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Lingua e Letteratura Latina
'è un verbo:'Cogito' frequentativo di 'cogo'‘Conc-dit’ è composto di: cum+cado'Concĭdit' è composto di: cum+cado'Condere' significa: tenere all'oscuro'Despicio' significa: guardo all'altro in basso'Dies februatus', secondo Varro,"de lingua Latina" 6,34 ("ego magis arbitror Februarium adie februato, quod tum februatur populus, id est lupercis nudis lustratur antiquumoppidum Palatinum gregibus humanis cinctum"), indica il: "giorno della purificazione"'Docere' è causativo del verbo: 'discere' †etiam'Maerere', attestato in Varro, "de lingua Latina" ("Maerere a marcere, quod corpusmarcescere"), equivale all'italiano: affliggersi'Occ+dit' è composto di:ob+caedo'Occīdit' è composto di: ob+caedoostendo,is,…
ĕre'Ostentum' deriva dal verbo:'Ostentum' non può avere il significato di: spettacolo'Portentum' è legato al verbo: portendo"sunt nomina positione singularia, intellectu pluralia" non appartiene a questa categoria di nomi, indicata da Marco Valerio Probo ("Instituta artium", Keil, IV, pag.121): castra"Aio te, Aeacida, Romanos vincere posse" è un caso di: anfibologia"...quo uno nomine multa significantur" è la definizione che Isidoro di Siviglia propone per: l'omonimia Adi Macrobio, "Saturnalia" 1,13,3 , il mattino è chiamato 'mane': A detta perché l'inizio della luce emerge dai ManiA partire da 'Differentiae verborum (e codice Vindobonensi 16, f. 68 v)', 'commoneo' si usa in relazione: ai fatti che sono accaduti (con il significato di 'riporto la memoria')A partire da Varro, "de lingua Latina"
6,38("ut enim processit et recessit, sic accessit et abscessit; item incessit et excessit, sic successit et decessit, discessit et concessit"), 'abscessit' significa: si allontanò
A partire dal commento di Servio (ad Aen. 2,333: "stat aut horret, ut "stant lumina flamma:" aut 'stat' a stantibus in medio armatis tenetur"), 'stat' non può equivalere a: si infiamma
A proposito dell'"Istitutio oratoria" di Quintiliano non è vero che: non c'è spazio per la trattazione della sinonimia
A proposito di sineddoche, non è vero che: con essa intendiamo dal genere la specie
A Roma, dopo la scuola del 'ludi magister' vi era la scuola del: grammaticus
A Roma non ci furono provvedimenti presi contro i filosofi (e gli astrologi) greci nel 69 d.C.
A Roma, tra i poeti che si occuparono di questioni grammaticali, c'è: Accio
Adriano confessa di aver attirato le rampogne di Traiano
per: la sua caccia al cinghiale
Adriano denuncia 'un vizio romano', vale a dire: il mangiar troppo
Adriano, scrivendo a Marco Aurelio, afferma di essere affetto da: idropsia del cuore
Appartiene alla stesa famiglia di 'portentum': portentificus
Ateio Capitone, che, stando a Varrone, "de lingua Latina" 1,14,5, ritiene che il nome 'anno' derivi dal giro del tempo, è: giurista C
Caldus' 'calidus'in luogo di è: volgarismo
Censorino fu: un 'grammaticus', autore del 'de die natali'
Come precisa Serv. Ad Verg. Aen. 5,69, 'caestus' è: un sostantivo della 4 declinazione
che ha anche il plurale e che indica gli strumenti d'offesa del pugile
Componendo il romanzo, Marguerite Yourcenar non prende in considerazione: il romanzo storico composto da Adriano
Con 'genus commune' si intende: quello di parole indeclinabili fra maschile e femminile
Con 'probrum' si indica: una cosa
Con 'reloquus' si intende: colui che dà un responso
Con 'sponsio' si indica: il deposito a garanzia
'Contio', 'coemptio', 'compitum' e 'concilium' hanno in comune con 'cogo' e 'cogito': solo il prefisso
E ănĭmīs īraē?īmpŭlĕrīt.
È corretta la scansione: Tāntaēn(e) caēlēstĭbŭs
È falso che Macrobio: dimostra che Didone è già nella produzione ellenistica
È un sinonimo di 'impellit': lacessit
È vero che: il dominio della retorica si estende anche sull' 'ordo verborum'
È vero che: 'eum' si riferisce a qualcosa che non sta con noi, ma è assente
È vero che: l'ornato ha bisogno di parole traslate
È vero che: 'pius' ha solo il primo e il terzo grado di comparazione
È vero che: 'portentum' è un termine della lingua augurale
È vero che: Varrone mira ad
acquisire consapevolezza del retto valore di un termine, non solo dal punto di vista sincronico Elio Donato ha commentato: le commedie di Terenzio Elio Stilone fu maestro di Varrone e di: Cicerone Fattestato in Varro, "de lingua Latina" 6,29 ("dies postridie kalendas, nonas, idus Fari', appellati atri, quod per eos dies nihil novi inciperent. dies fasti, per quos praetoribus omnia verba sine piaculo licet fari"), è: l'infinito presente di un verbo deponente Fra questi, appartiene alla scuola grammaticale di Pergamo: Cratete di Mallo Fu sancito il ripristino della 'res publica' nel: 27 a.C. Giovenzio, citato da Varrone ("de lingua Latina" 6,50), fu: poeta comico I 'cola' sono: membri del periodo I 'Consualia' sono così chiamati: dal dio Conso I 'Fordicidia', per Varrone, "de lingua Latina" 6,15, derivano da: 'fordae caedere' I verbi 'moneo', 'surgo', 'precor',- 'duco' sono: 'verba primigenia'
- Il commento di Servio ad Verg. Aen. 6,34 conferma che: 'perlegerent' equivale a'perspectarent'
- Il corretto paradigma di 'legere' è: lĕgis, legi, lectum, lĕgĕrelĕgo
- Il "de compendiosa doctrina" è opera di: Nonio Marcello
- Il "de verborum significatu" è opera di: Festo
- Il "De usurpationibus" è un trattato giuridico perduto composto da: Appio Claudio Cieco
- Il 'dies Alliensis' ricorda la battaglia avvenuta presso il fiume Allia il 18 luglio 390 a.C. tra Romani e: Galli Senoni
- Il fenomeno opposto alla sinalefe è: lo iato
- Il fenomeno prosodico per cui la quantità di una sillaba finale che termina in vocale o indittongo o in -m di regola non viene percepita, se seguita da parola che inizia in vocale o con h è: la sinalefe
- Il 'grammaticus' Servio fu attivo nel: IV sec. d.C.
- Il genitivo in dipendenza da verbi di comando
'acciebat' equivale all'italiano: chiamare
In Quint. Inst. 10,1 ("instruamus qua in oratione quod didicerit facere quam optime quamfacillime possit"), 'instruamus' è: congiuntivo presente attivo I persona plurale del verbo 'instruĕre'
In Quintiliano, "Institutio oratoria" 1,5, "(nam ut eorum sermone utentem Vettium Lucilius insectatur, quem ad modum Pollio reprendit in Livio Patavinitatem)", 'insectantur' significa: biasima
In Quintiliano, "Institutio oratoria" 8,3,30 (“Fingere, ut primo libro dixi, Graecis magis concessum est, qui sonis etiam quibusdam et adfectibus non dubitaverunt nomina aptare”), l’ autore parla di: neologismi
In Quintiliano, "Institutio oratoria" 8,6,19-20 ("Quod [aliquando] paene iam magis desynecdoche dicam. Nam translatio permovendis animis plerumque et signandis