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Captivi, MOSTELLARIA, OVVERO LA COMMEDIA DEL FANTASMA.

14 Servus currens, meditans e metuens per tito maccio plauto / La

figura del servo assume tre dimensioni: il servus currens, il servo

che va di corsa è quello obbediente agli ordini del padrone e riporta

gli avvenimenti fuori scena; il servus meditans, servo creativo, che

con l'ingegno crea astuzie che portano al successo della storia; il

servus metuens, servo nel panico, è quello spaventato dalle

punizioni, dalle frustate e che continua a prevedere sciaguere.

14 Stile di tito maccio plauto / Plauto perfeziona la distanza con gli

originali greci innovando modi e tempi. La sua è una commedia

continua, senza pause. L'originalità delle sue opere deriva dalle sue

trovate comiche, virtuosismi verbali, nelogismi efficaci e inattesi.

Crea molti nuovi composti, dei "nomi parlanti", come il COMPOSTO

MEROBIBA, BEVITRICE DI VINO, O IL IL NOME PARLANTE

ARTOTROGO, RODITORE DI PANE, il parassita per eccellenza, colui

che mangia alle spalle degli altri e danneggia la dispensa di chi lo

ospita.

14 Vita di Tito Maccio Pauto / Riguardo la vita di Plauto si crede che

essa fosse stata ricostruita in epoca successiva dagli elementi che

componevano le sue opere. Egli fu prima attore, poi autore di

palliate, e nel mezzo LAVORÒ ALLA MACINA (lavoro destinato agli

schiavi) MENTRE COMPOSE IL SATURIO E L'ADDICTUS (panciapiena

e lo schiavo per debiti). Il suo secondo e terzo nome sono

probabilmente soprannomi: Maccio, è molto simile a maccus, nome

della maschera atellana dello sciocco, e plautus potrebbe significare

qualcosa di simile a piedi-piatti. Anche la data di nascita è difficile

da definire, essa è circa tra IL 255 E IL 250 AC. Il mondo antico

elogiava la proprietà ed eleganza dei suoi versi ed è facile intuire

che la commedia umanistica italiana, ma anche poeti come

Shakespeare si siano ispirati a Tito Maccio Plauto.

14 lo spettacolo per plauto, il ludus, influenza greca / Lo spettacolo

è per plauto un'occasione di svago dalla gravitas, una finzione, una

pausa dalla realtà. I tipi che incontriamo sono "stranieri" rispetto

alla società romana, elemento fondamentale alla finzione, in modo

da lasciare spazio ad un godimento pure, fine a se stesso. Il ludus è

lo spettacolo, ma intende anche l'inganno, il prendersi gioco, la

trappola; Ludere senza oggetto simboleggia quindi l'attività del

creatore della finzione; Ludere aliquem, qualcuno, è prendersi gioco

di qualcuno, quindi dare il via al ludus. IL LUDIFICARE È IL

MECCANISMO DEL RECITARE UNA PARTE, DEL FARSI PASSARE PER

UN ALTRO. La traduzione, il TRADURRE(VORTERE) plautino consiste

nel ereditare l'impianto drammaturgico greco, dei personaggi e dei

finali ma scardinandone il significato, come trasformando una

tragedia in una commedia.

15 Caratteri delle opere e dei personaggi di Terenzio / Terenzio vuole

svincolarsi da una tradizione ormai prima di interesse,

modificandola dall'interno: lascia intatta la trama, i colpi di scena,

ecc ma con un umorismo sottile e sfumato gettano luce sugli

atteggiamenti dell'animo umano. I personaggi perdono la loro

tradizionale fissità rinunciando a comportamenti stereotipati; il fine

è ancora una volta quello di indurre alla riflessione attraverso il

sorriso. Non incontriamo figure uniche ma non per forza i padri sono

arcigni e le suocere bisbetiche, ma ogni personaggio ha la

possibilità di essere "diverso". Ad esempio la BACCHIDE è il

personaggio forse più rappresentativo da questo punto di vista:

essa è bella e desiderabile come una cortigiana ma ha anche una

sua nobiltà d'animo, eccezionale per una meretrix, capace di

sentimenti come amicizia, affezione e riconoscenza.

