solo in quei periodi di età di sviluppo. Le cellule muscolari possono cambiare la loro dimensione delle fibre e la loro capacità.drenaggio linfatico, riducendo il rischio di edemi e gonfiori- aumenta la capacità di resistenza del cuore, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari- migliora la circolazione sanguigna, aumentando l'apporto di ossigeno e nutrienti ai tessuti- favorisce la perdita di peso e il controllo del peso corporeo- aumenta la produzione di endorfine, migliorando l'umore e riducendo lo stress- migliora la qualità del sonno- aumenta la densità ossea, riducendo il rischio di osteoporosi- migliora la funzionalità del sistema immunitario, riducendo il rischio di malattie- migliora la funzionalità del sistema respiratorio, aumentando la capacità polmonare- migliora la postura e la coordinazione motoria- migliora la resistenza muscolare e la forza- migliora la flessibilità e l'elasticità muscolare- migliora la funzionalità del sistema nervoso, aumentando la concentrazione e la memoria- migliora la funzionalità del sistema digestivo, riducendo il rischio di disturbi gastrointestinali- migliora la funzionalità del sistema endocrino, regolando il metabolismo e riducendo il rischio di diabete- migliora la funzionalità del sistema urinario, riducendo il rischio di infezioni- migliora la funzionalità del sistema riproduttivo, aumentando la fertilità e riducendo il rischio di disfunzioni sessuali.

Nutrimento del cuore in seguito alla vascolarizzazione miocardica, tanto è vero che i capillari che portano il nutrimento e ossigeno al muscolo aumentano di numero e di volume.

Si riduce la pressione sanguigna nei soggetti che svolgono attività motoria regolare.

Miglioramento della funzionalità respiratoria:

Ad una maggior richiesta di ossigeno da parte dell'apparato locomotore fa riscontro un necessario aumento della ventilazione polmonare.

Polmoni bronchi e vie aeree non subiscono una variazione di dimensione, ma aumentano la loro funzionalità grazie al soggetto che impara ad utilizzarli al meglio.

- Riduzione dei tempi di recupero post-sforzo

- La scomparsa o la comparsa ritardata del fiatone dovuto all'esigenza fisiologica di un immediato aumento della ventilazione polmonare

- Diminuzione della frequenza respiratoria sotto sforzo e a riposo

- L'aumento del tempo di apnea

- Minor dispendio energetico a carico dell'apparato muscolare addetto

agli attirespiratori

Movimento e funzione comunicativa:

Le prime forme di relazione con la madre si manifestano nel grembo gestante quando avverte tramite i primi calci, i movimenti e quindi la vita del nascituro.
La madre, durante l gravidanza, è in grado di capire se il nascituro è sveglio o dorme, se è tranquillo o agitato.
Fino a quando la comunicazione verbale non prenderà il sopravvento, il linguaggio del corpo e dei segni diventerà espressione di emozioni e sentimenti.
Il linguaggio del corpo affianca costantemente quello verbale nel corso di tutta la vita, ed è proprio scrutando ed interpretando i gesti e movimenti dell'altro che riusciamo di norma ad avere un riscontro credibile su quanto ci sta trasmettendo verbalmente.
Il linguaggio del corpo non è solo quello spontaneo, ma può anche essere appreso ed utilizzato per gestire forme di comunicazione efficace in determinati contesti motori, sportivi o espressivi.
In un contesto disport situazionale la capacità dell'attaccante nella lettura dei movimenti e dell'espressività del difensore può essere estremamente importante.

PAR 4. EFFETTI DELL'INATTIVITÀ

L'apparato locomotore compone il 70% della massa corporea e ciò che attesta che l'uomo è concepito per muoversi nell'ambiente. L'attività motoria, particolarmente utile nei momenti di riposo in cui avviene un recupero, è deleteria per l'uomo se protratta alla gran parte del momento della giornata. L'IPOCINESI, è la situazione che identifica la mancanza o insufficienza di attività motoria.

LEZIONE 8, Cap 5: forme del movimento

La neurofisiologia studia il funzionamento del sistema nervoso centrale e periferico. Primitivi: movimenti innati legati alla funzione di sopravvivenza ed alle funzioni organiche fondamentali; o anche movimenti massivi incontrollati e atetotici. Riflessi automatici: movimenti che

vvolgimento di un asse di rotazione. Stabilizzatori: movimenti che mantengono il corpo o un suo segmento in una posizione stabile. Equilibratori: movimenti che permettono di mantenere l'equilibrio del corpo. Amplificatori: movimenti che aumentano l'ampiezza del movimento. Riduttori: movimenti che riducono l'ampiezza del movimento. Compensatori: movimenti che compensano eventuali squilibri o asimmetrie del corpo. Ambito NEUROLOGICO Il sistema nervoso è coinvolto nel controllo e nella coordinazione dei movimenti del corpo. I movimenti possono essere: Volontari: controllati consapevolmente dal cervello. Involontari: avvengono automaticamente senza il controllo della volontà in relazione ad uno stimolo sensoriale. Volontari o controllati: movimenti che richiedono un certo grado di attenzione, cura e controllo nell'eseguirli. Automatizzati: movimenti frutto della trasformazione di precedenti gesti volontari e controllati che, grazie alla ripetizione ed alla riuscita del processo di apprendimento motorio si automatizzano diventando familiari. Patologici: movimenti non adeguati ad uno scopo risultanti da uno stato patologico del soggetto. Ambito BIOMECCANICO La biomeccanica analizza e studia gli effetti delle forze interne ed esterne che agiscono sul corpo umano: Traslatori: movimenti rettilinei o curvilinei di parti o del corpo in toto che presuppongono lo spostamento di tutti i punti del corpo in un'unica direzione. Rotatori o angolari: avvengono quando il corpo o un suo segmento si sposta attorno ad un'angolo di rotazione. Stabilizzatori: movimenti che mantengono il corpo o un suo segmento in una posizione stabile. Equilibratori: movimenti che permettono di mantenere l'equilibrio del corpo. Amplificatori: movimenti che aumentano l'ampiezza del movimento. Riduttori: movimenti che riducono l'ampiezza del movimento. Compensatori: movimenti che compensano eventuali squilibri o asimmetrie del corpo.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
48 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/01 Metodi e didattiche delle attività motorie

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher michyqua di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria e metodologia del movimento umano e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Casolo Francesco.