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III LINEE DI TRASMISSIONE
La propagazione in una linea di trasmissione omogenea è retta dalle equazioni(1)
dove L, R, C, G sono dette costanti primarie e k, Z0 costanti secondarie. In particolare
Se assumiamo R ≪ ωL, G ≪ ωC (piccole perdite) allora
Se R/L = G/C (condizione di Heaviside) allora Z0 è reale (qualunque sia l'entità de perdite)
La soluzione del sistema di equazioni può essere espressa nelle due forme equivalenti (progressiva e stazionaria)
- Tra le costanti di integrazione valgono le relazioni.
Il rapporto
è l'impedenza, alla ascissa z, del tratto a valle di tale ascissa (con la convenzione dell'utilizzatore).
(1) La corrente è assunta, per convenzione, positiva nella direzione positiva dell'asse z
LINEE DI TRASMISSIONE
In presenza di una discontinuità delle caratteristiche della linea sia V(z), I(z), sia Z(z) sono funzioni continue. Se però tra due tratti di linea (di caratteristiche uguali o diverse) sono presenti impedenze e/o generatori concentrati, le condizioni di raccordo si ottengono applicando i principi di kirchhoff alla discontinuità (che per ipotesi ha dimensioni trascurabili).
L’impedenza di ingresso di un tratto di linea omogeneo, di lunghezza l, è chiuso su un carico Zc, vale
Zin = Z0 Zc + jZ0 tg kl/Z0 + jZc kl
(formula del “trasporto dell’impedenza”) ed è indipendente dalla direzione scelta per l’asse z (Zin è sempre definita con la convezione dell’utilizzatore).
Si definisce coefficiente di riflessione il rapporto
Γ(z) = V-e-jβz/V+e-jβz = Z(z) - Z0/Z(z) + Z0
Per una linea omogenea |Γ(z)| è costante
Γ(z) = Γ(0)e+2jβz
Invece oltre una discontinuità Γ(z) è discontinuo (in quanto varia l’impedenza caratteristica).
Si definisce rapporto d’onda stazionaria la quantità
ROS = 1 + |Γ|/1 - |Γ|
costante su una linea omogenea. Possiamo anche definire, per una discontinuità, un coefficiente di trasmissione
T = V2(0)/V+1 = 1 + Γ = 2Zin/Zin + Z0
(Se la seconda linea è illimitata, allora T = V+2/V+1). E’ anche facile vedere che il valore massimo e minimo di V(z) e I(z) sono dati da V+(1 ± |Γ|), V+/Z0(1 ± |Γ|) e si hanno nei punti in cui |Γ(z)| è reale. L’energia immagazzinata in una linea è pari a
1/4 L ∫ |I(z)|2 dz + 1/4 C ∫ |V(z)|2 dz
Il flusso di potenza complessa su una linea omogenea è
Pc(z) = 1/2 V(z)I(z) = 1/2 Z(z)|I(z)|2 = - 1/2Z(z) {|V(z)|}2
ovvero in termini di Γ(z)
Pc(z) = 1/2Z0 {|V+|}2 {(1 - |Γ|2) + 2jIm[Γ(z)]}
LINEE DI TRASMISSIONE
λ = 20 cm; I = 3 A; l = 50 cm; Z1 = 50 Ω; Z2 = 300 Ω
La linea in figura ha Z0 = 51.5 Ω, β = 0.0997 m⁻¹ ed α/β = 0.0167 ed è chiusa su un carico ZL = (150 - j120) Ω.
Sapendo che la linea è lunga ℓ = 250 m e che all’ingresso (z = 0) la tensione è Vs = 30 V, calcolare V+ e V-. Calcolare inoltre il coefficiente di riflessione per z = 0.
Per definizione V(0) = V+ + V- ed essendo V- = Γ(0)V+ si ha
V+ = Vs/1 + Γ(0)
V- = Γ(0)Vs/1 + Γ(0)
Il coefficiente di riflessione sul carico vale
ΓL = ZL - Z0/ZL + Z0 = 0.623 - j0.225 = 0.662e-j0.346
Poiché la linea è omogenea allora
Γ(0) = ΓLe-2βℓ = (0.662e-0.2αℓ)e(-j0.346 - 2βℓ)
sviluppando si ha, essendo 2αℓ = 0.832 e 2βℓ = 49.9
Γ(0) = 0.288e+j0.069 = 0.287 + j0.020
V+ = 23.3e+j0.016V
V- = 6.69e+j0.016V
N.B. In alternativa è possibile calcolare V+ e V- tramite V(0) e Γ(0). Tuttavia è più semplice trasportare lungo una linea con perdite il coefficiente di riflessione che l’impedenza.
LINEE DI TRASMISSIONE
Il coefficiente di riflessione sul carico vale
ΓC = Z'''' - Z0/Z'''' + Z0 = 0.859 / 66.4°
Il ROS è dato da
ROS = 1 + |ΓC|/1 - |ΓC| = 13.2
L 11 Data la linea in figura, priva di perdite, con impedenza caratteristica Z0 = 10 Ω, e il carico costituito da una pura conduttanza G = 0.01 S, determinare la distanza e la lunghezza del tratto di linea in corto circuito in modo che il coefficiente di riflessione nella sezione A A’ sia nullo. f = 30 MHz
♢♢♢
Traccia: Se il coefficiente di riflessione Γ è nullo in AA’, è nullo in tutta la linea a monte del tratto di linea in parallelo. Basta perciò imporre Γ = 0 nella sezione immediatamente a sinistra della diramazione BB’.
Si cerca la distanza d tale che l’ ammettenza in questa sezione sia pari a Y0 + jB; ciò è sempre possibile. Difatti dalla formula del trasporto dell’ ammettenza
Y(d) = Y0 YL + jY0 tg βd/Y0 + jYL tg βd
si impone che
Y(d) = Y0 + jB
quando YL = G.
Si ha
Y0(G + jY0 tg kd) = (Y0 + jB)(Y0 + jG tg kd)
da cui uguagliando parte reale e coefficiente dell’immaginario e risolvendo il sistema in tg kd e B si ottiene
LINEE DI TRASMISSIONE
Posto X = tg βz, l'impedenza di ingresso del tratto di linea vale
ZIN = Z0 R + jωX RIN = ReZIN = (1)
La potenza consegnata al carico è pari a quella in ingresso alla linea e vale
PC = |V|2 |V|22RP(X)
dove
P(X) = 1 + X2 è la grandezza da massimizzare. La sua derivata vale
- X Z02(R + Rg)2 + (RRg + Z02)2X2 - ( RRg + Z0 2)2(1 + X2)
P(0) = 1 Z02 (R + Rg)2
P(±∞) = 1 (RRg + Z02)
Ne segue che se Z0(R + Rg) < RRg + Z02, allora X = 0 ⇒ z = 0, altrimenti X = ±∞ ⇒ z = λ/4.
L 18 Determinare i valori minimi di x, y ed il valore di X in modo che i due carichi assorbano la stessa potenza e che la somma di tali potenze sia massima.