15 La vita di Publio Terenzio Afro / Publio Terenzo Afro era un liberto

di origine africana, nato nel 185 ac, portato a roma da bambino

come schiavo poi affrancato da un senatore e iniziato all'educazione

liberale. Fece il suo esordio con l'opera ANDRIA DAVANTI AL

CELEBRE COMMEDIOGRAFO CECILIO STAZIO. Prese parte

all'apertura verso la cultura ellenista; nonostante la sua bellezza,

ingegno, amicizie importanti, conobbe polemiche, ostilità e accuse

infamanti. Ancora 25 si recò in Grecia e da lì non sappiamo più nulla

sulla sua vita, tranne che nel 160ac SCIPIONE L'EMILIANO FECE

RAPPRESENTARE ADELPHOE E HECYRA per un rito funebre.

15 il prologo in publio Terenzio afro / Mentre il prologo tradizionale

aveva funzione di introdurre l'intreccio, nel prologo in terenzio esso

ricorda le orazioni giudiziarie, momento per difendersi dalle

calunnie, mettere a tacere invidie e infine dare i principi-guida per

la sua opera.

15 lingua, stile e influenze di Publio terenzio afro / CICERONE FU

AMMIRATORE DEL LECTO SERMONE, del linguaggio scelto, usato da

terenzio: la lingua dei personaggi riflette il loro equilibrio interiore. Il

lingua di terenzio è misurato, non si gonfia fino a raggiungere la

tragedia, né si abbassa in allusione oscene e doppi sensi. Fu

studiato nelle scuole per la sua lingua e i contenuti moralistici e fu

molto commentato, ad esempio da Elio Donato, Probo, Acrone. Fu

molto letto nel rinascimento, tradotto da machiavelli e si possono

cogliere elementi simili nelle opere di Ariosto, shakespeare e

Moliere.

15 opere di publio terenzio afro / Sono giunte a noi sei commedie di

terenzio, composte e rappresentate tra il 166 e il 160ac: Andria, la

donna di andros; Heautontimorumenos, il punitore di se stesso,

definita una commedia "stataria", ovvero incentrata sui caratteri e i

rapporti umani, più che sulla vivacità dell'azione e baruffe;

EUNUCHUS, L'EUNUCO, LA PIÙ PLAUTINA DELLE SUE OPERE, nonché

quella che ha avuto più successo; Hecyra, la suocera; PHORMIO,

FORMIONE, DEFINITA MOTORIA, ovvero opposta di stataria;

Adelphoe, i fratelli.

16 Ad marcum Filium di Catone / I libri ad marcum filium, di cui

sopravvivono davvero pochi versi, sono una racconta di materiali

per l'educazione del figlio. Nel testo dice che I MEDICI GRECI

VOGLIONO UCCIDERE CON LA LORO MEDICINA TUTTI I NON GRECI.

16 Il de agri cultura di Catone / Composta probabilmente durante

l'ultimo periodo della sua vita, è uno scritto tecnico che da consigli

al pater familia circa l'agricoltura. L'irregolare disposizione del

materiale fa sembrare l'opera una serie di appunti. Dal proemio

dell'opera si deduce che catone stimi l'agricoltura un lavoro stabile

ed onesto, più utile del mercante. Lo stile in generale dell'opera è

però meno curato rispetto al proemio, si ripetono spesso gli stessi

termini e molti presi in prestito dal greco.

16 Le orazioni di Marco porcio catone il censore / Nel corso della sua

vita pronunciò moltissime orazioni, secondo cicerone circa 150. In

generale, per catone, senza etica non può esserci corretta azione

politica né corretta eloquenza. Il giudizio degli antichi su di lui era

molto positivo, ad esempio cicerone riscontra in lui tutte le virtù

dell'oratore, anche se poco raffinato nello stile.

16 Le origines di Catone / Le origines sono l'opera maggiore di

Catone, di cui ci restano solo pochi frammenti. Fu la prima opera

storica in prosa latina. L'importante INNOVAZIONE È CHE TRATTA

NON SOLO DELLA STORIA DI ROMA MA ANCHE DELLE ALTRE CITTÀ

ITALICHE. Egli non specifica quasi mai i nomi, indicando in questo

modo che la storia di Roma è opera comune del suo popolo, a

prescindere dalla persona.

16 Vita di Marco Porcio Catone / Conosciamo la vita di Catone grazie

al Biografo Plutarco. Egli nasce nel 234ac, descritto come HOMO

NOVUS, cioè derivante da una famiglia che non aveva mai ricoperto

incarichi nello stato. Il terzo nome, Catone, gli viene dato come

soprannome per le sue capacità (i romani chiamavano catus l'uomo

ricco di esperienza). Combattè durante la seconda guerra punica;

nel 204 fu fatto questore e poi console nel 195. NEL 184AC

DIVENNE CENSORE e rimosse dal senato coloro che riteneva

indegni. Dopo la censura continuò come senatore e sostenne la

terza guerra contro i cartaginesi, che iniziò proprio nell'anno della

sua morte, il 149AC

17 Il Liber di gaio valerio catullo / Il Liber è la raccolta di poesie più

importante di Catullo. Si incentra sul rapporto che il poeta aveva

con Clodia, chiamata qui Lesbia in onore della poetessa Saffo,

originaria di Lesbo. L'opera può essere divisa in tre sezioni: Dal

verso 2 al 60 è detto Nugae (sciocchezze); dal 61 al 68 Docta, con

un lessico più raffinato; dal 69 alla fine riprende i temi della prima

sezioneIl primo Carma funge da introduzione ed è dedicato

all'amico Nepote, dove si accenna a tutti i tratti essenziali della sua

poesia. L'opera alterna frasi amorose a dure dichiarazioni di odio:

Nel carme 51 c'è ad esempio una "traduzione" di una poesia di

Saffo per descrivere l'innamoramento, mentre nel 42 Catullo

chiama Lesbia Moecha, ovvero adultera vogliosa

“Odio e amo. Forse mi chiedi come io faccia. Non so, ma sento che

questo mi accade: è la mia croce” : catullo si rassegna ad odiare

lesbia senza comunque riuscire a smettere di amarla, una

coesistenza che non si può spiegare ma che comunque esiste.

17 Movimento Neoterico / Questo movimento culturale creò poesie

molte rifinite nella forma e nello stile. Neoterico sta per autori

nuovi, giovani e innovatori. IL CAPOSTIPITE FU VALERIO CATONE ma

sicuramente la piena maturazione dei loro ideali si ottiene con Gaio

Valerio Catullo.

17 Vita di Gaio Valerio Catullo / Catullo nasce nel 84 e muore nel 54

ac. La vita di Catullo fu divisa tra Verona, sua città natale, e Roma,

dove partecipò a vari circoli mondani e dove conobbe Clodia,

l'amore della sua vita, a cui dedicò gran parte delle poesie. Nel 57ac

seguì Caio Memmio in Bitinia ed al ritorno scrisse i suoi migliori

versi ma morì poco dopo, a Roma.

18 De rerum natura di tito lucrezio caio / Il poema, di genere

didascalico, è composto da 6 libri, articolati in 3 coppie connesse tra

loro:nei dispari ci sono le informazioni per comprendere gli altri.

L'opera di apre con un inno alla vita per poi chiudersi con il trionfo

della morte(la peste ad atene). L'insegnamento è che tutto

ubbidisce a leggi di natura e che nulla va temuto, né la morte né

cataclismi e catastrofi. Il DEDICATARIO DELL'OPERA È MEMMIO. La

sua originalità fu lo scrivere in versi rispetto allo stesso epicuro che

scrisse in prosa; questo suo uso viene paragonato al medico che

usa il

Dettagli
A.A. 2023-2024
43 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/04 Lingua e letteratura latina

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gianmarconacar di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Lingua e letteratura latina e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Tedeschi Antonella.